Sfoglia il Catalogo ibs028
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 601-620 di 10000 Articoli:
-
Francesco. Il papa della povertà e del cambiamento
Fondendo abilmente cronaca, storia e spiritualità, il testo costruisce un profilo composito e completo di papa Francesco, preso alla fine del mondo, attento, prima che al credente, all'uomo, di cui, con un atto d'amore, autenticamente cristiano, comprende ed esprime con grande forza bisogni, ansie, speranze. Le testimonianze di politici, giornalisti e di don Marino Poggi, direttore della Caritas di Genova e grande conoscitore dell'America latina, rendono ancor più vibrante e coinvolgente la narrazione e, mettendo ordine fra le tantissime notizie circolate all'indomani dell'elezione, aiutano il lettore a comprendere la personalità e il pensiero del nuovo pontefice, che ha subito incominciato a parlare di una Chiesa dove i cristiani non devono ""costruire muri, ma fare i ponti"""", e devono riacquistare il coraggio, perché """"Quelli che non camminano per non sbagliare fanno uno sbaglio più grave!"""""" -
Pura musica pura visione. Ennio Morricone & Giuseppe Tornatore. Da «Nuovo cinema paradiso» a «La migliore offerta»
"La collaborazione tra il compositore Ennio Morricone e il regista Giuseppe Tornatore dura da più di venticinque anni: da """"Nuovo Cinema Paradiso"""" all'ultimo successo """"La Migliore Offerta"""".""""Pura Musica Pura Visione"""" indaga sullo straordinario sodalizio artistico tra i due Premi Oscar che hanno fatto più grande il Cinema Italiano, fondendo con maestria immagini e musica. Partendo da una lunga conversazione con Tornatore, l'autrice tenta di svelare l'enigma che circonda l'opera di questi due artisti italiani amati in tutto il mondo. Nel 1988, il geniale Ennio Morricone sceglie, a sorpresa, di musicare il film del giovane regista siciliano. Nonostante fosse all'apice della carriera, conteso dai più importanti registi di fama mondiale, il compositore accetta di lavorare al film Nuovo Cinema Paradiso. Una scommessa vinta. La pellicola si aggiudica l'Oscar per il miglior film straniero. Inizia così un sodalizio che diverrà leggenda." -
Carlo Lombardo e «Il paese dei campanelli». Breve storia dell'operetta
"Il paese dei campanelli"""" è un'operetta scritta da Carlo Lombardo e musicata da Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo. Andò in scena per la prima volta il venerdì 23 novembre del 1923, al Teatro Lirico di Milano dalla Compagnia Regini Lombardo. L'operetta è in tre atti; il libretto prevede 32 scene, mentre la partitura ne contiene 18. La trama è singolare e fantastica. """"Il paese dei campanelli"""" è ambientata in un tranquillo paesino di tipo olandese. Un giorno nel borgo approda una nave a causa di un guasto e arrivano in paese dei giovani cadetti di Marina. Appena sbarcati il loro interesse è rivolto alle giovani e belle ragazze del paese, che sembrano ben disposte ad accogliere le loro galanterie: il paese è tanto quieto da diventare monotono e anche i loro anziani mariti non rendono la vita allegra. L'arrivo dei marinai porta quindi un tono di vitalità e di briosità." -
Golgota
Una sinossi poetica particolare che affascina fin da subito il lettore per una peculiarità raffinata: i versi poetici sono concatenati internamente da una forte musicalità - si potrebbe dire una nenia - trascinante e trainante che impone al lettore una lettura continuativa e ritmata e va a creare, su una struttura di frammenti che si compongono tra loro, un discorso prosastico sull'uomo. -
Francesco Guicciardini tra scienza etica e politica
La storia della filosofia politica del Cinquecento esprime con Francesco Guicciardini, una delle sue figure più rappresentative e una delle voci più autorevoli nel panorama del pensiero europeo, che hanno inciso sensibilmente sul dibattito etico-politico del vecchio continente. Uomo di governo e di molte altre faccende politiche e militari, luogotenente di papa Leone X e di papa Clemente VII, Guicciardini, sconosciuto come scrittore in vita e per oltre venti anni dopo la morte in Italia e nella sua stessa città, non avendo mai pubblicato né fatto conoscere agli amici più stretti neppure una sola pagina dei suoi scritti, trovò tardi posto tra i più grandi scrittori italiani di fama europea. Lo scopo precipuo di questa breve monografia su Francesco Guicciardini, di cui quest'anno ricorre il 530 anniversario della nascita, è quello di scandagliare il pensiero politico di uno storico obiettivo e scrupoloso, solerte alle mutazioni relative alle variegate situazioni politiche e culturali sviluppatesi tra XV e XVI secolo in Europa. -
