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Fonti rinnovabili. Autorizzazioni, connessioni, incentivi e fiscalità della produzione elettrica. Vademecum Nextville 2013
L'anno 2012 ha visto un notevole cambiamento di scenario nel campo delle energie rinnovabili. Proprio nel cuore della crisi economica sono intervenuti tagli sempre più consistenti all'incentivazione del fotovoltaico, ridimensionando molti operatori - piccoli e grandi - che hanno stentato a percepire in tempo la sproporzione ormai evidente tra incentivi e costi degli impianti, e dunque l'ormai prossima grid parity. Anche le fonti diverse dal fotovoltaico hanno subito uno stallo grave, per la mancanza di un quadro di riferimento normativo che li accompagnasse nelle scelte operative dal 2013. A chiusura 2012, il panorama relativo alle rinnovabili è completo (o quasi) e gli operatori del settore possono ricominciare a mettere insieme il complesso puzzle valutativo che è indispensabile per prendere decisioni d'investimento. Abbiamo costruito questo Vademecum per facilitare il percorso a ostacoli tra iter autorizzativi e connessione, tra probabilità o certezza degli incentivi, tra costi e tempi degli adempimenti. Da quest'anno, a causa della maggiore complessità della normativa in materia di premialità all'efficienza energetica, Nextville realizza un volume separato, dal titolo: Vademecum Nextville 2013. Efficienza energetica: gli incentivi per le rinnovabili termiche, il risparmio energetico e la cogenerazione. Prefazione di Gianni Silvestrini. -
Dieci azioni per zero rifiuti. Una strategia operativa per comuni, aziende e cittadini
La gestione rifiuti oggi deve fare i conti con condizioni del tutto nuove. Fino a cent'anni fa ogni prodotto utilizzato dall'uomo era biodegradabile realizzato con un composto chimico semplice già presente nell'ambiente. I problemi di inquinamento erano dunque temporanei, dovuti a un eccesso di concentrazione locale, destinata a risolversi da sé con il diminuire della pressione antropica. La chimica di sintesi ha poi aperto la strada a prodotti non biodegradabili, bioaccumulabili e tossici a lungo termine. In più, i rifiuti oggi sono pervasivi e si diffondono rapidamente in tutto il pianeta attraverso fiumi, laghi, oceani, emissioni in atmosfera... Ciò che ""buttiamo"""" nell'ambiente dura migliaia di anni e produce danni irreversibili. Decisamente una scomoda eredità per le generazioni future. Occuparsi di una strategia """"rifiuti zero"""" è più che mai un atto di profonda responsabilità e di assoluta necessità. Forse stupirà il lettore sapere che l'Italia è la prima nazione al mondo per numero di amministrazioni, realtà territoriali e movimenti impegnati nel cammino verso """"rifiuti zero"""". """"Dieci azioni per zero rifiuti"""" racconta alcune delle migliori esperienze italiane nel campo della gestione dei prodotti, dall'impegno delle amministrazioni locali a quello di un'industria che sempre più sta puntando sul recupero di materia come opportunità di rilancio per superare la crisi economica. Presentazione di Luca Mercalli"" -
La terra che vogliamo. Il futuro delle campagne italiane
Mangiare: per la maggior parte di noi, si tratta di una cosa da fare alla svelta, pagando poco e senza farsi troppe domande. In realtà, l'agricoltura, cioè il settore che produce il cibo di cui ci nutriamo, è al crocevia di una serie di questioni che ci toccano molto da vicino. Oggi il settore agricolo è responsabile di una quota importante delle emissioni di gas serra che riscaldano il clima ed è una delle principali cause della perdita di biodiversità. Complici anche noi consumatori italiani che, con un paradosso inaccettabile in un mondo in cui un miliardo di persone non ha da mangiare, buttiamo a mare la dieta mediterranea e contribuiamo a generare quantità scandalose di sprechi alimentari. Insomma: al di là dei proclami di chi sostiene che la soluzione deve essere basata sulla tecnologia (e in particolare attraverso l'impiego massiccio degli Ogm), la strada è un'altra, e passa per un'alleanza tra cittadini consapevoli e una nuova agricoltura. Un'agricoltura già all'opera, praticata da molti produttori italiani ed europei, attenti ai processi naturali e capaci di innovare. La terra che vogliamo individua i problemi che condizionano il sistema agricolo e propone delle soluzioni credibili, delineando una risposta efficace a quella che è una delle domande fondamentali della nostra epoca: ""Nel volgere di pochi anni saremo in nove miliardi. Riusciremo a sfamare tutti?""""."" -
