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Uomini e animali
C'è salvezza anche per gli animali? Una risposta cristiana. La Scrittura e la sapiente riflessione dei padri della chiesa offrono un approccio positivo e ponderato al rapporto tra animale e uomo, mostrando che a quest'ultimo non è dato un potere arbitrario e assoluto, bensì la responsabilità di custodire il creato quale mandatario di Dio. L'uomo, cioè, non è isolato al centro della creazione, ma è posto in una grande comunione di creature: al centro ci sono solo Dio, la comunione e l'amore. -
Filosofia della conoscenza
Il presente volumetto riporta la teoria della conoscenza nel solco tradizionale di una metafisica della verita'"", in cui la gnoseologia perde la sua caratteristica di branca autonoma, anzi, condizionante tutto il resto quale ""propedeutica"". "" -
Chiesa e liturgia. Apporti del movimento liturgico al rinnovament...
Il rinnovamento dell'ecclesiologia, avvenuto durante la prima metà del XX secolo, deve molto all'apporto offerto dal movimento liturgico, e questo per due motivi principali: il risvolto pastorale della liturgia e una rinnovata visione della Chiesa portata alla luce dalla riflessione dei primi teologi della liturgia, assieme ai movimenti di ritorno alle fonti e ai vari fermenti all'interno del pensiero e della vita ecclesiale. Questo volume si occupa proprio di questo prezioso contributo della liturgia al rinnovamento ecclesiologico, che spesso non è debitamente riconosciuto. Accanto a una presentazione del contesto storico, teologico ed ecclesiale, si analizzeranno i contributi di alcuni illustri rappresentanti del movimento liturgico alla rivitalizzazione dell'ecclesiologia. -
La festa di Billy
Età di lettura: da 3 anni. -
Tarocchio. Con mazzo di tarocchi
Il Tarocchio è un occhio sul Mondo. Un occhiale magico per ammirare il panorama che abbiamo davanti a noi, per non lasciarci sfuggire quello che la Vita ci offre. Usare le Carte a scopo divinatorio è un gioco, ma non è un gioco; istruisce, non distrae e svela ""cose"" del conscio e dell'inconscio. Un allegro e gioioso sguardo sul Mondo del Presente, del ""qui ed ora"", un mondo molto spesso nascosto dalla nostra mente egoica e dai suoi pensieri che disturbano in continuazione la nostra esistenza con un fastidioso brusio di sottofondo. E una buona divinazione può interrompere questo continuo chiacchiericcio interiore. Il rituale della lettura è una tecnica potente, un atto magico; è come aprire una finestra, che ci mostra in maniera chiara e vivida ciò che abbiamo davanti, per poi comprenderlo, osservarlo e cercare di migliorarlo, con il nostro sguardo più attento e incantato dalla simbologia misteriosa delle Carte. Un punto di vista più alto, più sottile, che ci svela il mondo delle Idee e dei Principii, trasforma il Tarocchio in un meraviglioso metodo di divinazione e ispirazione. La lettura delle Carte diventa uno specchio dove accadono curiosità, dove, tutto a poco a poco, si armonizza. Non a tutti è concesso di poter manipolare e leggere il Tarocchio, la buona conoscenza del mazzo divinatorio non è sufficiente, perché la scienza senza l'intuizione è come un corpo senza anima. Quindi serve meditare sulle Carte e su quello che ci danno a livello emozionale. Come per tutte le azioni ""magiche"", non è importante fare o credere, ma avere fede, rispetto e dedizione verso lo Spirito delle Carte. Meglio leggere il Tarocchio in santa pace in un posto tranquillo, dove regni serenità. Il Cartomante e il Consultante dovranno essere liberi nello spirito e da ogni idea d'interesse personale o cattivi pensieri. Non trattare il ""mazzo"" in maniera leggera e frivola. Molto importante è anche stabilire con il Tarocchio un legame d'amore, legandolo al nostro inconscio, custodendoli sempre nello stesso posto, magari avvolti in un panno prezioso. Non vi sono regole fisse per la lettura, ogni Cartomante avrà il suo ""rituale"", che consiste in una serie di gesti e formule personali, che nel tempo si raffineranno. -
Vallont. Storie di coloni di nobili e di repetini
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Pacomio e i suoi discepoli. Regole e scritti
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La musica dell'inchiostro. Calligrafie di Luo Qi e Silvio Ferragi...