Banditi e schiave. I femminicidi
Scritto a quattro mani dai giornalisti Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore, un libro che scruta tra le maglie di un fitto intreccio criminale rimasto nell'ombra e offre una ricostruzione del sodalizio stretto tra la mafia albanese e la 'ndrangheta, attivo soprattutto nella parte settentrionale della Calabria, divenuta una sorta di ""laboratorio criminale"""". I banditi sono i criminali albanesi riuniti in clan che mostrano tratti distintivi assai simili a quelli della 'ndrangheta calabrese. Le schiave sono le donne albanesi che, rapite o adescate con l'inganno, vengono comprate, vendute e costrette alla mercificazione del proprio corpo, per produrre danaro col sesso."" -
Realtà parallele
Un sottile quanto tenace filo rosso lega la narrazione e crea, all'interno dei quattro racconti proposti, continue assonanze e fitti richiami interni così che i racconti sembrano appartenere ad una stessa tavolozza narrativa. Il filo è quello del sogno che sfuma i contorni dell'esistenza, delle realtà parallele che si sovrappongono tra loro e rendono labili i confini del vivere, del mondo virtuale che sconfina in quello reale, delle presenze, non sempre riconoscibili e spiegabili, che abitano i nostri cammini. Le trame narrative di Domenica Timpano sono, per questo, inquiete e inquietanti, concrete ed evanescenti insieme. I suoi personaggi si muovono in una condizione precaria, in bilico tra questa e quella realtà che sono ad un soffio l'una dall'altra. Il linguaggio si fa gravido di sovrasensi e di rimandi. La lettura è, dunque, una sfida per il lettore calato in una sorta di fascinoso duello narrativo fatto di fendenti e affilate domande esistenziali. -
Il vecchio cattolicesimo in Italia
Il Vecchio Cattolicesimo sorse come reazione ecclesiale e culturale alle chiusure di Pio IX e de ""La Civiltà Cattolica"""" verso le novità culturali e religiose del secolo XIX. Si chiamarono Vecchi Cattolici (in tedesco Altkatholichen) in opposizione alle """"novità"""" che Pio IX e il Concilio Vaticano I avevano introdotto nella concezione della Chiesa e nel suo rapporto con la società, a partire dal Sillabo del 1864, che aveva condannato le correnti di pensiero nate dall'Illuminismo. I Vecchi Cattolici si ispirarono alla Chiesa dei primi secoli, precedente alla separazione della Chiesa romana dall'Ortodossia e dal Protestantesimo. Nella Chiesa antica il vescovo di Roma era il """"primus inter pares"""", e i vescovi - anch'essi sposati al pari dei presbiteri - venivano eletti dal clero e dai fedeli. Riportarono il concetto di cattolicità al suo significato originario, affermando che """"ogni chiesa deve essere sottomessa a Gesù Cristo suo capo, e a lui solo"""". Ma al tempo stesso, in quanto parte della Chiesa Universale, deve subordinare il proprio orientamento alle decisioni di questa."" -
Ciao Caterina lettera sulla soglia
"Ciao, Caterina"""" è lo struggente e permanente saluto di un giovane papà lanciato alla sua """"piccina"""" quando, colto da un destino di morte improvvisa, trasmette per sempre il suo messaggio negli occhi, nel cuore e nella vita di quella donna/madre adorata che l'aveva concepita. E proprio lei, la compagna di una vita, fulminata da un distacco incredibile, lo scandisce ripercorrendo le tappe della figlia non solo a ritroso, ma anche sulla """"soglia"""" del futuro: Caterina, la """"deliziosa scolara che faticherà a capire, che si affannerà a sfuggire, ma che inevitabilmente sarà costretta ad accettare"""". Una testimonianza raccolta in un diario che sembrerebbe un tragico romanzo, ma è invece un'autentica lezione di vita, descritta minuziosamente da chi dedica i suoi studi alla pedagogia." -
Una città una rivoluzione. Tunisi e la riconquista dello spazio pubblico
Lo spazio pubblico è al contempo lo spazio fisico che nelle città permette ad estranei di entrare in contatto e lo spazio relazionale dove l'opinione pubblica si forma e si manifesta. A Tunisi per oltre vent'anni questo spazio, sottoposto ad un feroce controllo poliziesco, era riservato ai simboli e alle manifestazioni inneggianti alla dittatura di Ben Ali: la Rivoluzione del 14 gennaio 2011 che lo ha messo in fuga ha avuto come primo esito la riconquista dello spazio pubblico. Il libro analizza in che modo una rivoluzione ha cambiato il paesaggio urbano di una capitale. Includendo nello stesso sguardo le trasformazioni semantiche, estetiche e simboliche visibili nelle strade, nelle piazze, sui muri e le nuove pratiche sociali osservabili sui marciapiedi, nei caffè, nei luoghi della cultura e in quelli della politica, vuole mostrare la stretta relazione che si dà tra spazio fisico e pratica politica. -
