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Un italiano Monsignore. Pietro Barbieri Il primo cappellano di Montecitorio
In questo volume è delineato in forma narrativa, ma sulla base di autorevoli testimonianze e fonti di archivio anche inedite, il profilo di Pietro Barbieri (1893-1963), sacerdote lombardo, protagonista della vita culturale, politica ed ecclesiale italiana dai primi anni del Novecento sino agli anni Sessanta. Nella diocesi di Vigevano (PV) scrive le prime pagine del suo ministero sacerdotale. Poi in Francia, negli Stati Uniti e in Inghilterra si dilatano i suoi orizzonti: si dedica alla cura degli emigrati italiani. A Roma sperimenta l'universalità della Chiesa con il servizio nella curia romana e raffina la sua missione mostrandosi un grande italiano: in piena occupazione tedesca, rischia per salvare ebrei e perseguitati politici, diventa l'anima del CLN. Negli anni del dopoguerra non c'è governo alla cui formazione non abbia discretamente contribuito, favorendo l'unità tra le forze politiche. Infine, a Pieve del Cairo si consuma, nella vivida fantasia della carità, l'avventura di questo zelante sacerdote, vissuto tra i rovi e i conflitti del tempo, ma sempre vicino al popolo. -
Conf(l)essioni. Fenomenologia di uno spirito
Al giorno d'oggi il filosofo patisce una crisi di credibilità: personaggio anacronistico, fuori luogo, pare reduce da un passato irrecuperabile. La stessa filosofia suscita un'impressione di estraneità, al confronto con nuovi paradigmi scientifici e con lo spettacolo mediatico. Eppure il filosofo custodisce ancora un'imprevedibile vitalità, un'urgenza: qual è la particolarità della sua missione? Che cosa è in grado di donare ai contemporanei? Cosa lo rende quanto mai necessario nell'epoca di una ritrovata barbarie? «Il pensiero è il fatto che il tutto non basta, che c'è dell'altro oltre al tutto, un desiderio per il quale il mondo non può bastare, per il quale il tutto è trovato ancora mancante». Prefazione di Silvano Petrosino. -
Famiglia: un'opera d'arte. Riflessioni sull'Amoris laetitia attraverso i grandi pittori
"In questo libro Giuseppe Pani approfondisce, dal punto di vista teologico- morale, alcuni temi dell'Esortazione apostolica di papa Francesco. Consapevole che non si comunica soltanto con le parole ma anche con le immagini, l'autore si serve di alcune suggestive opere d'arte antica e contemporanea per esprimere quanto pensa nella mente e sente nel cuore. I dipinti e gli affreschi che accompagnano la lettura del libro non sostituiscono la parola ma la approfondiscono, la amplificano, suscitando nuove emozioni, suggestioni e comprensioni. L'autore si serve di questa modalità espressiva per annunciare il Vangelo della famiglia, la buona e lieta novella della vita coniugale e familiare. Egli considera la famiglia un'opera d'arte capace di suscitare emozioni, sentimenti, di trasmettere valori umani e cristiani, di insegnare a vivere e ad amare, di aiutare a compiere scelte responsabili di vita, di rendere la vita delle persone bella e significativa; invita a percorrere la via della bellezza della vita coniugale e familiare."""" (Dalla Prefazione di Salvatore Cipressa)" -
Via Crucis con Tommaso Reggio
La Via Crucis è un atto di gratitudine al Padre per l'immenso dono della salvezza, operata mediante la passione, morte e risurrezione di Gesù. Al tempo stesso, è una contemplazione della figura del Cristo sofferente e morente, che ci appare come uomo sfigurato e sconfitto. Ma la morte non è il definitivo sbocco della vita del Figlio di Dio: la sua sofferenza ha aperto a Lui la glorificazione, nello splendore della risurrezione, e a noi la giustificazione dei nostri peccati. Accompagnati dagli scritti e dalle testimonianze delle eroiche virtù di monsignor Tommaso Reggio, percorriamo spiritualmente l'itinerario della Via