Ecomafia 2013. Le storie e i numeri della criminalità ambientale
Dal 1993, ogni anno, il rapporto Ecomafia racconta i numeri e le storie della criminalità ambientale. Se qualcuno provasse ad affiancare i volumi, si accorgerebbe che, dalla prima edizione, il loro spessore è cresciuto costantemente. Da un lato, questo aumento testimonia che l'azione delle forze dell'ordine si è intensificata, diventando sempre più puntuale nel contrastare i crimini contro l'ambiente. Dall'altro, è indice del fatto che gli ecocriminali si sono fatti via via più numerosi e agguerriti. I reati ambientali sono molto redditizi, e prevedono, nel caso vengano scoperti, pene assai lievi. In più, la crisi che stiamo attraversando è un potente incentivo a calpestare le regole più elementari e a barare a più non posso. Perciò, ancora una volta, il rapporto Ecomafia ci restituisce l'immagine di un paese nel quale le attività degli ecocriminali continuano a registrare il segno più, a prescindere che si tratti di smaltire illegalmente rifiuti tossici, di costruire interi quartieri abusivi, con manodopera in nero che impasta cemento scadente, di truffare i consumatori spacciando intrugli velenosi per commestibili... E se qualcuno si illude che comunque a lui non succederà niente, forse dovrebbe considerare i costi per la collettività dei reati contro l'ambiente: è difficile immaginare che chi costruisce una villa abusiva si metta poi a pagare l'Imu e le altre imposte. -
Il patto dei sindaci. Le città come protagoniste della green economy
Una scommessa tra la Commissione europea e le autorità locali: il Patto dei Sindaci nasce nel 2008 per creare animazione sui territori e favorire il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici. Da allora il numero degli enti coinvolti è in costante aumento: 4.600 Comuni europei che assommano in totale oltre 175 milioni gli abitanti. A cinque anni dal lancio, il Patto prosegue senza sosta la marcia verso il 2020 e per le sue singolari caratteristiche è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governarne multilivello. Il testo si propone come ""manuale di orientamento"""" e strumento di divulgazione al tempo stesso, traccia un bilancio di quanto accaduto in Italia nei primi cinque anni di attività del Patto dei Sindaci e ne costituisce un momento identitario (i Comuni italiani aderenti sono oltre 2.200 e questi, sommati a quelli spagnoli, rappresentano l'80% del totale). In chiusura al manuale un decalogo rivolto al prossimo governo, affinché valorizzi il ruolo degli enti locali nella lotta ai cambiamenti climatici e ascolti le richieste che giungono dal territorio. Perché ogni azione ben attuata a livello locale contribuisce al raggiungimento degli obiettivi nazionali assunti in sede europea e internazionale. Presentazione di Gianni Silvestrini, prefazione di Luca Mercalli."" -
Corporation 2020. Trasformare le imprese per il mondo di domani
L'attuale modello economico scricchiola. Come dimostrano le vicende degli ultimi anni, è esposto al rischio di recessione, e crea disoccupazione e sottoccupazione. Allarga le diseguaglianze tra ricchi e poveri. Sfrutta e degrada gli ecosistemi da cui dipende, ed è il principale responsabile dei cambiamenti climatici in atto. È chiaro che occorre cambiare con urgenza il modo in cui funziona. Ed è sempre più evidente che per farlo è indispensabile partire dai suoi attori principali, le aziende. Pavan Sukhdev, che con il rapporto The Economics of Ecosystems and Biodiversity ( Teeb) ha ridefinito il modo in cui diamo valore agli ecosistemi e ai loro servizi, in Corporation 2020 distingue tra il modello tradizionale d'impresa, la Corporation 1920, e la Corporation 2020. La prima definisce priorità e strategie sulla base dell'interesse degli azionisti, e punta a una crescita infinita sostenuta da un crescente indebitamento. Spende somme enormi in pubblicità, e in lobbying, per far modificare a proprio vantaggio le regole del gioco e ottenere sussidi perversi e trattamenti fiscali di favore. Sfrutta le risorse e scarica gli scarti delle sue attività sui più deboli. La Corporation 2020 si sforza invece di incorporare le proprie esternalità, dando loro un prezzo adeguato. Allinea i suoi obiettivi con quelli della società, genera ricchezza reale e non solo spazzatura finanziaria. Fa crescere i propri dipendenti e produce capitale sociale senza saccheggiare il capitale naturale. -
Ambiente in Europa. Economia verde: Italia-Germania è sempre 4 a 3?
