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Nostra incantevole Italia
Da Portella della Ginestra alla Villa di Grillo, da Sanremo a Lampedusa, passando per Arcore e Dagospia: i luoghi che hanno cambiato la nostra storia.rnrnCi sono luoghi rimasti nella nostra memoria collettiva che hanno marchiato la storia di questo paese e quella di ciascuno di noi. Eventi a cavallo di più generazioni che, in una combinazione di tragedia e commedia, misteri e svelamenti, restituiscono il senso di quello che eravamo, che siamo, che saremo. Settant’anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati. La villa di Arcore, quella di Gelli e quella di Grillo raccontate da loro stessi, Ostia e l’ultima cena di Pasolini nella ricostruzione di Ninetto Davoli, Capaci e la cattura di Riina ricostruiti dal capitano Ultimo, i morti di Lampedusa nella testimonianza dei pescatori... Tutto si tiene, ciascuna storia ha un suo luogo e ha a che fare con il sangue, le miserie e i sentimenti della nostra vita, dalla mafia del bandito Giuliano (la strage di Portella della Ginestra) a quella di Provenzano (la strage di Capaci), i depistaggi di piazza Fontana, insieme ai drammi di Cogne, di Vermicino, del Vajont, dell’Aquila, ai rimpianti del Lingotto e del lavoro che fu, e all’eterno rito del teatro Ariston di Sanremo. -
C'è un re pazzo in Danimarca
Una storia d’amore, un intrigo di potere affascinante e coinvolgente che Dario Fo ricostruisce in forma di romanzo attraverso i diari segreti dei suoi protagonisti.rnrnUna storia d’amore e di follia. Un sogno rivoluzionario che diventa realtà. Ecco il nuovo romanzo storico di Dario Fo ambientato nella Danimarca del Settecento, protagonisti il giovane re pazzo, Cristiano VII, la sposa quindicenne, Carolina Matilde di Gran Bretagna, il suo amante, il medico Johann Friedrich Struensee, e il figlio del re, Federico.rnUna storia poco conosciuta. Dario Fo ha recuperato documenti inediti e alcuni diari segreti grazie ai quali ha potuto ricostruire il puzzle di una vicenda drammatica che intreccia meravigliosamente ideali politici, passione amorosa e lotta per il potere. Ma tutti gli ingredienti di questo romanzo sono eccezionali.rnA volte la storia può cambiare strada a causa di eventi imprevedibili come la follia. In questo caso la follia di un re unita alla carica utopica di un medico, illuminista e rivoluzionario, e alla complicità della giovane principessa. Tutti e tre insieme, in un triangolo d’amore disperato, avviano riforme rivoluzionarie inimmaginabili allora come l’abolizione della tortura, la libertà di stampa, l’abbattimento dei privilegi di casta, la promozione della cultura e dell’istruzione.rnUn colpo di stato orchestrato dalla regina madre e dalla corte porterà il medico alla forca e la principessa all’esilio, privata dei figli. Ma il sogno della rivoluzione, sebbene soffocato, non muore: sarà il giovane Federico a portare avanti i principi liberali assumendo il potere. Così la Danimarca potrà rendere concreti gli ideali illuministi e diventare uno Stato moderno. Una pagina di storia memorabile, una favola vera. -
L' intoccabile. La vera storia di Matteo Renzi
La storia di una carriera fulminante, dall’esordio in politica fino a oggi, con un capitolo finale dedicato a banche e potere.rnrnUn prezioso apparato di documenti in Appendice.rnrnUn libro indispensabile per ripercorrere la parabola del leaderrndella sinistra italiana.rnrnGli accordi, le trame, i compromessi, le ombre, la storia dei fedelissimi, tutto ciò che ha mosso e muove la macchina politica renziana, fino a oggi, con la Commissione banche che ha smascherato il cosiddetto Giglio magico.rnLa storia dei soldi impiegati per conquistare il potere. Soldi che arrivano da fondazioni create ad hoc per autofi nanziarsi. La storia dell’intesa profonda con il centrodestra, in particolare con l’amico Denis Verdini (“Non è dei nostri, ma è in gamba” disse) e con Silvio Berlusconi (“Berlusconi mi chiese di stilare un programma per vincere le elezioni.rnLa conclusione fu che l’unico erede possibile era Renzi” ha dichiarato Diego Volpe Pasini, fedelissimo del Cavaliere). La storia della famiglia del premier e degli amici di sempre, tra i quali Marco Carrai che lo introduce nel circolo dei poteri forti, quegli ambienti che lo hanno osannato per anni rendendolo un intoccabile e oggi lo stanno abbandonando. E ancora l’inseparabile ministra Maria Elena Boschi.rnQuesto libro ripercorre con passione, attraverso una ricca documentazione inedita riportata in Appendice, tutta la parabola politica di Matteo Renzi. -
La seconda vita di Majorana
"Chi ha visto Majorana?"""" A rispondere ci hanno provato in tanti, Mussolini pretese subito la verità senza ottenere soddisfazione, Sciascia vi dedicò uno dei suoi libri più importanti (La scomparsa di Majorana), Gianni Amelio lo raccontò nel film I ragazzi di via Panisperna, Paolo Borsellino aprì un'inchiesta sul caso. Film e indagini giornalistiche si sono susseguiti nel tempo ma la verità su Ettore Majorana (Catania 1906-?), geniale fisico italiano, non è mai venuta fuori: tante ipotesi, le più svariate, dal suicidio alla fuga in altri paesi, al ritiro in un convento. Questo libro ci offre una nuova verità. Gli autori si sono mossi sulle tracce del ricercatore, hanno viaggiato in Sud America, incontrato i figli e i nipoti degli ultimi testimoni che hanno visto Majorana ancora in vita dopo la fuga, e hanno finalmente ricostruito i misteri di una scomparsa legata a molti e inquietanti motivi. Un vero scoop internazionale dopo che nel 2015 la magistratura, sulla base di una nuova testimonianza, aveva accertato la permanenza del grande scienziato italiano in Venezuela. Non restava che andare laggiù e indagare, ed è quello che gli autori hanno fatto. Un racconto agile, ricco di colpi di scena, un reportage, tra attualità, storia e verità giudiziarie, con un inserto fotografico e documentario in parte inedito. A centodieci anni dalla nascita. Prefazione di Salvatore Maiorana." -
I diari di Falcone. Le verità nascoste nelle agende elettroniche del giudice
In questa meticolosa inchiesta, l’autore mette in relazione fatti, testimonianze, appunti personali, e traccia un quadro inedito che apre nuovi scenari sulla morte del giudice, dimostrando come essa vada inserita all’interno di una più generale strategia di destabilizzazione che ha interessato il nostro paese alla fine della Prima repubblica.rnrnLe agende di Giovanni Falcone entrarono e uscirono velocemente nella vicenda della strage di Capaci. A distanza di molti anni, dopo processi, depistaggi, falsi testimoni, morti sospette, e diversi interrogativi irrisolti, questo libro recupera materiali rivelatori che sono stati trascurati nelle inchieste della magistratura e che invece aiutano a capire che cosa è successo quel 23 maggio 1992. E perché. rnLe agende personali fanno paura: quella di Borsellino è scomparsa e quelle di Falcone, esaminate dai periti Gioacchino Genchi e Luciano Petrini (morto troppo presto), nonostante strane interruzioni, pongono domande decisive: sugli incontri del giudice con funzionari russi per indagare sui finanziamenti clandestini del Pcus; su come sia stato possibile che la mafi a sapesse il giorno e la data del suo viaggio a Palermo; sul suo misterioso viaggio a Washington; su dove sia stato tra il 28 aprile e il primo maggio prima dell’attentato; e molte altre ancora. -
Dalla parte del torto. Per la sinistra che non c'è
