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Cinema e lingua. Le caratteristiche pragmatiche e linguistiche del linguaggio filmico italiano
Il parlato filmico è stato spesso considerato poco verosimile per gli scostamenti rispetto alla lingua della vita ""reale"""". Va tuttavia osservato che da alcuni decenni si va affermando una tendenza sempre più marcata a ridurre le distanze tra lo schermo e la realtà, cosicché il cinema sembra avvicinarsi a quello che accade anche linguisticamente nell'Italia contemporanea. Si tratta di una questione che emerge nella maggior parte dei contributi raccolti in questo volume, accomunati dall'interesse per la dimensione pragmatico-linguistica dell'italiano cinematografico. I temi affrontati sono molteplici e vanno dal plurilinguismo alla varietà dei registri, e dalla presenza di lingue, dialetti e personaggi stranieri ad alcune particolarità pragmatiche e linguistiche come la scortesia e il turpiloquio."" -
Le scritture umoristiche nell'Ottocento italiano
Nell’Italia della Restaurazione, le scritture umoristiche sembrano ispirarsi al modello del falso viaggio del Voyage autour de ma chambre di Xavier de Maistre (1795), con una produzione narrativa diversificata di generi e stili che testimonia a più riprese la diffusa ricezione e la riscrittura del Sentimental Journey di Laurence Sterne. Nella produzione letteraria del secondo Ottocento si evidenziano anche altre linee di ricerca, che tralasciano il modello odeporico per cimentarsi con soluzioni narrative più radicali, caratterizzate dalla volontaria elusione dei confini tra i generi letterari. Tali forme di sperimentazione linguistica e stilistica attingono puntualmente ai modelli dell’eccentricità narrativa settecentesca (Diderot, lo Sterne rivisitato del Tristram Shandy) per rilanciare un’idea di scrittura che attraverso l’ironia, la reticenza e l’allusività si confronta con la realtà storica e politica contemporanea. Attraverso una serie di case studies (romanzi, racconti, novelle, dialoghi e récits de voyage veri o fittizi), il volume intende indagare le modalità attraverso le quali le diverse tipologie di scrittura umoristica nascono, si sviluppano e vengono recepite in Italia tra la fine del Settecento e l’età del Risorgimento, con particolare attenzione ai contesti di produzione e di ricezione, alle loro finalità esplicite o implicite e alle possibili coordinate ideologiche. -
Transculturalità e plurilinguismi nella letteratura italiana degli anni Duemila
Il volume si incentra sugli effetti nel tempo presente dell’accelerazione, della moltiplicazione e della diversificazione di contatti tra culture, idee, persone, temporalità diverse, e di conseguenza, tra generi letterari, pratiche artistiche, metodologie, ordini discorsivi e posizionamenti. Riflettere attraverso il prisma del «transculturale» significa investigare spazi multiformi di critica a rigidi nazionalismi e studiare le produzioni culturali dell'area italofona in prospettiva transnazionale e transdisciplinare, situandosi sulla scia – o nel superamento? – degli Studies (Post/ Decolonial/ Global/ Global South/ Cultural/ Subaltern/ Translation ecc.). Senza voler entrare qui in questioni di natura definitoria sulla nozione di transculturalità (anche nella variante «transculturazione»), termine che conosce usi, accezioni e sfumature variabili e talvolta discordi secondo i campi di studi disciplinari, le aree linguistiche e culturali, i periodi storici e i contesti, diciamo che adottare una prospettiva transculturale significa focalizzarsi sull’importazione e l’esportazione di sapere e di cultura, sui momenti di transizione, sulle forme di trasposizione e transcodificazione, sulle dinamiche (pluri)linguistiche, su traiettorie, percorsi, migrazioni. Significa in altri termini interrogarsi sulla circolazione, spesso asimmetrica e disuguale, delle persone, della conoscenza, delle idee e dei prodotti, sui suoi effetti (mescolanze, ibridazioni, contaminazioni degli immaginari sociali e individuali, ma anche opposizioni e resistenze), privilegiando come oggetto di studio vite e opere i cui caratteri transculturali si traducono, o possono tradursi, in nuove estetiche, nuove soggettività, forme riattualizzate dei rapporti di potere. -
Anton Francesco Grazzini e le ombre del Rinascimento