Crucis, per comprendere quanto egli ha imitato il divino Maestro nel cammino esigente della sequela e, nella forza dello Spirito Santo, è stato testimone dell'amore forte come la morte (cfr. Cantico dei cantici 8,6). Uniti con il cuore e la mente a questo santo Pastore della Chiesa, vogliamo salire con trepidazione e speranza il Calvario e meditare sulla sofferenza del Cristo. L'insegnamento di colui che è teneramente venerato come padre della Congregazione delle Suore di S. Marta ci aiuti a riscoprire questa immensa lezione di dolore e di amore, per decidere un passo nuovo di conversione e di apertura accogliente e umile agli altri. Il Figlio di Dio sul Golgota soffre anche le nostre angosce per aprirci cammini, forse inattesi, di risurrezione. Dalle piaghe delle sue mani, dei suoi piedi, del suo costato, e sicuramente del suo cuore, si irradia quella luce che tutto cambia in risurrezione. Questa luce l'hanno colta per prime le donne, le uniche rimaste fedeli, a parte Giovanni, le più esposte, le più capaci di amore, come dimostra il gesto della Veronica che asciuga il Volto di Cristo. -
Diversamente uno. Riflessione sull'interculturalità nella vita fraterna
La comunità che vive nella spiritualità francescana, caratterizzata dai valori della povertà e della minorità, è fondata sulla verità e la trasparenza nelle relazioni umane. La sua vita è totalmente orientata verso la chiamata alla missione universale, cioè ad abbracciare l’intera diversità del mondo perché Dio si esprima in tutta la sua grandezza. Diversamente Uno, ovvero l’unità nella diversità intesa non come ostacolo da superare o battaglia da vincere, ma come risorsa per una manifestazione più vera del volto divino. L’esprimersi diversamente, con tutto ciò che significa in termini di ricchezza e di limiti, non è ciò che impoverisce o indebolisce ma, anzi, ciò che arricchisce, che amplia e permette di avvicinarci maggiormente al mistero di un Dio che vuole che tutti gli uomini siano salvi. «Siamo sempre in cammino verso un amore più grande, ed è un lungo cammino di conversione» (Francescane Missionarie di Maria). -
E ricordati che io ci sarò. Una mappa per affrontare il lutto e rinascere alla vita
Questo libro è rivolto a tutti coloro che devono attraversare gli oscuri oceani del dolore e del lutto. Offre una mappa per orientarsi, grazie ad alcune «bussole» che possono aiutare a non smarrirsi e a trovare un significato di redenzione ad ogni nuova tempesta della vita. Condividendo il suo personale «bagaglio», l’autrice affronta temi fondamentali come l’accadimento dell’evento di morte, il processo di elaborazione del lutto, i modi per prendersi cura di sé e avviarsi verso la guarigione. L’auspicio è che possa essere d’aiuto non solo a coloro che vivono un lutto, ma anche ai professionisti della cura, ai pastori di anime e a quanti, a contatto con persone sofferenti e vulnerabili, desiderino costruire un nuovo orizzonte di senso che possa includere la speranza. -
Parole e gesti di cura. Un approccio fenomenologico
Negli ultimi decenni l’esercizio delle professioni di cura, in particolare in ambito infermieristico, ha assunto un profilo sempre più scientifico: sofisticate tecniche diagnostiche si sostituiscono alle risorse offerte dall’esperienza personale di chi esercita la cura, e il tratto specialistico della pratica clinica accentua molte volte il distacco nella relazione tra curante e curato. Da qui la necessità di una riflessione sulla cultura della malattia che sia in grado di mettere a disposizione del soggetto la capacità di dare parola a ciò che in realtà sente, teme, spera, vuole e in genere vive. Si tratta di recuperare e sviluppare determinate competenze esistenziali intese come capacità di conoscere se stessi, il proprio corpo, le proprie emozioni, i propri comportamenti, certi che questo sapere