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Alice
Per quanto ogni famiglia sia infelice a modo suo, i destini delle famiglie vicine ad Alice, diciottenne inquieta, sono accomunati da incomprensioni e discordie di pari intensità. Eppure, in un pomeriggio che sembra come tanti, mentre Alice e Bruno fanno l'amore e fumano marijuana, nessuno dei loro cari può sapere cosa sta per succedere: un'auto senza controllo, la lamiera sfondata di uno scuolabus, le vite di Bruno e di un bambino, Thibaut, perdute per sempre. Non può immaginarlo il padre di Alice, che fatica a gestire le turbolenze della figlia, né la sua nuova compagna, impegnata nell'eterna ricerca della quiete domestica. Non possono immaginarlo la madre di Thibaut né quella di Bruno, che nella vendetta cercheranno l'unica consolazione al lutto. E Alice, inghiottita da una spirale di accuse, si ritroverà a sprofondare sempre più in basso, sempre più sola, sempre più in pericolo. -
Una burla riuscita
Perché la fama arrivi, infatti, non basta che lo scrittore la meriti. Occorre il concorso di uno o più altri voleri che influiscano sugl'inerti, quelli che poi leggono le cose che i primi hanno scelto. E succede anche che il critico non capisca nulla del mestiere altrui, e l'editore (l'uomo d'affari) nulla del proprio, e l'esito resti il medesimo. Quando i due s'associano, l'autore, anche se non lo merita, fatto per un tempo più o meno lungo. Può capitare, come al protagonista di ""Una burla riuscita"""" Mario Samigli, che qualcuno si prenda gioco della sua malattia, quella di non vedersi riconosciuta la gloria desiderata, e finisca, senza volerlo, per regalargli un'inattesa fortuna in denaro. Una storia spietata e al contempo divertente, frutto della penna di uno scrittore oggi pietra miliare della letteratura, ieri esordiente spesso ignorato o respinto."" -
I diavoli della Zisa
"Si racconta che un preziosissimo tesoro è sepolto qui, in questo palazzo. Nessuno può calcolare il numero dei demoni dipinti nell'affresco, così come sono innumerevoli i denari del tesoro. Contare i diavoli della Zisa porta sfortuna, o almeno così narra la leggenda"""". Palermo, XIV secolo: re Pietro II s'innamora perdutamente della splendida contessina Bianca. La ragazza è però la figlia del conte di Ventimiglia, nemico giurato del sovrano. Mentre i due amanti consumano la loro passione proibita nel castello della Zisa, l'ombra di una sanguinosa congiura si allunga sulla Corona di Sicilia. Palermo, XXI secolo: il sepolcro di Federico II viene aperto da un'equipe di giovani scienziati. Nella tomba vengono rinvenuti anche il feretro di Pietro II e il corpo di un terzo individuo sconosciuto. Un noir carico di violenza, silenzi e segreti; la storia di un antico intrigo su cui la moderna scienza tenta di fare luce." -
Il vitalizio. Le beffe della morte
"Campate troppo, caro mio. Brutto vizio! E dovreste levarvelo."""" Povero Maràbito, vecchio contadino onesto e leale, tutto per colpa di un vitalizio di due lire al giorno: lo protegge dalla morte e gli consegna un'inaspettata longevità, auspicata dal vicinato e maledetta dal Maltese, prima, e dal notaio Zàgara, poi. Quelle due lire al giorno, che """"non sono rena"""", alle soglie dei cent'anni Maràbito non le vuole più, magari la morte verrebbe finalmente a fargli visita... macché, neppure """"padrone di morire""""! Gioiello dell'ironia pirandelliana """"Il vitalizio"""" ci regala una storia dalle tinte crudamente grottesche, una parodia raffinata delle presuntuose velleità di meschini scommettitori, che una roulette capricciosa alla fine punisce. Perché """"la morte sa essere buffona, se le gira"""" e si fa beffa di chi vorrebbe beffarla. Questo racconto ha offerto lo spunto ad Andrea Camilleri nel 2007 per una riduzione teatrale, rappresentata su vari palcoscenici italiani." -
Il fumo
"Non si vedeva che zolfo, da per tutto, in quel paese! Lo zolfo era anche nell'aria che si respirava, e tagliava il respiro, e bruciava gli occhi."""" La zolfara, miraggio di facile arricchimento, ha segnato la vita del mite Don Mattia. Il suo socio disonesto Dima Chiarenza, ora divenuto usuraio, gliela mandò in malora e, con essa, la moglie e il figlio; e adesso, dopo tanti anni, minaccia anche la sua amatissima terra. """"Il fumo"""" è la dolentissima storia della vendetta peggiore che si possa mettere in atto: tanto furente quanto priva di piacere. Una sorta di olocausto totale, dove il protagonista sacrifica ciò che di più caro gli resta al mondo, pur di non sopportare oltre i soprusi di un destino beffardo. Al grido """"Distruzione! Distruzione! Né io né lui! Brucino!"""", con la morte nel cuore e un """"acuto rimorso"""" che lo tormenta, dà l'addio a quel suo paradiso che diventerà ben presto inferno. Essendo proprio lui a dannarlo. Dannandosi." -
La croce azzurra. Testo inglese a fronte