Dove vanno i miei silenzi
"... Versi paradigmatici che svelano come la poesia serva, appunto, a raccontare l'ondivago esistere in bilico tra cadute e salite, sprofondamenti e riemersioni, dolori acuti e felicità improvvise che, all'interno della sinossi poetica, rappresentano il quid del versificare creando una sorta di bifrontismo tematico e, a livello retorico una sequenza di climax, ora ascendenti, ora discendenti che rappresentano il diapason interiore di chi scrive."""" (Dalla Prefazione)" -
Forma e forza. Cinema, soggettività, antropologia
Lo sguardo cinematografico costituisce una potente provocazione per il pensiero filosofico, arrivando persino a farsi strumento di misura del suo percorrere la strada che, nell'immagine, sta fra l'energetica delle forze che l'attraversano e le forme in cui essa di volta in volta giunge a risiedere e trova la sua vita. Allo sguardo cinematografico e ad alcune sue condizioni, fra indagine antropologica e questione del vivente, è dedicato questo volume. Da Ejzenatejn a Godard, da Deleuze a Rancière, da Dreyer a Straub, è il progetto antropologico della modernità a costituire il campo problematico su cui ci si interroga in forma originale il presente saggio. -
Il sangue rosa. La strage delle donne
Non è facile staccarsi da una persona che abbiamo amato per anni, nonostante la stessa continui a farci del male. Nessuna donna però dovrebbe provare pietà per un uomo che, pur promettendole amore, l'ha ingannata privandola della dignità e del diritto alla vita. Nel 2013 sono state 177 le vittime di femminicidio in Italia. Nel mondo, 125 milioni di bambine e donne hanno subito una forma di mutilazione genitale e ogni anno in India si verificano sovente casi di infanticidio e aborto selettivo. Francesca Porco documenta uno tra i fenomeni più difficili da debellare raccontando il dramma che ha coinvolto le tante donne uccise senza alcuna pietà da partner o ex-partner, nel tentativo d'indagare (anche attraverso l'intervento di esperti quali criminologi, psicologi e autorità) sui fattori che spingono uomini, i quali si dichiarano innamorati, a compiere simili atrocità. ""Il sangue rosa"""" è il sangue di donne innocenti impietosamente versato per colmare il vuoto di quegli uomini incapaci di accettare un rifiuto, dove l'escalation violenta è solo l'atto finale di un'odissea fatta di minacce, limitazioni, tormenti, violenze psicologiche e fisiche."" -
Mafia e cultura mafiosa
Se fosse un fenomeno senza radici nel sociale, la mafia avrebbe i giorni contati: al pari delle Brigate rosse che, prive di legami col tessuto della società, furono isolate e vinte. I pesci hanno bisogno di acqua per nuotare, si disse allora a proposito dell'appoggio fornito da poche centinaia di fiancheggiatori ai gruppi di fuoco brigatisti. Ma un sistema di potere come quello mafioso - capace di conformarsi al mutare dei regimi e delle istituzioni; di entrare in simbiosi con lo sviluppo delle forze produttive; di imporre rapporti di produzione funzionali ai propri interessi; dotato di abilità mimetiche tali da indurre ancora oggi intellettuali e opinione pubblica a ignorarne la natura e a sottovalutarne la pericolosità o, appena ieri, a negarne l'esistenza - non si spiega se non collegandolo a radici culturali diffuse e profonde... -
Spegnersi e non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua
"Spegnersi per non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua"""" di Pierfranco Bruni non è un testo di critica tout court. È piuttosto un breviario che serve a raccogliere e custodire, in punta di penna, un viaggio tra vita e letteratura. Pierfranco Bruni """"racconta"""" Alberto Bevilacqua servendosi di tasselli di esperienza letteraria, ma soprattutto di un frequente rapporto con lo scrittore. Un'amicizia antica, ma ciò non toglie nulla ad uno scavo che è letterario certamente, ed è anche estetico-simbolico riferito sia al linguaggio che ai processi metaforici e allegorici presenti nei libri di Bevilacqua. Con ricordo di Mauro Mazza. Collaborazione di Micol Bruni." -
Naïs Micoulin e altri racconti