"Ambiente in Europa"""" è diviso in due parti. Nella prima vengono individuate le ragioni storiche e culturali che hanno portato alla (quasi) totale sparizione dei Verdi dal panorama politico italiano, in un momento in cui in Europa le formazioni ecologiste riescono spesso a raggiungere percentuali elettorali a doppia cifra. La risposta alla domanda """"perché in Italia i Verdi no"""" è molteplice, e lascia comunque spazio a un certo ottimismo visto che, come si legge in uno dei contributi ospitati nel volume, """"la crisi economica conferma che l'ambientalismo ha ragione"""". La seconda parte si concentra sulla conversione ecologica dell'economia italiana, un processo che sta avvenendo nonostante l'indifferenza (o peggio, l'ostilità) della politica. Il nostro paese ha infatti """"un'economia che consuma meno risorse, meno energia, e ha meno emissioni di CO2"""" rispetto alla Germania, tradizionalmente considerata il campione delle politiche ambientali. Tuttavia, l'Italia centra questo risultato sorprendente in modo quasi inconsapevole, prigioniera com'è di una classe politica che in larghissima parte è rimasta culturalmente ferma a metà del Novecento. """"Ambiente in Europa"""" indica quindi i percorsi possibili per collocare il nostro paese sulla strada di un futuro promettente, a dispetto di un declino dato troppo spesso per scontato." -
L' acqua intelligente. Una gestione sostenibile ed economica è possibile
In una smart city, anche l'acqua ha diritto di cittadinanza. Così come l'energia e i trasporti, l'acqua può beneficiare di nuove tecnologie e innovazioni che consentono di razionalizzarne l'uso, il riuso e la gestione nelle nostre città, sempre più spesso allagate per colpa dei cambiamenti climatici, certo, ma anche di un'urbanizzazione sconsiderata e miope. È ora infatti di smettere di credere alle favole: l'acqua è un bene limitato di cui l'umanità sta assurdamente abusando. Preleviamo con poco criterio, perdiamo lungo la via, usiamo, sprechiamo e sporchiamo a piacere per poi gettare a mare, inquinando a cuor leggero. L'Italia, purtroppo, con tutti i suoi cervelli e le sue competenze tecnologiche, nella pratica della gestione delle acque brilla poco ma può migliorare perché anche da noi ci sono già belle esperienze di alto livello di cui fare tesoro. E se contemporaneamente noi, come cittadini, impareremo a distinguere problemi reali da allarmismi e consiglieri da venditori, avremo già compiuto metà dell'opera. -
Abitare biotech. Valorizzare la qualità dell'abitare nei condomini
25 milioni di condomini abitati da quasi 15 milioni di famiglie. Bastano questi due numeri per far capire quanto sia importante migliorare le condizioni degli immobili condominiali con azioni rivolte alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. ""Abitare biotech"""" esplora nel dettaglio queste tematiche. Dopo l'analisi delle tecnologie per la valorizzazione energetica dell'esistente, delle metodologie di diagnosi e certificazione energetica e dei vari regimi incentivanti, sono definiti i profili giuridici e le responsabilità dei soggetti coinvolti, con particolare attenzione alla sicurezza dell'abitare. Il volume illustra poi i contenuti del sistema di rating BRaVe, messo a punto dal Laboratorio GestiTec del Politecnico di Milano per determinare con precisione la qualità complessiva degli edifici. Vengono presentate anche le linee guida del Protocollo Abitare Biotech, il primo protocollo semplificato con procedure e indicazioni rivolte agli amministratori di condominio, ai professionisti e agli operatori del settore per consentirgli di individuare interventi che possano migliorare il comfort e la sicurezza dei condomini ottimizzando i loro consumi energetici."" -
