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Voci dalla luna
Quando sono sola la notte - e mi piace esserlo - guardo fuori dalla finestra e capisco. Il nostro compito non è vivere grandi vite, il nostro compito è capire e portare avanti le vite che abbiamo. Vedo che sorridi ancora. E hai ancora gli occhi umidi. Asciugateli in fretta, prima che le mie amiche pensino che è successo qualcosa di brutto. -
Napoleone in Italia. I luoghi delle campagne militari
La seconda edizione riveduta e aggiornata della guida ""Napoleone in Italia"""" ripercorre tutti i luoghi toccati, nel nostro Paese, sia dalla prima che dalla seconda campagna militare condotte dal Grande Corso. L'itinerario si snoda dalla Val d'Aosta, per poi scendere in Piemonte e Liguria e percorrere infine dalla Lombardia al Veneto sino al Friuli. Dopo la cronologia della vita dell'uomo che, nella sua epoca e pur con luci e ombre, ha cambiato significativamente la storia del Vecchio Continente, ecco ripercorsi nel dettaglio tutti i luoghi delle battaglie. Completano la guida alcuni itinerari prettamente turistici, che hanno lo scopo di abbinare alla visione (attuale) dei luoghi storici, turismo, relax e gastronomia."" -
Il vecchio mastino
La narrazione caustica della parabola discendente di un vecchio capitano, d’industria e di mare. Sylvanus Heythorp “è stato sulla breccia tutta la vita”, ma a ottant’anni si ritrova con un ingente debito, senza proprietà, e con molti nemici.rnAttorno a lui si muovono una figlia devota e insipida contrapposta a una nipote illegittima e alla madre di questa, due donne procaci, svampite, ma vive.rnE poi un anziano collega ormai ipocondriaco, che ha un figlio vanitoso che si innamorerà della nipote di Heythorp con esiti disastrosi. Ma il “vecchio mastino” nella vita ha visto e fatto di tutto: resiste, chiude gli occhi, tace, pensa, e nonostante l’età ha un disegno da perseguire, quale che sia il finale che lo aspetta. -
Donne nei loro letti
“Donne nei loro letti” ha una logica onirica che offusca i confini tra sé e gli altri, i fatti e i sentimenti, il dramma e la realtà. ecco i punti di forza di gina berriault come scrittore: la precisa bellezza del suo linguaggio, i vividi confronti che disegna tra percezione e realtà, e l’enorme compassione con cui rappresenta i suoi personaggi.rn«I racconti di Gina Berriault - veramente bellissimi - svelano un'autrice che sembra possedere la pietas di Cechov e la grazia di Katherine Mansfield, la descrizione di Carver e l'esattezza di Calvino - insomma, sono un miscuglio di straordinarie doti narrative, che rendono il libro un classico a sorpresa della grande letteratura novecentesca - un classico del tutto sconosciuto» - Mario Fortunato, L'Espressorn«Gina Berriault scrive con delicatezza ed emozione, con acuta intelligenza e in definitiva, con umanità» - Ellern«È una maestra della suggestione e conosce le bugie che si celano nel piccolo spazio dei segreti» - Lynell George, Los Angeles TimesrnPubblicata per la prima volta nel 1996, quando l’autrice aveva settant’anni, Women in Their Beds è la raccolta finale di gina berriault. il volume rappresentò una svolta per berriault, portandole finalmente l’attenzione critica che meritava. Fu ampiamente elogiato dalla stampa e vinse numerosi prestigiosi premi letterari nazionali. lynell george del los angeles times book review scrisse: “gina berriault scrive dei letti che costruiamo e in cui poi siamo costretti a stenderci”.rnla storia che dà il titolo alla raccolta è ambientata a San Francisco alla fine degli anni ’60 e descrive le esperienze di una giovane attrice, angela anson, che ha un lavoro come assistente sociale all’ospedale della contea. Qui svolge il compito di assegnare le pazienti del reparto femminile ad altri istituti, ma si oppone al suo ruolo di ingranaggio della burocrazia, identificandosi fortemente con le donne oppresse. angela collega così i destini che le donne condividono, formando una teoria secondo cui le donne sono “inseparabili dai loro letti”. -