Nel magma politico, culturale e religioso del Cinquecento, Firenze vive una fase di splendore e difficoltà. Anton Francesco Grazzini (1505-1584), detto il Lasca, fu un commediografo, un poeta comico burlesco e un autore di novelle, protagonista della vita culturale fiorentina in questo momento storico di tensioni istituzionali e religiose. Legato per tutta la vita a Firenze, Grazzini cercò di mantenere la propria indipendenza culturale scontrandosi con Cosimo I de’ Medici, soprattutto nei primi anni del suo ducato, quando la restaurazione medicea entrò in conflitto con le resistenze repubblicane. Vicino ad ambienti eterodossi, l’autore prese anche parte al dibattito religioso del tempo. Fondatore dell’Accademia degli Umidi, poi divenuta Accademia fiorentina, e negli ultimi anni della sua vita anche dell’Accademia della Crusca, Grazzini fu personalità emblematica di quella cultura della crisi che rappresenta uno degli aspetti fondanti del Rinascimento italiano. -
L' apocalisse di Baruc. Il tempio non è più la legge permane
Il volume, composto in siriaco nel II secolo d.C., dopo la distruzione di Gerusalemme per mano dell'imperatore Tito nel 70, narra le profezie rivelate da Baruc immediatamente prima e dopo la presa della città per opera dei Caldei, nel 587 a.C. L'autore, di cui nulla di preciso ci è dato di sapere, ha scelto lo pseudonimo di Baruc in omaggio al profeta della Bibbia, segretario e compagno fedele di Geremia, con il quale condivise la cattività forzata voluta dal popolo, in Egitto, e che in seguito si recò a Babilonia. -
La pena di morte nel mondo
Più della metà dei paesi ha abolito la pena di morte di diritto o de facto. Secondo gli ultimi dati di Amnesty International, aggiornati al 1 febbraio 2004: 84 paesi hanno abolito la pena di morte per ogni reato, 12 paesi l'hanno abolita salvo che per reati eccezionali, quali quelli commessi in tempo di guerra, 24 paesi sono abolizionisti de facto poiché non vi si registrano esecuzioni da almeno dieci anni oppure hanno assunto un impegno a livello internazionale a non eseguire condanne a morte. In totale 120 paesi hanno abolito la pena di morte nella legge o nella pratica. 76 paesi mantengono in vigore la pena capitale e, spesso, eseguono condanne a morte. -
Terrore e controterrore. L'offensiva globale contro i diritti umani
In questi ultimi anni, Amnesty International ha ripetutamente denunciato e condannato le violazioni dei diritti umani commesse in nome della sicurezza, così come i provvedimenti e le misure che hanno indebolito la protezione dei diritti umani. La ""guerra al terrore"""", messa in primo piano nell'agenda internazionale, ha tolto i riflettori da altre gravi violazioni, da quelle commesse in Darfur a quelle nel conflitto tra Israele ed Hezbollah, dalla discriminazione alla violenza sulle donne, e ha fornito un comodo alibi a molti paesi per portare avanti una dura repressione del dissenso interno. In questo libretto, Amnesty International illustra quali sono i metodi, i risultati e le conseguenze della così detta """"guerra al terrore""""."" -
Gnamgnammondo. Ediz. illustrata
Tutto è cominciato un mattino, un normalissimo mattino come tanti altri. In classe tutto stava procedendo normalmente: solita confusione, solite domande sul menù della giornata, solite rimostranze di qualcuno: ""Ma a me quello non piace!"""" Improvvisamente, però, ecco entrare in sala mensa uno strano personaggio, molto rotondo, con un grande cappello da cuoco: sarà lui a servire il pranzo, oggi, e nessuno di noi, né Paolo, né Valentina, Anass o Radu osa avanzare qualcosa nel piatto... """"Sono Gnamgnammondo il cuoco giocondo, e se ogni giorno mi volete incontrare, ogni cibo dovete assaggiare..."""" Non sappiamo chi sia il nostro nuovo amico, ma da quando lo abbiamo incontrato continuiamo a scoprire storie affascinanti su cibi che mangiamo ogni giorno. Abbiamo anche imparato a tenére un piccolo orto di erbe aromatiche... per non parlare del nostro ricettario di classe e della nostra festa di fine anno... E voi, non volete sapere come è andata a finire?"" -
Guida al ben-essere della vita. Regole e comportamenti
Il ben-essere della vita è senz'altro il primo e più importante dei diritti individuali, consacrato nei sistemi costituzionali democratici e dalla Dichiarazione universale delle Nazioni Unite. L'idea stessa di benessere si è considerevolmente evoluta, parallelemente ai progressi della scienza e della medicina oltre che a seguito di sempre più frequenti interventi sociali e legislativi. Il tema del ""ben-essere della vita"""" oggi deve affrontare problemi cruciali della nostra società, come intervenire e regolamentare nel modo più giusto e confacente agli interessi dei singoli su problemi quali: l'interruzione volontaria di gravidanza, la procreazione medicalmente assistita, la ricerca sugli embrioni, la clonazione, l'eutanasia, ecc.. Il volume apre soffermandosi sulla questione se esistono dei diritti da riconoscere all'embrione o al nascituro e di conseguenza all'embrione in vivo e in vitro, oltre ad analizzare il diritto all'aborto. Affronta i temi dei pericoli vissuti nel corso della vita: la pena di morte e le violenze dello stato, la questione dell'eutanasia, la protezione della vita da se stessi e da terzi, l'obbligo di creare condizioni favorevoli a proteggere la vita."" -
