Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7521-7540 di 10000 Articoli:
-
La pienezza della vita
Viviamo in un'epoca in cui la promessa di una felicità permanente ha ormai rivelato i suoi limiti: tutte le presunte ""formule per la felicità"""" hanno disatteso le aspettative dell'uomo contemporaneo, che troppo spesso si ritrova insoddisfatto proprio a causa della sua pretesa di essere felice a tutti i costi. In «La pienezza della vita», raccolta di brevi riflessioni su un'idea differente di felicità, Schmid si rifà alla tradizione filosofica del """"frammento"""" tanto cara a Montaigne. L'autore presenta cento """"frammenti"""", appunto, di una felicità ampia e concreta, derivante dalla complessità della vita, invitando il lettore ad apprezzarne la contraddittorietà fatta di gioia e angoscia, di speranza e delusione. Perché accettare le diverse sfumature di ogni momento, cogliendone i frammenti di felicità presente o passata, possibile o impossibile, sognata o perduta, è infatti l'unico mezzo che abbiamo per poter godere della pienezza della vita."" -
Wondrous strange. Arcane meraviglie
Sin dall'alba dei tempi, le fate hanno sempre rubato i bambini dei mortali... Per la diciassettenne Kelley Winslow, le fate esistono soltanto nelle fiabe, o tra le pagine della commedia di Shakespeare ""Sogno di una notte di mezza estate"""", di cui sta studiando il copione a Central Park. Poi incontra Sonny Flannery, e tutto cambia: Kelley comprende che il limite tra la realtà e l'immaginazione è fragile e mutevole, che nulla è mai come appare. Ma chi è in realtà Sonny? Rapito ancora in fasce dal popolo delle fate, cresciuto nella reggia del re Auberon e della sua corte degli abissi, il ragazzo è uno dei guardiani della Porta di Samhain, che connette il mondo dei mortali con il regno degli esseri fatati. Sigillata per volere del re, una breccia si apre solo una volta all'anno. Sonny ora è nel parco, in attesa del calar della notte e del momento che segnerà l'apertura dello spiraglio da cui le creature fatate potrebbero tentare di attraversare il confine tra i due mondi. Suo compito è quello di impedirlo, anche a costo della vita: ma quest'anno sta per accadere qualcosa di diverso, qualcosa di meraviglioso e terribile."" -
Il tao della mistica. Le vie della contemplazione tra Oriente e Occidente
Con ""Il Tao della mistica"""", Campo dei Fiori offre per la prima volta ai lettori italiani un testo chiave che ha fatto da ponte tra la tradizione occidentale e quella orientale. Gesuita, linguista, grande viaggiatore, missionario, Yves Raguin traccia in questo volume, nato da un corso che tenne tra il 1977 e il 1982 all'Istituto dell'Estremo Oriente di Taipei, un affresco vasto e dettagliato delle pratiche contemplative asiatiche, spaziando dal buddhismo al taoismo, dallo zen allo yoga, dal confucianesimo ad altre culture ancora. Nell'accostare, come in un grande mosaico, le varie declinazioni della via contemplativa, Raguin rintraccia il nucleo comune dell'esperienza spirituale: la tensione verso l'oltre"""", l'attenzione per il mistero delle cose, l'illuminazione, in un percorso lungo il quale la mistica cristiana, dall'evangelista Giovanni a Teresa d'Avila, incontra gli insegnamenti di Zhuangzi, Laozi, Buddha, Confucio e molti altri. Senza mai adottare posizioni sincretistiche, Raguin riesce a iniziarci alla spiritualità orientale mettendone in luce i punti di contatto con la tradizione cristiana e compilando così un monumento al dialogo interreligioso. In questo volume, che è a tutti gli effetti anche un viaggio tra le culture, le epoche, gli autori e le discipline, emerge in modo chiaro e netto la grande visione di Raguin, quella di una """"spiritualità universale"""". Introduzione di Maciej Bielawski."" -
L' enigma Gesù
