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Fuoriorario
Sofia muore in circostanze mai del tutto chiarite una sera di luglio del 1998. A terminare non è solo l'esistenza della ragazza, ma anche la serenità del gruppo di coetanei con cui ha condiviso le gioie e le amarezze del liceo. A distanza di ventidue anni, Andrea decide di ritrovarsi con gli amici di un tempo nel loro locale preferito, il Fuoriorario. L'incontro con Giulia, Marco e Paride disvela le insoddisfazioni, i turbamenti e i drammi personali successivi a quella dolorosa perdita. C'è però una novità. Andrea ha rivisto colui che ritiene il responsabile della morte della ragazza: Fortunato, il fidanzato di Sofia misteriosamente scomparso dopo il tragico evento, sembra essere tornato in città. La sua presenza impone ad Andrea di rispolverare il giuramento che i quattro amici avevano fatto in quell'estate del 1998. Fortunato deve essere ucciso. Questo proposito innesca una catena di ricordi e segreti inconfessati che si fanno sempre più vicini e palpabili, fino a costringere i protagonisti a confrontarsi con i fantasmi riemersi dall'orizzonte nebuloso del loro passato. -
Cenerentola indossava le Diadora
"Cenerentola indossava le Diadora"""" è il rocambolesco flusso di coscienza di una donna ironica e al contempo spietata, una disillusa quarantenne che raccontandosi rivela al lettore di aver imparato a gestire relazioni e situazioni paradossali, e anche a non prendersi troppo sul serio. Così, sempre con le Diadora ai piedi, la protagonista di questo peculiare testo fornisce una nuova chiave di lettura, a tratti cinica e provocatoria, sull'amore e la vita, mettendo a nudo vizi, difetti e perdonabili leggerezze, sia del complesso universo maschile che di quello femminile." -
Sei tu la tua carta vincente
Chiara è una giovane mamma e maestra di venticinque anni che decide, attraverso un dialogo sincero con il lettore, di raccontare di sé e delle esperienze più significative che l'hanno formata, tra vittorie e sconfitte: partendo dai valori in cui crede, legati all'educazione familiare, passando per gli anni della sua formazione scolastica e lavorativa, arriva ad affrontare temi come l'amore, la maternità, la fede e la morte di una persona cara. Una grande forza di volontà l'aiuta a ricercare un senso alle sfide della vita, comprendendo, infine, che bisogna avere fiducia in se stessi per raggiungere gli obiettivi più grandi, in completa armonia con gli altri. -
Onde
La quotidianità di Eleonora e Brian viene stravolta quando i due ricevono una sconvolgente notizia: il ragazzo dovrà passare un intero anno scolastico negli Stati Uniti. Un distacco improvviso e doloroso, perché i due sono cresciuti insieme nel contesto di una famiglia allargata. Una volta rimasta sola, Eleonora rifletterà sulle ambiguità che caratterizzano il loro rapporto, e in suo soccorso arriverà la sua migliore amica, Martina. La giostra dei sentimenti si metterà finalmente in moto con il ritorno di Brian. Tuttavia, ci saranno delle variabili inaspettate, imprevedibili come le onde del mare. -
Il gatto nero nella stanza buia
Per Sebastian è il primo giorno di scuola. Guardandosi allo specchio, con il grembiule nero e il fiocco rosso al collo, capisce che la sua vita sta per cambiare. Durante la ricreazione un bambino di quinta, che sembra saper molto sul suo conto, gli si avvicina e si presenta: è lui stesso più avanti nel tempo. Questo avvenimento sancisce l'inizio di una serie di incontri tra i due, in momenti molto diversi delle loro esistenze, che li porteranno a ricercare, l'uno nell'altro, qualcosa di imponderabile. Numerose sfaccettature della medesima persona, possibilità parallele, tempi differenti e lontani formano gli anelli di una catena che si attorciglia intorno ai protagonisti sino a intrappolarli. -
Affetto male
