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Studi su stipulatio e azioni stipulatorie nel diritto giustinianeo
Attraverso l'esegesi delle principali costituzioni imperiali che ne modificarono la disciplina (in particolare: C.I. 8.37.10 del 472, con cui l'imperatore Leone sancì la validità delle stipulationes effettuate senza l'impiego di sollemnia vel directa verba e C.I. 8.37.14 del 531, con cui l'imperatore Giustiniano introdusse delle presunzioni di veridicità del documento circa la compresenza delle parti e le stipulationes servili), effettuata alla luce delle attestazioni contenute in scholio ai Basilici, e tramite l'analisi di alcune particolarità riscontrabili in seno alla prassi negoziale quale emerge dalle testimonianze pervenute per via papiracea, lo studio si ripropone da un lato di dimostrare come il documento stipulatorio non portò mai ad un radicale superamento della forma verbis del contratto e, dall'altro, di delineare la nuova vitalità assunta dall'istituto in chiave processuale, quale strumento privilegiato per la predeterminazione convenzionale della procedura giudiziaria di regolamentazione di un'eventuale controversia, sia in relazione a fattispecie altrimenti sprovviste di una autonoma azionabilità sia in relazione a fattispecie già diversamente tutelate -
Periigitai nel mondo antico. Usi e interpretazioni del termine in una prospettiva cronologica
Il libro offre una panoramica sull'uso del termine periegetes a partire dalla sua comparsa nel I secolo a.C., includendo anche interpretazioni e usi tardi. Viene affrontato il problema dell'utilizzo della parola per gli scrittori ellenistici di opere letterarie a carattere storico-antiquario, considerando la possibilità che tale impiego sia tipico dell'epoca romano-imperiale. Si ridiscutono i casi in cui periegetes viene applicato a figure che accompagnano gli stranieri nella visita di città e santuari della Grecia, mostrando le differenze tra i personaggi descritti e la difficoltà a far confluire insieme tutte le testimonianze. Particolare rilievo viene riservato a Plutarco di Cheronea, che impiega il termine in varie occasioni e in riferimento a figure diverse, così che è possibile tracciare profili piuttosto dettagliati dei personaggi. Si riconsiderano gli usi della parola nelle epigrafi, che generalmente vengono accostate alle testimonianze letterarie, ma che in realtà sembrano restituire un'immagine diversa delle funzioni ricoperte dai personaggi nominati. Infine, si affronta il problema del rapporto del termine periegetes con exegetes, soprattutto in relazione a Pausania. -
La mediazione linguistico-culturale. Voci e istanze dall'Accademia
L'interpretazione di modelli epistemici, sistemi assiologici e scenari socioculturali, e la trasposizione di testi e concetti da un idioma ad un altro, costituiscono le comuni sfide ermeneutiche che da sempre e in ogni area geografica sottendono al compito di traduttori e interpreti. I 14 saggi del volume presentano molti dei nodi che interessano quanti si occupano di mediazione linguistica e culturale in ambito universitario, incastonandoli ora nell'orizzonte più ampio degli studi filologici e di storia della lingua, ora nel panorama delle indagini linguistiche e glottodidattiche odierne. Il quadro che ne emerge abbraccia lingue romanze, germaniche e slave; le ""voci e istanze dall'accademia"""" così raccolte esemplificano da una parte le criticità che sorgono durante le attività di mediazione, dall'altra le difficoltà del percorso di preparazione professionale del mediatore. Al contempo, gli autori propongono strategie e risorse per superare gli uni e gli altri ostacoli, nella certezza che l'interazione plurilingue sia un valore fondamentale delle società moderne, che oggi può e deve essere facilitata da professionisti adeguatamente preparati."" -
Shakespeare