esistenziale è il territorio privilegiato per la costruzione di gesti di cura attraversati e nutriti dalla relazione. La fenomenologia costituisce lo strumento privilegiato che ci consente, attraverso il suo linguaggio, di dar voce a queste competenze esistenziali. Le parole dell’esperienza vissuta aprono alla scoperta di nuovi orizzonti, ci accompagnano nella revisione delle nostre direzioni di marcia, per riscoprire quel tempo quieto capace di rigenerare la relazione con noi stessi e con le persone di cui quotidianamente ci prendiamo cura. Svolgere una professione al servizio dell'altro richiede un impegno che si esprime attraverso una molteplicità di saperi caratterizzati da linguaggi e forme differenti. -
Semplicemente illumina. 200 pensieri per cercare il bello in ogni giorno
Una sera, dopo una giornata piena di piccoli inciampi, mi sono domandata: «Ci saranno, nelle cose che ho vissuto oggi, dei particolari che possano illuminare, anche solo debolmente, tutte le pieghe storte della mia giornata?». Da quel giorno ho incominciato a condividere su Facebook un pensiero serale, riassunto di ciò che in quella giornata che stava per finire avevo imparato, o del proposito di qualcosa su cui migliorare. Questa è la raccolta di quei pensieri, piccoli «luz», ossicini indistruttibili su cui tutto può essere ricreato per ciò che ha ancora da venire. Sarebbe bello essere come una candela: invece di dire «il buio è brutto», semplicemente illumina. -
Là dove nasce la vita
Il libro rende omaggio a queste quattro donne, che dedicarono le loro vite a centinaia di poveri, malati e abbandonati, facendo tutto ciò che era in loro potere per alleviarne le sofferenze e portare loro un aiuto disinteressato. Dimostra che l'essere umano, non importa tra quali difficoltà, è capace di fare il bene. Accompagnando le eccezionali eroine del racconto nella loro difficile ma bellissima scelta di vita, abbiamo l'opportunità di riflettere su cosa sia realmente valido e prezioso durante la nostra permanenza in questo mondo. L'autore, apprezzato teologo ed esperto di spiritualità, illustrando i dilemmi interiori delle eroine conduce il lettore nei recessi dell'anima umana. Insegna la difficile arte della conoscenza di sé e di prendere decisioni «là dove nasce la vita». -
Natuzza tra scienza e fede
Nella storia del cristianesimo i mistici presentano talvolta una fenomenologia in parte studiabile anche con criteri scientifici: essi sembrano essere così il trait d’union tra scienza e fede. Questo saggio va in tale direzione, studiando alcuni fenomeni propri di Natuzza Evolo (1924-2009), di cui è in corso la causa di beatificazione. «Natuzza, lei si sente una persona straordinaria?». «No, mi sento un verme di terra! Io sono una poveraccia! Io non mi sento niente, proprio niente!». -
Sala della comunità e fede
Fotogrammi di un film possono essere più efficaci di una predica in chiesa? È possibile che i contenuti che transitano all’interno della sala della comunità possano trasformarsi in veicoli per un percorso di fede personale e comunitario? Come coinvolgere una comunità cristiana in questi percorsi di ricerca di Dio? A questa e altre domande intriganti risponde l’autore del volume cercando di impastare la sete di assoluto con le poltrone della sala e i bit del digitale. Una prospettiva utile per connettere chi gestisce la sala con gli operatori pastorali, sempre nell’ottica della sostenibilità e del maggior coinvolgimento degli spettatori. -
Marisa, la prima top manager italiana
Marisa nasce a Ceva e da bambina sogna di fare la lavandaia. Con tenacia, coraggio e capacità diventa la prima top manager italiana. Si divide tra Torino, Milano e New York ma ama tornare al paese natale per pranzare con i suoi cari e alle raffinatezze degli chef preferisce l’insalata russa della piccola trattoria d’infanzia. È elegante, intelligente, ironica e cosmopolita. Il suo pensiero si riassume in queste parole: ""Il mio ottimismo e le mie certezze derivano da due aspetti: sono pronta ad affrontare cambiamenti e sfide e penso che possiamo avere un domani migliore dell’oggi perché molto dipende da noi"""". Prefazione di Rita Levi Montalcini."" -
