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L' @nticamera del cervello
"Uno/a in sommità invisibile disordine mondano relitti dittatori murati mete ai pellegrini linguaggio figurato sangue di geni serpentine sciamano.""""" -
Lo spazio necessario
Se avvicini il tuo sguardo per aver ragione d'ogni apparenza dovrai violare lo spazio necessario all'amore e alla violenza. -
Potere immaginare. Gianfranco Manfredi tra canzoni, romanzi e fumetti
Frequentatore ""intermediale"""" di differenti processi creativi e culturali. Sperimentatore trasversale di immaginari, Gianfranco Manfredi ha condensato negli anni uno spirito narrativo ed espressivo che ha sempre saputo """"raccontare"""" il suo tempo (e le sue intemperie, le sue beffe, le sue tragicità, il suo eversivo o normalizzato procedere). Per questo la sua opera complessiva è stata per noi stimolo di studio e ricerca. E da qui la nostra esigenza di raccontare il suo percorso creativo, visionario e militante. Identificando Gianfranco Manfredi come uno degli autori più """"insoliti"""" e trasversali del paesaggio culturale italiano: tra i principali cui guardare per capire il fondamentale snodo storico-politico rappresentato dal passaggio dalle lotte sociali degli anni Settanta all'euforica normalizzazione del craxismo anni Ottanta del secolo passato. """"Potere immaginare"""" nell'arco di tre saggi tematici affronta alcuni percorsi dell'autore marchigiano. Gino Frezza e Lorenzo Di Paola ne analizzano il lavoro di fumettista, Fabrizio Denunzio indaga la sua produzione di romanziere e Alfonso Amendola e Simona Castellano riflettono sul percorso cantautoriale. [...]"" -
Peso specifico dell'attimo
Le domande che rincorrono la notte le domande da fare, quelle da perdere nella risonanza, quelle che percorrono distanze e cambiano la chimica dei minuti, le domande che vorrebbero ma che le penso, pensato in un abbraccio di costellazioni per poter sentire l'occasione nel vento risolutiva. -
Sonetti maledetti
Dico sempre che voglio vivere e morire con te, tuttavia non è esatto: voglio morire prima di te, prima che il mio Nome non ti dica più niente, o che io diventi un vecchio noioso e cadente. Sarebbe intollerabile perfino per un egoista come me, rapito da un amore a prima vista. -
Argo. Viaggio poetico. Vol. 2: battaglia, La.
«La poesia invece non porta da vita a morte, ma il contrario, perché ci spiega che la pasta di cui siamo fatti, e non solo quella di cui sono fatti i nostri sogni (e qui Amleto incontra Freud), è ""[e]ssere lingua e gesti / Essere orgoglio e lotta / Essere città e mattone / Parlare, lavorare, creare"""". Di qui la circolarità del nostro esistere, che è assai più d'un esitare amletico, perché, come scrive Bianchi """"[il] viaggio è cerchio perenne [...].» (dalla prefazione di Enrico Terrinoni)"" -
Grooming
Con il proposito di rinnovare i temi della struttura drammatica attuale, Bezerra scrive una pièce telematica e cibernetica. Il conflitto che viene messo in scena è strettamente legato alla vita virtuale: l'adescamento di una ragazzina da parte di un adulto attraverso i social network. La protagonista però reagirà in modo del tutto inaspettato... -
Ho la parola sulla porta di casa
Con una lettura critica Tomaso Kemeny. -
Il cinema d'Eusebio
Quattro registe: Myriam Jacob-Allard, Caterina Carone, Liliana Colombo, Ilaria Pezone. Dieci registi: Michelangelo Buffa, Mauro Santini, Filippo Ticozzi, Carlo Michele Schirinzi, Luca Ferri, Giuseppe Spina, Ignazio Fabio Mazzola, Francesco Selvi, Giacomo Laser e Stefano Miraglia. Analizzati ""in una lingua critica alta, novecentesca, aristocratica, lontana dagli usi del parolame mediatico. [...] Un cinema così libero, fatto di film così unici, e così soli, composto da percorsi tanto individuali, che serviva un libro di un amico, per riconoscerne la via comune, e dare a esso un nome proprio: Eusebio"""". (dalla Prefazione di Giulio Sangiorgio)"" -
