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East India Company. Una storia giuridica (1600-1708)
La East India Company inglese nacque il 31 dicembre 1600, in forza di una ""carta"""", di una patente reale accordata da Elisabetta I; nacque con lo scopo di importare spezie dalle Indie orientali, in moda da scavalcare il monopolio portoghese e arginare l'aggressività olandese nel commercio di beni all'epoca eccezionalmente richiesti. Quello che sarebbe divenuto il principale strumento del colonialismo britannico nel subcontinente indiano, sino a vedersi conferite funzioni militari e amministrative nel governo di quei territori, sorse dunque come compagnia di mercanti in cerca di cospicui profitti. Il volume ne analizza la struttura organizzativa nel corso del suo primo secolo di vita, adottando una prospettiva spiccatamente storico-giuridica, e riservando speciale attenzione a un tema da sempre centrate nel diritto dei commerci e dell'economia, la forma societaria, e la limitazione della responsabilità dei soci. Alla individuazione di quegli elementi, in sostanza, che proprio in epoca elisabettiana connotarono l'affermazione della corporation come principale forma di business organisation nei traffici transoceanici, e che oggi identificano le corporation, le grandi società che governano l'economia mondiale."" -
Street corner society. Uno slum italo-americano
Questa celebre opera di Whyte rientra a pieno titolo nell'esigua schiera di quante hanno fatto la storia della ricerca sociale. Appartiene a quegli studi di comunità che dimostrano l'attitudine della sociologia a lavorare sul campo, ma anche a scrivere pagine affascinanti per il lettore. Basti ricordare, per quanto ci riguarda più da vicino, la ricerca di Banfield a Chiaromonte, da lui chiamata Montegrano, in Basilicata, alla metà degli anni '50. Analogamente, dietro la Cornerville di Whyte si nasconde il quartiere bostoniano di North End, una delle tante Little Italy che costellano le città americane, negli anni tra la Grande depressione e la seconda guerra mondiale. Analoga è la capacità di calarsi, grazie all'osservazione partecipante, all'interno della comunità studiata, tracciando un vivido quadro di persone reali in contesti reali (le gang di strada, i ""corner boys"""", Chick Morelli e il suo circolo, il racket di Tony Cataldo). Analoga la longevità della ricerca. Da tempo indisponibile in italiano, il libro viene oggi riproposto dal Mulino in una nuova edizione."" -
Neuroetica. Scienze del cervello, filosofia e libero arbitrio
Le scienze del cervello ci sorprendono ogni giorno con straordinarie scoperte sui meccanismi all'opera nella nostra testa e sovvertono l'idea ordinaria, radicata e condivisa di noi stessi: le nostre scelte morali sembrano non essere del tutto figlie di riflessioni e ragioni; le nostre credenze sono influenzate non solo dalla cultura, ma anche, ci piaccia o no, dall'architettura della nostra mente, su cui non abbiamo alcun controllo; la nostra stessa autocoscienza e il concetto di persona vacillano sotto i colpi della ricerca sulle basi cerebrali della vita mentale. E le conseguenze possono arrivare fino alle aule di tribunale, in cui le nozioni di responsabilità e di colpevolezza rischiano di evaporare. In questo volume, i maggiori esperti italiani pongono le basi per una nuova disciplina, la neuroetica, chiamata a fare i conti con le acquisizioni delle neuroscienze e le loro ricadute sulla cultura e la vita pratica. Un campo di indagine sempre meno riserva degli specialisti, destinato a entrare inevitabilmente nella società, nella cronaca e nella nostra esistenza quotidiana. -
Votare in Italia: 1968-2008. Dall'appartenenza alla scelta
Prima Repubblica, Seconda Repubblica, crisi del bipolarismo: il sistema politico italiano sembra alla continua ricerca di una stabilità inafferrabile quanto un miraggio. Ma come reagiscono i cittadini alle trasformazioni della politica? Continuano a essere guidati da identità religiose o di classe? Giudicano l'operato dei partiti o sono sedotti dall'immagine dei leader? Domande a cui questo libro di Itanes (Italian National Election Studies) risponde studiando il mutamento delle scelte elettorali dallo spartiacque del '68 ai nostri giorni. Le decisioni di voto nelle elezioni più recenti, 2006 e 2008, vengono confrontate con quelle precedenti, in modo da far emergere i fattori che sono venuti meno e quelli che oggi contano di più. Un esame sistematico che consente di ampliare e approfondire, ma anche rettificare, le rappresentazioni del rapporto tra gli italiani e la politica che circolano nel dibattito pubblico. -
