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Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese. Cicloesplorazione da Caposele a Santa Maria di Leuca
La Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese è uno straordinario itinerario, tra storia e natura, nell'Italia interna del Sud. Il percorso si snoda tra Campania, Basilicata e Puglia, lungo le tracce storiche del più grande acquedotto d'Europa. Si pedala ""sull'acqua"""" per 500 chilometri, dall'Irpinia al Salento, passando per il Vulture, l'Alta Murgia e la Valle d'Itria, attraverso un percorso che mette insieme il fascino dei luoghi con l'opera dell'uomo, producendo bellezza. Si segue la condotta storica dell'Acquedotto Pugliese, realizzata tra il 1906 e il 1939, un'opera magnifica di pregiata archeologia industriale. Pedalando su strade secondarie e sentieri sterrati, un perfetto itinerario gravel, si attraversano borghi arroccati e incantevoli città del Mezzogiorno ma anche straordinari ambienti naturali. Da Caposele a Santa Maria di Leuca è un susseguirsi di emozioni, suddivise in nove tappe, che culminano nell'arrivo trionfale davanti alla Cascata Monumentale, nel cuore del Mediterraneo."" -
Il «caso» Fiorenzo Magni. L'uomo e il campione nell'Italia divisa
Nel gennaio del 1947 Fiorenzo Magni venne processato per aver partecipato nel 1944, vestendo la camicia nera della Repubblica Sociale Italiana, alla battaglia di Valibona, sull'Appennino pratese, in cui cadde il comandante partigiano Lanciotto Ballerini, un mito della Resistenza toscana. Magni fu assolto grazie all'amnistia Togliatti, ma per lui non ci fu mai pace. Negli anni seguenti, nonostante gareggiasse con due mostri sacri come Coppi e Bartali, conquistandosi la fama di ""Terzo uomo"""", per molti, soprattutto in Toscana, rimase il """"fascista"""" a cui era difficile perdonare il passato. Grazie alla scoperta di documenti processuali inediti e alle testimonianze di vecchi partigiani, Walter Bernardi torna a raccontare quella storia di corse in bicicletta e di lotte politiche sullo sfondo della guerra civile, della Liberazione e della difficile ricostruzione di un'Italia uscita distrutta da anni di lacrime e sangue e che ancora oggi fatica a rimarginare quelle ferite. «Una ricostruzione coraggiosa che ha come obiettivo di fornire finalmente un'onesta ridefinizione della vita dell'uomo Magni e, al contempo, di contribuire a mettere fine, nei luoghi in cui il campione Magni è nato e cresciuto, a quel processo di rimozione collettiva che ne ha caratterizzato la damnatio memoriae sportiva». (dalla prefazione di John Foot)"" -
Let my people go surfing. La filosofia di un imprenditore ribelle
"Sono più di sessant'anni che faccio l'imprenditore. Faccio fatica a dirlo: è come ammettere di essere un alcolizzato o un avvocato. È una professione che non ho mai rispettato. Buona parte dell'imprenditoria è ostile alla natura, distrugge le culture autoctone, ruba ai poveri per dare ai ricchi e avvelena la terra con gli scarichi delle fabbriche. Ma l'imprenditoria può anche produrre cibo, curare malattie, controllare la crescita demografica, dare lavoro e in generale arricchire le nostre vite. E può farlo guadagnandoci e senza rinunciare alla propria anima. È di questo che parla questo libro. I miei valori sono il risultato di una vita vissuta nella natura e della mia passione per gli sport cosiddetti estremi, lo, mia moglie Malinda e gli altri ribelli di Patagonia abbiamo imparato da questi sport, dalla natura e dal nostro stile di vita alternativo, e abbiamo applicato queste lezioni alla gestione della nostra azienda."""" (Dall'introduzione alla prima edizione). """"In origine 'Let my people go surfing' doveva essere un manuale filosofico per i dipendenti di Patagonia. Mai mi sarei aspettato che sarebbe stato tradotto in più di dieci lingue, utilizzato in licei e università e che avrebbe addirittura influenzato grandi multinazionali... Abbiamo sempre considerato Patagonia come un esperimento, come un modo alternativo di condurre un'azienda. Nessuno di noi sapeva per certo se avrebbe funzionato, ma quello che sapevamo era che non ci interessava fare affari come tutti gli altri. Beh, è passato quasi mezzo secolo... e continuiamo a sopravvivere, addirittura a prosperare."""" (dalla prefazione alla seconda edizione)" -
L' inquietudine delle isole. Piccole fughe tra atolli e arcipelaghi
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Silvia Ugolotti, giornalista e viaggiatrice, ad accompagnarci tra isole e arcipelaghi vicini o sperduti, tra atolli da sogno e lembi di terre inquiete, spazzate dal vento o infiammate dai vulcani, per apprezzare la liberta solitudine, la lontananza e l'abbraccio del mare. -
