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L'arte del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien. Ediz. illustrata
Mentre scriveva Il Signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien usò spesso i disegni per esprimere le immagini che aveva in mente, realizzando opere che andavano da semplici schizzi all'interno dei manoscritti a illustrazioni più compiute. Solo pochi di questi disegni erano pensati per essere effettivamente pubblicati: la maggior parte di essi fu impiegata da Tolkien come supporto per il suo lavoro di scrittura, per mantenere coerente la complessa vicenda narrata. Molti non illustrano il testo definitivo, ma rappresentano momenti creativi che fanno luce sul processo di scrittura e di invenzione. Oltre ai veri e propri disegni, diverse mappe seguono lo sviluppo della Contea e del vasto paesaggio della Terra di Mezzo, mentre iscrizioni runiche e in caratteri elfici, nonché facsimile di pagine del Libro di Mazarbul, bruciato e macchiato di sangue, ci danno l'illusione che Tolkien fosse davvero un ""curatore"""" o un """"traduttore"""" di antichi documenti. L'arte del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien raccoglie questi disegni, iscrizioni, mappe e schemi in un volume di pregio che include più di 180 immagini, tutte stampate a colori da scansioni e fotografie di alta qualità e in gran parte inedite. Wayne G. Hammond e Christina Scull, due fra i più eminenti studiosi di Tolkien, hanno curato questa pubblicazione fornendo al lettore un'introduzione approfondita e commenti esaustivi. Chi ha apprezzato L'arte dello Hobbit di J.R.R. Tolkien, di cui questo nuovo libro mantiene l'impostazione, troverà grandi motivi di interesse anche nell'Arte del Signore degli Anelli."" -
Jacob
L’improvvisa morte di Sarah lascia il fotografo londinese Ben Murray solo e con la responsabilità di crescere Jacob, il bambino autistico che la moglie ha avuto da una precedente relazione. Ma la scoperta tra i vestiti della donna di uno scrigno contenente ritagli di giornale sul rapimento di un bambino getta Ben nello sconforto: chi è veramente Jacob, e chi era Sarah, la persona con cui ha condiviso progetti e quotidianità? Nel tentativo di darsi una risposta, mentre i dubbi sembrano avere la meglio sulle certezze, Ben viene in contatto con il padre del bambino rapito, John Cole, un reduce dal fragile equilibrio mentale a cui l’esperienza della guerra e le tragedie della vita hanno lasciato profonde cicatrici. -
Nove vite e dieci blues. Un'autobiografia
Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo è abituato a fare un buon bluesman. Così Mauro Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. Lo stesso ha fatto con il suo passato, quando una sera di gennaio del duemilaventi una sconosciuta fatica a ricordare l'ha sorpreso, e l'ha costretto a ingaggiare con la memoria un confronto lungo e faticoso, ma anche inaspettato, persino divertente. Questo libro è il racconto di quei giorni strani, e di un emozionato vagare tra i ricordi: l'infanzia e l'adolescenza a Chiari, in compagnia degli amici Tom Sawyer e Huckleberry Finn; l'amore per il violino e la musica classica, e poi la folgorazione per il rock e il blues; gli anni fondamentali con la Premiata Forneria Marconi, dal 1970 al 1977, dai dancing di provincia alle vette delle classifiche internazionali, in giro per il mondo a suonare e a incontrare l'olimpo del rock; poi il congedo dalla rockstar e una nuova vita a voce bassa e passo lieve, dentro la musica del mondo – il Canzoniere del Lazio, gli Area, Demetrio Stratos, Carnascialia – e dentro l'universo speciale di Fabrizio De André, principe libero, a scrivere capolavori come Creuza de mä e Le nuvole; e ancora, la nascita delle Officine Meccaniche, fabbrica di canzoni, di colonne sonore e di sogni, le direzioni artistiche, i festival. Infine una nuova vita mancina: a improvvisare, come un buon bluesman. -