Cavour e Bismarck. Due leader fra liberalismo e cesarismo
Camillo Cavour e Otto Bismarck sono i costruttori degli Stati nazionali italiano e tedesco, e due grandi modelli di leadership politica. Esercitando una guida politica secondo la logica parlamentare liberale, in una dinamica politica carica di contrasti, dura e vivace, Cavour è leader risoluto nel parlamento e in forza del parlamento. Si crea così il ""modello Cavour"""" che diventa attraente per i liberali tedeschi. Ma l'unità tedesca segue altre strade grazie a Bismarck che incarna il principio d'autorità monarchica, pur utilizzando in modo spregiudicato strumenti democratici. In costante tensione e conflitto con il parlamento, dispone del formidabile strumento militare dell'esercito prussiano. Sullo sfondo degli avvenimenti italiani del 1859-61 e di quelli tedeschi del 1866-67, il volume ripercorre i processi di decisione politica di Cavour e di Bismarck, i loro stili di governo tra liberalismo e cesarismo in una dialettica tuttora presente nella vita politica contemporanea."" -
Dieci pensieri sulla politica
Politica, democrazia, responsabilità, sovranità, mito, opera, parola, male, occidente sono le voci attraverso le quali Esposito rilegge i problemi cruciali del nostro tempo alla luce di interrogativi posti, e mai definitivamente risolti, da un storia millenaria. Heidegger, Bataille, Canetti e Blanchot, Weber e Arendt, Barth e Bonhoeffer sono alcuni dei protagonisti con i quali l'autore intesse il suo dialogo alla ricerca di una ridefinizione dell'apparato categoriale della modernità che procede, controcorrente, dal semplice al complesso. -
Storia del turismo in Italia
Che cosa porta la società occidentale fra Otto e Novecento a elaborare la categoria culturale del turismo? Che cosa legittima quella condizione leggera, quasi beata, propria dei turisti, nella quale è consentito allontanarsi dal quotidiano e, talora, persino spogliarsi della propria identità? Questo libro racconta la storia del turismo in Italia attraverso la descrizione dell'immaginario e delle pratiche di viaggio e di soggiorno, e ricostruisce la contemporanea evoluzione del sistema dei servizi, delle istituzioni e delle politiche turistiche dall'inizio dell'Ottocento a oggi. Nelle infinite località turistiche italiane - città d'arte o termali, in montagna, al mare o ai laghi - processi culturali, mode, organizzazioni e consumi si trasformano a ritmo incalzante, fino all'impetuosa diffusione del turismo di massa, che rende oggi questo settore una delle realtà economiche cruciali del nostro paese. -
Gli Stati italiani prima dell'unità. Una storia istituzionale
Il volume spazia tra la fine del Settecento e l'Unità - l'epoca convenzionalmente definita Risorgimento - e delinea una ricostruzione del periodo a partire dall'angolo visuale delle istituzioni politiche operative nei vari stati della penisola prima nell'età delle riforme, poi in quella rivoluzionario-napoleonica, infine in quella della restaurazione e nel cosiddetto ""decennio di preparazione"""". L'attenzione al mutamento delle forme istituzionali (apparati statali, amministrazioni locali, rappresentanze di corpo o territoriali) offre la possibilità di indagare sulle peculiarità della transizione italiana dall'antico regime allo stato di diritto ottocentesco."" -
Coscienza
La coscienza è la parte più evanescente dell'essere umano e il cuore della vita interiore di ciascuno. Nel tempo, la filosofia e la religione cristiana hanno creato un deposito di idee sulla coscienza che ha finito col formare il senso comune occidentale sui tratti più caratteristici della nostra specie. Oggi la scienza della mente promette di rendere conto di tale fenomeno alla luce delle nuove conoscenze, in un quadro sperimentale e coerente con le scienze naturali. Interpellando insieme la riflessione filosofica e la scienza contemporanea l'autore ci mostra che la coscienza è un fenomeno genuino, introspettivamente saldo e fondato nella costituzione del nostro corpo. La coscienza non è un mistero, né qualcosa di sacro, ma una facoltà naturale, che condividiamo con altre specie animali e che forse in futuro osserveremo nei robot. -
Il disturbo borderline di personalità
