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Trattato di saper vivere ad uso delle nuove generazioni e altri scritti
"Non si sfugge alla banalità che manipolandola, dominandola, immergendola nel sogno, affidandola al buon piacere della soggettività... La lotta del soggettivo e di ciò che lo corrompe allarga ormai i limiti della vecchia lotta di classe. La rinnova e la inasprisce. Il partito preso della vita è un partito preso politico. Noi non vogliamo un mondo dove la garanzia di non morire di fame si scambi con il rischio di morire di noia. L'uomo della sopravvivenza è l'uomo sbriciolato nei meccanismi del potere gerarchizzato, in una combinazione di interferenze, in un caos di tecniche oppressive che, per darsi un ordine, attende solo la paziente programmazione dei pensatori programmati."""" (Raoul Vaneigem)" -
L' autodeterminazione dei popoli. I testi fondamentali
Un'ampia raccolta di testi dedicati da Lenin alla questione dell'autodeterminazione dei popoli, un problema attuale e di cultura politica nonché di formazione ed educazione teorica. All'interno è stato aggiunto un saggio della studiosa francese Hélène Carrère D'Encausse che finora non era stato mai tradotto in italiano. -
Cecenia e Russia. Storia e mito del Caucaso ribelle
Il libro fornisce una ricostruzione storica, culturale, religiosa e politica delle vicende del popolo ceceno. In questo senso è un libro pieno di riferimenti, di schede dedicate a temi specifici, di percorsi interpretativi di fenomeni religiosi (in primis l'islamismo). Il libro è apertamente schierato a favore del diritto di autodeterminazione del popolo ceceno. Ciò non significa che sia un testo politico nel senso classico del termine. È dedicato alla cultura di questo popolo e fornisce un affresco di storia culturale di quelle popolazioni vissute sulla linea di confine in cui islamismo e stalinismo non sono mai riusciti a fondersi, a integrarsi tra loro. -
Popol Vuh o Libro del Consiglio dei Maya-Quiché
"L'immenso valore del libro si basa sul fatto di essere un testo basilare non solo della letteratura maya, ma anche precolombiana e universale. Non è semplicemente la descrizione di divinità venerate da popoli ormai scomparsi o di personaggi leggendari: è una mitologia che continua ancora oggi a sopravvive nelle credenze e nel linguaggio dei loro discendenti. A parte il suo alto valore estetico, il Popol Vuh si è rivelato una grande finestra attraverso la quale possiamo interpretare la cosmogonia dell'antichità maya, convalidata da dati trovati in altri """"testi"""" precolombiani, come ad esempio in vasi, steli e persino monumenti monolitici.""""" -
Ollantay. Dramma precolombiano in tre atti
"Il dramma ruota attorno a due avvenimenti: l'amore fra Ollanta, un capo militare, e Cusi Còyllur, la figlia dell'Inca supremo; e poi la ribellione armata di Ollanta per il rifiuto del sovrano alla loro unione. L'intera vicenda si svolge nel corso degli ultimi anni di vita dell'Inca Pachacùtec (che ufficialmente regnò dal 1400 al 1448) e fino agli esordi del figlio e successore Tùpac Yupanqui (al potere dal 1448 al 1482). È quest'ultimo che nell'opera viene presentato come esempio di umanità, magnanimità e buon governo; quindi è molto probabile che la rappresentazione del dramma facesse parte di quel ciclo di celebrazioni dedicate alla grandezza del """"figlio del Sole"""", che di regola preparavano gli amauta e altri alti personaggi al momento dell'ascesa di un nuovo Inca. La tesi in favore dell'autoctonia di Ollantay poggia su antiche tradizioni e leggende diffuse sulle Ande centrali. In varie contrade circolava (e circola ancora) il ricordo di un ribelle di nome Ollanta..."""" (dall'introduzione di Ugo Stornaiolo)" -
Giuramento di Bolívar sul monte sacro