Il piccolo libro che state per leggere è l’invito a una ribellione intellettuale ed emotiva: un invito a liberare la parte di noi che è rimasta fedele alle aspirazioni, alle convinzioni, all’etica di quando eravamo bambini.rnrn«Non possiamo continuare a vivere così.»rnrnÈ il paradosso della nostra epoca: non si può non essere contro se si ama davvero la vita. Quanto più grande è il nostro amore per gli uomini e per le cose belle di questo mondo, tanto più grande è il desiderio di cambiarlo, il mondo. Perché questo «sistema sociale ed economico» non è più compatibile con i diritti umani. Con l’esistenza stessa dell’uomo su questo pianeta.rnCi vuole il coraggio di vederlo, e di dirlo. Un coraggio che avevamo, e che abbiamo perduto quando ci siamo fatti convincere che diventare adulti significa accettare il mondo così com’è.rnrnIl piccolo libro che state per leggere è l’invito a una ribellione intellettuale ed emotiva: un invito a liberare la parte di noi che è rimasta fedele alle aspirazioni, alle convinzioni, all’etica di quando eravamo bambini.rnL’obiettivo di una sinistra che voglia cambiare il mondo non è il potere sulla società, ma il potere nella società: il potere, dato a tutte e tutti, di salvare la propria vita dal do-minio del mercato. Il potere nei luoghi di lavoro, nelle lotte per le donne, per la difesa dell’ambiente, il potere della conoscenza e del pensiero critico aperto a tutti. -
Complici. Caso Moro. Il patto segreto tra Dc e Br
Una cronaca viva, appassionata e documentatissima che porta finalmente a un passo dalla verità.rnrnDopo quarant’anni, quattro processi, una commissione d’inchiesta, continui depistaggi, questo libro ricostruisce il caso Moro, scavando nei fatti e dando risalto ai risvolti più oscuri.rnrnLimiti e Provvisionato, da anni impegnati a sciogliere e raccontare i troppi misteri dietro il rapimento e l’omicidio, partono dal luogo dove tutto è cominciato: chi c’era in via Fani quel 16 marzo 1978? Chi sparò? Quale o quali furono le prigioni di Moro? E il quarto carceriere? -
La verità del Freddo. La storia. I delitti. I retroscena. L'ultima testimonianza del capo della banda della Magliana
Raffaella Fanelli intervista Maurizio Abbatinornrn“Hanno già ordinato la mia morte…” Maurizio Abbatino parla e racconta quello che ha visto e vissuto in prima persona. Anni di delitti, di vendette, di potere incontrastato su Roma e non solo. Misteri italiani, dal delitto Pecorelli all’omicidio di Aldo Moro, fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi.rnrnProtagonista di una stagione di sangue che ha segnato la storia più nera del nostro paese; fondatore e capo, con Franco Giuseppucci, della banda della Magliana, Abbatino è l’ultimo sopravvissuto di un’organizzazione che per anni si è mossa a braccetto con servizi segreti, mafia e massoneria.rnrnIn queste pagine racconta la genesi della banda, le prime azioni, la conquista della città, gli arresti, le protezioni in carcere e fuori, l’inchiesta avviatasi oltre vent’anni fa a partire dalle sue confessioni. Può considerarsi il prologo di Mafia capitale: “Ritornano dei cognomi, si rivede un metodo… Abbastanza per pensare che le traiettorie del vecchio gruppo criminale non si siano esaurite” ha affermato l’attuale capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone. rnrnNel libro scorre la storia d’Italia vista con gli occhi di un criminale sanguinario che ha fatto arrestare altri criminali sanguinari. Molti di loro sono tornati liberi. Lui no. Aspetta, dice, la sua esecuzione. “Sono tornato dove tutto è cominciato. Perché è qui che deve finire.” -
C'era una volta la rivoluzione. Il Sessantotto e i dieci anni che sconvolsero il mondo
