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Todo modo
Se dovessimo indicare una forma romanzesca capace di rivelare come si compone e come si manifesta quell’impasto vischioso del potere che la politica italiana ha avuto per lunghi anni il funesto privilegio di produrre, basterebbe rimandare alle asciutte pagine di ""Todo modo"""", alla scansione crudele dei suoi episodi, che solcano una materia informe, torbida e sinistra, quale nessun altro romanziere italiano aveva saputo affrontare. Non meraviglia dunque che questo libro, pubblicato nel 1974, possa essere letto come una guida alla storia italiana dei decenni successivi."" -
Puck il folletto
Puck è un piccolo fauno dagli occhi cerulei di shakespeariana memoria, vecchio come il Tempo, capace di ricreare il Passato davanti agli occhi di due fratelli, Dan e Una, che vengono così iniziati - celatamente - agli Arcani dell'Impero, nella fattispecie quello britannico. Grazie alla potenza della sua magia evocativa, ""vediamo"""" in azione i centurioni romani di stanza al Vallo di Adriano e i cavalieri alla conquista normanna, scopriamo il segreto del ferro e assistiamo a una razzia di vichinghi, passiamo dal Medioevo con le sue forche e i suoi lebbrosi ai fasti dell'epoca rinascimentale di Enrico VII."" -
Maigret e la Stangona
"Ernestina Micou in Jussiaume, detta la Stangona, da lei arrestata diciassette anni fa in rue de la Lune, e che per mandarla in bestia si mise a fare la puttana, sollecita l'onore di parlarle al più presto di una questione della massima importanza""""; questo c'è scritto sull'apposito modulo che in una torrida giornata d'estate il vecchio usciere del Quai des Orfèvres consegna al commissario Maigret. Il nome non gli dice niente, e neanche il soprannome, ma la scena Maigret se la ricorda: allorché il commissario alle prime armi aveva cercato di arrestarla, quella ragazzona lunga lunga si era stesa sul letto completamente nuda. E adesso è venuta a raccontargli che il suo uomo aveva trovato, in una villa dove era entrato a rubare, il cadavere di una donna." -
Le leggende degli ebrei. Vol. 4: Mosè in Egitto, Mosè nel deserto.
Fra gli eroi dell'Antico Testamento, Mosè è forse quello che più di tutti ha rappresentato, agli occhi degli uomini di ogni tempo, l'avvolgente complessità e l'inesauribile ricchezza del testo biblico. Protagonista del ciclo narrativo più ampio, personaggio multiforme e contradditorio, diviso fra due terre e due appartenenze, in bilico fra elezione e condanna, Mosè è lo straniero e il liberatore, il taumaturgo e l'inadempiente. Ma soprattutto ha il ruolo supremo di colui che incarna la Legge, e con ciò l'idea stessa di monoteismo. -
Autobiografia del Blu di Prussia
In questa composita raccolta Flaiano descrive luoghi dell'Abruzzo natio in cui la desolazione è profondamente radicata e figure che, su quei fondali, paiono inesorabilmente votate all'autodistruzione: come l'intellettuale romantico e decadente che sospende un'assunzione fatale di veronal solo per la momentanea fioritura di una rosa, o il giovane, ultimo di sei fratelli, cui la famiglia non perde occasione di rinfacciare il suo status di indesiderato, di nato ""a tavola sparecchiata"""". E quando, nel più lungo di questi racconti, Flaiano rievoca la vicenda di uno zio prete, don Oreste, la narrazione affonda ancor più tra quelle rocce scarne, dove """"i cattivi umori della terra cristallizzano"""" e generano quel Blu di Prussia """"velenoso, sordido, intelligente...""""."" -
Grottesco
Sir Hugo Coal non è mai stato un filantropo. Anche quando non vegetava sulla sedia a rotelle, aveva la tendenza a considerare gli esseri umani meno comprensibili ed eleganti dell'enorme scheletro di sauro che andava pazientemente ricostruendo. Ma quello che vede ora, nella sua villa, nei rari momenti in cui i suoi familiari non lo costringono a fissare una parete, gli piace anche meno. È chiaro che Fledge, l'ambiguo maggiordomo, sta ordendo una sua trama assai sinistra. Di quella trama la moglie, la figlia e sir Hugo stesso, fanno più o meno consapevolmente parte. Quel che è meno chiaro è in che modo sir Hugo possa usare l'unica arma, peraltro letale, che gli resta, il suo ""sguardo fisso di lucertola""""."" -