La grammatica della sobrietà. Piccole rivelazioni sui piaceri dell'essenziale
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita David Lefèvre, scrittore ed esploratore del mondo che da anni vive un'esistenza frugale e autosufficiente in una capanna a stretto contatto con la natura e il ritmo delle stagioni, a raccontarci i pregi della sobrietà, antidoto alla civiltà dell'abbondanza e strada per una felicità inattesa. -
Se cammino, vivo. Se di cancro si muore, pur si vive
"Sono arrivato fino all'oceano a piedi e ho un cancro inoperabile. L'ho gridato davanti all'Atlantico e l'oceano mi ha risposto. Mi ha detto: 'Sei un pazzo, ma non ti fermare'. Il Cammino di ogni malato inizia dal momento in cui è diagnosticata la malattia; poi tocca a noi, solo a noi decidere in che direzione andare, non importa la strada che si fa o dove si va, ma come. Qualcuno l'ha detto molto prima di me: ogni cammino inizia con il primo passo"""". """"La parola cancro fa paura"""", scrive Andrea Spinelli affetto da un adenocarcinoma alla testa del pancreas in stato avanzato e non operabile dall'ottobre 2013, """"ma non deve essere un tabù"""". Lui ci convive da quasi cinque anni, un passo alla volta, ed è proprio il caso di dirlo, visto che per restare in equilibrio, per tenerlo a bada, ha deciso proprio di camminare. Questo antico e naturale modo di muoversi lo fa star bene e diventa il suo modo di ringraziare la vita, nonostante tutto. Andrea ha cominciato con viaggi brevi, il tragitto casa-ospedale, e poi, pian piano, è passato ai grandi cammini: la Romea Strafa, la Via Francigena, il Cammino di Santiago... In mezzo, ci sono stati momenti difficili, i""""pit-stop"""" necessari per riprendere le forze, per affrontare le terapie, o sottoporsi ai temuti controlli. Il suo contapassi però aumenta di giorno in giorno e oggi conta più di settemila chilometri, perché """"se di cancro si muore, pur si vive""""." -
La felicità viaggia in corriera
La corriera è un microcosmo che ti accoglie, che ti culla, e che ti porta via lontano. Leggendo le avventure on the road e seguendo i consigli di Paolo Merlini alla fine verrà anche a te voglia di mollare gli ormeggi e di partire alla scoperta del mondo che c'è tra la soglia di casa e l'infinito. Questo libro ti suggerirà autolinee di tutti i generi, ti consiglierà itinerari insoliti per costruire il portolano sentimentale di un'Italia nascosta, attraversata da vecchie strade secondarie. Montando in corriera darai vita a una nuova geografia, più vera ed emotiva, perché questo mezzo ti permette di partire senza altro scopo che quello di viaggiare. ""Un viaggio con un punto di vista particolare, collocato a due metri e mezzo d'altezza, alla ricerca di incontri, locande, taverne, scovando per primo eccellenze di cibi e vini. Un viaggio lento, ruvido, autentico. Una mappa del tesoro per viaggi felici."""" (dalla prefazione di Claudio Visentin, scrittore e fondatore della Scuola del Viaggio)"" -
Decalogo semiserio di un ciclista anomalo
"C'è il mondo che ti pare uno schifo, una congiura contro di te? Prendi la bici e pedala. La tua compagna ti ha appena detto che non ti capisce? Nessuno ha risposto alla mail con cui proponevi un'idea che ti sembrava geniale? Monta in sella e pedala. Vai in bici. Vai in bici se vuoi dire qualcosa e non sai come e quando dirla."""" Dieci stravaganti regole per usare la bicicletta come piccola terapia per il fisico e per la mente. Con un avvertimento: se pedali per verificare se la media di oggi sia migliore di ieri, lascia perdere. Questo libro non fa per te. Qui si disserta delle acrobazie che un ciclista fa per evitare buche e automobili, dei tortuosi percorsi interiori con cui dribblare la fatica, soppesare le angosce, volare su cime che da terra non si oserebbe nemmeno immaginare. Perché solo in sella e senza record da battere, si attraversa il mondo con leggerezza e libertà." -
Yoga per ciclisti