La testimonianza di due protagonisti di una stagione irripetibile.rnUn racconto sincero, autocritico, ironico.rnrnNoi vecchi reduci di tutte le battaglie ogni tanto ci troviamo intorno al fuoco e ci raccontiamo di quelle notti e quei giorni in cui tentammo di fare la rivoluzionernin Italia.rnAbbiamo raccolto queste storie.rnGli episodi e i personaggi qui descritti e raccontati sono puramente frutto di fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale. Noi non c’entriamo niente, siamo falsi e bugiardi come tutti i sessantottini. Ma sì, i sessantottini, o per meglio dire quelli del Movimento,rncioè quelli brutti-sporchi-cattivi che hanno messo a ferro e fuoco l’Italia per un decennio dal ’68 al ’78, i truci protagonisti degli anni di piombo (il periodo precedente i mitici anni di merda, gli Ottanta). Quelli del Movimento per fortuna non ci sono più, o se ci sono adesso sono pentitissimi del loro passato.rnQuanto eravamo cattivi! Ma cattivi proprio, eh! Senza nessun’altra qualità, come oggi quasi tutti ci ricordano continuamente.rnSe vi interessa la verità, non leggete le prossime pagine.rnQuella sta sui volumi di storia scritti dai vincitornNoi vi raccontiamo un’altra verità, quella di chi ha fatto il Sessantotto e anche il Sessantanove (e il Settanta, il Settantuno, il Settantadue…). -
La storia di Igor Markevic. Il direttore d'orchestra del caso Moro
Una pista inedita e clamorosa, ampiamente verificata, che collega il caso Moro ad alcuni grandi personaggi del Novecento.rnrnUn filo rosso che dalla Parigi degli anni Trenta arriva fino all’omicidio dello statista democristiano, attraversando salotti pieni di spie, massoni, regine, banchieri, politici e faccendieri senza scrupoli.rnrnLa storia del direttore d’orchestra Igor Markevic incrocia quella della famiglia Caetani e del loro storico palazzo. Proprio nel luogo in cui fu ritrovato il cadavere di Aldo Moro. -
Il vecchio che avanza. I fatti, le storie, i protagonisti. Guida informata per un voto consapevole
Dal direttore de Ilfattoquotidiano.it una guida informata per un voto consapevole.rnrn“Programmi, programmi, programmi. Lasciateli perdere. Intanto non saranno realizzati, soprattutto questa volta. Tutti fanno promesse. Non tenetene conto. Guardate invece alle persone, alla loro storia, a quello che hanno detto prima e fatto poi. E a qualche numero indispensabile. Solo così possiamo avere gli elementi per orientarci e votare in modo consapevole. E togliere tutto il fumo che avvolge queste elezioni. Sicuramente un voto consapevole sarà in ogni caso unrnvoto utile. Qualsiasi partito sceglierete.” - rnPeter GomezrnrnIn Appendice: Come funziona la legge elettorale -
I padroni della finanza mondiale. Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono
I padroni del mondo attuale non sono inamovibili. Come spiega Pino Arlacchi, ci sono in campo dei contromovimenti che li combattono.rnrn“Studio e combatto da una vita il capitalismo predatorio. Sono partito dai suoi livelli più infimi e violenti, quelli delle mafie e dei mercati criminali, e sono arrivato ai suoi piani più elevati e rarefatti, dove non si usa il diritto della forza ma la forza del diritto. Cioè il furto e la frode su vasta scala protetti da norme e da prassi create ad hoc... nella totale indifferenza nei confronti della legalità e dell’etica.”rnrnEcco la minaccia più grave che incombe sul pianeta: l’attuale sistema finanziario ultraglobalizzato, che deprime la crescita economica, aumenta la disuguaglianza, impoverisce la gente, e diffonde insicurezza e paura del futuro. Sono quasi cinquant’anni che il capitalismo dei mercati finanziari ha preso il potere in Occidente. La sua ideologia è il neoliberismo, un pensiero unico che prevale nel mondo accademico, nella società civile e nella politica, a destra come a sinistra. L’Unione europea ne è diretta espressione e la superburocrazia che la governa in condizioni di pesante deficit democratico agisce con la complicità dei media, per lo più allineati a questo strapotere. Ma i padroni del mondo attuale non sono inamovibili. Come spiega Arlacchi, sono in campo contromovimenti che li combattono. L’economia sociale di mercato della Cina e dell’Asia orientale già contrasta la deriva neoliberista. E stanno inoltre emergendo formazioni di riformatori, conservatori, fascisti, socialisti e populisti prodotte da un grande scontento verso il mercato che mobilita tutti, da Corbyn a Trump a Le Pen. È questo il dato nuovo. All’orizzonte ci sono il declino dell’Occidente dominato dal capitale finanziario, il tramonto incruento della tutela americana e un ordine mondiale multipolare più pacifico e progressivo. -