Un viaggio nell'affascinante arte della calligrafia cinese e nel suo intimo legame con la musica in dialogo con la preziosa collezione di opere librarie cinesi custodite nella Biblioteca Braidense. Anche molto prima dell'avvento di internet, l'arte nelle sue diverse declinazioni culturali si è fatta lentamente strada attraverso i deserti e solcando gli oceani sotto forma di oggetti e opere d'arte. Spesso queste opere hanno dato vita a delle mode e sono state assimilate da altre culture. Trasformati in prodotti richiesti dal mercato, i nuovi stili, dopo essere stati assimilati, venivano ritrasmessi ai loro luoghi d'origine come domanda di consumo e creavano a loro volta nuove forme artistiche, dando così avvio a un lungo processo di rifrazione culturale. La mostra ""La musica dell'inchiostro"" presso la Biblioteca Nazionale Braidense riunisce una miriade di filoni della cultura contemporanea. C'è l'arte cinese contemporanea, rappresentata da alcuni dei suoi esponenti più importanti, come il maestro calligrafo Luo Qi, che ha scelto di attingere al pozzo profondo della cultura cinese; e ci sono le calligrafie musicali di Silvio Ferragina. -
Mi hai cercato e trovato, Signore
La scelta del titolo, in coerenza col pensiero dell'autore, conferma il primato di Dio nel cammino del cristiano: l'uomo è da Dio cercato e trovato, perché da sempre amato. Non è infatti l'uomo che prende l'iniziativa di andare incontro a Dio, bensì è Dio che, entrando nella storia dell'uomo, gli rivela il suo amore, cercandolo e trovandolo. -
Fuoritempio. Omelie laiche. Anno A
Commenti al Vangelo della domenica affidati ad uomini e donne, credenti, non credenti oppure cristiani non cattolici, laici o preti o religiosi che per scelta, per condizione o per decreto si trovano a vivere la condizione di credenti ""sulla strada"" fuori da ogni protezione o benedizione del potere ecclesiastico. Riflessioni, non ""prediche"", poco clericali, quindi; ma forse proprio per questo profondamente evangeliche, condotte da persone che hanno accolto l'invito di lasciarsi provocare dal dirompente messaggio di Gesù. Ad alternarsi sulle pagine di questo libro, nato da una rubrica che Adista, storica agenzia progressista di informazione politico-religiosa, ha inaugurato nel 1998, un eterogeneo e autorevole gruppo di ""omileti"", significativo anche e soprattutto per un pubblico di lettori laici, poco addentro alle questioni del tempio, ma forse curiosi di leggere un commento al Vangelo sottratto al genere predicatorio, svestito del rassicurante ed asettico stile del linguaggio ecclesialese, che cerca di far risuonare la grazia dell'inquietudine, della domanda, dell'attesa, che evita vapori spiritualistici e languori buonisti, che tenta di ""affliggere i consolati"" (come si proponeva Don Tonino Bello) e di convertire i buoni. -
Piccolo grande Uruguay
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I racconti di Bogoljub. L'amore rimane
«Sono già tanti anni che ho conosciuto il monaco Boguljub - veramente ""caro a Dio"", come dice il suo nome. Ricordo che mi diceva: ""Dagli incontri, dai colloqui e dalle lettere rimangono alcune immagini, alcune parole che il tempo non riesce a cancellare. Chiedono di essere tessute nella riflessione, nella fede e nella vita spirituale di te che le porti. Alla fine formano una tale unità che non sai se sono queste immagini a rivelare i contenuti della fede o se sono le riflessioni spirituali a fondersi con le immagini della vita. Così, in ogni mio racconto, c'è un nucleo che appartiene alla vita di una persona concreta, che è diventato ispirazione, pensiero e vissuto della mia vita spirituale. Dicendo questo, parlo dell'amore""»... Che cosa è la preghiera incessante? Come si nutre il ricordo di Dio? Come certi gesti, certe parole, certi sapori riescono ad avere un gusto spirituale e fanno cogliere un po' della luce di Dio, anche quando sono intrisi della sofferenza e del buio del mondo? Questo libro non lo spiega con dei ragionamenti. Attraverso alcuni episodi del monaco Boguljub, si viene introdotti nel suo mondo interiore fino a cogliere quel velo di mistero che avvolge il monaco e che ci fa percepire un po' di quella presenza che Boguljub avverte dappertutto. -
Gnomi e troll. Bogus racconta... il piccolo popolo
Il primo volume di Bogus Racconta è una lettura sulle tradizioni e le abitudini del Popolo degli Gnomi. Accompagnata da una serie di dettagliate illustrazioni, potrete scoprire, grazie alle rivelazioni di Bogy, tutti i segreti degli Gnomi: da dove vivono ai loro tradizionali mestieri, dalle loro feste stagionali alle loro abitudini culinarie, e così via... Bogus Racconta contiene, inoltre, introvabili notizie sul mondo dei Troll: dalle varie razze che caratterizzano questo popolo, alle loro abitudini sociali e familiari ai loro poteri segreti… Tutto questo fa di Bogus Racconta un libro unico per tutti gli amanti del genere che non mancherà di appassionare, meravigliare e divertire... -
Progettare beni comuni. Da vuoti urbani a luoghi della comunità
Il progetto del Giardino Marco Adolfo Boroli nel quartiere Sant'Andrea a Novara. -
Metamorfosi del vivente