Lo yoga sta rapidamente diventando uno strumento fondamentale per migliorare le prestazioni di ciclisti su strada che desiderano aumentare la flessibilità, la potenza del baricentro, l'efficienza respiratoria e la concentrazione mentale. Yoga per ciclisti è il primo manuale che prende in esame tutti questi elementi adattando tecniche di yoga ai ciclisti di tutti i livelli. La posizione china e la natura ripetitiva del ciclismo su strada possono accorciare e irrigidire gli ischiocrurali, rendere i flessori dell'anca e i quadricipiti soggetti a lesioni e provocare problemi a catena alla regione lombare o alle ginocchia. Attraverso tecniche adeguate basate sullo yoga, il ciclista potrà: avere una schiena, anche e muscoli ischiocrurali flessibili e meno soggetti agli infortuni da sovraccarico tipici dei ciclisti; rafforzare il baricentro per ottenere maggiore stabilità e potenza; adottare con più facilità una posizione aerodinamica e pedalare più a lungo con migliore comfort; imparare a respirare in modo più efficiente ed economico; raggiungere una disposizione mentale più concentrata e forte, che non lasci spazio a dubbi e distrazioni. Yoga per ciclisti è una risorsa pratica e funzionale, pensata come un manuale di allenamento. Tutti gli esercizi di allungamento, le posizioni di potenziamento e le tecniche di respirazione o recupero fanno diretto riferimento all'impatto sulla performance atletica. Prefazione di Hayley Winter. -
Ciclabili e cammini per narrare territori. Arte design e bellezza dilatano il progetto di infrastrutture leggere. Ediz. italiana e inglese
E se ciclabili e cammini parlassero, cosa ci direbbero? Questo libro si propone di dare voce a quei fili sottili e leggeri che sono i cammini e le ciclabili con i quali possiamo scoprire territori bellissimi e ricchi di arte, storia, gusto, mestieri e tradizioni. A ben pensarci infatti ciclabili e cammini sono strisce sulle quali si possono scrivere, disegnare e persino ricamare parole, immagini e simboli che raccontano i luoghi attraversati. Bisogna usare fantasia, arte e design per trasformare quelle lingue di asfalto in uno spettacolare biglietto da visita per quei paesaggi. Il progetto tecnico delle lunghe ciclabili, come Vento, può diventare qualcosa di più di quel che è oggi, ma perché questo accada occorre dilatare la sfida tecnica con un vero e proprio progetto di narrazione territoriale, ben diverso da uno storytelling commerciale. Qui si tratta di un progetto culturale con l'ambizione di rigenerare territori fragili attraverso un altro modo di fare turismo lento. Nel libro troverete alcune suggestioni catturate qua e là nel mondo, da reinterpretare e a cui ispirarsi per sperimentare nuovi linguaggi capaci di rendere parlanti ciclabili e cammini. -
Il suono della solitudine. Piccole storie da raccontare a te stesso
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita lo scrittore Michele Marziani a mostrarci i lati affascinanti della solitudine, una dimensione faticosa ma bellissima che aiuta a superare la paura del mondo, fa viaggiare il pensiero creativo, dona libertà e voglia di fare, a patto di essere sinceri con se stessi. -
L' atlante delle parole. Piccola guida per esploratori del linguaggio
La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Diego Fontana, scrittore cd esperto di comunicazione, ad accompagnarci in un viaggio sull'origine e l'uso delle parole, attraverso i misteri e le curiosità che celano, le insidiose somiglianze, gli aneddoti, i miti e le leggende, e il loro fascino seducente e a volte pericoloso. -
Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia centrale
«Ci si incastra in posti come questo per essere costantemente perseguitati dal desiderio di essere altrove. Ma, se fossimo altrove, moriremmo dalla voglia di farci un'idea di che cosa si nasconde dietro a questi nomi che mentre li pronunci già pensi di partire». Un viaggio tra gli Stan, nel cuore dell'Asia Centrale, vuoto geografico colmo di stupore e di assurdità. Attratto dall'estetica dello sfascio post sovietico, affascinato da una dimensione di desolata bellezza ricca di storie sepolte nella polvere, tra persone ospitali e doganieri corrotti, imam all'acqua di rose e mercanti svogliati, Tino Mantarro percorre quel che resta di un mondo un tempo attraversato da orde di mongoli, conteso da russi e inglesi nel Grande Gioco ottocentesco, e oggi, grazie agli investimenti cinesi, protagonista nella nuova Via della Seta. -
Italia in bici con gusto
Le guide di Viatoribus sono dedicate a microrealtà territoriali, comprensori turistici e piccole città d'arte e cultura. Sono guide che vanno alla ricerca del Genius loci: l'essenza storica, culturale, materiale e umana che rende unico tra tanti il luogo che si sta visitando. Raccontano il territorio attraverso storie, esperienze, pezzi di vita che costituiscono l'anima e il cuore dei luoghi. A noi di Viatoribus piace incontrare e ascoltare le persone, dare voce ai consigli di chi conosce segreti e bellezze di un territorio, descriverlo come se lo raccontassimo a un amico, presentarlo come un'opportunità da vivere. -