Chinaberry
L’affresco di luoghi e di un periodo ormai scomparsi per sempre: ranch che si estendevano per miglia e miglia, campi di cotone arrivavano fino all’orizzonte, bovini allo stato brado e scuole organizzate in campagna dagli stessi allevatori.rnrn""I personaggi di still sono dotati di vigore e statura morale: la creazione artistica di personaggi e ambienti è straordinaria, tanto quanto le sue pretese sono modeste"""" - Saturday Review of Booksrn rn""""La lingua di James Still è sincera e bellissima."""" - Lincoln Herald Timesrnrn rnAnson Winters, triste, tormentato, ma sicuro di sé; la sua premurosa e tenera moglie, Lurie; Ernest Roughton, a cui è affidato il narratore, onesto e solido; i Cretini, due amici inseparabili che non amano altro che una buona burla (parenti letterari di Harl e Tibb Logan, i cugini burloni di Fiume di Terra).rnMa Chinaberry non è solo l’infanzia del narratore, è la sua memoria, il dolore e la gioia, perché ciascuno di noi ha il suo Chinaberry. Un albero duro e resistente, un estraneo in una terra straniera, portato negli Stati Uniti dall’Asia, proprio come il ragazzo viene portato dall’Alabama al Texas.rnChinaberry è un’ode alla voluttà della narrazione: nelle sue pagine incontriamo una miriade di personaggi, anche morti e scomparsi e di cui solo si parla. E tutti questi fili narrativi vengono intrecciati attraverso le storie raccontate dai personaggi della fattoria, sia che si tratti dei sommessi ricordi di Lurie mentre mangia con il narratore sotto gli alberi di Chinaberry o delle storie che Anson narra in modo chiassoso sul dondolo durante una calda notte estiva."" -
Normandia. I luoghi dello sbarco e della battaglia
L'Operazione Overlord, nome in codice dello sbarco in Normandia, iniziò all'alba del 6 giugno 1944: giorno noto come il D-Day. Messa in atto dagli Alleati, su sollecitazione di Stalin, per aprire un secondo fronte in Europa e dividere così le già provate forze tedesche, resta ancora oggi la più grande operazione aeronavale della storia. Nelle settimane seguenti lo sbarco, le operazioni proseguirono nell'entroterra (battaglia di Normandia), con lo scopo di rafforzare ed espandere la testa di ponte, fino alla liberazione di Parigi (25 agosto) e alla ritirata dei tedeschi oltre il fiume Senna (completata il 30 agosto). Dopo una descrizione storica degli eventi, la guida ripercorre i luoghi della battaglia, dalle spiagge degli sbarchi all'entroterra, mostrando ciò che è ancora oggi possibile vedere o visitare: musei, sacrari e piccoli borghi, i cui nomi sono scritti per sempre nei libri di storia, nei quali si può ancora adesso respirare un assaggio dell'atmosfera di allora. Informazioni utili corredano ogni itinerario, indicando dove dormire, dove mangiare e dove informarsi. Prefazione di Marcello Calzolari. -
Moccasin ranch
Una Madame Bovary della prateria, con un finale però inaspettato e lontano dal puritanesimo brusco e spiccio dei pionieri.rnrnIn un avamposto della sconfinata prateria, fra le baracche dei pionieri, in un luogo in cui l’evento più importante è l’arrivo della posta settimanale, giunge una donna sposata e bellissima. Colpisce tutti per il suo aspetto e per un’inquietudine femminile nello sguardo e nei movimenti che non sfugge al bellimbusto del luogo, un agente immobiliare che si occupa delle concessioni fondiarie. Il marito della donna, proprio come un dottor Bovary, è un inetto, a cui tutto va per il verso sbagliato. Questo il nucleo di una Madame Bovary della prateria, con un finale però inaspettato e lontano dal puritanesimo brusco e spiccio dei pionieri.rnA questo racconto si abbina Una madre pioniere, un sentito ritratto di una madre – dalla “voce cristallina da soprano” che sia alzava durante i cori domenicali – nelle parole del figlio. -
