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Gaetano Martino 1900-1967
Di Gaetano Martino si sapeva poco. Dopo la sua morte ciò che restava di lui, a Messina, Roma, New York e Bruxelles, era il ricordo personale di quanti lo avevano conosciuto e apprezzato. Un ricordo che, però, andava scemando con la scomparsa degli uomini del suo tempo. Mancava una riflessione storica sulla sua complessa personalità. Questa biografia, che ha suscitato l'attenzione ed il plauso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, descrive con maggiore precisione il rapporto tra il patrimonio di valori di un uomo formatosi, nonostante i tempi, nel culto delle libertà e le scelte professionali e politiche che si trova a compiere. Il suo antifascismo, coltivato nella dimensione familiare, ma divenuto militante dopo le leggi razziali, convince le forze alleate, nel 1943, a cooptarlo nella ruling class. Ha così inizio la sua brillante carriera politica che dalla Costituente lo porterà a prestigiosi incarichi nel Parlamento e nel Governo. Il libro definisce, inoltre, la dimensione internazionale dello statista siciliano, protagonista e interprete della politica estera italiana negli anni del suo impegno come Ministro degli Esteri e, successivamente, rappresentante dell'Italia in vari consessi internazionali. È soprattutto al processo di costruzione dell'Europa che Martino dedica l'ultimo decennio della sua esistenza. Una fine precoce gli impedisce di seminare sul campo che aveva accuratamente arato. -
Profili strutturali della garanzia del credito e dinamiche del contratto autonomo di garanzia
Il presente lavoro vuole ricostruire il Garantievertrag, per come si è affermato nella prassi commerciale, entro il complessivo quadro delle garanzie del credito, sostenendone la radicale autonomia dal rapporto di base. Si dà conto di uno stato dell'arte ancora in progress nel nostro ordinamento giuridico, basato sulla tradizionale configurazione di garanzie accessorie, in cui molto faticosamente si è giunti ad affermare l'ammissibilità e la meritevolezza di siffatta garanzia. L'analisi muove dalla considerazione che già il dato normativo codicistico consente di affermare che la garanzia personale non accessoria non è figura eccezionale nel nostro ordinamento, piuttosto configurando un diverso ""tipo"""" di posizione creditoria."" -
Storie di locazioni e di fantasmi
Come deve reagire il giudice se l'inquilino o il compratore di una casa chiedono di poter provare che essa è infestata dai fantasmi al fine di svincolarsi dal contratto? Oppure se lamentano che il locatore o il venditore ha taciuto, al momento dell'accordo, che essa ha la fama di casa ""maledetta""""? Se molti pensano che tali questioni siano appartenute esclusivamente alla letteratura, al teatro o al cinema, avranno la sorpresa di scoprire che esse sono state spesso affrontate nei tribunali in varie epoche e in diversi luoghi; e confluite quindi in una vasta giurisprudenza."" -
Scrittori in corso. Osservatorio sul racconto contemporaneo
Il volume raccoglie saggi su diciotto autori di racconti. Si propone di fornire una mappa critica sulla forma breve praticata nella narrativa contemporanea, un genere poco studiato, da qualche decennio meno visibile nel dibattito sulla letteratura contemporanea e sottomesso alla preminenza del romanzo. La forma breve - e i saggi del volume lo attestano - presenta tuttavia un campo di sperimentazione della scrittura e spesso indica in anticipo la direzione della narrativa contemporanea. È dunque un ottimo campione d'indagine per descrivere gli orientamenti e le tendenze dell'intera narrativa contemporanea. La scansione cronologica tra 1980 e 2010 consente di tracciare un primo ordine storiografico del genere e delle sue forme. Al contempo gli autori selezionati danno conto di un nuovo policentrismo dei luoghi di elaborazione letteraria: da Milano e Roma la produzione si è spostata parimenti sull'intero territorio nazionale e si può osservare come le periferie dimostrino maggiore vitalità e specificità del centro, segnalando la presenza di peculiari linee regionali, sarda, campana, romagnola, veneta, calabrese, ecc. Ciascun saggio testimonia poi di modalità stilistico-tematiche caratterizzanti i singoli autori, tali da segnalare una varietà e complessità sperimentale della narrativa breve che impedisce forse di delineare una tendenza generale comune. -