"Gesù è l'archetipo dello sconosciuto. Appare dal nulla, avvolto nel mistero, e subito scompare. Mentre gli altri lo vedono carico di un carisma abbagliante e spaventoso, egli fatica lungo il sentiero della vita. È l'eroe esistenziale: solitario, sradicato dalla sua famiglia e dalla sua dimora, irrequieto, sempre in marcia"""". Già nella prima pagina, questo ritratto sorprende il lettore che si avventura in un saggio capace di scardinare ogni immagine canonica e consolidata di Gesù e che alla sua uscita non ha mancato di suscitare polemiche in Australia, la terra d'origine del sociologo Carroll. Rileggendo il vangelo di Marco, di cui propone un'originale traduzione dal greco, l'autore torna alla prima fonte di ogni nostra conoscenza di Gesù, l'uomo che ha plasmato la civiltà occidentale, nella convinzione che """"le chiese cristiane hanno collettivamente fallito il loro compito fondamentale, ovvero continuare a raccontare la loro storia fondativa in un modo che sappia parlare alla loro epoca"""". Il figlio di Dio riscoperto da Carroll, ben lontano da quello benevolo, mite e mansueto trasmesso nell'insegnamento religioso classico, è un feroce nemico di ogni chiesa e non è per nulla preoccupato dal peccato in senso tradizionale. Soprattutto, è un Gesù """"esistenziale"""": spogliato di ogni attributo identitario, è il primo a porre all'umanità l'abissale domanda sul senso dell'esserci, una domanda che riecheggia con vibrante urgenza nelle pagine del libro." -
Poesia come esperienza. Una formazione nei versi
Perché un'antologia poetica oggi? L'Italia, paese di poeti, oltre che di santi e navigatori, sembra affetta da una singolare schizofrenia: da una parte ha smesso di leggere la poesia, dall'altra tende a celebrarla come unico certificato di creatività (contiamo due milioni di poeti!). In questo viaggio alla riscoperta dei principali nomi della poesia italiana, da Dante a Zanzotto, passando - ne citiamo solo alcuni - per Petrarca, Ariosto, Tasso, e ancora Leopardi, Saba, fino a Pasolini e Amelia Rosselli, e per alcuni imprescindibili autori stranieri - tra cui Keats, Baudelaire, Rimbaud, ma anche Hikmet e Szymborska -, il critico e saggista Filippo La Porta rivendica il valore dei versi nel mondo contemporaneo. Oggi più che mai l'esperienza del linguaggio poetico, quella del corpo materiale del testo che si apre a innumerevoli orizzonti di senso, è un prezioso antidoto contro l'assuefazione a una comunicazione onnipresente e standardizzata: ""equivalente emotivo del pensiero"""" (Eliot), la poesia risponde al nostro bisogno di un """"sapere"""" degli affetti, di una scienza """"esatta"""" delle relazioni invisibili (e non ovvie) tra le cose."" -
Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana
Che cosa è più importante nella vita di un essere umano, l'obbedienza o la libertà? Questo testo intenso e coraggioso affronta il ""tragico paradosso"""" della coscienza cristiana, oggi inquieta come non mai, perché divisa tra queste due polarità apparentemente opposte. Il nuovo libro di Vito Mancuso propone un """"discorso sul metodo"""" in presa diretta, fondato non più sul principio di autorità, ma sul più esigente principio di autenticità. Nella luce del delicato rapporto con il potere ecclesiastico, i grandi temi della riflessione umana vengono declinati in modo inedito, coinvolgente, talora entusiasmante e sempre con la consueta chiarezza. La verità e il potere a partire dalla teologia politica del Grande Inquisitore, la religione contaminata da politica e laicità, l'identità umana tra anima e coscienza, il destino finale o come nulla o come eternità, il dialogo tra le grandi religioni mondiali e una bellissima meditazione sul motto episcopale del cardinal Martini. La posta in gioco è particolarmente alta: una fede all'altezza dei tempi, una concezione dinamico-evolutiva della verità. Vero manifesto della teologia di Vito Mancuso, """"Obbedienza e libertà"""" lancia un messaggio forte e chiaro: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita nella sua dottrina, dall'altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca spirituale..."" -
Publisher