Finalmente Parigi
Un libro di viaggio nel Vecchio Mondo, certo, ma quasi – e forse soprattutto – come MT enuncia fin dall’esordio del libro, uno spietato repulisti del proliferare di luoghi comuni, di sdilinquimenti e “rapimenti stantii” dei tanti volumi pubblicati prima di quella “letteratura di viaggio” – già diffusa in America – sull’Europa e le sue pretese meraviglie.rnMT dichiara sin dall’inizio che il suo sarà uno sguardo diretto e spregiudicato delle cose, così come apparvero all’autore in Europa e in Medio Oriente.rnNon appena il sole è iniziato a tramontare abbiamo attraversato velocemente un’infinita distesa di fiori profumati e di cespugli fioriti, e poi, emozionati, felici e pensando quasi che fosse solo il capriccio di un bellissimo sogno, ecco che siamo giunti nella magnifica Parigi.rnMark Twain si presenta subito, fin dalle prime pagine, con la sua insofferenza nei confronti degli yankee suoi compagni di viaggio, bigotti e in gran parte molto più vecchi di lui. Con questo primo volume inizia il lungo viaggio di MT nel Vecchio Mondo, che subito appare come un museo di morti e d’incomprensibili tesori artistici, accumulati in secoli di latrocinio cattolico, mentre i poveri morivano di fame. E inizia, pagina dopo pagina, la contrapposizione con l’America, vista invece come un fenomenale teatro all’aria aperta, scenario perfetto per un nuovo modello di società e di sviluppo. -
In questa Italia che non capisco
Seconda parte degli estratti da The Innocents Abroad, colossale libro di viaggio pubblicato a puntate nel 1869, questi capitoli dedicati all’Italia sono particolarmente interessanti.rnMi piacerebbe molto fermarmi qui, se non dovessi proseguire il viaggio. In Europa è anche possibile che ci siano donne più belle, ma ne dubito. La popolazione di Genova è di 120.000 abitanti, di cui due terzi sono donne, credo, e per almeno due terzi si tratta di creature bellissime.rnIl viaggio, a bordo del piroscafo Quaker City, portò Mark Twain in numerose tappe lungo le coste del Mediterraneo fino alla Terra Santa, passando anche per Milano, Genova, Pisa, Roma, Napoli e molte altre località. Non sperate di trovare un elogio della cucina italiana però: Twain riesce a sorprendere anche qui, difendendo la cucina americana anche di fronte a un piatto di pasta. Ad accompagnare questa edizione, alcune illustrazioni tratte dall’edizione originale. -
Lo sport e il confine del mondo
Sul tavolino di un bar d’Opicina, a cinque chilometri dal confine italo-sloveno, Sergio Tavacar racconta a Marco Ballestracci l’avventura della Jugoslavia: sia storica che sportiva.rnrn“Tutto ciò che si troverà scritto in queste pagine è stato raccontato mentre si era seduti a un tavolino del Caffè Vatta, a Opicina, alla fine di Via Nazionale, poco prima che, oltre il monumento a Karl Von Zinzerdorf, la via cambi denominazione.rnLeggere in alto sul muro la denominazione “Strada per Vienna” fa sorridere. E’ la conferma definitiva della natura così differente di Trieste, la città a cui Opicina appartiene.rnSu quel tavolino, sempre lo stesso, tra caffè macchiati che qui si chiamano “capo” o “capo in B” o, verso mezzogiorno, tra i mezzi prosecchi e i mezzi gingerini che qui si chiamano “bicicletta”, per raccontare questa storia sono capitati fuori uno dopo l’altro Carlo Magno, che progetta l’offensiva contro gli Avari, Scandenberg, che attende l’arrivo degli ottomani nella piana di Torvioll, Giovanni Sobieski ed Eugenio di Savoia che inseguono i turchi fuori dalle mura di Vienna.rnPoi, all’ora di pranzo, dopo i sardoni marinati sott’olio, giusto un attimo dopo che Eugenio di Savoia se n’era andato sottobraccio a Ivo Andric sono arrivati Mirza Delibsic, Dragan Kicanovic, Drazen