Medicina tradizionale cinese
L'apprendimento e l'uso di tali tecniche non invasive e prive di controindicazioni puo' rappresentare un valido aiuto nella gestione della gravidanza, tutte le volte che questa sta per essere pregiudicata: iperemesi, presentazioni anomale, travaglio prolungato, ecc. -
Manuale di terapia biologica in pediatria
Il libro è indirizzato a chiunque si interessi e abbia a cuore la salute dei bambini e quindi non soltanto allo specialista pediatra, che sicuramente sarà il clinico che più di altri trarrà spunti interessanti dalla sua lettura, ma anche a tutti i medici che tra i loro assistiti hanno pazienti in età pediatrica e desiderano acquisire quelle nozioni necessarie per curarli con più efficacia. -
PNEI... A chi? La psiconeuroendocrinoimmunologia spiegata a tutti. Con DVD. Con gadget
Un libro che cerca di svelare il segreto della salute, del successo e della longevità. Fanno da cornice: pallina antistress, illustrazioni, animazioni e musica. -
Mauro De Mauro. Storia di una misteriosa scomparsa. Fu solo mafia?
Con una testimonianza della figlia Franca De Mauro. Mauro De Mauro si occupava di cronaca nera e giudiziaria. Qualche giorno prima di morire aveva rivelato a pochi amici che di lì a poco avrebbe pubblicato una grossa inchiesta, una notizia che avrebbe fatto tremare tutta l'Italia. -
Il versante dialettale. Saggi di letteratura siciliana
La rivista ""Colapesce"""", un formidabile crogiolo dove sono affluite molteplici esperienze culturali, ha purtroppo cessato le pubblicazioni nel 2005. In questo volume sono raccolti i saggi di critica letteraria via via pubblicati nella rivista da Salvatore Di Marco, che ne è stato anche caporedattore. Da Ignazio Buttitta ad Antonio Pizzuto, una completa panoramica che costituisce quasi una storia della letteratura siciliana dialettale."" -
Vita mondana e mano nera nella Palermo della Belle Époque
Ambientato a Palermo tra fine '800 e inizio '900, descrive la follia dilapidatrice di una nobiltà che riceve regnanti e magnati dell'alta finanza organizzando cene e feste da ballo che contrasta con la miseria dei vicoli che circondano le case patrizie. Nella cronaca mondana donna Franca Florio occupa sempre la copertina, stupisce non soltanto per l'avvenenza, ma anche per lo stile di vita e l'esclusivo abbigliamento all'ultimo grido. La sua antagonista è la duchessa Marianna Alagona. In questa città dalle mille contraddizioni, ma affascinante, vivono allegramente politici corrotti appoggiati da una mafia spietata che spedisce lettere di scrocco alle famiglie più facoltose di Palermo. Tra i protagonisti del romanzo dal genere giornalistico-letterario, un monaco, fin troppo intraprendente, isolato nel monastero ma abile a dialogare con onorevoli, malavitosi e gente del popolo. Il Novecento si apre con alcuni onesti amministratori che sanno spendere il denaro pubblico e vede il diffondersi dell'attività ludica. Nel frattempo il sequestro di una adolescente e tre inquietanti omicidi vengono a sconvolgere la vita quotidiana di Palermo, non più ""felicissima""""."" -
Morire di paura. Perché non dobbiamo temere la morte
In una società che si premura di fornire a tutti .certezze. di ogni genere, dagli investimenti economici ai programmi politici, dalle attività lavorative agli svaghi, nessuno parla volentieri della morte. La morte si evita. Porta male parlare di morte. Si parla molto di corpo e di apparenza, di soldi e successo, poco di anima e spirito. Ma si può davvero ""prevenire"""" la morte? Paradossalmente i progressi della medicina hanno fatto poco o nulla contro le grandi cause di morte dei paesi più ricchi ovvero le malattie degenerative. Si muore come prima, ma con molta più paura. L.autore, propone una serie di riflessioni sulla salute, sulla malattia e sulla morte, sulla medicina e sul ruolo dei medici, riportando il pensiero di ricercatori, filosofi, santi o esoteristi, passati e presenti, cercando di descrivere in sintesi come cambia la visione della morte nelle culture occidentali, in quelle orientali e in quelle sudamericane. Sta al lettore giungere a conclusioni, ma il messaggio forte e chiaro rimane: non dobbiamo temere la morte. Un libro non solo per medici ma per tutte le anime curiose della vita e dei suoi misteri."" -