Open data e ambiente. Una rivoluzione digitale per la sostenibilità
"Questo è un libro sulla sostenibilità ambientale. È un libro sulla collaborazione tra individui e sulla sostenibilità degli ecosistemi umani nell'era della conoscenza digitale. Parla di impatti sulla salute, di responsabilità e consapevolezza sociale. È un libro sui rischi e sulle opportunità che derivano dall'aver interposto un'interfaccia digitale tra noi e il mondo. È un libro sul territorio, sulla solidarietà tra le persone e sulla qualità della vita, ma anche sul degrado, l'alienazione sociale e le ingiustizie. Ma soprattutto questo è un libro sulla speranza e sull'idea che la consapevolezza di essere tutti connessi in un unico ecosistema renderà i nostri comportamenti più sostenibili per l'ambiente e per la nostra vita.""""" -
Muoversi in città. Esperienze e idee per la mobilità nuova in Italia
Nel 1991 scattano nelle principali città italiane i primi provvedimenti antismog, che impongono il blocco del traffico nei giorni più inquinati. L'auto, che ha promesso libertà, si ferma proprio a causa del suo successo, ed è la paralisi. Bisogna ripensare a come muoversi in città e si avviano progetti per invertire la tendenza: Piani urbani del traffico, ZTL, Aree pedonali, percorsi ciclabili, nuove reti tramviarie e metropolitane, controlli telematici. Di recente - grazie alla rivoluzione digitale - sono arrivati nuovi servizi di car sharing e car pooling, che stanno ottenendo un grande successo. Si affaccia il concetto di uso dell'auto e non di proprietà. La ricerca per l'auto elettrica, superconnessa e senza guidatore è partita: magari è la volta buona per mandare il motore a scoppio in soffitta. Ma restano molti punti critici: mezzi di trasporto collettivi vecchi e obsoleti, taglio delle risorse, carenza di investimenti per reti tramviarie, metropolitane e ciclabili, distribuzione ""selvaggia"""" delle merci. Ancora non si punta davvero sulla bicicletta per gli spostamenti nelle città. PUMS e area vasta, ITS, serviziper i pendolari, bicicletta, veicolo pulito, servizi in sharing, città a 30 km/h, logistica delle merci, risparmiare traffico e urbanistica: sono le parole del futuro per la mobilità nuova. Prefazione di Gianni Silvestrini. Postfazione di Maria Rosa Vittadini."" -
Anatomia di una grande opera. La vera storia della Brebemi
La direttissima Brescia-Bergamo-Milano, meglio nota come Brebemi, doveva essere la prima grande opera in completo autofinanziamento. Dopo pochi mesi dall'inaugurazione, mentre le previsioni sui flussi di traffico si rivelano clamorosamente sbagliate e di macchine ne passano poche, lo Stato stanzia 320 milioni per evitare la chiusura e garantire i profitti ai soci, che portano nomi blasonati come Intesa Sanpaolo e Gruppo Gavio. Tutto questo in un contesto, la Pianura Padana, ai primi posti al mondo per densità di veicoli per abitante e livelli di inquinamento. Questo libro fa luce sui processi decisionali, sui personaggi, sugli intrecci, sui flussi di denaro e sulle vicende meno note che stanno dietro l'infrastruttura e che hanno attraversato politica, industria e finanza negli ultimi quindici anni. -
Eating planet. Cibo e sostenibilità: costruire il nostro futuro