"Shakespeare"""" di Franco Marucci si astiene dall'applicare dall'esterno chiavi teoriche forzate, arbitrarie e a priori totalizzanti del letterario. Agendo sempre con scrupolosa aderenza al testo il volume cerca di portare alla luce, nella consapevolezza che ogni nuovo libro su Shakespeare è inevitabilmente una risistemazione di precedenti interpretazioni, i principali agoni concettuali, dialettici, simbolici ed epistemici che emergono dalle opere shakespeariane. L'analisi muove da una ricognizione generale del macrotesto shakespeariano, riassume la ricezione critica sin dagli esordi cinquecenteschi e seicenteschi sino a oggi, traccia una biografia provvisoria del drammaturgo, discute i poemetti giovanili e i sonetti, e tratta estensivamente le opere teatrali una per una. La tradizionale divisione dei drammi shakespeariani in sottoinsiemi convenzionali tematici e cronologici (come drammi storici, commedie eufuistiche, drammi romani, commedie mediane e tarde, grandi tragedie, romances) è fondamentalmente accettata, ma promuovendo alcuni dei drammi dalla categoria degli """"sperimentali"""" a quella dei """"drammi maturi""""." -
Archivio di Babatha. Un'esperienza ai confini dell'Impero romano
La monografia rappresenta lo sviluppo di precedenti studi, pubblicati a partire dal 2018, sul cosiddetto ""Archivio di Babatha"""", contenente 35 papiri denominati """"Papiri Yadin"""" dal nome del loro scopritore. Sono stati esaminati i documenti recanti atti processuali: al fine di ottenere una visione il meno possibile parziale e frammentaria, si è ritenuto di dover inserire lo studio degli stessi in un contesto maggiormente complesso che tenesse in considerazione le fonti attestanti quella che era la situazione giuridica processuale nelle province occidentali. Si è tentata anche una ricostruzione più ampia di alcuni aspetti del processo privato, ricostruzione che trova un punto di approdo nei cosiddetti Fragmenta Augustodunensia. Dall'indagine è emersa una realtà complessa e dinamica delle procedure, che pur si svolgevano nell'ambito delle maglie normative edittali e legislative. È emerso che la tecnica del processo formulare risulta articolata in modo flessibile nelle sue parti ritenute non essenziali, e che proprio tale fattore l'avrebbe resa applicabile anche nelle province più lontane dall' Urbs."" -
Democrazia e buon governo. Cinque tesi democratiche nella Grecia del V Secolo a.C.
Ogni democrazia, antica o moderna, subisce la tensione fra due diversi principi. Il primo è quello egalitario. Il secondo principio è quello secondo cui i regimi sono giusti solo se assicurano il bene comune. Scopo di questo saggio è ricostruire le argomentazioni con cui, nel mondo greco del V secolo a.C., i sostenitori della democrazia rivendicarono la validità della democrazia come forma di governo non solo 'giusta', ma soprattutto 'capace di ben governare'. Quasi sempre i testi a nostra disposizione ci offrono solo rapidi accenni, minimi frammenti argomentativi: ma questi frammenti, messi l'uno accanto all'altro, rivelano una intima e inaspettata coerenza reciproca. Emergono così cinque 'tesi democratiche', fra loro interconnesse: il che conferma l'esistenza, nel mondo greco, di una 'teoria democratica della democrazia' volta a mostrare come il governo dei molti sia più efficace che il governo dei pochi 'migliori'. Nello stesso tempo, si manifestano sorprendenti e illuminanti consonanze con il pensiero politico moderno e contemporaneo: perché, anche a distanza di millenni, problemi teorici simili conducono ad argomentazioni necessariamente simili. -
Sviluppo umano e relazioni economiche. L'utilità sociale tra etica e diritto
Qual è il ruolo dell'utilità sociale nella Costituzione Italiana? A partire da una analisi del dibattito costituente e delle sue radici culturali che trovano un riferimento essenziale nel concetto di utilità elaborato nella filosofia morale dell'illuminismo scozzese (David Hume, Adam Smith), il volume mostra come la Costituzione disegni un complesso rapporto fra economia e politica che ha al centro un progetto di sviluppo individuale che non è riducile al conseguimento del solo benessere materiale della collettività. Nelle intenzioni dei costituenti l'utilità sociale, vero e proprio architrave della costituzione economica, è strettamente connessa alla tutela della salute, del lavoro, del diritto al riposo come spazio per la coltivazione di sé e delle proprie relazioni affettive e amicali. Questo orizzonte di senso sembra essersi smarrito nel periodo più recente, in cui invece l'utilità sociale viene frequentemente identificata con la tutela della concorrenza e dei diritti dei consumatori. -