Il mio Marocco
Chi ha visitato il Marocco una prima volta, avverte il desiderio di ritornare a perdersi nei labirinti della medina, tra squarci azzurri e improvvise apparizioni di spazi aperti alla luce. Michele Angelillo, medico e fotografo, ne avverte forte il richiamo, tanto da far ""suo"""" il Marocco attraverso l'arte della fotografia. Ogni viaggio ha un inizio denso di aspettative e una fine che appaga o tradisce."" -
Il libro di Letizia. Romanzo di Capri
Letizia Cerio - stilista, disegnatrice, pittrice - figlia dell'ingegnere e scrittore caprese Edwin Cerio e della fotografa argentina Elena Hosmann, su cui convergeva già il precedente Sulle tracce di Elena. Ne Il libro di Letizia confluiscono e si sviluppano non solo le trame di quella inchiesta familiare, ma anche le strategie narrative di una letteratura che si muove agilmente tra la realtà e la finzione, la scrittura saggistica e quella creativa, la vita delle persone in carne ed ossa e i loro vaporosi fantasmi: perché il personaggio che alimenta l'ingranaggio della scrittura è soprattutto una Letizia avvolta dalle favole lucide delle finzioni di Borges. -
Attenti al cane. Testo originale a fronte. Ediz. bilingue
In Attenti al cane la scrittura di Eva Redondo indaga una cruda realtà: le varie forme di violenza che si esercitano sulle donne indipendentemente dalla loro nazionalità, classe sociale o stato civile, un dato difficile da assumere. Una violenza culturale, sistematica, assunta come normale che la drammaturga focalizza su quegli aspetti di noi stessi che ci possono far diventare potenziali molestatori, stupratori, o renderci attori inerti che tale violenza consentono. Un'opera che fugge da un'interpretazione semplice e da uno spettatore passivo, che Redondo tende ad escludere: ""Dal pubblico mi aspetto quello che aspetto da me stessa quando scrivo una pièce. Mi aspetto che si senta testimone e complice di ciò che succede in scena""""."" -
Epifanie e malebolge
Epifanie e Malebolge: tra cielo e terra -
Tecniche di apprendimento e di insegnamento del sardo
Il sardo è una lingua viva, come tutte le altre lingue insegnate nella scuola. Questo volume inaugura una collana di manuali che, con massimo rigore ma con tono divulgativo, si propone di fornire le tecniche più sicure e avanzate per imparare da soli o per insegnare a scuola tutti gli aspetti basilari della lingua e della cultura sarda. -
I corsi in Sardegna
I còrsi rappresentano un popolo migratore la cui diaspora interessò, tra il Medioevo e l'Età moderna, non solo le regioni italiane ma anche aree lontane come la penisola iberica e lo stesso continente latino americano. Questo volume analizza da un'angolazione onomastica e linguistica una serie di testimonianze lasciate dai còrsi in Sardegna durante il millennio appena trascorso. L'approccio alla complessa materia si basa su una serie di documenti alcuni dei quali inediti. L'opera evidenzia come per la descrizione della presenza còrsa in Sardegna l'onomastica rappresenti una risorsa di estrema importanza anche per sopperire, sia sotto il profilo storico-demografico che propriamente linguistico, a una certa penuria di documentazione diretta. Emerge una realtà per certi versi sorprendente che rivela quanto gli apporti provenienti dall'isola vicina possano aver contribuito alla formazione della stessa identità dei sardi. -
Ritrovarsi nel largo. Storia e progetti per Cagliari che si rinnova
In questo volume vengono presentati i risultati del concorso di idee ""Ritrovarsi nel Largo"""", unitamente a vari contributi sui temi collegati all'ambito urbano costituito dal Largo Carlo Felice nel centro di Cagliari."" -
Gavino, l'uomo del faro