Pubblicato per la prima volta nel 2012, ""Eating Planet"""" rappresenta le proposte del Barilla Center for Food & Nutrition per vincere la sfida della sostenibilità del sistema agroalimentare globale. Si tratta di uno scenario complesso, caratterizzato da tre paradossi - lo spreco di cibo, la coesistenza di malnutrizione e obesità, le distorsioni nell'uso delle risorse - a cui è urgente dare risposta. Scritta con il contributo di un panel di esperti di fama internazionale - Pavan Sukhdev, Gianfranco Bologna, Barbara Buchner, Paolo De Castro, Danielle Nierenberg, Paul Roberts, Carlo Petrini, Riccardo Valentini, Hans R. Herren, Tony Allan, Ricardo Uauy, Sara Farnetti e Camillo Ricordi, Gabriele Riccardi, Marion Nestle, Aviva Must, Alexandre Kalache, Shimon Peres, Jamie Oliver, Ellen Gustafson, Michael Heasman, Vandana Shiva dei membri del BCFN Advisory Board e dei giovani ricercatori del BCFN, """"Eating Planet"""" dà conto degli sviluppi più recenti del dibattito e della ricerca in tema di cibo e alimentazione. Questa nuova edizione presenta inoltre una serie di iniziative che decisori, operatori economici e cittadini dovrebbero attuare nei molteplici ambiti implicati, tra cui le piattaforme di azione del Milan Protocol e dello Youth Manifesto, elaborate nel quadro delle attività di BCFN e per dare concretezza all'eredità di Expo 2015."" -
Leadership in green building. Ediz. italiana e inglese
Promossa in Italia dal 2008, con la fondazione di Green Building Council Italia, la certificazione ambientale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) ha conquistato in pochi anni un ruolo di spicco nel settore delle costruzioni. Questo volume raccoglie una selezione degli edifici certificati LEED più rappresentativi del nostro paese. Propone inoltre un percorso inedito nell'architettura italiana, che nell'ultimo decennio ha portato la sostenibilità nella pratica fornendo risposte concrete a una domanda di qualità in costante crescita. Anche se alcune delle opere qui presentate sono molto note, spesso le loro caratteristiche ambientali ed energetiche sono poco conosciute. Questi valori sono invece al centro dei diversi protocolli di certificazione LEED, e rappresentano i criteri fondamentali con cui sono state analizzate le architetture. -
Eating planet. Food and sustainability: building our future
Pubblicato per la prima volta nel 2012, ""Eating Planet"""" rappresenta le proposte del Barilla Center for Food & Nutrition per vincere la sfida della sostenibilità del sistema agroalimentare globale. Si tratta di uno scenario complesso, caratterizzato da tre paradossi - lo spreco di cibo, la coesistenza di malnutrizione e obesità, le distorsioni nell'uso delle risorse - a cui è urgente dare risposta. Scritta con il contributo di un panel di esperti di fama internazionale - Pavan Sukhdev, Gianfranco Bologna, Barbara Buchner, Paolo De Castro, Danielle Nierenberg, Paul Roberts, Carlo Petrini, Riccardo Valentini, Hans R. Herren, Tony Allan, Ricardo Uauy, Sara Farnetti e Camillo Ricordi, Gabriele Riccardi, Marion Nestle, Aviva Must, Alexandre Kalache, Shimon Peres, Jamie Oliver, Ellen Gustafson, Michael Heasman, Vandana Shiva dei membri del BCFN Advisory Board e dei giovani ricercatori del BCFN, """"Eating Planet"""" dà conto degli sviluppi più recenti del dibattito e della ricerca in tema di cibo e alimentazione. Questa nuova edizione presenta inoltre una serie di iniziative che decisori, operatori economici e cittadini dovrebbero attuare nei molteplici ambiti implicati, tra cui le piattaforme di azione del Milan Protocol e dello Youth Manifesto, elaborate nel quadro delle attività di BCFN e per dare concretezza all'eredità di Expo 2015."" -
Economia innovatrice. Perché è imperativo rendere circolari economia, finanza e società