"Scrive Maugham, ossia uno dei più straordinari indagatori dei possibili narrativi, in un suo racconto, che alle donne """"non interessa il senso dell'umorismo"""". Ma è proprio vero? Forse ai tempi dell'impero britannico. Oggi le donne sanno fare tutto quello che fanno gli uomini, secondo qualcuno anche meglio, e sono diventate sensibili a quella misteriosa e benemerita tonalità. Alice, editor della casa editrice Fazi, nonché moglie del titolare, sceglie, in questo suo libro in terza persona (romanzo? diario dissimulato? trattamento per un possibile film?), un punto di vista obliquo, che si proietta sul mondo da un'angolazione che ha il potere di incrociare, coordinare e concertare fra loro persino i contrari più irriducibili. Ingranata la marcia dello humour, la realtà non è abolita, ma si rende sopportabile, talora comincia addirittura a lievitare. Il racconto ha inizio con la descrizione di un viaggio alle Maldive, aprendosi poi a fisarmonica lungo l'arco di circa mezzo secolo, con largo spazio all'oggi. Quanto ai soggiorni all'estero, ne seguiranno molti altri, tutti godibilissimi per il lettore, fra cui quello in Giappone (nessuno lo conosceva così, cioè come realmente è). Protagonista il marito, l'editore Elido Fazi, impegnato nella quest che lo porta dai contrafforti del natio, rude e generoso Piceno all'Inghilterra dell'Economist, e quindi, ormai imprenditore di successo, alla Roma, sempre felliniana, e ora anche sorrentiniana, dei nostri anni..."""" (Giuseppe Leonelli)" -
Verso un Egitto democratico. Le sfide di Morsi
Il 30 giugno è una data storica per la transizione egiziana. È il giorno dell'atteso passaggio del potere dalla Giunta militare, alla guida del paese dalla caduta del Rais Hosni Mubarak, al neo-presidente Mohamed Morsi, il primo democraticamente eletto in Egitto con il recentissimo voto del 16-17 giugno. È una vittoria del fondamentalismo? Il presidente dei Fratelli Musulmani metterà in piedi una repubblica islamica o sarà, come promesso in campagna elettorale, il ""presidente di tutti""""? Dove sono finite le istanze laico-liberali che avevano animato Piazza Tahrir? Il presidente Morsi si trova a capo di una repubblica di fatto ancora in fieri, senza un assetto istituzionale certo né una Carta Costituzionale definitiva. In """"Verso un Egitto democratico"""", Antonio Badini, ex ambasciatore al Cairo e autore del precedente ebook """"Il futuro dell'Egitto"""", analizza le poste in gioco e i retroscena di questa storica transizione, aiutando il lettore a capire il complesso gioco delle forze in campo. L'autore individua chiaramente colpe e meriti dei due attori che finora hanno retto il paese in un costante braccio di ferro, esercito e Fratelli Musulmani, e non tralascia di valutare il ruolo giocato dall'Egitto nello scacchiere internazionale."" -
Crune d'aghi per cammelli
Edgarda Solfanelli è una scrittrice, o meglio ""si sente"""" una scrittrice, anche se al momento ha alle spalle un'unica, ignominiosa pubblicazione della quale non vuole neanche parlare per motivi di decenza. Tutta la sua vita, ora, gira intorno al capolavoro (peraltro mai iniziato) da pubblicare con le Edizioni La Sorte di Ravenna, che, ne è convinta, la consacrerà definitivamente nell'olimpo dei letterati. Per raggiungere questo obiettivo, non si ferma davanti a nulla: indaga sul conto dell'editore, rivolta profili Facebook, colleziona diversi amanti, quelli che contano. Passando per un'esilarante carambola di gaffe e peripezie, eventi mondani a cui imbucarsi e scrittori famosi da perseguitare ai limiti dello stalking, Edgarda arriverà all'occasione della vita. Saprà coglierla? Troverà l'ispirazione per il romanzo perfetto? E soprattutto, se """"uno su mille ce la fa"""", riuscirà mai Edgarda a essere quell'""""uno""""?"" -
Una carrozza per Winchester. L'ultimo amore di Jane Austen
Winchester, 1817. Jane Austen è affetta da un'oscura malattia. La sua vicina di casa, la giovane Angelica, scrive all'amica Jane Mary, che vive a Londra, perché convinca suo padre, medico di fama a Londra, a intervenire in favore della nota e amatissima autrice. Sir Addison accetta di recarsi a Winchester dove si prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di lei, Cassandra e Henry. Con l'aiuto del collega Hodgkin, il dottore riuscirà a scoprire le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla; in più, la scrittrice rifiuterà ogni ricovero, preoccupata unicamente di portare a termine il suo nuovo romanzo. Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un'amicizia, poi l'amore. La morte di lei, però, metterà fine a tutto portando alla disperazione il dottore. -
Geometrie di libertà