La bocca tra psicosomatica e omeopatia
L'incontro tra questi due autori non poteva che dare vita ad un testo fortemente radicato nelle tradizioni di discipline terapeutiche antiche ma rivolto a integrarle con conoscenze più moderne senza dogmatismi settari. Sempre rispettosi dei dati che la scienza ufficiale mette a disposizione gli autori ci mostrano la ricchezza di collegamenti, di riferimenti, di simboli riferibili all'apparato stomatognatico, e il numero enorme di informazioni che da questo sono deducibili. Scienza e tradizione cessano di scontrarsi e si offrono sostegno reciproco per accrescere le nostre conoscenze. -
Mozart e la febbre del sabato sera
Carlo è un musicista e un musicoterapista. In realtà non sa bene se è più l'uno o l'altro. È sposato con Lisa, ma dopo un aborto i due tristemente si lasciano. Il dolore è troppo grande, Carlo si ammala e rimane per mesi in una clinica in una località isolata per curare i suoi polmoni. Si fa degli amici, soprattutto uno che chiama Schik (Schikaneder), mentre lui si fa chiamare Moz, come il suo musicista preferito, Mozart. Nella noia dell'ospedale emergono discussioni di largo respiro sulla vita e sulla morte e sulla dubbia paternità di alcune opere attribuite a Mozart. Carlo sta scrivendo una commedia sul suo eroe. Commedia che collima spesso con la sua vita. Dopo i mesi di isolamento Carlo matura e si rende conto di chi è, trova dentro sé una musica che ha sempre posseduto e che pensava di aver irrimediabilmente perso. Concepito come un valzer, in tre tempi diversi che si incrociano, questo romanzo svela la tragedia e la commedia del quotidiano, si interseca con il Requiem mozartiano lasciandoci la percezione che, comunque vada la nostra vita, nessuno può toglierci la musica che abbiamo suonato insieme agli altri e che da sempre ci portiamo dentro. -
Puoi volar. Le parole per dirlo
L'arte e i suoi simboli ci raccontano il mistero di chi siamo. Il libro prende in esame diverse produzioni artistiche, quali canzoni, fiabe, filastrocche, alcuni film, poesie, che fanno parte del nostro vivere quotidiano, del nostro mondo moderno... ma anche miti antichi, proverbi eterni, che partecipano quindi della vita dell'uomo, dei suoi archetipi. In ogni brano esaminato si evidenzia il messaggio più e meno evidente circa la Via, la realizzazione, la liberazione, il risveglio della coscienza dell'uomo. Ecco perché questa eterogenea raccolta comprende una famosa canzone come ""Volare"""" di Modugno, che parla di stati trascendenti di meditazione, a fianco alla favola di Biancaneve, che narra della vittoria sul male; ci propone una filastrocca come la Bella lavanderina, che descrive il processo di purificazione e di rinascita che ciascuno di noi svolge nel proprio spirito; ci conduce tra film e poesie in un altro mondo, dove l'arte ci vuole sempre portare... Il senso del libro è di illustrare come ciascuna cosa a noi vicina, per esempio una cara filastrocca, contenga l'eterno messaggio della spiritualità incarnata, come parli quella lingua """"che è una in tutti"""", come dice Dante."" -
Il misterioso mondo dei serpenti. Materia medica omeopatica simbolica
Il serpente, questo stupendo animale, purtroppo, non gode di molti estimatori positivi, anzi incarna, nell'inconscio collettivo, il principio della presenza ingannatrice e del male in senso lato. Proprio per questo motivo la sua specie non è così protetta come invece meriterebbe. Spesso questi affascinanti vertebrati sono oggetto di assurdi pregiudizi e di pesanti superstizioni. Così i serpenti subiscono vere e proprie violenze e torture da parte degli esseri umani. Alcune specie sono addirittura a rischio di estinzione. Al contrario di quanto i rettili ci evocano sul piano dell'immaginario collettivo, in era precristica per molti popoli il serpente era addirittura accreditato come creatura superiore, divina o semidivina. Nel bacino del mare Mediterraneo, esso era usualmente valutato quale creatura salvifica, ispiratore dell'immortalità, preludio alla resurrezione e creatura simildivina, incarnante profondi principi taumaturgici e curativi. Sorprendentemente questi attributi vengono riscoperti dalla sperimentazione omeopatica e i rimedi presenti nella materia medica sono indagati a fondo dall'autore. L'eccezionale potenza degli archetipi si dispiega così sotto gli occhi dello studioso a tutto beneficio dei loro pazienti.