Avanti tutta. Manifesto per una rivolta individuale
La vera liberazione parte da ciascuno di noi.rnUna storia ricca di consigli preziosi.rnUna guida diretta, provata, efficace.rnDall’autore del bestseller rnAdesso basta. Lasciare il lavoro e cambiare vita.rnrn“È il migliore dei miei libri sul tema.rnÈ il sequel del mio ragionamento sul cambiamento di vita.” - rnSimone Perottirnrn“Questo libro è la bibbia degli uomini liberi.”rnrn“Leggetelo! Potrebbe farvi anche molto arrabbiare.rnAllora chiedetevi perché.”rnrnDunque si può fare. La scelta del downshifting raccontata in ""Adesso basta"""" (10 edizioni) si è rivelata percorribile. """"Ho tempo per cucinare, per studiare, per scrivere, navigare, perdere tempo..."""" scrive Simone Perotti in questo nuovo libro, che è un pamphlet sul cambiamento alle porte, su un nuovo ordine esistenziale e sociale. rnrnContro la paura. Scoprire che si può vivere con poco, fuori dallo schema """"lavoro guadagno spendo"""", in un momento di grave crisi economica, può essere un sollievo personale, ma anche un progetto """"politico"""", da condividere. rnrnSuffragato dall'esperienza in azienda e dagli anni trascorsi nella libertà, Simone Perotti racconta """"come si vive fuori"""", le sue scoperte (buone e cattive), e sfata gli stereotipi placando gli animi dei tifosi e contrastando una a una le obiezioni dei più critici. rnrnDall'analisi degli 80.000 messaggi ricevuti, l'autore ricava la prima classificazione dei downshifter italiani (i Convinti, gli Arrabbiati, gli Impegnati, gli Antitaliani, gli Accoppiati, i Sorpresi...) e una mappa generazionale delle loro paure: l'identikit dell'uomo contemporaneo in rivolta. rnrnLa lotta di classe sembra finita. Forse è incominciata la lotta per la vera liberazione."" -
Il caso Moby Prince. La strage impunita. Nuove rivelazioni e documenti inediti
Per la prima volta in un libro, i risultati della commissione d'inchiesta sul disastro del Moby Prince, che conducono finalmente a un passo dalla verità storica, ventisette anni dopo quel tragico 10 aprile 1991. Un racconto appassionante che ripercorre tutta la vicenda, fino alla storia inedita e clamorosa di un accordo riservato tra le parti, avvenuto due mesi dopo la strage.rnrn«Se vogliamo trovare la verità forse dobbiamo allontanarci dai tribunali» – Dalla testimonianza di un familiare delle vittimernrnQuesta è la storia di una strage impunita, archiviata per ventisette anni come un tragico incidente. Livorno, 10 aprile 1991, ore 22.25. Un traghetto passeggeri, il Moby Prince, sperona la petroliera Agip Abruzzo della compagnia statale Snam ferma all'àncora. La collisione apre uno squarcio sulla fiancata della nave, il combustibile fuoriuscito prende fuoco e scatena un incendio. Centoquaranta vittime, la più grande tragedia della marineria civile italiana dal dopoguerra. Secondo la ricostruzione ufficiale, stabilita da due sentenze assolutorie e altrettante richieste di archiviazione, la causa dello scontro sarebbe stata «una nebbia fittissima». E non ci fu soccorso perché le vittime morirono pochi minuti dopo la collisione. Caso chiuso. Questo libro, con documenti, ricostruzioni e testimonianze inedite, è la clamorosa storia di un riscatto. La storia appassionante di una battaglia arrivata a una svolta solo di recente, nel gennaio 2018, con la pubblicazione del documento finale della Commissione d'inchiesta sulle cause del disastro. Finalmente abbiamo una verità storica che può essere raccontata. Una verità che ancora oggi fa troppa paura. -
La scelta. La mia vita nella legione straniera