"Una raccolta di novelle memorabili capace di rivelare - come peraltro tutti i testi scritti per il 'Messaggero d'Europa' - quel che Zola sarebbe potuto diventare se non avesse deciso di scrivere i Rougon-Macquart: un formidabile autore di trame da roman-feuilleton, certo; ma anche uno scrittore fin de siècle, che anticipa temi e atmosfere di cui si approprierà la letteratura di primo Novecento""""." -
Un pacco nel palazzo dei poteri
Il romanzo è un thriller. Ma non c'è violenza, né sangue e nemmeno morti. Eppure tratta di un delitto che si dovrebbe compiere dentro la più alta istituzione della Calabria: il Consiglio regionale. Un pacco, che nel gergo politico sta per un grande imbroglio, compiuto senza la consapevolezza dei molti, è ordito da un cinico gruppetto di consiglieri regionali. Il delitto si dovrà compiere nella seduta notturna della sessione del bilancio. Una giovanissima consigliera regionale e due attempati colleghi intuiscono la trama e si organizzano per impedire che esso si consumi. Tuttavia il pacco è difficile da contrastare ed essi si imbattono in politici avvezzi al potere, presenze esterne al palazzo in cui si ritrovano o si avversano, pezzi di massoneria deviata, settori collusi della curia, personaggi di mafia che temono l'intrusione in Calabria di forze ben più violente della loro. Il disegno perverso, concepito a Roma e a Malta, ha bisogno del voto di una maggioranza, ma i tre che cercano di bloccare il pacco, si organizzano per frantumarla. Ci riusciranno? La trama del romanzo si svolge dentro Palazzo Campanella, ma è una storia del tutto fantasiosa e integralmente inventata... -
Hortensia
In una regione sperduta dell'America Latina gli sciamani wapiki tramandano una leggenda: dal grande mare verrà un condor dorato a riscattare l'orgoglio di una terra ferita. Alla fine il condor tornerà da dove era venuto, portandosi via una principessa. Hortensia Vicente è la fondatrice del grande collegio cattolico di Esperanza, dove si era rinchiusa, come suora, dieci anni prima, in seguito a vicende dolorose. Felipe Mulligan, il nuovo giardiniere di Esperanza, è in realtà lo scrittore Luis Alvaro, rientrato nel Paese sotto falso nome. Una serie di circostanze fortuite metterà in rotta di collisione le loro vite, ponendole davanti a una rinascita inattesa, che coinvolgerà e stravolgerà un intero Paese. Esperanza è il teatro di questa rinascita. Dal momento dell'incontro di Hortensia con Luis Alvaro ogni certezza sarà messa in discussione. Nell'intricato puzzle che si dipana attorno a Hortensia nessuno è ciò che sembra: è una sfida dove coraggio, fierezza e ferma determinazione di cambiare una realtà stagnante portano ognuno alla scoperta del proprio destino. -
An... profumo di arancio amaro
Un lungo racconto in cui la delicatezza si fonde con il dolore. È la narrazione toccante di un amore forte e indissolubile di una madre verso il figlio. Di quegli amori totali che sopravvivono anche alla morte. Anna e Angelo sono i protagonisti della storia che accompagna il lettore tra i meandri della vita che talvolta prende pieghe inaspettate e dolorose e costringe a brusche virate che cambiano piani e progetti e lasciano uno sprofondante vuoto esistenziale. Cosa resta di un individuo quando la vita si spegne? -
Don Nunnari racconta la sua Calabria
Una Calabria raccontata con sguardo lucido e penetrante al pari di un'aquila che è capace di ""affissarsi al sole"""". Sono gli occhi di Don Nunnari, uomo titanico, che ha attraversato e tagliato la storia della Calabria diventandone egli stesso storia e ha guidato, amministrato, controllato, influenzato e ridisegnato con equilibrio e straordinaria modernità la storia della chiesa meridionale degli ultimi decenni. Oggi Arcivescovo di Cosenza e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Don Nunnari racconta la sua terra mentre viene raccontato dalla penna efficace e diretta del giornalista Attilio Sabato che non si sovrappone mai alla voce dialogante dell'alto prelato ma lascia fluire i suoi fotogrammi che eruttano lavici e prorompenti sulla pagina. Un racconto nel racconto dunque, al pari di una complicata matrioska, in un ribollente magma che mostra al lettore un uomo molteplice e complesso che partecipò ai """"giorni della rivolta"""" reggina con passione totale e travolgente, che venne spedito in Irpinia a gestire il dopo-terremoto in una terra di nessuno, che ritornò in Calabria e fu investito da fortissimi marosi.""