Marcel Proust
Giuseppe Scaraffia ha dedicato buona parte dei suoi studi all'opera proustiana per eccellenza, la Recherche. In questo saggio ampiamente illustrato con foto d'epoca disegna un ritratto dell'autore francese che rompe molte categorie di genere. Questa infatti non è solo una biografia, né tantomeno un testo di pura invenzione letteraria, ma supera ogni confine diventando esso stesso una ricerca, e restituisce tutta la grandezza e la complessità di questo sforzo: una lettura che permette d'entrare nella vita del più grande romanziere francese del primo Novecento, la cui figura è ancora capace di affascinare i lettori di oggi. -
Scritto sulla sabbia. L'ultima indagine di Gori Misticò
Nelle storie di Topolino nessuno invecchia, a ogni nuova puntata si ricomincia da zero: ma la vita vera non è così e Gori Misticò lo sa bene. Ex infiltrato in operazioni di antiterrorismo al Nord, poi ritiratosi in Calabria vicino alla mezzaluna di sabbia della sua giovinezza, Gori si trova a fronteggiare il nemico più crudele: le cure non hanno funzionato, la malattia avanza e lui non intende concederle l'ultima parola. Ma come al solito qualcuno ha bisogno di lui. Il brigadiere Costantino, per esempio, è alle prese con il caso di una donna trovata morta… per la seconda volta, visto che all'anagrafe risulta deceduta da anni. Due bambini sono stati rapiti, forse dalla strega con gli occhi verdi che si dice abiti nel bosco della Papalùta. Una ragazza misteriosa lo invita a provare la linea di volo tesa tra le montagne e il mare. E, infine, da un cassetto spunta la foto del latitante che ha inseguito per tutta la vita: suo padre. Trent'anni prima, lui e il suo più grande amico erano dove la cassetta postale arrugginita è l'ultimo segnale di presenza umana, al limitare del bosco, senza trovare il coraggio di entrarci. Ora non ci sono più scuse per tornare indietro. -
La mentalità dell'alveare
In un futuro molto simile al nostro presente l'Italia è governata da un non-partito nato in Internet che ha vinto le elezioni promettendo una democrazia diretta e onesta grazie al web. Leonardo e Camilla sono giovani e laureati, e in quell'Italia vogliono costruirsi una vita. Hanno votato entrambi per il movimento e nei loro progetti c'è anche l'acquisto di una casa. Le condizioni proibitive dei mutui sembrano essere un ostacolo fino a quando Leonardo riesce a ottenere un tasso agevolato. È un'operazione legale, che Leonardo e Camilla condividono sul forum del movimento. Ben presto fraintendimenti e rigidità ideologiche trasformano la vicenda in uno scandalo. Fra invidie e travisamenti Camilla e Leonardo faranno i conti con la mentalità dell'alveare: una rete in cui tutti indagano, accusano, giudicano, e quasi nessuno ascolta prima di condannare. Vincenzo Latronico ci regala un pamphlet narrativo che mette il dito nelle contraddizioni della tanto vagheggiata, quanto divisiva alla prova dei fatti, democrazia diretta sul web. -
A un discepolo solitario. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
William Carlos Williams è uno dei grandi classici della poesia statunitense del Novecento, da molti considerato il più americano tra i poeti americani. Di professione medico ostetrico, Williams si formò artisticamente a inizio secolo nel fecondo clima delle avanguardie newyorchesi; ben presto si avvicinò alle esperienze moderniste che andavano sviluppandosi su entrambe le sponde dell’Atlantico, ma in cerca di una specificità culturale che fosse tutta statunitense. Per la sua importanza nel panorama letterario della poesia americana fu Poet Laureate nel 1950 e vinse, tra gli altri, il primo National Book Award for Poetry nel 1950 e il premio Pulitzer nel 1963. -