Dalipagic, Kresimir Cosic e Zelijko Jerlow: il quintetto che ha conquistato l’oro olimpico all’Olimpiade di Mosca e che, per interposta persona, ha iniziato a raccontare altre storie. Questa volta di pallacanestro.rnTutto ciò mentre intorno al tavolo entrava e usciva gente che parla indifferentemente italiano, sloveno e, sovente, tedesco.rnQui tra le colline carsiche, forse anche più che a Trieste, si comprende il significato della parola Mitteleuropa e qui certamente si possono risolvere questioni che per chi vive solo centottanta chilometri più o ovest sono davvero insondabili e lo sono sempre stato dacchè s’è avuto un poco l’uso della ragione”.rnSul tavolino di un bar d’Opicina, a cinque chilometri dal confine italo-sloveno, Sergio Tavacar racconta a Marco Ballestracci l’avventura della Jugoslavia: sia storica che sportiva.rnNon la racconta però da specialista del reportage, ma da ragazzino cresciuto a un passo dal confine tra l’Ovest e l’Est del mondo e, più tardi, da voce sportiva di TV Koper Capodistria, la televisione della minoranza italiana in Slovenia. -
La svolta decisiva
Racconti inediti in Italia che ci consegnano un Twain invecchiato e amaro, ma attento, profondo e commoventern«Sono più che sicuro che i futuri storici americani giudicheranno le opere di Twain importanti per il loro lavoro quanto gli storici francesi giudichino importanti i trattati politici di Voltaire» - G.B. Shawrn«Senza dubbio, sono le circostanze che decidono per tutti noi. Non vedo molta differenza tra un uomo e un orologio, tranne il fatto che l'uomo è cosciente e l'orologio non lo è, e che l'uomo carca di pianificare le cose, mentre l'orologio non lo fa» - Mark TwainrnCon questi scritti siamo nel periodo 1885-1910. Un arco di tempo che riserverà a Twain non poche sorprese, difficoltà e dolori. Eppure, nonostante questo, Twain dimostra ancora una volta di essere capace di una frenetica attività, aumentando al massimo la propria presenza sui giornali e periodici con storie e corrispondenze di viaggio, e riprendendo una serie di vecchi temi e idee. Qui troviamo parte di quella produzione: dallo straziante scritto in memoria della figlia Jean scomparsa prematuramente, alla leggerezza del testo ""Come fare per ricordare le date storiche"""", corredato da disegni originali dell'Autore, al racconto """"Una pagina curiosa di storia"""", che trae spunto dall'assassinio del Presidente della Repubblica francese, ucciso nel 1894 dall'anarchico italiano Sante Caserio."" -
Yekl. Un racconto del ghetto di New York
Il primo grande scrittore ebreo-americano ci regala un imperdibile spaccato delle mille luci di New York e del suo ghetto.rnrnrn«Cahan è un umorista, e il suo umorismo non risparmia nemmeno gli aspetti squallidi e rozzi del suo personaggio, descritto con affetto e intensità emotiva» – William Dean Howellsrn«Personaggio complesso e coraggioso: immigrato di origine ebrea, socialdemocratico, sindacalista, anticomunista, e il primissimo neoconservatore americano» – Peter Kannrnrn«Un irresistibile romanzo-commedia sullo schianto tra chi siamo e chi vogliamo essere» – Il VenerdìrnrnYekl è arrivato da qualche anno ed è già disperatamente 'americanizzato', nel vestire e nel modo di parlare - passioni sessuali comprese - quando si vede arrivare tutt'a un tratto la giovane moglie che aveva lasciato in Russia, che ancora è in tutto e per tutto un'ebrea ortodossa, timorata di Dio, con tanto di parrucca. Ma la storia di Yekl è anche il racconto del mondo dei sarti nel ghetto di New York, animato da ebrei da poco sbarcati negli Stati Uniti. Uno spaccato affascinante e imperdibile delle mille luci dell'ebraismo in America. Uno spaccato affascinante e imperdibile delle mille luci dell'ebraismo in America. -
Il mio angelo ha le ali nere