«Questo fascicolo di ""atque"" si occupa della questione della metamorfosi del vivente che in vario modo attraversa differenti filoni di ricerca scientifica in zone di confine della psicologia e la psicoterapia che tanto possono giovare proprio al pensiero psicologico e psicoterapeutico e i relativi saperi. Come sappiamo, il termine ""metamorfosi"" ha una lunga storia. Già nella mitologia greco romana, come attesta l'opera di Ovidio, la metamorfosi esprime la dinamica del rapporto tra il mondo degli dei e quella degli uomini: una dinamica che ha sempre come scena e spesso come protagonista il mondo della natura in ogni suo aspetto. Se pensiamo poi alla tradizione democritea ed epicurea vediamo stabilirsi una persistenza del principio della metamorfosi anche nel naturalismo settecentesco: per esempio, con le ricerche di Linneo e quelle del Goethe scienziato (...). Ma il principio della metamorfosi del vivente con i relativi esiti che qui si vogliono discutere, ha ispirato e continua a ispirare la letteratura, e più in generale, l'arte contemporanea. Basti citare qui l'eponimo racconto di Franz Kafka ma anche la parte più visionaria della cinematografia di Cronenberg, da The Fly (La mosca) a Crash. Molti sono gli ambiti di ricerca dove la visione morfologica è attualmente presente. Nell'ordine che qui ci siamo dati, tale prospettiva il lettore la troverà dispiegata in otto ambiti diversi ma variamente confinanti tra loro, e precisamente: nel versante antropologico della filosofia, nella storia della letteratura tedesca, nella filosofia della scienza dove la sua pratica si intreccia con i problemi biologici e insieme psicologici dei trapianti, nella storia dell'estetica, nella filosofia della scienza e della tecnologia, nella filosofia delta mente e il suo approccio sistemico, nella fisica teorica e i suoi studi di fisica dei sistemi biologici e del cervello, così come - per concludere - nell'intreccio tra filosofia, biologia e letteratura.» (Ubaldo Faciliti e Paolo Francesco Pieri) -
Pirenei-Portogallo
Meridiani guarda al mondo con occhi curiosi. E più che descriverlo, lo interroga lasciando che siano i luoghi a raccontarsi attraverso la natura, i monumenti, i paesaggi urbani, i volti e le storie della gente, le espressioni artistiche e culturali, la moda e lo sport. Ogni numero è un viaggio non convenzionale in città e paesi che pagina dopo pagina, attraverso reportage giornalistici, servizi fotografici, racconti di famosi scrittori svelano la loro anima più profonda. -
Leggere a caso
Dopo ""Anon"", ""Leggere a caso"" è tutto ?ciò che rimane di un'opera perduta. Comprende l'inizio di un nuovo capitolo dedicato alla cura del lettore, e una serie di appunti per?la prosecuzione dell'ultimo libro? mai concluso: un testo particolare quanto prezioso, che ci permette? di spiare l'opera nel suo farsi, tra intuizioni, potenzialità ed esitazioni che scompariranno al momento? della stampa. Virginia Woolf compie qui un estremo sforzo creativo e intellettuale, cercando di tracciare?i conni della cultura testuale e di gettare una sonda nelle acque opache in cui echeggiano voci senza corpo e senza nome, inseguendo i mille usi che le parole percorrono, custodite? in quei battelli fatati che sono i libri. -
La luce della perla. La scrittura di Maria Zambrano tra filosofia...
Attraverso lo schema della circolazione del Logos e dello Spirito, Maria Zambrano (Vélez-Málaga 1904 - Madrid 1991) mostra che morte e risurrezione, cuore del cristianesimo, riguardano non solo la vita di Dio, ma anche l'esistenza delle sue creature. La Parola infranta nel mondo continua ad essere udibile per la forza dello Spirito, così come gli inferi che sperimentiamo in questo mondo, sotto diverse forme di crisi e di dolore, continuano a regalare lo squarcio di qualche cielo. Questo testo mira dunque a trovare, nella scrittura della pensatrice andalusa, le tangenze ancora innominate tra la vita umana e la vita divina: accostandole con uno sguardo attento a ciò che non è riuscito a passare l'esame della storia, Zambrano scopre una sorprendente vicinanza di Dio proprio in quel tragitto di dispersione/raccoglimento di sé che attraversa, a volte lacerandole, tutte le esistenze. -
Con gli occhi dei bambini. Come affrontere stereotipi e pregiudiz...
Cina e cinesi, Africa e africani, zingari. Con quali occhi i bambini osservano le persone che vengono da lontano? Come immaginano i loro paesi? Ma, anche, in che modo i bambini stranieri guardano l'Italia e gli italiani? Il volume nasce da discussioni condotte in diverse scuole primarie del territorio reggiano con alunni che, attraverso il commento di immagini, barzellette e modi di dire, hanno dato forma al loro modo di pensare, vivere e immaginare il mondo. Vengono a galla stereotipi e piccole verità, fantasie e competenze, retaggi del passato e nuove prospettive. Tutto questo grazie al dialogo, vero e proprio strumento di indagine e di educazione all'interculturalità. -
Dai ghiacciai dell'Adamello agli altopiani etiopi. Da quota 3686 ...
Il racconto di uno degli eroi della guerra alpina. Le battaglie dei 3.000 metri del 1915-1918 da capitano venticinquenne alla guerriglia in Etiopia dal 1936 al 1938 sotto la guida di un altro grande narratore: Paolo Caccia Dominioni. Prefazione di Bernardino de Vincenzi.