L'estate balena
Il papà, la mamma, Carlo, insieme in auto verso il mare. Il solito mare. C’è qualcun altro con loro, anche se non c’è: la sorellina dentro la pancia della mamma. E ci sono dei bambini spiritosi che la chiamano balena, la mamma. Carlo si imbarazza e si vergogna. E magari, davanti a quella pancia che attira gli occhi di tutti, è pure un po’ geloso, come dicono i grandi. Poi ci sono dei bambini un po’ brutali, che saranno la sua afflizione per tutta la vacanza, o quasi. E con loro, nel mondo incantato della spiaggia, le tre sorelline, alleate leali e affettuose, il bagnino, e lo strano bimbo che tutti chiamano Macchia, che sta sempre da solo e non sa galleggiare. E ancora il pallone, i castelli di sabbia, gli scogli, il nuoto, il pattino: le piccole grandi avventure di ogni estate, speciali per chiunque le viva. E un’altra balena, che spunta dall’acqua per farsi vedere da Carlo e solo da lui. Ma forse era solo un sogno di acqua e di sole. Un romanzo misurato, sobrio e sottile su un tempo unico, lento ma anche troppo veloce, magico e insieme così reale. Età di lettura: da 7 anni. -
Dopo questo esilio
È primavera nella Marralee Valley, in Australia del Sud. Il Festival del vino illumina il buio con le luci delle giostre e lo accende di un'allegra confusione. L'agente federale Aaron Falk è lì perché il collega Greg Raco e sua moglie Rita l'hanno scelto come padrino del loro bimbo appena nato. Charles, il fratello di Greg, si occupa della cantina di famiglia e partecipa all'evento come produttore. Ma l'atmosfera festosa è incrinata da un mistero rimasto irrisolto: la scomparsa di Kim Gillespie, che proprio durante il festival dell'anno prima ha abbandonato nel passeggino la sua bambina, Zoe, di appena sei mesi, per sparire senza lasciare tracce. Il marito, Rohan, non crede possibile che la donna se ne sia andata così. E nemmeno Zara, la figlia che Kim ha avuto da Charles sedici anni prima. Insieme rivolgono un appello accorato a chi è in visita alla fiera, in cerca di nuove testimonianze che possano dare linfa alle indagini. Per Falk quella che dovrebbe essere una vacanza nelle vigne diventa una mappa di piste da seguire. Come sempre quando si tratta di esseri umani, l'apparenza inganna. E ci vuole un punto di vista diverso, uno sguardo acuto e penetrante, per riconoscere la verità. -
Vita di Vittorio Emanuele III. (1869-1947). Il re discusso
Vittorio Emanuele III (1869-1947) fu re d’Italia dal 1900 al 1946, imperatore d’Etiopia (1936-1943) e re d’Albania (1939-1943). Sovrano enigmatico e controverso, salì al trono all’assassinio del padre Umberto I. Attraversò tutte le convulsioni politiche, ideologiche e militari della prima metà del secolo XX. Benito Mussolini, da lui nominato presidente del Consiglio nel 1922, ottenne il favore del parlamento e costruì il regime di partito unico che represse le libertà, varò le leggi razziali (1938), strinse il Patto d’Acciaio con la Germania di Hitler e portò l’Italia in guerra al suo fianco (1940). Dopo tre anni di sconfitte, Vittorio Emanuele III revocò l’incarico a Mussolini, ottenne la resa alle Nazioni Unite, garantì la continuità dello Stato e avviò la ricostruzione. Nel 1944 trasmise tutti i poteri al figlio Umberto, luogotenente del regno. Il 9 maggio 1946 abdicò e si trasferì con la Regina Elena in Egitto, dove morì. Sulla base di un’ampia letteratura e inediti tratti da archivi pubblici e privati, Aldo Mola, tra i massimi esperti della materia, non condanna né assolve: documenta in modo attento e preciso, accompagnando il lettore nella conoscenza di quello che fu e rimane un emblema tragico del Novecento. -
Storie parallele. Vol. 3: respiro della libertà, Il.