Uomo del Novecento, Gavino Dessena conosce le difficoltà del vivere prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale. Subisce una lunga prigionia, poi arrivano anche per lui la tranquillità economica e la certezza degli affetti; ma sopravvengono ben presto episodi gravi e misteriosi che si ritorcono contro di lui, ed ha inizio un'odissea che si protrarrà per anni, e solo dopo tante sofferenze gli lascerà rivedere uno spiraglio di luce. La sua storia si intreccia con quella della Marina di Bosa, che da sperduto villaggio si trasforma lentamente in una vivace borgata balneare. -
Il tragico e il comico. Teatralità del sacro e spettacolarità del profano in Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona
Le opere di Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona sono accomunate da un intreccio di tematiche dove il tragico, dapprima, investe potentemente la sfera personale fino ad annientarla, per lasciare, infine, la scena al comico della satira antivillanesca, trastullo buffonesco di un'aristocrazia arrocata nei suoi privilegi. Le Coplas a la imagen del Crucifixo dell'Arquer, schiudono il panorama teatrale in Sardegna offrendo una potente testimonianza drammaturgica, attraverso la rappresentazione delle sofferenze patite nelle carceri dell'Inquisizione a Toledo: lucida anticipazione dell'orrenda sorte di essere bruciato vivo sul rogo. Nelle Alabancas de los Santos de Sardena, del Carmona, si trovano echi e riprese che riconducono agli ambiti del teatro spagnolo e della produzione drammatica italiana. Sataniche figure scappuccianti convivono con celesti creature doloranti, sulla dimensione del presente vissuto, in cui la storia pare, tuttavia, perdere di prospettiva e tutto, anche il mistero codificato dai rituali, si riconduce al quotidiano. -
Lord Nelson e la Sardegna. Da La Maddalena a Capo Trafalgar: vittoria e morte
Reduce dalle strepitose vittorie di Aboukir o del Nilo (1798) e di Copenhagen (1801), l'Ammiraglio Lord Horatio Nelson, il 16 maggio 1803, venne nominato Comandante in Capo del Mediterraneo con lo scopo di battere la flotta francese, asserragliata nel porto di Tolone. In vista di quest'evento, decise di mettere al riparo la flotta e si diresse nell'Arcipelago di La Maddalena, scegliendo la rada di Mezzo Schifo quale permanente punto d'appoggio e dove le navi, il 31 ottobre del 1803, poterono finalmente gettare le ancore. Nel corso del soggiorno nell'Arcipelago, che si protrasse fino al gennaio del 1805, Lord Nelson ebbe modo di conoscere le grandi potenzialità strategiche della Sardegna, posta nella posizione più felice del Mediterraneo e tempestò di lettere i ministri della Corona perché si adoperassero per impadronirsi della Sardegna, in qualsiasi modo, anche proponendone al Re sabaudo l'acquisto per la cospicua somma di 500.000 sterline. Ovviamente quello di Lord Nelson fu e rimase un desiderio impossibile; certo è che egli mai cessò di rimpiangere l'ardito e vano sogno di acquisire l'Isola alla sua Patria nel timore che la Sardegna finisse nelle mani dell'odiata Francia. -
Storia della moneta in Sardegna. Emissioni e circolazione monetaria in Sardegna dalle origini alla dominazione piemontese
La storia della moneta e del credito non è solo descrizione del cammino, per così dire, interno al sistema economico dell'isola, ma anche narrazione dei suoi rapporti con le altre componenti della società in una dinamica di ""incontro scontro"""". Il lavoro di Lenza appare orientato a dare al lettore un quadro completo e dinamico della circolazione e dell'emissione della moneta in Sardegna, ricostruendo così alcuni aspetti non molto conosciuti della storia dell'isola e contribuendo ad arricchire di una nuova prospettiva il dibattito sull'identità. Egli, infatti, riesce a calare il problema trattato in un contesto che lo pone in relazione con una realtà più vasta senza che però ne venga snaturato o smarrito lo specifico contenuto. Il libro appare così concepito come strumento che, nel dare una descrizione organica del fenomeno della monetazione, spinge il lettore a riflettere sullo sviluppo dell'economia della Sardegna attraverso i secoli.""