T. S. Eliot. Alle origini del pensiero politico
Attraverso la ricostruzione dell'itinerario critico avviato nel 1922 con la Terra desolata e culminato nella dichiarazione ""anglo-cattolica, monarchica e classicista"""" del 1928, il libro porta in primo piano le motivazioni, le finalità e la genesi del pensiero politico di Eliot. Animata dall'intento di ristabilire il valore intellettuale del Cristianesimo e imperniata sulla distinzione tra l'""""Eterno"""" e il """"Transitorio"""", l'attività di Eliot si traduce in un impianto teorico sorretto dal primato attribuito alla fede religiosa, articolato sull'adesione ai principi del conservatorismo e incentrato sull'intento di privilegiare le idee politiche rispetto alla politica. In tale prospettiva, le analisi storiche di Eliot si impongono come il presupposto fondante di un discorso politico finalizzato a istituire una diretta congiunzione tra i compositi scenari della modernità e le contraddizioni ideologiche del proprio tempo."" -
Il pane della Sibilla. Viaggio nei luoghi di Corrado Alvaro
"Il pane della Sibilla"""" raccoglie venti articoli di Domenico Zappone apparsi su diverse testate nazionali tra il 1951 e il 1976, aventi come oggetto San Luca, città natale di Corrado Alvaro e persone e luoghi di quell'universo. Sono scritti da cui traspare la forte attrattiva che Alvaro esercita su Zappone e il comune rimpianto per un mondo """"in cui l'uomo credeva nelle favole e aveva altro cuore"""". Sullo sfondo di luoghi e di paesaggi reali ma avvolti in un'aura da leggenda, ecco muoversi personaggi altrettanto veri ma sospesi nel tempo: i vecchi e reticenti """"saggi"""" che a San Luca siedono sui gradini della chiesa come in un areopago; la madre di Alvaro con i suoi schivi silenzi e le sue sibilline allusioni; Giuseppe Musolino che in preda alle sue fantasticherie enigmatiche aspetta una nave nel manicomio di Reggio Calabria. Tra realtà e affabulazione, tra ironia e intensa partecipazione emotiva, Domenico Zappone offre qui lo spaccato di un mondo apparentemente distante, lontano, eppure a noi fin troppo vicino." -
Networkers. La rappresentanza sindacale dei talenti della rete
L'avanzata della società digitale ha cambiato profondamente il mondo del lavoro. Sono nate nuove figure professionali, nuove modalità di gestire i tempi e i luoghi del lavoro, centinaia di migliaia di lavori high tech creati. Questa trasformazione investe a pieno il tema della rappresentanza del lavoro digitale. Tra i Networkers, infatti, non esiste il sindacato. Eppure questo è un ambito in cui è presente una diffusa domanda di tutela. In che modo, allora, spezzare il muro di diffidenza che esiste tra i nuovi lavoratori verso il sindacato? L'organizzazione sindacale deve ripensare se stessa anche in versione on-line se vuole rappresentare il lavoro nella società della comunicazione e della conoscenza. Il sindacato italiano dovrebbe avviare un processo di metamorfosi in cui la sua parte fisica si ridimensioni a favore della sua parte ""metafisica"""", (la Rete): solo una simile trasformazione culturale, organizzativa e di linguaggio potrà metterlo in connessione con il lavoro 2.0."" -
Alla ricerca della sovranità. Persona, Chiesa e Stato nel pensiero di Luigi Sturzo
Per rinvenire nel pensiero sturziano una definizione di diritto ecclesiastico, bisogna pur comprendere che la storia deve essere rivisitata, parafrasando Chabod, come una ancilla del diritto, atta a puntellare le varie costruzioni giuridiche; la storia può essere anche concepita come un vasto contenitore di notizie e documenti, che vengono selezionati da chi vuol sostenere, o modificare, un determinato sistema giuridico-politico. L'economia del presente lavoro, pur non potendo prescindere dall'indagine storica, resta predeterminata nell'ambito della scienza del diritto ecclesiastico; il nostro studio non si propone solo come una ricerca a carattere storico, bensì come un complesso di riflessioni sistematiche, in chiave ecclesiastica, su di un personaggio che ha avuto un ruolo di gran rilievo in Italia per i rapporti tra lo Stato e la Chiesa. -
Il castello sull'Hudson. Charles Paterno e il sogno americano