In ricordo di Remo Martini
Remo Martini (23.7.1933 - 25.9.2019), laureatosi a Siena con Arnaldo Biscardi, seguì nel 1962 il maestro all'Università di Genova per essere poi chiamato ad Urbino, dove rimase dal 1964 al 1973, e tornare quindi finalmente nella sua Siena, ove per vari decenni ha insegnato diritto romano, dedicandosi altresì al diritto greco, e dove fu a lungo preside della facoltà di giurisprudenza. È autore, oltre che di numerosissimi articoli, di varie monografie ed altresì di manuali di istituzioni di diritto romano e di diritti greci. Ha rappresentato per tanti anni una figura centrale e molto amata nell'ambito degli studi giusantichistici, e si ricorda in particolare la sua partecipazione ai Symposia sul diritto greco antico e soprattutto ai convegni dell'Accademia Costantiniana, di cui fu tra l'altro vicepresidente, partecipando puntualmente ad ogni incontro con relazioni e interventi. I colleghi, i suoi allievi ed altri amici a lui da sempre legati hanno voluto dedicare alla sua memoria questa piccola silloge di scritti romanistici e giusgrecistici, una sorta di liber amicorum che si aggiunge ai tre volumi, pubblicati nel 2008-2009, di Studi in suo onore. -
I Fantastimici e la marmellata arrosto
I gatti del coro si trovarono così bene con noi che chiesero di rimanere per tutta l'estate. Ma 7 Fantastimici più 39 Gatti del Coro Scalcagnato, più Fritz, più me stessa voleva dire 48 bocche da sfamare. Anzi 49, visto che Coco - anche se era magro - mangiava per due. Età di lettura: da 3 anni. -
L' ultima pista
1980, otto dicembre. Mark David Chapman spara cinque colpi di pistola calibro 38 nella schiena di John Lennon. Bob Collins, giovane newyorchese di origine irlandese, in quello stesso giorno perde i genitori a causa dell'esplosione di un'autobomba. ""Lennon aveva quarant'anni e aveva appena registrato """"Double Fantasy"""", dedicato a suo figlio Sean e alla moglie Yoko Ono. Mio padre ne aveva trentanove e non mi aveva dedicato neanche cinque minuti della sua vita"""". Inizia da qui la storia di Bob, che un giorno decide di partire alla ricerca di un passato familiare del tutto sconosciuto, e di ricostruire la vicenda della bisnonna Louise, nata in Polonia e poi prostituta in Argentina. Nel suo viaggio incontrerà il marinaio Corto Maltese, il bandito Butch Cassidy, e altre persone, dal passato nebuloso e inquietante. Il viaggio in Patagonia sulle tracce della sua storia porterà Bob a misurarsi con personaggi avventurosi e luoghi affascinanti."" -
Motu-iti. L'isola dei gabbiani. Ediz. a colori
Che cosa succede sull'isola di Pasqua? Terribili scritture e violente appaiono sulla pietra, spaventando il piccolo popolo pacifico. Chi è Makamake, il cattivo dio-uccello? E perchè gli uccelli, poi, diventano cattivi davvero? E chi grida e piange su Motu-Iti, scoglio solitario? E come nasce, poi, uno strano Carnevale? Motu-Iti è una storia di spazio, di bene e di male. Età di lettura: da 10 anni. -
Nel buio splendeva la luna
Un libro unico, un omaggio alla grande tradizione poetica tedesca, alla sensibilità, al patrimonio culturale di un Paese che impariamo a conoscere meglio perché divenuto parte della grande casa comune di noi tutti. Mescolando Goethe, Rilke, Brecht a Christine Nostlinger, Michael Ende, Erich Kastner, senza distinzione di alto e basso, di vecchio e nuovo, il linguaggio poetico arriva al giovane lettore in forma di poesia senza fine, in giochi di parole, saghe, leggende e bugie in versi, ballate e poesie di denuncia. Resa lieve dalle giocose e ironiche illustrazioni di Rotraut Susanne Berner, la raccolta ha le caratteristiche di una strenna. Età di lettura: da 8 anni. -