In occasione della commemorazione del Secondo centenario della nascita del Libertador Simón Bolívar (24 luglio 1783-24 luglio 1983) e del 180° anniversario del Giuramento profetico di Simón Bolívar sul Monte Sacro a Roma (15 agosto 1805-15 agosto 1985), l'autore ha ritenuto opportuno tornare a parlare del medesimo Giuramento e del chiarimento circa l'equivoco che è esistito sul luogo ove Bolívar lo pronunziò. -
«Difesa di Bolívar». Il libertador del Mezzogiorno d'America e i suoi compagni d'armi difesi da un amico della causa sociale
Quest'opera, conosciuta come ""Difesa di Bolívar"""" e il cui vero titolo è """"Il liberatore del mezzogiorno d'America e i suoi compagni d'arme difesi da un amico della causa sociale"""", fu scritta da Simón Rodríguez e pubblicata per la prima volta nel gennaio del 1830 ad Arequipa, in Perù. In questo libro il maestro del Libertador espone una difesa minuziosa e dettagliata di ciascuna delle accuse che vennero rivolte a Simón Bolívar una volta abbandonata Lima nel 1826 e che non cessarono se non ben oltre la sua morte."" -
La libertà e la terra. Gli anarchici nella rivoluzione messicana
Questo libro offre una storia nella storia: la storia degli anarchici messicani, dei quali poco si sa e poco si scrive. In realtà alle origini della Rivoluzione messicana vi sono il pensiero e l'azione dei fratelli Magòn, dei quali nel libro si forniscono ampi ritratti storici e anche iconografici, e anche un'importante insurrezione anarchica guidata dai magonisti nella Baja Calilfornia. Il lavoro di Zarcone (anarchico e autore di vari libri di storia dell'anarchia) si basa su ricerche dirette di archivio e su un'ampia documentazione. -
Il giovane Trotsky
Prima edizione italiana di un celebre libro scritto nel 1925 da un grande amico e collaboratore di Trotsky, con la collaborazione dello stesso Trotsky. Vi si traccia lo sviluppo intellettuale del futuro dirigente della Rivoluzione russa, passando dagli anni del terrorismo narodniko alle grandi discussioni in seno al marxismo tra bolscevichi e menscevichi. Eastman fu uno degli intellettuali rivoluzionari più brillanti degli Usa (noto come redattore capo del periodico socialista ""Masses"""") e collaborò con Trotsky a partire da un suo viaggio in Urss nel 1922. Questa biografia sugli anni giovanili di Trotsky è stata di prezioso aiuto per tutti i successivi grandi biografi di Trotsky (come Serge, Deutscher e Broué)."" -
Il centrismo sui generis. La polemica con Maitan e la Quarta Internazionale (1971-1979)
Il volume contiene i materiali che furono scritti da Roberto Massari quando militava nella Quarta internazionale e conduceva una battaglia di opposizione, insieme a commenti attuali di alcuni ""sopravvissuti"""" di quella battaglia, appositamente scritti per questo libro. Una parte dei materiali riguarda l'Italia e una parte la politica estera. Sono tutti accompagnati da note esplicative e cappelli introduttivi. C'è poi un indice dei nomi, dei partiti e delle riviste."" -
Storia del sionismo. Dalle origini al movimento di liberazione palestinese
È un classico per chi si avvicina allo studio della questione mediorientale, ma anche dell'ebraismo, dell'Olocausto, della storia della cultura mitteleuropea ecc. Il libro distingue molto bene la differenza tra ebraismo e sionismo e fornisce la documentazione storica necessaria per affrontare la polemica su ""sionismo/antisionismo"""" che sta già divampando in Italia e che avrà toni sempre più aspri negli anni a venire."" -
Tav in val di Susa. Le ragioni di una lotta
Per chi non partecipa alla lotta in Val di Susa ci sono tutte le informazioni (dalla storia della vicenda alle analisi di impatto ambientale, dalle questioni sanitarie alla cronistoria delle lotte). Per chi partecipa alla lotta o vive nelle zone interessate, il libro funziona da manuale del perfetto agitatore. L'autore ha seguito personalmente la vicenda e in più ha un'esperienza come storico (sue pubblicazioni presso il Centro di documentazione di Pistoia, con cui questo libro viene fatto in coedizione). In appendice alcuni testi di giornalisti o personaliltà coinvolte, compreso uno ""storico"""" appello alle forze di polizia."" -