Charles Paterno ha sette anni quando parte da un piccolo paese della montagna lucana, Castelmezzano, per imbarcarsi su una delle carrette del mare dirette in America. Trent'anni dopo è uno dei più grandi costruttori di New York City, tra i primi a tirar su i grattacieli destinati a disegnare la più famosa skyline del mondo. Intelligenza, genialità, intuito, capacità di anticipare i tempi ne fanno un autentico protagonista della vita cittadina. Crea le città giardino, punta sulle nuove tecnologie, si affida ai migliori architetti. Vuole offrire non solo case, ma nuovi stili di vita a decine di migliaia di persone. Il suo primo sogno americano ha l'aspetto di un castello di marmo bianco nel punto più alto di Manhattan, dove vive per anni con moglie e figlio, circondato da una piccola e fedelissima corte. Amico di Giuseppe Prezzolini, regala alla Casa Italiana della Columbia una biblioteca di ventimila volumi, la Paterno Library. Fiorello La Guardia, il sindaco italo-americano di New York, lo definisce ""un genio"""". Nato povero, muore da ricco sul green del più esclusivo Country Club del Westchester."" -
La provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923
Il taglio prosopografico di questo studio vuole contribuire a definire da un punto di vista politico e sociologico la rappresentanza provinciale, i tratti, cioè, di quella che può a giusto titolo essere considerata un'elite amministrativa. La Provincia di età liberale, infatti, non fu soltanto un punto di snodo tra la dimensione locale e quella nazionale, dato che di per sé conserva una sua importanza, ma anche un polo di insediamento di poteri forti e radicati, di quello che si definisce il ""notabilato"""" di età liberale. Questo repertorio non vuole essere soltanto un momento di storia locale. Esso è da concepirsi come uno strumento valido per ulteriori percorsi di ricerca, sia in direzione della dimensione socio-politica o amministrativa cui questo studio si riferisce, sia per contribuire ad una miglior definizione delle forme e delle dinamiche della rappresentanza nazionale."" -
La sciabola spezzata
Nell'Ottocento, dopo la caduta di Napoleone, la Polonia era divisa fra Russia, Austria e Prussia. Nel 1863, i polacchi si ribellarono ai russi. Alcuni patrioti italiani, guidati dall'ufficiale garibaldino Francesco Nullo, partirono per aiutare gli insorti. Nel romanzo, il giovane siciliano che si è unito agli uomini di Nullo racconta le sue avventure: i combattimenti, la conclusione tragica della spedizione, gli amori, le fughe attraverso i boschi, gli scontri con i cosacchi, e poi la Polonia, il suo paesaggio e la sua gente (il patriota, il nobile intellettuale, il contadino, il traditore). Agli avvenimenti narrati costantemente si intrecciano immagini e ricordi della Sicilia. Una storia drammatica e di avventura. -
I tre Luigi
All'inizio del 1896 Luigi Luzzatti, Luigi Albertini e Luigi Einaudi si trovano a condividere una sfida editoriale che rappresenta una delle più interessanti espressioni del cooperativismo liberale in Italia. Albertini diventa direttore di ""Credito e Cooperazione"""", organo dell'Associazione delle Banche Popolari di cui Luzzatti è presidente. Chiama a collaborare Einaudi conosciuto sui banchi del Laboratorio di Economia di Torino (embrione del Politecnico). L'esordio l'1 marzo con un articolo dedicato alle """"Società di Cooperative per braccianti, muratori e affini"""". L'esperienza si conclude il 31 dicembre 1899 quando Luigi Albertini lascia per assumere, nel giro di qualche mese, la direzione del """"Corriere della Sera"""". Tra i tre Luigi si stabilisce un rapporto professionale e di valori condivisi che caratterizzerà il pensiero economico liberale di fine secolo. Prefazione di Giulio Sapelli."" -
Parlamento zona franca. Le Camere e lo scudo dell'autodichia
In ogni ambito - dal bilancio dei gruppi parlamentari alla sicurezza del lavoro, dalla gestione del patrimonio immobiliare, alla materia appaltistica - il Parlamento ricorre all'alibi dell'autodichia per sottrarsi ai rigori della legge esterna; quella stessa legge che invece vale per ogni altra pubblica amministrazione e, soprattutto, per ogni cittadino. Siamo dunque al paradosso: nel luogo dove avviene il processo di formazione delle leggi, occorre ottenere il ""permesso"""" di venti persone (i componenti degli Uffici di Presidenza) per dare accesso alla legge nell'ambito della presunta """"autonomia costituzionale"""" della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Finché le immunità parlamentari verranno impropriamente invocate a tutela di quegli ambiti che esulano dalla funzione tipica delle Camere e che sono invece propri di qualsiasi altro organo o pubblica amministrazione, il Parlamento continuerà ad essere una zona franca sottratta alla grande regola dello Stato di Diritto."" -