Nel terzo e ultimo volume dell'epica europea di Péter Nádas si compongono le trame tessute nei due volumi precedenti: ritroviamo così la famiglia Lippay-Lehr, Gyöngyvér e Ágost, l'ispettore Kienast, la signora Szemzo e tutti i personaggi già apparsi in La regione muta e Nel profondo della notte. A loro si aggiungono figure ispirate a personaggi storici come Otmar Freiherr von Verschuer, medico tedesco che collaborò con Mengele, e la contessa Ilona Edelsheim-Gyulai, nuora di Miklós Horthy, reggente d'Ungheria. L'Europa sull'orlo del conflitto nel 1939, l'assedio di Budapest, la rivoluzione ungherese dell'ottobre 1956, e infine il fatidico 1989: Il respiro della libertà è al contempo un romanzo storico, un'indagine e una testimonianza di come ognuno sia chiamato a costruire il proprio senso di libertà anche quando tutto e tutti sembrano ostacolarla. -
Quattro quaderni I e II. Quaderni neri 1947-1950
Il sesto volume dei Quaderni neri comprende due testi composti tra il 1947 e il 1950, i Quattro Quaderni I e i Quattro Quaderni II, a cui Heidegger attribuì un significato così importante da definirli, nelle Note VI-IX, come “la tanto agognata ‘II parte di Essere e tempo’”. Già nelle Note, dunque, ovvero negli altri Quaderni neri composti parallelamente a questi, Heidegger torna costantemente a farvi riferimento. Nonostante il titolo lasci supporre che si tratti di due di quattro parti programmate, in realtà qui il progetto dei “Quattro quaderni”, che di fatto rimarrà incompiuto, viene solo tematizzato e messo dettagliatamente a punto. Con l’accento, assolutamente insolito per Heidegger, posto sul numero quattro, il suo pensiero della “quadratura” viene situato entro un nuovo, inaspettato contesto. -
Nell'intimità
Nell’intimità è la storia di un uomo che non si ritrova più nel ménage famigliare, che vede crescere in sé un vuoto, un’inadeguatezza acuita dalla nascita di un altro amore a cui non è più possibile proporre dilazioni. Un romanzo semplice, nella sua forma diaristica, che non lascia scampo al lettore, gli entra nell’anima ponendo il più classico dei problemi: se si debba cambiare, essere diversi da come siamo, rinascere in altra veste, in altra forma, o continuare a camminare lungo il solco già tracciato. È il tema della scelta. Dell’“infedeltà necessaria” come atto di coraggio. -
Un giorno verrà
Lupo e Nicola nascono alle soglie del secolo nuovo, il Novecento, ultimi della progenie di Luigi Ceresa, fornaio nel borgo marchigiano di Serra de' Conti. La vita dei Ceresa è durissima, come quella di tutti gli abitanti di Serra, poveri mezzadri che vedono spegnersi figli e speranze una dopo l'altra. Lupo, vigoroso e ribelle, e il fragile Nicola sopravvivono forse in virtù della forza misteriosa che li unisce pur nella loro diversità. Zari nasce in Sudan ma viene rapita ancora bambina e poi convertita alla religione cattolica: in pochi sanno che questa è l'origine della Moretta, la badessa del convento di clausura di Serra, che con la sua musica straordinaria e la sua forza d'animo è punto di riferimento per tutta la comunità. Intanto il vento della storia soffia forte: le idee socialiste e quelle anarchiche, la Settimana Rossa del '14, la Grande Guerra, l'epidemia di Spagnola... Lupo, Nicola e la Moretta dovranno resistere, aprire gli occhi e scoprire il segreto che lega le loro esistenze. Quella della Moretta - suor Maria Giuseppina Benvenuti, e prima Zeinab Alif, ancora oggi oggetto di culto - è una storia vera, le vicende dei fratelli Ceresa sono invece frutto di invenzione: ma in queste pagine ogni personaggio è seguito con il medesimo sguardo, frutto di una rigorosa documentazione storica e insieme di un'ardente partecipazione spirituale, e raccontato con una scrittura tesa, vibrante, capace di scavare nelle pieghe del tempo e trarne schegge di emozione vivissima. Alla sua seconda prova narrativa, Giulia Caminito sceglie di dare voce a chi non l'ha mai avuta, a chi è ultimo per nascita o per scelta: e si misura così con il grande tema della fede, della speranza salvifica in un mondo migliore. -
Il signore degli anelli
In un unico volume La compagnia dell'anello, Le due torri, Il ritorno del re. Il Signore degli Anelli è un romanzo d’eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Dona alla felicità del lettore ciò che la narrativa del nostro secolo sembrava incapace di offrire: avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d’inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d’argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri. E tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un’allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi. -
Il maestro della Terra di Mezzo