Questa riflessione sul senso del fare arte e poesia copre un percorso lungo vent'anni e scandito in tre tempi: 1992, 2002, 2012. Tre tappe, tante quanti sono i colloqui con i tre competenti giovani intervistatori che cadenzano l'articolarsi di questo libro-pensiero in progress. Libro sulla relazione artistica - nei suoi vari modi: l'arte e l'autore, l'arte e la società ecc. ""Geometrie di libertà"""" trova appunto la sua ideale formulazione nel colloquio/dialogo. Il concetto di confronto è infatti inscritto nelle due parole del titolo, geometrie e libertà, che unite sintetizzano l'idea poetica di Masala: perché nell'arte """"non si è mai liberi davvero... si può solo tendere, andare verso, sostenere, coltivare, difendere... e più si conoscono le sbarre e più si è abili nel segarle"""". L'obiettivo più ampio è il confronto/dialogo fra culture, in una concezione del fare artistico tutt'altro che solitaria ma che elabora un'arte nel sociale, e dunque un'etica nel sociale, pur nella oggi complicata possibilità di questa connessione."" -
Oremari
"Oremari"""" è il titolo sonoro di questo libro bilingue di poesia narrativa di Giulio Angioni. È parola sarda su cui l'autore gioca nel testo facendogli significare cose diverse: da oru 'e mari (""""orlo di mare"""", """"linea di costa"""") a ora 'e mari (l'ora nuova turistica del mare) dunque a òru 'e mari (l'oro del mare), la ricchezza, ambigua, che ne consegue. Un nodo di significati che abbraccia il mondo di oggi visto dalla Sardegna di oggi, guardata con gli occhi di un residuale pastore di capre che dai suoi monti osserva gli orus de mari nei loro inaspettati mutamenti, come luoghi e fatti dei nostri tempi e luoghi mondializzati. Il testo si presenta in sardo-campidanese e in italiano: due versioni a fronte che hanno una loro autonomia e insieme sinergia, con effetti sorprendenti." -
Le figlie di Bes
Costa Smeralda, estate 2012. Jean Michel De Pugnys, archeologo francese, presenta uno dei suoi best-seller: l'uomo accomuna la civiltà nuragica a quella della Bretagna, creatrici di monumentali vestigia ispirate alla volta celeste. Accompagnato dalla marziale assistente, Claudette Lamat, verrà coinvolto nell'indagine sul furto di una statuetta del dio Bes. L'episodio, come in una congiuntura astrale, metterà in moto diverse umanità, tra cui il comandante dei Carabinieri Carlo Pasquizio, napoletano trapiantato a Olbia, e Riccarda Sulis, giovane agente che si occupa di Beni culturali. La ragazza trova nell'archeologo un fattivo collaboratore che l'aiuterà nelle indagini. Riccarda, tuttavia, è colta dal dubbio quando un quotidiano pubblica una strana foto dei due francesi. Le tracce lasciate in un enigmatico biglietto, un misterioso traffico di reperti e un delitto rituale avvenuto nel Torinese fanno da cornice a un mistero tra mito e realtà. Il fluire della storia rappresenta l'occasione anche per rievocare la storia della Costa Smeralda: la sua contraddittoria essenza che in mezzo secolo l'ha resa, per il resto della Sardegna, una figlia problematica che gioca con l'amore e l'odio. -
Il dono di Celestina. Un ragazzo, un diario e un tesoro nascosto
Un ragazzo, un diario e un tesoro nascosto. La storia di un adolescente accanto ai tragici eventi bellici, esorcizzati con la dolcezza della fantasia. -
Orchidee di Capalbio
Gli autori Vitaliano Gulli, Enrico Bulgheri, Fabio Cianchi, Walter Donati e Giuseppe Tosi si pongono come obiettivo principale di contribuire alla salvaguardia del patrimonio naturalistico del territorio comunale di Capalbio (Gr), con particolare riguardo alle orchidee spontanee che vi vegetano. L'opera, riccamente illustrata, dopo una parte introduttiva sul territorio di Capalbio, prende in esame le Orchidacee spontanee europee, in particolare dal punto di vista morfologico, iniziando dai loro organi sotterranei, per passare poi al fusto, alle foglie e ai fiori, analizzando anche le strategie poste in essere, nel corso della loro evoluzione, perché la fecondazione possa avere luogo per mezzo degli insetti, per poi finire con la loro propagazione. Vengono riportate le schede di tutte le 32 entità, tra specie e subspecie, reperite nel territorio comunale, ognuna delle quali comprende l'etimologia del nome dell'entità illustrata, il basionimo, gli eventuali sinonimi ed i nomi italiani, a cui segue la parte descrittiva, il suo calendario fenologico e una cartina distributiva. A corredo vengono fornite alcune immagini del fiore, spesso a tutta pagina, per meglio consentirne il riconoscimento. Vengono, inoltre, illustrati gli ibridi rinvenuti nel territorio ed alcuni fiori mostranti anomalie cromatiche o morfologiche, a cui fa seguito un ricco glossario e un elenco di pubblicazioni sulle orchidee italiane. -