Prometeo in catene. I dottorandi italiani tra scienza, politica e società
Il taglio di questa indagine consente di mostrare un quadro realistico e approfondito dell'identità, dei valori e delle aspirazioni di un vasto campione nazionale di dottorandi appartenenti all'intero ventaglio delle discipline scientifiche. A fianco dell'obbligatorio riferimento alla condizione di precarietà che affligge i ricercatori in formazione nel nostro Paese, l'indagine mette a fuoco l'importanza della missione scientifica che viene potenzialmente affidata a questi giovani. Si tratta di una missione che si rivela ancor più delicata perché investe la società nella complessità dei suoi aspetti toccando divulgazione del sapere, innovazione tecnologica, scelte amministrative, strategie industriali, rischi e benefici sociali. Ne scaturisce un modo inedito di affrontare la questione del dottorato di ricerca che sviluppa una riflessione su scienza, etica, politica e società declinata in chiave generazionale e strettamente collegata al rapporto tra élite strategiche dell'età contemporanea. I giovani intervistati, con piena consapevolezza dello stato in cui oggi versano l'università e la ricerca in Italia, esprimono la potenziale membership di una parte significativa della futura classe dirigente: si candidano alla conquista di posizioni di vertice nella società della conoscenza e del rischio presentandosi come un gruppo socio-professionale fortemente aperto all'innovazione, tra i più competenti e i più dinamici nella realtà nazionale ed europea. -
Maria di Nazareth sorella dei poveri. Nella realtà socio-religiosa della Calabria, oggi e nella prospettiva del magistero ecclesiale
L'autore dimostra come Maria di Nazareth si possa ben definire Sorella dei poveri. Essi cercano risposte materiali e di senso, di autenticità, di coerenza. Il volume specifica come i poveri non sono solo una categoria sociologica, ma anche ""luogo teologico"""" e fanno comprendere l'atteggiamento religioso più vero e l'impegno richiesto per la conversione. Le richieste dei poveri ricordano che il servizio per la costruzione di un mondo più giusto è irrinunciabile esigenza di tutti i discepoli di Gesù. La Vergine ci suggerisce di prendere sul serio la povertà, sociologicamente e teologicamente, indicando le coordinate di una cultura liberatrice integrale: amore per i fratelli e per Dio. Sorella solidale, Maria di Nazareth ha condiviso tutte le difficoltà della condizione umana e ci orienta verso i cieli nuovi e le terre nuove che devono venire da Dio. Questo testo nasce dalla consapevolezza dell'urgente bisogno di cucire sempre di più """"la terra con il cielo"""". Maria, """"Sorella dei poveri"""", può essere di aiuto ai credenti di oggi, in un'esperienza religiosa che certo va purificata, orientata, costantemente alimentata dalla Parola. E questa può essere una risposta credibile ed efficace alla crisi di un popolo povero, che spesso nemmeno sa di esserlo. Prefazione di Padre Salvatore M. Perrella."" -
Il vantaggio delle libertà. Come costruire la società aperta in Italia
La crisi che l'Italia attraversa ha radici nell'ingombrante estensione dello stato e conseguenze sulla dimensione economica, politica e morale della vita sociale del paese. Per rimettere l'Italia in un sentiero virtuoso in cui la prosperità, materiale e immateriale, torni a crescere occorre ripartire dalla libertà. Non solo la libertà da uno stato invadente, come prescrive il liberalismo classico. Occorre un'assunzione morale di responsabilità da parte di tutti gli italiani attraverso l'affermazione della propria autonomia personale. Il libro descrive e misura empiricamente la libertà come autonomia e ne illustra gli effetti sulla vita economica, politica ed etica del paese. Emerge un percorso innovativo per riformare in senso liberale l'Italia, in cui la libertà è strumento - e non solo fine - della politica economica. Un percorso che, mostrando i vantaggi della libertà, vede nell'affermazione dell'autonomia e nella costruzione di una società aperta la migliore opportunità per il paese di uscire dalla crisi in cui si dibatte. -