Quando Tim Sunblade esce di carcere, l'unica cosa che possiede è un piano infallibile per una rapina che risolva tutti i suoi problemi. Ma per portare a termine il lavoro Tim ha bisogno di un'altra persona. Così quando incontra Virginia pensa di portarla con sé a Denver. Lei sogna il lusso e una vita agiata. In poco tempo diventa molto più di una partner. Ma quello che Tim non vuole vedere è che questo angelo dagli occhi di lavanda nasconde le sue ali scure... -
Una lunga vita felice
Intimo e delicato, unrnromanzo struggente,rndi una freschezzarncostellata di poesia.rnrn«Reynolds Price ha un ta lento unico, e questo è un grande romanzo» – Eudora Weltyrn«Pochi scrittori hanno fatto un ingresso cosìrnplateale sul grande palco della letteraturarnAmericana così come ha fatto Price» – WilliamrnGrimes, New York Timesrn«Un romanzo indimenticabile, una storia delrnSud raccontata senza violenza. Un romanzornmeraviglioso, scritto così brillantemente chernnon vi si scollerà più dalle dita» – DorothyrnParker, EsquirernrnAmbientato in una regione del profondo Sud degli Stati Uniti, dove il paesaggio è descritto con una precisione tale per cui strade, alberi e uccelli hanno la forza espressiva degli stessi personaggi, ""Una lunga vita felice"""" è la storia dell'amore tormentato tra Rosacoke Mustian e Wesley Beavers - perché l'amore non è come la ragazza se l'immaginava né come l'intende Wesley. In un momento d'abbandono, Rosacoke compie un gesto che segna la fine di un'adolescenza prolungata, popolata di personaggi che rimangono scolpiti nella memoria del lettore."" -
L' arte della cucina francese nel XIX secolo. Trattato elementare e pratico
Riferimento imprescindibile per appassionati dell'arte culinaria, Caréme codificò per primo l'alta cucina francese, giudicando sapori e odori nei loro reciproci rapporti, con una particolare attenzione all'estetica nella presentazione dei piatti. Tutti i segreti per una raffinata composizione dei pasti e l'arte della tavola sono rivelati nel suo testamento gastronomico, il trattato di cucina a cui Caréme consacrò gli ultimi anni della sua vita. -
Vasi rotti. Scritti autobiografici
Una raccolta di 22 testi inediti, vere e proprie finestre sul Dubus uomo, da lui scritti tra il 1977 e il 1990.rn«Andre Dubus è senza dubbio tra i migliori scrittori americani di racconti in circolazione» - Giuseppe Culicchia, Tuttolibri, La Stamparn«Per Dubus e per ogni storyteller americano che si rispetti la vita è innanzitutto una raccolta di storie» - Tiziano Gianotti – D, La Repubblicarn«Lo amiamo per i suoi racconti, ma in questi 22 saggi privati, come recita il sottotitolo, c'è il lato intimo e personale dello scrittore» - Marta Cervino, Marie Clairern«Nelle crepe dei vasi rotti, Dubus fa “spiare” la sua vita, la sedia a rotelle e gli attacchi di panico dopo l'incidente, le fragilità, i rifiuti degli editori, l'America, le amicizie» - Eugenio Giannetta, Vanity FairrnA distanza di dieci anni dalla raccolta Non abitiamo più qui, da cui fu tratto anche il fortunato film di John Curran, I giochi dei grandi, vincitore del Sundance film Festival, esce Vasi rotti, raccolta di 22 testi inediti, vere e proprie finestre sul Dubus uomo, scritti da Dubus tra il 1977 e il 1990.rnFrammenti incandescenti di vita privata a rivelare la forza spirituale e la prosa lirica che hanno fatto di Andre Dubus un autore il cui talento è ormai riconosciuto in tutto il mondo. Pagine di rara profondità che permettono al lettore di scoprire soprattutto il Dubus più intimo e privato, animato da una voce intensa, commovente, che si rivela anche in tutta la sua sofferenza, il suo dolore, le sue naturali fragilità. Personale ma mai indulgente, sensibile ma mai sentimentale, Dubus si racconta: la giovinezza cattolica nella Louisiana di cultura cajun, l'amore per il baseball, il terribile incidente che lo costringerà sulla sedia a rotelle, le fortune ma anche le incertezze e la precarietà di scrittore, l'amore. -