"Master in inglese vuol dire """"signore"""", """"padrone"""", ma anche """"maestro"""" in senso eminente. In italiano maestro sta per quello di scuola inferiore, ma anche per artigiano (mastro) e per colui che eccelle in qualcosa. Derivano entrambi dal latino magister, colui che presiede, che sovrintende, colui che dà un insegnamento, che istruisce, che consiglia, che dà precetti. È quindi questo il senso proprio da rendere all'appellativo che Kocher riferisce a Tolkien. Il suo capolavoro, e tutta la sua opera complessiva, non è semplicemente una """"avventura"""" nel significato popolare del termine, ma qualcosa in più, una vicenda che offre ai suoi lettori degli insegnamenti profondi. Come le fiabe, del resto. E """"fiaba"""" è una delle definizioni che Kocher ci dà de """"Il Signore degli Anelli"""", che, non dimentichiamolo, uno scrittore di fantascienza come Lester del Rey chiamò """"la fiaba più lunga del mondo""""."""" (Dall'introduzione di Gianfranco de Turris)" -
Follia? Vita di Vincent van Gogh
Una biografia può essere rigorosa come un saggio e affascinante come un romanzo? Sì, se il personaggio di cui si insegue la vita in un vertiginoso balzo all’indietro nel tempo è Vincent van Gogh e il biografo ha la bravura di Giordano Bruno Guerri. Il libro di Guerri dà la possibilità ai lettori di addentrarsi fra i segreti di questa straordinaria e drammatica figura della storia dell’arte. La ribellione contro la piccola borghesia del XIX secolo, le infatuazioni mistiche, l’abbandono della fede e la riscoperta di una visione totalizzante della natura, il rapporto con le donne, il legame morboso con il fratello Theo, la malattia mentale che infine prorompe in perfetto parallelismo con un’estrema consapevolezza creativa. Una storia amara, di felicità intellettuale e sensuale, raggiunta attraverso la solitudine più completa. Quella stessa solitudine che gli consentì di dipingere alcuni dei capolavori assoluti dell’arte contemporanea, di “andare al cuore della gente, al cuore delle cose”. -
Tutto su Mariangela. Biografia di una donna
Maniacale, solitaria, stakanovista, idealista, mossa da un impulso di trasformazione perenne, nel lavoro come nella vita. Sullo schermo è la signora bene con la erre moscia, la prostituta, la rivoluzionaria, la sottoproletaria stressata. In teatro dà corpo alle visioni di grandi maestri, da Strehler a Ronconi, Visconti e Fo: diventa uomo, bambina, vecchia di trecento anni, centaura. Nella vita è un sex symbol, punk e diva, o una creatura androgina, icona gay. Capelli biondo platino o nero pece, taglio lungo, medio, corto, con sfumature verdi. Quando vuole uscire dai ruoli si rapa a zero. Non è una star, ma un caleidoscopio: Mariangela Melato è tutto questo e molto altro, un'attrice sempre pronta a reinventarsi, ""una donna con un progetto"""", come l'ha definita Pupi Avati. Ma come ha fatto una bambina piena di problemi, figlia di gente modesta e senza una vera istruzione scolastica a diventare, con le sue sole forze, uno dei simboli del teatro e del cinema italiani? Come è riuscita a non scendere a compromessi e a tutelare la propria libertà? Lo raccontano gli amici, i colleghi, gli amori, i suoi stessi pensieri dai giornali dell'epoca: fili sparsi di memorie individuali e documenti inediti che l'autore intesse in un ritratto corale sospeso tra pubblico e privato, in cerca della vera Mariangela. Una parabola unica la sua, che attraversa settant'anni di storia italiana, riflettendone stagioni e gusti in una raffinata sintesi di arte e vita."" -
La carezza della memoria
Fotografie. Nascoste dentro cassetti, infilate nelle pagine di vecchi libri, ammucchiate alla rinfusa in uno scatolone. La memoria è una scatola da aprire e guardare per ricordare e raccontare partendo dal disordine delle immagini. Ogni racconto è un momento di vita vissuta rivisitato dopo tanto tempo: dal legame col padre ai momenti preziosi condivisi con i figli Giulia e Paolo, dai primi viaggi alla scoperta del mondo alle trasferte di lavoro, dalle amicizie romane a un delicato amore di gioventù. Ovunque, sempre, il gusto per l’osservazione della commedia umana, l’attenzione agli altri – come sono, come parlano, come si muovono – che nutre la creazione dei personaggi cinematografici, e uno sguardo acuto, partecipe, a tratti impietoso a tratti melanconico su Roma, sulla sua gente, sul mondo. Leggendo queste pagine si ride, si sorride, ci si commuove, si riflette; si fa un viaggio nel tempo su treni lentissimi con compagni di viaggio sorprendenti, celebrità e persone comuni, ugualmente illuminate dallo sguardo dell’artista e dell’uomo. -
Il posto della guerra e il costo della libertà
Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.