Nella Croce azzurra fa la sua prima apparizione Padre Brown, protagonista di molti romanzi e racconti gialli di Chesterton, il prete-investigatore che risolve i casi grazie alle raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, coinvolgendosi fino in fondo e immedesimandosi nella mente dell'uomo-criminale, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza. -
Il Naulahka
Naulahka (o naulakha) è il nome di una collana di gemme preziose, secondo alcuni la più ricca e sontuosa al mondo, custodita alla corte di Rhatore, capitale del Gokral Seetarun, un piccolo stato del Rajputana, nel nordovest dell'India. In un anno imprecisato di fine Ottocento, Nicholas Tarvin e Kate Sheriff, due giovani americani, si trasferiscono nella città indiana con motivazioni opposte. Mentre Kate, che ha studiato da infermiera, intende soccorrere le povere donne del luogo, Nick, che è innamorato di lei, vorrebbe convincerla a sposarlo e appropriarsi della collana. I due giovani trovano a Rhatore uno spazio magico, degno delle Mille e una notte. Alla corte fatiscente di uno sprovveduto maharaja, Kate e Nick finiranno così per lottare contro le trame di una regina crudele e sanguinaria, in un crescendo di suspense e di mistero. -
La milleduesima notte. Testo francese a fronte
Dopo mille e una notte, il sultano Shahriyar è ancora affamato di racconti. Ma la povera Sherazade ha finito le sue novelle; perciò vola a Parigi su un tappeto magico, chiedendo a un autore di feuilleton di inventare una storia per ""La milleduesima notte""""."" -
Avatar
Ormai da mesi, la salute del giovane Octave de Saville è in continuo peggioramento. Molti medici lo hanno esaminato senza riuscire a scoprire il motivo, finché Octave non decide di confidarsi con il dottor Balthazar Cherbonneau: la malattia l'ha colto a Firenze quando, sotto il sole d'Italia, è stato fulminato dall'amore per la bellissima contessa Prascovie Labinska. Sfortunatamente per lui, la contessa è innamorata del marito, il conte Olaf Labinski, e gli è fedele. Colto da simpatia e compassione per il giovane, Balthazar gli propone l'impensabile: trasmigrare la sua anima nel corpo del conte per ottenere con l'inganno l'amore della contessa. -
Sotto le mura di Siena
Nel 1944 a Siena, una ragazzina si nasconde in una vecchia valigia per scampare a una retata dei tedeschi. Quella valigia passerà poi di mano in mano, da un avvocato senese all'albergatore greco Kostantin, fino ad arrivare ad Annalisa Nepi, che ne ricostruirà le vicende e aiuterà infine Kostantin a chiudere definitivamente i conti con un doloroso passato. -
Gaz!
Le indagini per due omicidi apparentemente legati al mondo della prostituzione vengono affidate al commissario Benni; le vittime sono un transessuale brasiliano e un portaborse di un noto uomo politico a capo di una commissione per gli scambi commerciali con la Russia. L'assassino pare essere il compagno geloso del transessuale ma Benni, osteggiato da tutti, scoprirà il reale colpevole. -
Tamango. Testo francese a fronte
Tamango, un fortissimo guerriero senegalese, scambia abitualmente membri del suo popolo con alcol e armi. Il capitano Ledoux, un ex aiuto timoniere che ha anche combattuto nella battaglia di Trafalgar, dove gli è stata amputata la mano sinistra, sta compiendo il suo ultimo viaggio alla ricerca del prezioso ""legno d'ebano"""". La trattativa inizia, ma spinto dalla rabbia e soprattutto dall'alcol, Tamango consegna anche la propria moglie, Ayché, al negriero. Il giorno dopo si rende conto del suo errore e pazzo di dolore si mette all'inseguimento della nave su cui la moglie è imbarcata."" -
Una magica avventura
In un piccolo paese, giunge Garland, un uomo bizzarro ma carismatico e cordiale. Dopo aver fatto la conoscenza di due poveri ragazzi orfani, li porterà con sé a bordo di una carrozza trainata da quattro cavalli bianchi per far vivere loro incredibili avventure. Prima fra le mura di un castello, quindi nel regno dei morti, all'interno di un monastero dove si svolge un processo per eresia e nel bel mezzo di una battaglia tra crociati e saraceni. Una storia ricca di dolcezza, dove sogno, desiderio e realtà si intrecciano per ridare la speranza anche lì dove tutto sembrava ormai irrimediabilmente perduto. -
La casa del giudice. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
Malcolm Malcolmson si sta preparando per l'esame finale di laurea in matematica e, per essere sicuro di studiare senza distrazioni, parte alla volta di una cittadina sconosciuta, scelta a caso guardando l'orario ferroviario. In tre ore di treno arriva a Benchurch e, dopo una notte alla già tranquilla locanda Al Buon Viaggiatore, individua un posto ancora più solitario: una vecchia casa massiccia al momento disabitata, che si dice essere appartenuta a un giudice particolarmente bistrattato per la sua severità. -