Educare alla vita bella si può. Percorso teologico e proposte per l'animazione
Il periodo in cui viviamo è stato definito in molti modi: l’età del disincanto, il tempo della post-verità, la società liquida, l’era dell’evaporazione del padre… Invece di spaventarci, come educatori, docenti, catechisti, genitori cristiani possiamo convertire l’occasione di vivere in questa epoca in opportunità: ciò implica comprendere cosa siamo chiamati a offrire al mondo e quanto esso abbia bisogno di noi, proprio per portare a compimento la sua aspirazione di bene e riuscita per l’uomo. Educare cristianamente, evangelizzare, insegnare religione non è obsoleto, ma anzi necessario più che mai: è importante però esplorare quali aspetti dell’annuncio di Cristo e della pedagogia cristiana siano da potenziare e coltivare oggi. Il libro tratteggia una diagnosi culturale del nostro tempo e presenta una proposta metodologica, ampiamente sperimentata, capace di intercettare l’interesse dei ragazzi. -
Il manuale del perfetto chierichetto
inistranti: sono i ragazzi e le ragazze che servono all’altare durante le celebrazioni liturgiche. Tradizionalmente, sono chiamati chierichetti. Però l’importante non è il nome: è che siano ragazzi e ragazze intelligenti, motivati e capaci. Perché la Messa è il momento più importante della vita dei cristiani e della Chiesa. Essere lì, vicino all’altare, al servizio del sacerdote e della comunità che celebra, è una cosa preziosa: in questo manuale troverai un aiuto per sapere sempre meglio cosa fare e, soprattutto, per non dimenticare mai il perché lo stai facendo. Servire Messa è un cammino di fede che inizi per diventare un cristiano convinto ed eccezionale. -
Sono vedova: e adesso?
Ogni donna ha il proprio modo di vivere la vedovanza, ma tutte hanno bisogno di parlarne. In punta di piedi, in queste pagine, l'autrice entra in contatto con loro attraverso una serie di domande a risposta libera, in una sorta di storytelling terapeutico. È consapevole che, come per tutti gli interrogativi che riguardano la vita, non ci sono risposte giuste o sbagliate: semplicemente ci sono questioni cui ognuna risponde con la propria storia, le proprie capacità e le abilità acquisite col tempo. Quanto è emerso dai loro racconti viene dunque messo a disposizione di quelle donne che, ogni giorno, combattono per far fronte alle difficoltà, nel ricordo di quello che è stato e non è più, che non hanno un ambiente affettivo che le sostiene e che, per pudore o mancanza di mezzi, non chiedono aiuto a un terapeuta. -
Pensare con il presente con Simone Weil
Simone Weil (1909-1943) ha manifestato, nell’arco di tutta la sua breve esistenza, una responsabilità insieme intellettuale, morale e politica, che conferisce alla sua opera una coerenza che non smette di interrogarci: l’impegno politico, l’insegnamento, il lavoro in fabbrica, la partecipazione alla guerra civile in Spagna e infine la ricerca ossessiva di un coinvolgimento diretto nella lotta di resistenza, tutto è vissuto con il desiderio di attraversare con la mente e il corpo i drammi e i problemi del suo tempo. Ella ha vissuto con straordinaria intelligenza quella volontà di comprendere la natura reale dei problemi per cercare un principio, una sorgente diversa dalla forza che in qualche modo ne limiti l’eccesso e che va costantemente alimentata e costruita dentro di sé come un’architettura: «Il fine della vita umana è costruire un’architettura nell’anima». Figlia del suo tempo, ne ha attraversato con la mente e il corpo i problemi e i drammi, sollevando questioni che sono ancora le nostre: prima fra tutte, quella dello “sradicamento”, ossia la dismisura e lo squilibrio provocati dall’egemonia della forza che spalanca l’abisso del malheur, della sventura che può ridurre l’uomo a cosa. Le domande poste da Simone Weil continuano a risuonare in noi, nella convinzione che solo da un rinnovamento radicale del pensiero e del pensare può nascere un nuovo “equilibrio” tra l’uomo e le cose, o meglio, tra l’uomo, il cosmo e il divino. -