L' arrivo di Santa Claus a Simpson's Bar
È Natale in una California tormentata dalle piogge, e cosa starà per raccontare di così importante un certo dottore, «avvicinando la sedia al fuoco, e guardando dolcemente ma con fermezza il semicerchio di testoline bionde intorno a lui», ammonendo i piccoli che non vuole essere interrotto pena la somministrazione, alla seconda domanda, di una dose generosa di olio di ricino, o l'amputazione degli arti al primo bimbo che avesse osato muovere una gamba o un braccio? Fantasmi natalizi, à la manière di Dickens, insomma, Bret Harte, il cantore della vita dei pionieri, l'amico e il rivale di Mark Twain, si mostra in questi racconti natalizi sotto una veste inconsueta, quasi un Charles Dickens del West. -
Le famose patate
In fuga sulle strade dirnun’america sconfinata. Unrnviaggio verso casa e versornuna nuova dimensione di sé.rnUn romanzo epocale.rnrnrn«Cottonwood ha un dono per il racconto. Una bellissima analisi dello spirito americano dei primi anni ‘70» – Joseph Reevesrn«Tutti i personaggi di questo romanzo sono bellissimi e assurdi. Vale la pena di incontrarli in queste pagine magnificamente scritte» – Benedetto MontefioriReduce del Vietnam ed esperto di computer, Willy Middlebrook, alias Willy Crusoe, si ritrova coinvolto in un regolamento di conti e ingiustamente braccato dalla polizia: inizia così la sua corsa sfrenata sulle strade della grande America, dalle verdi montagne del West Virginia agli squallori di Philadelphia alla violenza di St. Louis, fino alle cime rocciose dell'Idaho. Incontrerà gente assurda e vera, persone che si nascondono come patate negli anfratti di una terra immensa, ""sepolte lì dove i giornali e la televisione non le troveranno mai"""". E cercando la via di casa, finirà per trovare se stesso."" -
Matrimonio sotto zero
«Il primo romanzo della letteratura inglese che affronta il tema dell'amore omosessuale oggi proposto nell'elegante traduzione di Livio Crescenti» – Il VenerdìrnIn Inghilterra nel 1835 viene eseguita l'ultima condanna a morte per sodomia, sostituita poi nel 1861 dal carcere. Questa l'atmosfera in cui nel 1889 viene pubblicato un romanzo che ha per tema la scoperta di quello che veniva chiamato ""vice anglais"""". Scritto da un drammaturgo inglese, e pubblicato in America con uno pseudonimo, solo di recente è stato scoperto da un ricercatore canadese: si tratta del primo romanzo della letteratura inglese in cui l'omosessualità è protagonista. Quando uscì sollevò un enorme scalpore. La protagonista, insofferente alle rigide regole dell'etichetta della buona borghesia britannica, viene colpita da un giovane che invece di corteggiarla con le solite smancerie le parla come una persona normale. Raccontato in prima persona dalla giovane donna, a cui non manca un'ironia che non ha paura di trasformarsi in un sarcasmo deliziosamente affilato e velenoso, il racconto è una girandola inarrestabile che si legge tutta d'un fiato, fino al tragico epilogo."" -
Il guardiano della morte
Un volumetto di racconti di Abrose Bierce - ""Bierce the Bitter"""", com'era chiamato, l'irrequieto scrittore che a settant'anni d'età partì per partecipare alla rivoluzione in Messico, dove scomparve nel buio, senza lasciare tracce, avvolto in un mistero che non venne mai chiarito. Scritti durante la guerra di secessione, cui Bierce partecipò come topografo rischiando la vita, questi racconti sono fulminanti e spietati, scritti con la precisione del topografo, per l'appunto, che sa calcolare con esattezza le funzioni degli angoli, se vuole produrre una mappa affidabile. Ma sono anche """"mappe"""" dell'animo umano, specie nei momenti di maggiore tensione. E quindi veri racconti """"di frontiera"""": una frontiera fisica ma anche intellettuale, morale, ed esistenziale.""