Il protagonista di Mai avere paura prosegue il suo racconto su un corpo leggendario ma ancora ammantato di mistero.rnrn""Vi racconto cos'è veramente la Legione straniera, da chi è formata e su quali principi si regge. Vorrei sfatare i falsi miti, le bugie e le calunnie, e vorrei farlo una volta per tutte.""""rnrnUn'esistenza degna di questo nome. Cercava questo Danilo Pagliaro quando ventitré anni fa si arruolò nella Legione. A pochi mesi dal congedo, oggi quella vita la rivivrebbe mille volte e con attaccamento e gratitudine ne prosegue il racconto. Non certo per esaltarne le gesta o glorificarne il rischio e l'azione: esibizionismo e retorica non fanno per un legionario. È per smentire le leggende e tacitare mitomani e millantatori che il brigadier-chef torna a scrivere. Racconto dopo racconto, l'immagine della Legione come banda di avventurieri e tagliagole, mercenari e avanzi di galera spregiudicati si scompone. Per lasciar posto alla realtà di un corpo coeso, di uomini che hanno rinunciato al proprio passato e alla propria identità mettendosi al servizio della nazione. Come il brigadier-chef C., ragazzo polacco che alla caduta del Muro è fuggito da freddo e miseria ed è venuto ad arruolarsi, rnnascosto tra i respingenti dei treni merci; la recluta cinese che si è avventurata nei ranghi senza conoscere una parola di francese; o L., camerata svedese che invece ci è rientrato dopo aver appreso di un suo compagno ucciso e diversi altri feriti sotto il fuoco di un cecchino a Sarajevo, durante la guerra in ex Iugoslavia. Militi che nei territori difficili di Repubblica Centrafricana, Costa d'Avorio e Camerun non vanno per replicare le imprese di Rambo, ma per affiancare la popolazione locale, spesso ricevendo in cambio ostilità. Racconta questo l'ex legionario ai giovani che inseguono il mito della bella morte ma gli chiedono di ferie e licenze, diritti e indennità. E in calce al libro risponde in sintesi alle loro domande più frequenti."" -
Quasi niente
"Quasi niente"""" ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare. Storie che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. In quest'epoca frenetica dominata dai miti del successo, della vittoria a ogni costo e dell'arricchimento, Corona e Maieron portano un contributo diverso e spiazzante. Parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, pace interiore, lealtà, radici, silenzio, senso del limite, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai e molti altri. Uomini e donne che non hanno trovato spazio nei libri di storia ma hanno saputo lasciare un messaggio illuminante, che può trasformare le nostre vite. """"Filosofastri"""" le cui minute sapienze tramandano la memoria di chi vive nelle piccole valli, dove non nevica firmato e ci si può chiamare da una costa all'altra. Questo libro ha un precedente nella voce. Nasce dall'incontro tra due grandi amici che, in una conversazione appassionata e godibile, alternano storie, aneddoti, riflessioni e citazioni. Una filosofia minima e pratica in cui l'etica del fare ha sempre la meglio sull'estetica dell'apparire. Una filosofia che proviene da un passato rievocato senza nostalgie. Un tempo in cui i valori erano vissuti concretamente non per moralismo ma perché aiutavano a stare meglio." -
Lo Stato parallelo
In quasi cinque anni Greco e Oddo hanno intervistato ex funzionari, addetti ai lavori, politici, studiosi (qualcuno si è negato), verificando bilanci e documenti di ogni tipo, anche privati. Ne è nato un racconto corale dell'Italia degli ultimi sessant'anni: dalla Dc di Fanfani e le aperture di Moro a Berlusconi, grande alleato di Putin. In gioco ci sono la nostra indipendenza energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti che potrebbe sconvolgere gli assetti del Mediterraneo. -
La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi. Nuova ediz.
