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Ti senti chiamato a vivere?
Cosa fare della propria vita per non buttarla, per viverla in pienezza, per trovare senso, il senso dei sensi, e fare della propria vita un capolavoro, un'opera d'arte? Cogliere che la propria vita è unica, che non ce ne sarà un'altra e che quella vita va vissuta in una forma che abbia senso per chi ""viene al mondo"""". Il mestiere di vivere è faticoso, duro, ma può essere buono, bello e beato se la vocazione diventa mestiere di vivere."" -
Perché tu viva e sia felice
Che cosa significa essere felici? Il fascicolo ripercorre tre racconti biblici, tre storie che portano a parlare della felicità in termini di sfida, sete, sapienza. Felice è chi sfida una certa idea di felicità, riconosce la propria sete interiore e segue la via della sapienza: non è solo, il Signore veglia sul suo cammino. -
Orientarsi nella vita
La vita è un cammino. Ma verso dove? Come ci si orienta? Quali sono i criteri che possono ispirare le nostre scelte? Ognuno deve poter dare una forma alla sua vita. Se ci rinuncia resta informe, se sbaglia entra nella deformità. A quale scultore si affiderà? -
Ritrovare la speranza
In quanto esseri umani, abbiamo costitutivamente bisogno di speranza: è la speranza che tiene l'uomo in cammino, in posizione eretta, rendendolo capace di futuro. Ma è importante comprendere che non si spera da soli: si può sperare soltanto insieme. Dobbiamo creare nuovamente un tessuto in cui siamo capaci di vivere insieme la fraternità, la solidarietà; occorre combattere contro l'isolamento e la solitudine dominanti, che ci impediscono di sperare insieme. -
La preghiera come ritmo del tempo
La preghiera delle ore è antidoto alla fretta e all'oblio, è affermazione del primato della comunione con Dio su tutto il resto, è lotta contro ""i ladri del tempo"""" oggi sempre più presenti. Solo dalla fedeltà a caro prezzo della preghiera può crescere nel cuore la carità, l'amore di Dio che si realizza come amore del fratello, può affermarsi la pace, la quiete del cuore sicuro e abbandonato in Dio."" -
Ritrovare il tempo, incontrare se stessi
La solitudine la associamo alla noia. La noia e la solitudine le combattiamo avendo sempre qualcosa da fare. In verità noi non sappiamo coltivare e nutrire i nostri vuoti, ma tendiamo immediatamente a colmarli con immagini interiori, con pensieri, con dialoghi immaginari. Ma così ci priviamo della possibilità di ascoltare le nostre emozioni. -
Il vizio visibile: la collera
Ci sono tante collere, ire al plurale, che non solo si manifestano in modi molto diversi tra loro, ma nascono da motivazioni molto diverse. Se vogliamo trovare un denominatore comune alla collera, all'ira possiamo affermare che è quella passione che ci assale come un vento impetuoso e divampa come un fuoco divorante, avendo come bersaglio l'altro, gli altri. Porre un limite all'ira che ci assale richiede l'esercitarsi alla mitezza, alla pazienza, al sentire in grande, all'arte di convivere con l'imperfezione e l'inadeguatezza presenti in noi, negli altri e nella realtà. -
Il viaggio della fede: Abramo
Il viaggio è metafora della vita. Anche la fede può essere descritta come un viaggio. Il credente compie l'umano viaggio della sua esistenza sostenuto dalla fede nella parola del Signore. Il viaggio di Abramo inizia con un atto di fiducia nella parola del Signore che in modo inatteso fa balenare nell'orizzonte della sua esistenza la luce di una meta da raggiungere. Per iniziare il viaggio personalissimo della fede e della propria riuscita umana, occorre il coraggio del non conformismo. Abramo si separa dall'agire comune, dalla logica della folla, delle convenzioni, osa andare controcorrente. -
Celebrare da crisitani nell'era secolare
Cosa significa celebrare da cristiani la liturgia nell'età secolare? La liturgia per essere realtà evangelizzante e al tempo stesso realtà umanizzante è chiamata anch'essa a divenire trasparenza del vangelo. Solo una sempre maggiore qualità evangelica potrà, infatti, fare della liturgia una realtà realmente evangelizzante, nella consapevolezza che solo il vangelo evangelizza. -
Preghiera della sera della vita. Il Nunc dimittis