Fra i più articolati e ricchi quadri clinici, i pazienti con disturbo borderline di personalità rappresentano una straordinaria sfida per psicologi clinici, psicoterapeuti, psichiatri e operatori della salute mentale. Negli ultimi anni le conoscenze scientifiche relative a questo disturbo si sono fatte via via più forti con ricadute nelle tecniche di intervento e nel trattamento. Questo volume rappresenta lo stato dell'arte e fornisce chiavi di lettura clinica e di intervento terapeutico utili nel trattamento della personalità borderline. Piuttosto che scegliere un particolare approccio, Joel Paris passa in rassegna le terapie psicologiche, psicosociali e farmacologiche disponibili e individua gli ingredienti fondamentali per un intervento ""evidence-based"""". Un testo pratico e al tempo stesso scientificamente e teoricamente fondato, dove emerge tutta l'esperienza dell'autore in questo campo."" -
Economia e finanza a Roma
Questo volume offre un'introduzione aggiornata all'economia, alla finanza, alla fiscalità di Roma antica, facendo costante riferimento al dibattito scientifico in corso. I vari argomenti sono trattati in modo chiaro e sistematico e spaziano dall'agricoltura al commercio, dal ruolo dello Stato al livello della tassazione, dalle funzioni della moneta alla produzione schiavistica. -
Pascoli. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""" (6 voll., 2005), questa serie di """"Profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Giovanni Pascoli e alla sua poetica."" -
Psicologia politica
La psicologia politica ha assunto in questi anni un ruolo centrale nell'ambito della psicologia sociale applicata, affrontando una serie di questioni rilevanti per gli studiosi come per i cittadini. Quali sono le informazioni politiche che ci colpiscono di più? Su cosa si basa la nostra scelta di voto, sulla fedeltà a un partito, sulle caratteristiche dei candidati o sull'operato di un governo? Si può parlare di fondamenti psicologici delle ideologie? Come utilizzano i politici il linguaggio per raggiungere i loro scopi? Il volume risponde a questi e altri interrogativi offrendo un compendio della disciplina aggiornato agli sviluppi più recenti. -
Giuristi e filosofi. Una storia della filosofia del diritto
Rispetto alla ""Breve storia della filosofia del diritto"""" uscita nel 2004, questo libro è non solo completamente riscritto, ma anche arricchito e aggiornato. Senza gli eccessi di sintesi cui condannava il vecchio 3+2, sono state rispiegate le questioni più contorte e messi in luce i passaggi più rilevanti, mantenendo l'impianto e lo scopo iniziale: fornire quella conoscenza di sfondo indispensabile per intendere il diritto non solo come materia tecnica, ma anche umanistica. Il diritto infatti, nelle diverse tradizioni di pensiero (giusnaturalismo, giuspositivismo, realismo giuridico), è sempre stato al centro delle discussioni di filosofi politici e scienziati sociali, oltre che degli stessi giuristi. Questo manuale, destinato agli studenti di giurisprudenza, di scienze politiche e di filosofia, traccia la storia della filosofia del diritto nei suoi passaggi essenziali, concentrandosi sui protagonisti (da Aristotele a Kant, da Kelsen a Dworkin) e sui problemi più dibattuti (giustizia, definizione del diritto, interpretazione)."" -
L' istruzione in Sardegna. 1720-1848
II primo censimento della popolazione italiana, nel 1861, registrava, fra le molte differenze che marcavano i caratteri del nord e sud della penisola, la vistosa discrepanza tra le diverse regioni in ordine al grado di alfabetizzazione. La Sardegna non è stata oggetto di ricerche approfondite in merito a questo aspetto della sua storia. È prevalsa la semplificazione, comune peraltro a tutto il centro e sud Italia, che risolveva la questione entro le dicotomie istruzione/analfabetismo, scrittura/oralità. Tali dualità finivano per tradursi, poi, in connotati morali descritti dal binomio civile/barbaro. Questa ricerca, grazie a sondaggi condotti negli archivi comunali, diocesani e di Stato, mira a mettere in luce la complessità del contesto entro cui svilupparono le intelligenze, si articolarono i gruppi, si educarono i ceti popolari e si riprodussero le leadership in Sardegna dal 1720 al 1848. I mutamenti e le permanenze culturali, documentati da molteplici fonti (archivistiche, epistolari, legislative) edite e, soprattutto, inedite, manifestano la stretta attinenza del processo di scolarizzazione alle vicende politiche e sociali, nella convinzione che molti dei problemi ancora irrisolti nell'isola abbiano origine dalla storia delle sue istituzioni educative. -