Don Oreste Benzi fratello di tutti. Nelle testimonianze di chi lo ha incontrato
Don Oreste Benzi (1925-2007), fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, è stato un testimone del Vangelo capace di cambiare il destino di molte persone e di realizzare, con la semplicità di un bambino, cose ritenute irrealizzabili. Di lui è in corso la causa di canonizzazione. Alla Chiesa non interessa fare i «santi subito», ma fare i «santi sicuri». Questo libro non serve, quindi, a «fare presto», ma a dire: «È proprio vero!», facendo riecheggiare la vox populi: senza di essa, infatti, la Chiesa non potrebbe neppure iniziare una Causa di beatificazione. In altre parole, la Chiesa non può prescindere dal «fiuto» del popolo di Dio, capace di avvertire l’«odore di santità» da qualsiasi parte provenga. Un «fiuto» che, come dimostrano queste pagine, appartiene sia ai «piccoli» – i poveri, i bambini, i disabili, i malati, gli anziani, i giovani, gli zingari, le donne di strada, le famiglie, i clochard… – sia a chi appare «grande» agli occhi degli uomini, come i pastori (cardinali e vescovi) e le personalità (giornalisti, imprenditori, professori). -
Potere della preghiera. Manuale pratico per ottenere una risposta
Coloro che seguono il messaggio evangelico possono anche avere momenti di crisi, ma non raggiungono la disperazione, perché si rivolgono a colui che ha parole di vita eterna. La preghiera è il ponte che lega intimamente a Dio. Bisogna avere però il cuore puro, disinteressato, benevolo. In una parola bisogna avere l'amore che Dio ha per l'uomo, quello che Gesù insegna ai suoi discepoli. Oggi il mondo ha bisogno di questo amore puro, ma allo stesso tempo coinvolto, che solo Dio può realizzare. La fede deve diventare forza di penetrazione nel dolore dell'uomo. Uno stato che nasce dall'essere appassionatamente innamorati di Cristo; è lui che ci insegna a pregare, che ci indica la strada, rivelandoci il potere che contiene la preghiera: quella che ottiene sempre una risposta. -
Vangelo di Marco. Commento concentrato. Esegesi tutta polpa
Scrivere un commento a un vangelo non è certo un’opera originale: ce ne sono di tutti i gusti, di tutte le taglie e di tutti i prezzi. Quelli davvero buoni spesso sono anche assai voluminosi. Ma chi ha il tempo di leggerli? Da qui l’idea di provare a concentrare l’ampiezza di vedute dei grandi commentari su Marco in un libro di proporzioni modeste che evitasse le discussioni degli specialisti ma offrisse i risultati a cui sono giunti. Cioè offrire la polpa e non la buccia o i semi delle discussioni. Queste pagine si propongono di accompagnare il lettore all’approfondimento del vangelo di Marco, avanzando delle questioni e suggerendo delle risposte. Un testo, infatti, ci apre le sue ricchezze solo se siamo in grado di fare delle buone domande e la Bibbia non fa eccezione. -
Le mie orme verso la vita. Grazie, Francesco!
Un avvenimento improvviso. La realtà che finalmente si svela così com'è, senza più i filtri dell'abitudine e dell'ordinario. Una seconda occasione per vivere in pienezza, con consapevolezza e amore. Il desiderio irrefrenabile di dire grazie e di incontrare il mondo in modo nuovo. Perché il dono ricevuto si può diffondere e restituire. Segui le mie orme: ti porteranno in una dimensione diversa e nella gioia di vivere