La storia del Califfo Cicogna
"Chi inspirerà questa polvere pronunciando la parola Mutabor potrà trasformarsi in qualunque animale"""" dice una misteriosa boccetta. L'ingenuo Califfo non crede nella misteriosa boccetta, e così eccolo zampettare in riva a uno stagno con il fedele Visir, tutti e due tramutati in eleganti cicogne. Età di lettura: da 7 anni." -
P come prima (media). G come Giorgina (Pozzi)
A come alberi, ma anche come Andrea; B come banchi, ma anche come Bice; C come compiti, ma anche come Criss; D come diario, ma anche come Dario... E F? F soltanto come fifa. Di chi? Di Giorgina Pozzi, naturalmente, e del suo terribile latino! In una villa tra gli alberi, un anno lontano di scuola media in cui succede di tutto, raccontato con vivacità, freschezza e ironia. Come se fosse oggi. Età di lettura: da 8 anni. -
Gli occhi del mare
Un ragazzo troppo solo su un'isola abitata in prevalenza d'estate. Una barca che porta un carico terribile, una villa misteriosa. Dario, il protagonista, incomincia come per gioco la sua ricerca della verità. I grandi lo lasciano fare, ma quando le vigne del padre vengono incendiate, quando la quiete dell'isola rivela la sua faccia di omertà e paura, Dario è costretto a fare i conti con la realtà. Storia di un sequestro e storia di iniziazione, il romanzo racconta il momento difficile in cui, per diventare grandi, bisogna guardare negli occhi i padri e accettarne gli errori. Età di lettura: da 10 anni. -
Le avventure di Tom Sawyer
Uno dei capolavori di Mark Twain, in cui il gusto per l'avventura è costantemente legato a una graffiante vena umoristica. Un romanzo che dopo oltre cent'anni, pur in un mondo profondamente cambiato, riesce a far immedesimare il giovane lettore con il protagonista e i suoi compagni d'avventure. Età di lettura: da 8 anni. -
Il principe felice
La storia di una profonda amicizia tra una piccola rondine e un principe di pietra ornata da gioielli preziosi. Amicizia che diventerà amore e condivisione di una sorte apparentemente amara. Nonostante l'imminente arrivo dell'inverno, la rondine rinuncerà a migrare per aiutare il principe a distribuire le sue ricchezze ai poveri della città. Età di lettura: da 7 anni. -
Un angelo, probabilmente
Carlo è orfano dal 1944: un bombardamento ha distrutto la sua famiglia e la sua casa. Viene ospitato in un istituto nel quale passa infanzia, adolescenza e giovinezza, ma a dargli un futuro sono lo studio e il lavoro. Si permette un giorno di vacanza, e sceglie di andare in Africa. Un giorno in quel remoto e misero paese africano dove si trova scoppia la guerra civile, che gli si presenta nella persona di un bambino, rimasto orfano come lui. Carlo lo porta nella sua casa che diviene rifugio per altri bambini travolti dalla guerra: ma gli uomini dei due eserciti decidono per la sua distruzione e solo un miracolo può salvare la casa-rifugio. Età di lettura: da 11 anni. -
Storie di cavalli. Ediz. illustrata
Per scrivere questo libro gli autori hanno fatto il giro del mondo, dalla Turchia alla Mongolia, dalla Francia al Tibet, raccogliendo storie, fiabe e leggende dedicate al cavallo. Al passo, al trotto o al galoppo, queste storie costituiscono un autentico omaggio alla specie equina, ma sopratutto ci comunicano che il potere dell'immaginazione è più forte del tempo e che il piacere della narrazione non conosce confini. Età di lettura: da 8 anni. -
Spade maghi supereroi
Dalle città dell'antica Grecia all'Inghilterra avvolta dalle nebbie, dalle contrade favolose della Persia alla Svizzera circondata dalle Alpi ecco qui riuniti ben dieci personaggi straordinari, ricchi di astuzia e di coraggio, di intraprendenza e di generosità. Sinbad, Ercole, Robin Hood, Aladino, il futuro re Artù e gli altri sono eroi senza macchia e senza paura. Di più: sono supereroi, e le loro avventure sono tra i racconti più belli da leggere e da ricordare. Età di lettura: da 8 anni.