"Economia innovatrice"""" è diviso in due parti. La prima presenta il lavoro di Andrea Di Stefano e Massimiliano Lepratti sulla necessità di una conversione ecologica dell'economia, da realizzarsi attraverso il modello della circolarità sistemica. La seconda parte presenta il pensiero di cinque teorici dell'economia e dell'ecologia con cui gli autori hanno interagito durante una serie di dibattiti pubblici. Gianfranco Bologna offre una panoramica delle grandi questioni della sostenibilità; Robert Costanza tocca il tema del costo del superamento dei limiti ecologici; Mariana Mazzucato ragiona sul ruolo innovatore dello Stato; Gianni Silvestrini parla delle trasformazioni tecnologiche che stanno rendendo possibile un'economia più ecologica; Pavan Sukhdev tratta le innovazioni necessarie per portare le grandi imprese a un cambiamento di paradigma. Conclude il testo Andrea Vecci, che propone una panoramica aggiornata e puntuale sulle innovazioni sociali e ambientali provenienti dal terzo settore italiano." -
Manuale operativo per gli appalti Verdi-Gpp nei servizi urbani e al territorio
Il secondo volume dei Quaderni Gpp di ""Rifiuti - Bollettino di informazione normativa"""" è dedicato ai servizi urbani e al territorio: tutto ciò che serve alla Pubblica amministrazione e alle Aziende del settore per progettare e attuare servizi """"verdi"""", secondo quanto prescrive il nuovo """"Codice appalti"""". Il Green public procurement (Gpp) è ormai obbligatorio in Italia. Le P.a., nei propri appalti, devono applicare i """"Cam"""", cioè i Criteri ambientali minimi emanati dal Ministero dell'ambiente per specifico settore d'acquisto. Quindi, nuove norme e procedure per la P.a., ma anche nuove opportunità per le imprese. I Quaderni Gpp nascono per inquadrare le specificità normative, economiche e strutturali di ciascun settore, con il supporto delle Istituzioni di riferimento (Ministero dell'ambiente, Consip, Accredia) e con il contributo delle associazioni imprenditoriali del settore."" -
Alla scoperta della green society
"Alla scoperta della green society"""" racconta una parte di società, attiva nei territori e priva di confini definiti, che intreccia l'impegno ambientale e quello sociale producendo nuovi comportamenti e culture. Si tratta di un insieme di atteggiamenti condivisi da gruppi che si muovono verso una società e un'economia amiche dell'ambiente e del futuro, in una nuova dimensione comunitaria. Alla scoperta della green society è un viaggio fatto di storie (ne sono state raccolte 101) che attraversano tutte le regioni italiane, in territori diversi, con protagonisti e motivazioni molto variegate. E un viaggio che ci restituisce un'effervescenza sociale che sfugge alle statistiche, diffusa e carsica, ma portatrice di innovazione, che si fonda sulla voglia di impegnarsi con il volontariato nel proprio territorio per risolvere problemi concreti e tutelare il bene comune. Cibo, consumo critico, lotta al consumo di suolo, energia e mobilità, orti, rifiuti, turismo e volontariato: sono questi alcuni dei settori esplorati da questo volume, che racconta la nascita di una società orizzontale che prova a dare risposte alla crisi ambientale, all'aumento delle povertà e delle disuguaglianze e a quel bisogno di socialità che si sta rafforzando in risposta all'individualismo diffuso a piene mani dalla fine degli anni Ottanta." -
Architettura, citta e territorio verso la green economy. Ediz. italiana e inglese
La ""Green Economy"""" è l'economia del nostro futuro, in grado di tenere aperto il cammino verso uno sviluppo sostenibile nell'era della crisi climatica ed ecologica. La Green Economy punta a rendere concreto e incisivo il percorso, promuovendo conoscenza, ricerca, innovazione, buone pratiche, investimenti, al fine di realizzare i cambiamenti necessari per avere, in modo integrato, economie più stabili e resilienti, un benessere di migliore qualità e più inclusivo, una più efficace tutela del capitale naturale e una maggiore efficienza dei servizi eco-sistemici. Le città sono i luoghi che hanno segnato successi e crisi di civiltà, dove non solo vive la gran parte della popolazione ma