Adelphiana. Pubblicazione permanente. Vol. 2
In questo secondo numero sono presentati, fra l'altro, un inedito assoluto di Milan Kundera, un nuovo caso clinico di Oliver Sacks, un reportage di Tim Judah dal Kurdistan iracheno. E ancora, il paziente Robert Walser raccontato dal suo infermiere nell'unica testimonianza diretta fin qui nota, il testo di uno scienziato, Brian Cantwell Smith, che ha la sfrontatezza di parlare, all'incirca, di Dio, le straordinarie, sconvolgenti immagini di insetti modificati dalle radiazioni di Chernobyl e i promemoria dettati da David O. Selznick durante la lavorazione di ""Via col vento""""."" -
Profilo di Clio
È Clio, la ""Musa del Tempo"""", a scandire con il suo metronomo il ritmo dei saggi qui raccolti. Lo sguardo di Brodskij si posa distaccato, ironico, sidereo tanto sulla fenomenologia di un occasionale presente quanto su medaglioni di un passato, prossimo o remoto, in cui l'oggi si rispecchia sotto una inedita luce. Ma siano i viaggi o la noia, la creatività o l'esilio, il tradimento o il senso della poesia, il piacere della lettura o l'essenza del male i temi affrontati resta, sotteso a tutto, il senso ineluttabile del tempo che polverizza ogni istante vissuto."" -
Lettera al mio giudice
Una ragazza minuta, pallida, arrampicata su alti tacchi, nella vita di un uomo ""senza ombra"""", la cui esistenza, così normale, si avvicina sempre più al confine con l'inesistenza. E quella donna è l'ombra stessa, qualcosa di oscuro e lancinante al di là di ogni ragione, che conduce tranquillamente alla morte."" -
Jacob Due-Due contro Zanna Incappucciata
Questa è la storia di un bambino che ha due più due più due anni, e dice sempre ogni cosa due volte, perché con tutta la gente che abita a casa sua, due genitori, due fratelli e due sorelle grandi, la prima volta non lo sente mai nessuno. Direttamente dalla penna di papà Mordecai, la prima puntata di un lungo racconto sulla famiglia più disordinata, più rumorosa e più buffa del mondo. Età di lettura: da 6 anni. -
Plif e Plof
I burrascosi Pietro e Paolo questa volta sono alle prese con due cagnolini, Plif e Plof, screanzati, insolenti e forieri di infiniti disastri. Età di lettura: da 7 anni. -
L' arte di conoscere se stessi
Ad amici e seguaci Schopenhauer non aveva nascosto l'esistenza di un vademecum gelosamente custodito che era solito chiamare ""Eis heauton"""". Dopo la sua morte molti tentarono di ritrovare quelle preziose carte. L'esecutore testamentario, Wilhelm von Gwinner, dichiarò di averle distrutte per volontà dello stesso Schopenhauer. In realtà, prima di ricorrere al fuoco, le aveva utilizzate per scrivere una biografia del filosofo nella quale gli specialisti non tardarono a riconoscere passi, letteralmente citati, tratti da quelle pagine inedite, tanto che fu possibile ricostruire per congettura il testo originale. Questo libro segreto consisteva probabilmente in una trentina di fogli fitti di annotazioni autobiografiche, ricordi, riflessioni, massime, citazioni."" -
Ritorno a casa
Halid ha molti conti in sospeso. Dalle trincee di Sarajevo è tornato con una reputazione da eroe, un incubo ricorrente e parecchio denaro di origini poco chiare. Per sbarazzarsi della prima gli basterà una partita di caccia con due amici d'infanzia, finita sparando con armi da guerra agli unici animali sopravvissuti nei boschi intorno al villaggio, i ratti. Per non vedere più quella bambina cadere sotto il fuoco incrociato dei cecchini sarà forse sufficiente smettere di dormire. Ma liberarsi del denaro, o moltiplicarlo, ed è il denaro con cui Halid vorrebbe riscattare il suo amore di un tempo, ora ostaggio di una donna e di una storia crudele, risulta più difficile. -