Lo stato moderno. Lessico e percorsi
Diviso in tre parti, il volume nella prima parte accoglie la definizione di sei concetti chiave: stato, sovranità, contrattualismo, costituzionalismo, opinione pubblica, corporativismo; la seconda adotta un'angolatura diversa, mettendo a confronto passato e presente su alcuni concetti: eguaglianza, contrattualismo, società civile e stato. La terza raccoglie i due nuovi capitoli sulla politica e il pluralismo. Cercando di raccordare storia dei concetti e storia delle istituzioni Matteucci rende conto in maniera originale del processo di formazione storico-filosofica dello stato moderno e offre con questo libro una chiara introduzione ai fondamenti della politica moderna. -
Oltre la destra e la sinistra
Con una nuova introduzione di Michele Salvati, si ripropone qui uno dei testi che hanno segnato il dibattito sul ripensamento della politica nel mondo globalizzato. Giddens si interroga sui caratteri e sul ruolo che deve avere oggi una politica radicale, dopo il declino della prospettiva socialista e il progressivo svanire dei profili tradizionali della destra e della sinistra. Alla crisi di un mondo che ha sfidato i limiti dell'ordine naturale e sociale è possibile rispondere soltanto con una politica che vada oltre contrapposizioni ormai fuori corso, e che, attingendo dal conservatorismo filosofico alcuni principi di base (protezione, conservazione, solidarietà), li metta al servizio di obiettivi appartenenti al patrimonio tradizionale della sinistra: la liberazione, l'emancipazione, l'uguaglianza. -
Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza
I due saggi che compongono questo libro sono, pur nella loro brevità, emblematici della postazione filosofica di Popper, ed esprimono il senso profondo che ne ha animato la battaglia culturale e politica. Interrogarsi e pronunciarsi sulla validità della nostra conoscenza non significa infatti soltanto affinare la speculazione, ma anche offrire visioni del mondo che possono essere fatte da tutti gli uomini. E' un nesso, questo, che il filosofo ha costantemente posto in evidenza anche attraverso il suo insegnamento quasi ""militante"""". Popper non ammette fonti privilegiate di verità e giudica deleterio perseguire idolatricamente la certezza e l'oggettività della scienza."" -
L' uomo dello schermo. De Gaulle e i media
Protagonista della storia politica europea del Novecento, Charles de Gaulle è stato anche un pioniere nel ricorso ai mass media. Dopo essersi ampiamente servito della radio durante la seconda guerra mondiale (guadagnandosi il soprannome di ""Général-micro""""), una volta tornato al potere nel 1958 avvia un sodalizio intenso e fruttuoso con la televisione, denunciato dai suoi oppositori come """"telecrazia"""". Questo volume ricostruisce le modalità di utilizzo e di ferreo controllo del mezzo televisivo adottate dal generale de Gaulle tra il 1958 e il 1969, mettendo in luce il ruolo che l'associazione tra potere carismatico e televisione ha svolto nel legittimare la leadership gollista e nel determinare un'evoluzione in senso presidenziale delle istituzioni della V Repubblica. Dagli esordi stentati davanti alle telecamere, corretti grazie ai consigli di pubblicitari ed esperti del settore, alle magistrali apparizioni nei momenti drammatici della guerra d'Algeria, sino alla campagna presidenziale del 1965 e alla crisi del Maggio 1968, quello che si delinea è un avvincente affresco della prima leadership televisiva della storia europea contemporanea."" -
Vico eversivo
Il capolavoro di Giambattista Vico, ""La scienza nuova"""", viene letto in questo volume attraverso le categorie della teoria politica anglosassone più aggiornata. L'autore fa interagire le pagine di Vico con alcuni dei temi controversi che alimentano - e talora infiammano - il dibattito contemporaneo: il ruolo delle emozioni nell'ambito della filosofia morale, politica e giuridica; la centralità del concetto di eguaglianza, talora influenzata da sfide cruciali come quella della discriminazione razziale; il rapporto fra istituzioni e cittadinanza e quello fra diritto e morale. Ne risulta un'analisi originale, all'interno della quale trova ulteriore conferma la centralità dell'opera vichiana, che dal pieno della stagione barocca fornisce tuttora un contributo fondamentale alla riflessione e alla discussione sulle istanze della modernità.""