dove si trovano, insieme, le maggiori contraddizioni e le maggiori potenzialità per i cambiamenti della nostra epoca: le città e l'architettura avranno un ruolo decisivo anche per lo sviluppo di una Green Economy che a sua volta avrà un peso rilevante per il loro futuro. Nonostante la presenza di aree di degrado, lo straordinario patrimonio storico e architettonico delle città e dei piccoli borghi dell'Italia, la bellezza e la varietà del suo territorio sia pure in presenza di vulnerabilità idrogeologiche e sismiche, la ricchezza del mosaico dei suoi paesaggi e della sua biodiversità, costituiscono riferimenti imprescindibili anche per i futuri interventi architettonici e urbanistici in direzione di una Green Economy. Il modello espansivo tradizionale delle città è ormai storicamente superato e non più sostenibile per diversi fattori: l'ambiente, il clima, il consumo di risorse naturali, la qualità della vita e dello sviluppo economico locale, l'inclusione e la coesione sociale. Un modello di città bella, accogliente, intelligente, resiliente e sostenibile non può che aprire una nuova fase per l'architettura e le città del nostro futuro: con nuove idee e nuove pratiche, con l'utilizzo di tecnologie innovative e della ricerca, ma anche riprendendo e dando rinnovato impulso a buone idee e buone pratiche note da tempo, trasformando le difficoltà e le sfide in opportunità di sviluppo, valorizzando le sinergie fra attività economiche e quelle finalizzate al benessere, all'inclusione sociale e alla tutela ambientale, per puntare sulla Green Economy come scelta di fondo per progettare un futuro più desiderabile."" -
Neomateriali nell'economia circolare. Automotive. Ediz. illustrata
Dai biobased materials ai processi produttivi circolari, dal remanufacturing fino ai cambiamenti nelle modalità di utilizzo e possesso dei veicoli, ""Neomateriali nell'economia circolare. Automotive"""" presenta le trasformazioni più significative dell'automotive, alternando capitoli di inquadramento teorico a casi studio sulle aziende più innovative del settore. La prima sezione, incentrata sui materiali e sui processi di produzione circolari, illustra le strategie messe in campo per rispondere alle limitazioni legate alle difficoltà di approvvigionamento e ai costi delle materie prime. Dalla progettazione in ottica di riparabilità al riutilizzo sistematico dei materiali, le grandi case automobilistiche e le aziende delle catene di fornitura stanno modificando i propri modelli di business in direzione dell'economia circolare. La seconda parte è dedicata ai materiali biobased, un settore ancora poco conosciuto ma in fortissima espansione. Che sia per questioni ambientali o economiche, i materiali derivati da fonti rinnovabili vengono ormai utilizzati dalla maggioranza delle case automobilistiche per componentistica, interni, finiture e persino pneumatici. La terza parte si concentra sui biofuel, e mostra, attraverso esempi concreti, come alle fonti fossili si stiano affiancando combustibili come il biodiesel e il biometano prodotti da colture, compost e persino fanghi industriali. Il tema dell'elettrificazione, oggetto della quarta sezione, viene analizzato dal punto di vista dell'efficienza nell'uso dei materiali, dell'inevitabile e progressiva riduzione del numero dei componenti del veicolo, dell'innovazione e del riciclo delle batterie e delle infrastrutture di alimentazione. L'ultima parte è dedicata alla rivoluzione della sharing economy. Quali vantaggi, e quali problematiche, porta con sé? Questa sezione esplora le trasformazioni in corso nel possesso, utilizzo e condivisione dei veicoli, con un occhio alle implicazioni per l'ambiente e alle modalità di utilizzo dei materiali.""