Il barbaro buono e il falso beato. Sull'invenzione della storia e della tradizione in una città di provincia
Eruditi e storici locali, nel tentativo di attribuire a Cosenza un glorioso passato, hanno usato disinvoltamente le fonti, manipolato avvenimenti, mescolato il vero al verosimile. I cosentini si sarebbero differenziati dagli abitanti delle altre città del Sud per alcune peculiarità come lo spirito indipendente, l'amore per la cultura e l'apertura nei confronti dello straniero. Oggi la costruzione della memoria avviene in un ambito metastorico e genera un nuovo modo di interpretare il passato che azzera la differenza tra attività intellettuale e attività economica, favorisce la distinzione tra cultura alta e cultura popolare. La strategia degli operatori culturali produce iniziative effimere, offre una facile fruizione dell'evento da parte del pubblico, mette in scena sogni collettivi e forme archetipe dell'immaginario su cui gli uomini ordinano da sempre i loro desideri. -
Piccola guida alla cooperazione. Un avvicinamento, non un manuale
Il volume si presenta come una introduzione alla cooperazione, una guida per chi intenda interessarsi a questo mondo: per chi voglia costituire una cooperativa, per chi voglia vendere o comprare qualcosa dalle cooperative, per chi intenda andarci a lavorare, oppure per chi sia curioso e basta"". L'osservazione si concentra sugli aspetti essenziali per comprendere i meccanismi, le virtù e i problemi di queste imprese e i dilemmi delle persone che le hanno costituite e le devono governare. Potrebbe darsi che qualche vantaggio lo possano trovare anche i cooperatori esperti e in servizio permanente effettivo, dato che sentirsi raccontare aiuta a interrogarsi sulla propria identità."" -
Verbum gratiae. Miscellanea in ricordo del prof. don Giovanni Berlingieri
La pubblicazione di questa Miscellanea in ricordo del prof. don Giovanni Berlingieri intende onorare l'impegno assunto all'indomani della sua prematura scomparsa e vuole sottolineare, insieme con l'affetto e la stima di quanti lo hanno conosciuto, il suo impegno per l'uso critico e appassionato della Bibbia nello studio, nella catechesi, nella liturgia e nella vita. L'impostazione delle tre parti del presente libro segue la natura dei contributi proposti: studi esegetici sull'Antico e sul Nuovo Testamento, lavori che si inseriscono nell'ambito della storia dell'interpretazione e articoli raccolti nella sezione chiesa e spiritualità. Il titolo ""Verbum gratiae"""" è un'espressione che richiama l'efficacia della Parola di salvezza rimandando immediatamente all'ambito lucano di provenienza - sia al terzo Vangelo (cfr. Lc 4,22) sia agli Atti degli Apostoli (cfr. 14,3; 20,32) - oggetto di interesse e di studio del compianto prof. Berlingieri. Questa miscellanea raccoglie in gran parte contribuiti di suoi colleghi dell'Istituto Teologico Calabro """"San Pio X"""" (Augello, De Simone, Lopasso, Mazzeo, Mazzillo, Parisi, Scaturchio, Silvestre, Staglianò). A loro si sono uniti anche G. Giurisato, professore presso la Theologische Schule dell'Abazia benedettina di Einsiedeln (Svizzera), L.D. Chrupcala dello Studio Teologico Gerosolomitano e F. Manns dello Studio Biblico Francescano di Gerusalemme."" -
Programmazione senza sviluppo. Giuseppe Di Nardi e la politica economica italiana nella prima Repubblica
Giuseppe Di Nardi è uno dei protagonisti ""dimenticati"""" dell'intervento pubblico in Italia. La molteplicità di incarichi che egli rivestì nelle istituzioni italiane ed europee consente di rileggere in maniera organica un complesso di interventi concepiti per promuovere lo sviluppo e la modernizzazione del Paese. Ma il suo ruolo all'interno delle istituzioni, in particolare il contributo dato per oltre trent'anni alla Cassa per il Mezzogiorno, evidenzia anche il progressivo declino del rapporto tra la classe politica e i """"tecnici"""" nell'arco della prima Repubblica, che si deteriora soprattutto a seguito della nascita nel 1963 del centrosinistra organico guidato da Aldo Moro, determinando il fallimento della programmazione economica e la deformazione del sistema economico italiano.""