Storia di una ragazza di campagna-Histoire d'une fille de ferme. Testo originale a fronte. Ediz. multilingue
Rose e Jacques lavorano nella fattoria di Vallin, hanno una relazione ma subito lei rimane incinta. Jacques, dopo aver promesso di sposarla, scappa via. Rose dà alla luce un maschietto che affida ai vicini di sua madre. Comincia a lavorare duramente per dimenticare, ma Vallin la convince a sposarlo. Gli anni passano ma il padrone insiste per avere un figlio, ascoltano molti consigli e metodi per ottenerne uno, ma niente funziona. La tristezza di Vallin si trasforma una sera in rabbia, diventa violento e Rose gli confessa di avere già un figlio. -
L' inferno di Roma
6 maggio 1527. Trentatré anni dopo gli avvenimenti narrati ne «L'ombra dell'inquisitore». È il giorno del Sacco di Roma. Sul colle Gianicolo, di fronte alle mura di Roma, l'esercito imperiale aspetta l'alba. Tra gli spietati tercieros spagnoli e i lanzichenecchi c'è un ebreo rinnegato, Salomone, il nipote del rabbino Isaac. Ora è un soldato, soprannominato il Cane, guardia del corpo del principe Farnese. Le mura sembrano invalicabili. Ma nella tenda dei principi entra una figura incappucciata, e presto i generali escono. Attraverso un passaggio segreto nelle mura, l'esercito invade Roma come una piena di marea. In una Roma a ferro e fuoco, Salomone riscopre chi era e inizia uno strano processo di ritorno alla propria umanità. Il Cane insegue la sua vendetta, e la verità porterà a un nome del passato. Terribile anche al solo pronunciarlo. -
La sepoltura prematura. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
Il testo raccoglie alcuni esempi di persone che, credute morte a causa di uno stato prolungato di coma o di catalessi, vengono seppellite prematuramente. Lo scritto evidenzia il terrore e l'angoscia suscitati dalla possibilità di essere sepolti vivi. Nonostante la sua unicità assoluta, questo romanzo breve, rappresentante dello stile e del gusto di E.A Poe per le ambientazioni più oscure, è influenzato dalla poesia sepolcrale del XVIII secolo, che cantava gli orrori della tomba. -
Le rinominazioni di Giustino
"Le rinominazioni di Giustino"""" è il racconto di un viaggio tra sogno e realtà, fra presente e passato. Il giovane Giustino Bonaiuti, svegliato nel cuore della notte da due cani parlanti, Adar e Salinella, intraprende un viaggio attraverso i miti e le leggende della Sicilia. In un cammino attraverso il passato atavico della sua terra, il viaggio di Giustino è anche scoperta di sé." -
Donna di pietra. Racconto in quattro visioni gioiello
Quattro pietre preziose. Quattro obiettivi. Le età della vita. La fiaba, l'arte, il viaggio e la riflessione sull'esistenza. Quattro donne, una donna soltanto. Una vita simbolica che si dissimula in quattro fasi, ognuna identificata da una gemma. Zaffiro, bambina orientale, il cui racconto ruota attorno ai temi dell'infanzia, dell'acqua, della fiaba. Smeraldo, adolescente occidentale, incarnazione della giovinezza, dell'arte e della terra fertile. Rubino, donna di colore dalla maturità sensuale rapita dal fuoco, dal viaggio e dalla passione. Diamante, ultima donna, velata. Senza tempo e senza luogo, rappresentazione della trasparenza e della riflessione metafisica. Zaffiro, Smeraldo e Rubino sviluppano il loro racconto simbolico in maniera autonoma per ritrovarsi in un confronto risolutivo con Diamante, la donna che contempla l'identificazione e il superamento metariflessivo delle loro singole esistenze, marcate da topoi fiabeschi, visioni e suggestioni che si rincorrono e si intrecciano, cercando di collocare la narrazione in un'atmosfera incantata. -
Ricordati di me
Marta, madre di due figli, viene ritrovata senza vita all'interno della propria abitazione, strangolata con un cordone da tende. Il commissario Vinciguerra, tipico poliziotto disilluso e solitario, interroga il marito della donna, Andrea, l'unico sospettato, pur non essendo convinto che la soluzione del caso sia così semplice, e per questo gli chiede di aiutarlo a creare un identikit della vittima. Ma Andrea sa bene che Marta era molto diversa da quella che sembrava, con quelle fattezze che la facevano assomigliare più a una bambina che a una donna. Il profilo di Marta, dunque, può essere redatto soltanto sulla base di come lei era in grado di vedere se stessa, forse lo stesso modo in cui l'ha vista l'assassino prima di ucciderla. Inizia così un complesso viaggio nella mente di Marta e di Andrea, mentre Vinciguerra, scosso per tutta la vicenda, è consapevole che non riuscirà a darsi pace finché non avrà trovato il vero colpevole. Sullo sfondo di un romanzo giallo, una rilettura della filosofia di Schopenhauer e un parallelismo con Pia de' Tolomei, vittima del marito o forse, proprio come Marta, semplicemente della propria innocenza.