Vicino al cuore selvaggio
Tutto in Jona affiora da ""percezioni troppo organiche per essere formulate in pensieri"""", come in una Virginia Woolf amazzonica, arruffata e vagamente stregonesca. La sua storia è il silenzioso ruotare di un prisma che guida la luce """"vicino al cuore selvaggio della vita"""". Questo romanzo è il libro d'esordio di Clarice Lispector."" -
Futilità
Il romanzo è ambientato nella Russia mezza bianca e mezza rossa degli anni Venti. Dove tutto cade in pezzi, ma il protagonista, Nikolaj Vasil'evic, continua a occuparsi imperterrito delle sue miniere d'oro in Siberia e a coltivare l'""incantevole bouquet"""" delle sue tre figlie, diversamente irresistibili. Il che non gli impedisce di accogliere in casa una folla smisurata di amanti, parenti in vario grado delle medesime, impostori, parassiti e mere comparse, che danno luogo a una sgangherata e sofisticatissima commedia di equivoci, sostituzioni, tradimenti."" -
Un consiglio avveduto
La cellula originaria del comico ebraico si trova plausibilmente nello ""shtetl"""". E in uno di questi villaggi dell'Europa Orientale, in Ucraina, passò la sua infanzia Sholem Aleykhem, uno dei primi maestri di quel genere poi sviluppatosi sino a oggi tra molte diramazioni. """"Un consiglio avveduto"""" è il primo dei tre racconti radunati in questo volume. È difficile non essere squassati dal riso mentre si segue il tormentoso e logorroico personaggio che cerca di farsi dare un """"consiglio avveduto"""" per uscire da una situazione che è già irreparabile, giustappunto per la travolgente e lamentosa tediosità di colui che parla."" -
Pioggia
Una striscia argentea di spiaggia, le rigogliose palme da cocco, le case d'erba dei samoani: un'oasi, o un'allucinazione. Cade una pioggia inesorabile, ""animata da un'intima rabbia"""", e i turisti appena sbarcati si lasciano andare al ritmo. Fra loro un missionario, una cupa fiamma negli occhi, e una prostituta che fugge dal suo passato. Travolti e già condannati, dall'irresistibile malìa della redenzione, i due si fronteggiano, combattono, arretrano, si cercano, sino al tragico, beffardo epilogo."" -
Appartamento ad Atene
Nel 1942, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell'appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Lui è un intellettuale, spiritoso e paziente. Lei una donna di casa, ansiosa e malaticcia. Hanno un ragazzo di dodici anni animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e una bambina di dieci, una pesante bambola di carne forse ritardata. Con l'arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. -
La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto
Secondo la dottrina americana del ""politically correct"""" (mai apertamente enunciata ma ferocemente applicata) tutto deve essere """"politicamente corretto"""": dai comportamenti sessuali ai gusti letterari, al modo di parlare, di vestirsi, di scrivere. Esisterebbe dunque un modo """"giusto"""" di fare le cose. Secondo l'autore il pungolo segreto del """"politicamente corretto"""" è l'insofferenza nei confronti di tutto ciò che ha una qualità, e per questo motivo stesso si distingue, operando una discriminazione verso tutto il circostante."" -
Il nichilismo europeo
Che cosa sta all'origine della parola ""nichilismo"""", che l'""""intelligencija"""" russa fece dilagare nell'Europa ottocentesca? Nietzsche la definiva un """"ospite inquietante"""", che inficia ogni atto. E al tempo stesso osava affermare di essere """"il primo perfetto nichilista d'Europa, che però ha già vissuto in sé, fuori di sé"""". Chi ha saputo raccogliere la sfida di Nietzsche è stato innanzittutto Heidegger. A partire dagli anni Trenta, nel lungo periodo in cui elaborò il suo imponente """"Nietzsche"""", Heidegger individuò nel nichilismo il tratto peculiare dell'Occidente, quello che domina la sua storia non già dai sussulti rivoluzionari dell'Ottocento, ma fin dalle origini greche.""