Prendo la bici e vado in Australia. Da Brescia a Melbourne alla ricerca della felicità
Un ""viaggio della vita"""" sognato per quasi cinque anni; un'idea che non è rimasta sulla carta ma si è concretizzata in un lungo balzo verso oriente di quasi 30.000 chilometri. Sarà il viaggiare in sé e non raggiungere la meta, Melbourne, a dare sollievo a Francesco Gusmeri, giovane cicloviaggiatore in cerca di una serenità che solo la strada potrà regalargli. Insieme a lui saliremo in piedi sui pedali lottando contro le salite turche e la neve del Pamir, gesticoleremo tentando di farci capire da burbere o losche guardie di frontiera, supereremo i 7690 chilometri di strade cinesi passando dal deserto alla giungla tropicale, arriveremo infine in Australia dove accarezzeremo un'idea ancora più folle di quella di essere partiti: restare all'altro capo del mondo per non tornare più. La bicicletta ancora una volta si rivela così strumento di diserzione e conoscenza."" -
Nati per camminare
«Io credo che il cammino salverà questa società malata. Perché camminare salva prima di tutto noi stessi». -
Oltre Dracula. Un cammino invernale nei Carpazi
Dracula è il primo nome che viene in mente quando si pensa alla catena montuosa dei Carpazi. La lunga spina dorsale che, piegata a forma di ferro di cavallo, lega gli stati al margine dell'Europa orientale, oggi è però una galassia sconosciuta e trascurata. Mario Casella l'ha percorsa d'inverno, a piedi e con l'aiuto degli sci. Il suo è stato un pellegrinaggio tra leggende sanguinarie, reminiscenze dell'epoca comunista e il profumo di resina delle foreste. Il viaggio è durato oltre quattro mesi: dalla capitale slovacca Bratislava alle gole danubiane delle Porte di Ferro, tra Romania e Serbia. A piedi, in costante dialogo con la neve e con se stesso, Casella ha riscoperto un mondo rurale ai margini dell'Europa, ricco di potenti storie umane. Un territorio dove il fertilizzante della Storia sta dando linfa a nuove sorprendenti realtà. -
La Via del Trasimeno a piedi. Un percorso ad anello intorno al lago in 7 tappe e 160 Km
Descrizione particolareggiata e affidabile degli itinerari. Mappe dettagliate dei percorsi in scala 1:50.000, Profili altimetrici chiari, Box di approfondimento storico, artistico e naturalistico, Tracce GPS da scaricare. Un percorso attorno al lago Trasimeno alla portata di tutti, all'incirca 160 chilometri (o duecentomila passi) in sette tappe attraversando i borghi più importanti del territorio tra cui Passignano, Città della Pieve e Castiglione del Lago e visitando l'Isola Maggiore, piccolo gioiello sull'acqua. Un cammino che diventa una cura per l'anima, godendo della vista del lago e delle sue dolci colline. -
Gite fuoriporta nei dintorni di Milano nord. 40 itinerari a piedi o in bici, tra natura, arte e storia, alla scoperta di un territorio meraviglioso
Andiamo a fare una gita? Sì, ma dove? Il territorio intorno a Milano è ricchissimo di luoghi incantevoli, spesso poco conosciuti e facilmente raggiungibili. La gita fuori porta, in giornata, offre moltissime occasioni, tra arte, storia, natura, sport e anche qualche bagno... Questa guida è pensata per chi ama esplorare i luoghi a passo lento, tra fiumi, laghi, montagne, borghi, città d'arte, ville e palazzi, in uno dei territori che offre, sia dal punto di vista naturalistico che storico e culturale, una varietà ineguagliabile. 40 itinerari a diverse distanze da Milano, a piedi o in bicicletta, in gran parte fruibili tutto l'anno. Una guida facile da consultare, con tutte le informazioni pratiche necessarie, ma non solo. Una guida da leggere, un racconto attento dei luoghi, ricco di dettagli e curiosità. Non serve andare lontano quando si è circondati dalla bellezza. -
Ciclovia del Brenta. Da Trento e Venezia. Ediz. a spirale
Il Brenta, importante via di comunicazione tra le Alpi e il mare Adriatico, ume famoso già in epoca preistorica e poi sotto i Romani con il nome di Medoacus, oasi naturale nel cuore del Nordest, collega città e paesaggi incantevoli tra il Trentino e il Veneto. Scoprirli in bicicletta, magari con la famiglia o con gli amici, consente di gustarli al meglio con un ritmo naturale e rilassante. L'itinerario delle Ciclovia, completamente pianeggiante, può essere suddiviso in tre tappe: la Valsugana e la Valbrenta; il Medio corso del ume no alla medievale di Bassano del Grappa e a Padova; la Riviera del Brenta da Stra alla splendida Venezia e alla sua laguna. Si attraversano città come Pergine, Borgo Valsugana, Piazzola sul Brenta e paesaggi unici come i laghi di Levico e Caldonazzo.