Critica del programma di Gotha. Testo tedesco a fronte
L'intervento di Marx nel dibattito svoltosi in occasione del congresso di Gotha, nel quale vengono gettate le basi della riunificazione tra le due ali storiche della socialdemocrazia tedesca, tramite la stesura di un programmma di compromesso, rappresenta l'apice (in senso teorico ma anche cronologico) dell'elaborazione marxiana intorno alla problematica della costruzione del socialismo e della fase di transizione. Nel testo vengono richiamati sistematicamente i punti essenzaili della teoria marxiana del valore-lavoro, la critica dello Stato e l'inevitabilità della rottura rivoluzionaria per l'instaurazione della società collettivistica. -
Prode mondo nuovo-Ritorno a «Prode mondo nuovo»
Si tratta del celebre ""Prode mondo nuovo"""" di Aldous Huxley, un'opera di distopia politica che non necessita di presentazioni. Scritto nel 1932, con il dominio totalitario stalinista instaurato soltanto da pochissimi anni e il nazismo hitlerista ancora di là da venire come sistema di potere, il libro viene ora pubblicato in un nuova traduzione dall'originale inglese (con il ripristino, rispetto alle edizioni Arnoldo Mondadori degli ultimi ottant'anni, del titolo originale """"Brave New World""""). In questo volume segue poi lo scritto """"Ritorno a Prode mondo nuovo"""" (""""Brave New World Revisited""""), in cui lo scrittore inglese riprende, a ventisei anni di distanza dalla stesura del suo romanzo fantapolitico, i temi principali in esso presenti, alla luce dei cambiamenti epocali avvenuti in quel cruciale quarto di secolo. Il saggio viene qui presentato nell'ormai classica traduzione - del 1961 - del compianto Luciano Bianciardi."" -
America latina. L'avanzata de los de abajo. Movimenti sociali e popoli indigeni
Questo libro fa seguito a quello pubblicato nel novembre 2006 col titolo ""America latina, l'arretramento de los de arriba"""", nel quale venivano analizzate le conseguenze delle politiche neoliberiste imposte dalle istituzioni internazionali e subite docilmente dai governi """"democratici"""" latinoamericani che negli anni '90 erano tornati al potere dopo la lunga notte dei molti governi militari o comunque autoritari delle due decadi precedenti. Il risultato di queste politiche è stato l'ulteriore impoverimento di larghi strati della popolazione e l'indebolimento della democrazia rappresentativa con la nascita di nuove forme di aggregazione e di lotta politica dal basso. Oggi, grazie ai movimenti sociali sviluppatisi in grande varietà di forme nelle diverse situazioni e alla crescente attività organizzata dei popoli indigeni, si può confermare quanto allora scritto, e cioè che l'America latina è la parte del mondo dove il tentativo di uscire dalle strutture del capitalismo neoliberista è più consistente. Anche l'andata al potere di presidenti di """"sinistra"""" non sostenuti da una energica azione dal basso delle forze popolari ha mostrato i suoi limiti. Da qui l'importanza di queste nuove forme di azione politica dei los de abajo, cioè dei movimenti sociali nella loro multiforme espressione e soprattutto dell'emergere storico dei popoli indigeni."" -
Fourier. Il visionario e il suo mondo