Preghiera giornaliera che abita la soglia, che separa la veglia dal sonno, il Nunc dimittis ci insegna a vivere il quotidiano davanti a Dio e a integrare e assumere nella pace la prospettiva della nostra morte e la fragilità della vecchiaia. -
Cibo e vita spirituale
Il cibo è al cuore della vita secondo lo Spirito. Non è possibile vita spirituale senza consapevolezza del cibo, senza attenzione al cibo, senza che si accenda l'arte del mangiare, senza un'esperienza di condivisione e di comunione intorno alla tavola. -
Misericordia e potere
Ciascuno di noi per il fatto stesso di esistere, esercita un potere sugli altri. Cosa significa esercitare il potere con misericordia? Solo nell'esercizio dell'amore e della misericordia si vive il potere da autentici discepoli e discepole di Gesù Cristo, che ha scelto di esercitare il suo potere in modo libero e liberante. -
L' interiorità che ci accomuna
Il ""cuore intelligente"""" di Maria che custodisce e cerca di comporre insieme i frammenti sparsi di un'opera di Dio rivelata come mistero, è quell'interiorità intesa come capacità di decifrare la superficie visibile delle cose lasciandovi avvenire il travaglio dell'invisibile."" -
In ascolto di papa Francesco
Francesco ha provocato uno slancio di ritorno al vangelo, ha fatto rinascere un bisogno di vivere la fede soprattutto facendo riferimento al vangelo prima di ogni altra dottrina o spiritualità. Ma resta la domanda: noi siamo capaci di dare il primato al vangelo che è Gesù Cristo in tutto ciò che preghiamo, viviamo, sentiamo, operiamo in questo mondo nella compagnia degli uomini? -
Praticare l'ospitalità
Nel praticare l'ospitalità si fa opera di umanizzazione, si realizza la propria umanità accogliendo l'umanità dell'altro. Considerarsi ospiti dell'umano che è in noi, ospiti e non padroni, può aiutarci ad avere cura dell'umano che è in noi e negli altri, a uscire dalla perversa indifferenza e dal rifiuto della compassione. Ospitare è uscire dalla logica dell'inimicizia, è fare del potenziale nemico, un ospite. L'altro, il vero altro, non è colui che scegliamo di invitare in casa nostra, bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che giunge a noi portato semplicemente dall'accadere degli eventi e dalla trama intessuta del nostro vivere. -
L' età dell'oro
Impreziosita dall'arte di Michele Damiani, questa nuova raccolta lirica di Giovani Dotoli torna a soffermarsi sulla tematica amorosa, con accenti intensi e struggenti. -
Il canto della vita
"Brunelli sa che il vero poeta, come diceva Johann Wolfgang von Goethe, è colui che ha la vocazione di accogliere in sé lo splendore del mondo. Egli vive in poesia, vede la poesia come l'aria e come l'acqua, sa che la poesia è esperienza e assenza dell'infanzia costantemente ricercata, che prepotentemente torna nella parola, facendoci evadere per paesi di libertà, nella soave energia della scrittura. [...] Da qualunque poema si cominci la lettura, Brunelli ci conduce in terra di poesia, verso l'Altro che è dentro di noi"""" (Giovanni Dotoli)." -
Digigrafia sperimentale. Guida alla manipolazione digitale nel design tipografico-Experimental digigraphy. Guide to digital handling in typographic design
Una guida alla manipolazione del testo e del singolo carattere seguendo una precisa metodologia. Attraverso gli esempi descritti passo per passo, sarà possibile interpretare in maniera insolita le potenzialità di un programma di grafica e i passaggi chiave di Adobe Illustrator CS. -
E donne infreddolite negli scialli
L'attesa di una persona, di un sms, di un lavoro. Di una barca che chissà se si staglierà all'orizzonte anche questa mattina. Storie di trentenni che forse vogliono crescere o che forse si trovano invischiati nei loro stessi diversivi. Le loro storie si sfiorano in maniera più o meno percettiva come visi che capitano, più o meno per caso, nella stessa inquadratura di una fotografia scattata a sorpresa. -
Si apra il sipario! Fare teatro a scuola
"Un teatro rivolto e riservato ai ragazzi, quindi con una duplice finalità. Proporre una esperienza nuova, libera, individuale ed associativa, e nel contempo avvicinarli in maniera originale e stimolante ad opere fondamentali del patrimonio letterario universale, ma anche ad opere più vicine al quotidiano ed infine a problematiche impegnative del nostro tempo"""" (Elvira Sarli Gianfaldoni)."