Giosuè Carducci una vita da poeta. Le opere, i luoghi, gli amori del vate del Risorgimento
Primo italiano a ricevere il Nobel per la letteratura nel 1906. Ma se la sua fama rimane legata a questi versi, mandati a mente da generazioni di studenti, appare oggi offuscata la memoria della sua biografia che fu intensa, appassionante e tutta dedicata alla poesia. Luigi Oliveto ha seguito le tracce del poeta nel suo pellegrinare tra Valdicastello, Bolgheri e Castagneto, Laiatico, Celle sul Rigo, San Miniato al Tedesco e, naturalmente, Pisa, Pistoia, Firenze e poi Bologna, dove fu titolare della cattedra di eloquenza all'Università. E dove rimase fino alla morte, divenendo una celebrità nazionale. Il racconto porta a conoscere anche gli amori e le passioni del Carducci, i gusti e le intense amicizie; fino a farci entrare nella sua poetica quasi senza accorgercene. E a farci riscoprire, ed amare, oltre ai suoi versi più famosi anche le liriche meno note. -
Quando le mucche stavano in paese
"La prodigiosa memoria dell.autore ripropone, colorandola a volte d'affettuosa ironia, aspetti ormai scomparsi di vita paesana, che vanno da una sorta di censimento delle mucche da latte che una volta abitavano in città, al percorso del postino alle botteghe dei calzolai, all'uso dei soprannomi."""" Andrea Camilleri" -
La religione della mente. Paganesimo e tradizione ermetica
Herbert di Cherbury fu tra i primi a offrire nel Seicento una risposta laica ai perenni quesiti dell'uomo sulla verità, sull'assoluto, su Dio. Il libro, che sviluppa e articola temi già intuiti e trattati in passato, vuole essere un contributo allo studio del pensiero religioso del filosofo inglese, personaggio versatile, geniale, enciclopedico e, per molti versi, ancora enigmatico. Rintracciando dietro le concezioni religiose di Herbert i tratti che collegano il filosofo ai pensatori del Rinascimento e in particolare alla tradizione ermetica, arricchitasi nel Seicento del contributo di nuovi autori, ma anche delle suggestioni provenienti da correnti libertine. -
Giuseppe Di Vittorio e i minatori di Maremma
Nella storia della CGIL si trovano dirigenti che, anche dopo decenni dalla loro scomparsa, ispirano soggezione, rispetto e ammirazione per ciò che hanno rappresentato nella vita del movimento operaio organizzato e del Paese tutto. Giuseppe Di Vittorio è senz'altro uno di questi dirigenti, amato e apprezzato in vita, rimpianto e ricordato per la sua lungimiranza e per lo spessore politico che lo rendono ancora attuale. Di Vittorio, nell'immaginario collettivo, ha sempre rappresentato il bracciante che con il lavoro e lo studio si emancipa, diventa dirigente sindacale nazionale e internazionale, mantenendo le proprie radici nel profondo del mondo del lavoro, conservando le proprie origini di salariato della terra da sole a sole. -
L' albero e il sacro. Immagini e simboli tra Oriente e Occidente
Il libro di Maria Giovanna Mussio, che esamina con passione e insieme rigore analitico aspetti fondamentali del ricchissimo simbolismo dell'albero in prospettiva interculturale e dando ampio conto delle interpretazioni moderne (da Eliade a Jung a Durand), è di grande utilità per i lettori, siano essi esperti o meno di simboli. Da un lato esso consente un colpo d'occhio che abbraccia, nello spazio limitato di una monografia, i vari aspetti del tema, che altrimenti richiederebbe una raccolta faticosa degli innumerevoli studi particolari, e insieme, proprio per questo, sollecita ad approfondimenti in varie direzioni, senza il rischio di disperdersi e rinunciare ad ulteriori esplorazioni. Il libro dunque ha, fra l'altro, il grande merito di colmare una lacuna e va senz'altro raccomandato a tutti coloro che, nella fase attuale del mondo, vogliono ancora percorrere strade che hanno un ""cuore"""".""