Utopista per eccellenza, Fourier è un uomo dai molteplici aspetti. Come psicologo, elaborò un teoria delle passioni amorose che sconvolse i suoi contemporanei e che non fu pubblicata fino al 1967, un secolo dopo la sua morte. Come critico della società, immaginò una comunità modello della quale s'ingegnò di elaborare ogni dettaglio, arrivando a pianificare anche il colore delle uniformi o i mobili per l'infanzia. Come visionario, infine, previde un'epoca in cui le arance sarebbero maturate a Varsavia e l'acqua del mare si sarebbe potuta trasformare in limonata... Ma se la ""follia"""" di Fourier non fosse altro che un'ulteriore faccia del suo ottimismo radicale? Convinto che gli uomini sono capaci di cambiare la società e che i nostri soli limiti sono quelli dei nostri desideri, egli elaborò una spiegazione completa dell'universo. Fourier è stato presentato volta a volta come un precursore di Marx, di Freud o del surrealismo, senza mai analizzare a fondo la genesi delle sue idee. Ebbene, in questa biografia, Jonathan Beecher dimostra che il nucleo della dottrina di Fourier si è forgiato come reazione alla Rivoluzione francese, come desiderio di ricostituire un ordine nel mondo scosso dalle fondamenta. E fu così che prese forma, al di là delle ingenuità e degli eccessi. Un sistema coerente, la cui modernità non finirà mai di stupirci."" -
Dopo il quinto sole. Il Messico e le sue rivoluzioni: indipendenza, riforma, 1910
Argomenti trattati: la dominazione ispanica, l'indipendenza, i disastri del Messico criollo, conservatori contro liberali: dalla Reforma alla guerra civile; dalla vittoria di Juárez a Profirio Diaz, la terza rivoluzione, la fase postrivoluzionaria, la sconfitta del generale Francisco José Múgica. Il lavoro di Pier Francesco Zarcone, studioso di storia dei movimenti rivoluzionari e libertari di lingua spagnola e portoghese, si basa su ricerche dirette di archivio e su un'ampia documentazione. -
Matteo Messina Denaro. Un padrino del nostro tempo
Le vicende giudiziarie, la formazione e la storia di Matteo Messina Denaro. Con un saggio di Gianfranco Crescenti. -
Memorie di un rivoluzionario. Ediz. integrale
Il tempo ha confermato in sovrappiù quanto realistiche fossero le paure di Serge sulle conseguenze della degenerazione totalitaria del bolscevismo in stalinismo. Attraverso il racconto della propria vita, questo grande scrittore ricostruisce le fasi storiche dell'impegno volto a riunire, ""al di sopra di tutte le tendenze, tutti i gruppi socialisti del mondo"""", proponendo loro come sola regola comune la solidarietà, il rispetto reciproco e la libera discussione: idee che Serge aveva tentato vanamente di mettere in pratica nella Russia dei soviet, nella Spagna del 1936-37, nel Messico del dopoguerra. Occorrerà ancora del tempo perché il messaggio della sua utopia rossa - del suo umanismo rivoluzionario - possa diventare, per la prima volta nella storia, patrimonio di grandi e combattivi movimenti di massa. Fino ad allora finché la parte più consapevole dell'umanità non avrà compreso la vera natura del totalitarismo burocratico - si consiglia fraternamente di apprezzare almeno le qualità storico-letterarie di questa grande opera. Apparato critico di Jean Rière."" -
Camilo Cienfuegos
Era l'alba del 6 febbraio 1932, quando nel popolare quartiere avanero de La Vibora, in seno a un'umile famiglia di emigrati spagnoli, nacque un bel bimbo che i genitori Ramon Cienfuegos ed Emilia Gorriaràn chiamarono Camilo. Il 2 gennaio del 1959, 27 anni dopo, mentre milioni di cubani impazziti dalla gioia stavano celebrando sin dal giorno prima la festa della libertà, Camilo Cienfuegos - giovane guerrigliero di fama leggendaria, con l'aria di un Cristo cubano, bello, simpatico e allegro, che camminava come se ballasse un son veniva acclamato dagli abitanti dell'Avana. Dieci mesi dopo, il 28 ottobre dello stesso anno, come un lampo di breve durata, Camilo scomparve alla stessa velocità con cui era apparso: il Cessna in cui volava da Camagüey all'Avana non giunse mai a destinazione. Strana e misteriosa scomparsa. Queste pagine sono un breve ritratto della sua vita e delle sue gesta guerrigliere, così come delle circostanze drammatiche che precedettero la sua morte, origine di una serie di avvenimenti e situazioni che hanno cambiato il destino di Cuba.