Un golpe segreto, senza armi e carri armati. Ma non meno pericoloso.rnrn“Basta una sola persona che ci governa ricattatarno ricattabile, perché la democrazia sia a rischio.”rnTina Anselmirnrn192 tra generali e colonnelli, un centinaio di politici, alti magistrati, alti gradi della burocrazia dello Stato, vertici dei servizi segreti. Un golpe segreto, senza armi e carri armati. Ma non meno pericoloso.rnrnA distanza di quasi quarant’anni (la scoperta degli elenchi della P2 è del maggio 1981), risultano preziosi e rivelatori gli appunti della presidente della commissione parlamentare Tina Anselmi, ex partigiana, cattolica e coraggiosa ministra.rnrnIl volume comprende l’elenco completo degli iscritti alla P2, lettere di Cossiga, Gelli, Sindona ed estratti della relazione della Commissione.rnrnCon la prefazione di Dacia Maraini, una testimonianza di Giovanni Di Ciommo, un nuovo saggio di Anna Vinci e la postfazione di Giuliano Turone -
I soldi danno la felicità. Corso semiserio di sopravvivenza finanziaria
Questo libro intede essere un corso semiserio di finanza alla portata di tutti e, perché no, una piccola guida per un uso dei soldi che generi felicità.«Dobbiamo renderci conto che non compriamo con il denaro, ma con il tempo che abbiamo utilizzato per guadagnare quei soldi. E la felicità non è poter possedere sempre più beni, ma avere il tempo per fare quello che ci piace, per coltivare le relazioni umane, per stare con i nostri figli e con gli amici. Tutti, a questo mondo, abbiamo il diritto di essere felici» – Pepe, Mujica, ex presidente dell'UruguayChi ci capisce qualcosa di finanza? Quando si parla di questa materia spesso ci vengono in mente domande comuni, forse un po' ingenue e naïf. Ugo Biggeri, fondatore di Banca Etica, qui coadiuvato e pungolato da Cristina Diana Bargu, giovane laureata in Economia e Statistica, parte proprio dalle questioni più semplici per darci gli strumenti utili a orientarci in questo campo tanto complicato quanto criticato e mal visto. Ecco come funzionano il mercato, la Borsa e i suoi prodotti principali, dai “cattivissimi” derivati ai più ben voluti titoli di stato, ed ecco come si possono gestire i soldi. Il loro valore sta nelle relazioni e nel bene comune che aiutano a generare. In questo senso sì, i soldi danno la felicità. Oppure no, lo sappiamo bene. Tutto dipende da come – a livello individuale e collettivo – decidiamo di guadagnarli, spenderli, risparmiarli o investirli. Se molto è stato scritto sul consumo responsabile, siamo ancora poco coscienti di come le nostre piccole grandi scelte finanziarie, dal tipo di banca in cui aprire un conto corrente agli investimenti su cui puntare, possano fare la differenza. I soldi danno la felicità è una guida semplice e alla portata di tutti per trovare il modo migliore di usare il denaro, prestando attenzione all'impatto che ha non solo sulle nostre vite, ma anche su quelle degli altri e sul nostro pianeta. Basta esserne consapevoli, ma per esserlo è necessario essere informati. -
Prosperità
«Il mondo è sempre meno disposto ad aspettarsi un miracolo, a credere cioè che le cose si rimetteranno a posto da sole, senza alcuna nostra iniziativa.» - John Maynard KeynesrnrnTre motivi per leggerlo:rnrnPerché Prosperità è l’esempio di una economia dal volto umano, sempre rivedibile, mai dogmatica, attenta alle persone prima che al mercato.rnrnPerché le politiche ispirate alla lezione di Keynes (investimenti pubblici, tassazione progressiva, protezione sociale) hanno risollevato l’economia in un periodo di forti contrapposizioni politiche e di crisi economica la cui affinità con il nostro tempo è evidente.rnrnPerché questo libro guarda al futuro, non solo della scienza economica ma soprattutto della società in cui viviamo.