"Affetto male"""" è una raccolta di disgrazie amorose collezionate negli anni. È un testo illustrato perché, nello zen della vita, a volte è preferibile partire dalle cose per raccontare le non cose. È un libro senza trama e senza titoli, o meglio, ogni storia ha per titolo un'immagine, considerata come una sorta di incipit metaforico per andare oltre le parole che seguono, intimamente, il percorso meta-sentimentale dell'autore." -
Fase Zero. Il nanno col giubbotto blu
Un balcone che si affaccia sul lungomare di levante di Siracusa, deserto. Il lockdown ha chiuso tutti in casa tranne loro: una comitiva di anziani impenitenti. Passeggiano indisturbati, acquistano pescato di frodo da altri anziani, fumano, urlano e infrangono qualsiasi regola di buonsenso. Tra di loro ce n'è uno, il loro capo, che indossa sempre un giubbotto blu, tiene fisso lo sguardo come a voler sfidare il mondo. La storia incrocia il nostro tempo e fa nascere, in un'isola (Ortigia) nell'isola (Sicilia), una conversazione umana ""troppo umana"""" tra distanti e diversi. Vite parallele, personaggi veri come i loro mondi. Sullo sfondo, bellezze e degrado, mare e vento, verità e menzogne."" -
I racconti della clessidra
Parole e immagini si alternano con armonia tra queste pagine come in una scenografia. I brevi racconti, piccoli come granelli di sabbia e inesorabili come il tempo che passa, sono storie quotidiane travestite da fiabe, fiabe per adulti fragili e imperfetti che inaspettatamente si ritrovano a dover fronteggiare la solitudine, il dolore e la rabbia, ma che si scoprono anche capaci di rialzarsi, di ricominciare e ""inventare nuovi passi mai provati prima"""", proprio come avviene alla protagonista del racconto """"La ballerina di cristallo""""."" -
Le corde dell'anima
Questo libro è una raccolta di brani in cui versi e prosa si uniscono fra loro, un incrocio fra la poesia e il racconto breve, con alcuni elementi tratti dal teatro e dalla lirica musicale. Il tema di fondo è la narrazione dell'Esistenza, spogliata di qualunque sovrastruttura. ""Le Corde dell'Anima"""" pone l'attenzione sui sentimenti, presenta sfumature dolci e delicate, come i versi dedicati a un padre, a una figlia, al silenzio che spesso attanaglia l'esistenza individuale e di coppia, senza dimenticare i problemi sociali e i drammi del mondo contemporaneo. L'autore tenta di scavare anche negli angoli più scuri e reconditi della mente umana, e riesce a trasmettere al lettore un'empatia genuina e profonda quando tocca il tema dell'amicizia, rievocando persone e luoghi vissuti."" -
Io sono Libertà
Il quartiere Libertà è una periferia incastonata nel centro urbano di Bari. A raccontarlo in prima persona c'è Deborah, che lì è nata e ha deciso di viverci, muovendosi attraverso le strade, le trasformazioni, le brutture e le bellezze di quel luogo senza tenere nessuno per mano. Deborah vive con la madre e la nonna senza sapere chi sia suo padre. Un giorno, grazie ai racconti e agli indizi raccolti, scopre che quest'ultimo non è morto o scomparso, come lei ha sempre creduto, ma è solo partito. Tante ombre si allungano sulla figura dell'uomo e sulla sua vita e tutte pare si proiettino proprio al Libertà. Per conoscere un quartiere bisogna ascoltarlo. Ascoltare la strada, i pettegolezzi dei vicini, la verve dei commercianti, le bugie dei ragazzi all'uscita di scuola, il silenzio degli spazzini e i ricordi degli anziani seduti al sole. Non tutti siamo liberi di scegliere il quartiere dove vivere, ma c'è un rapporto insopprimibile, uno scambio continuo, invisibile e profondo tra noi e l'ambiente in cui viviamo. -
Storia delle mie possessioni
Nel 1623 suor Jeanne des Anges, madre badessa del convento delle Orsoline della città di Loudun, accusa il curato Urbain Grandier di aver mandato i diavoli a possederla. La possessione riguarda, oltre a lei, anche le sorelle della sua comunità. Un caso di isteria collettiva, una «possessione nevrotica» – come la definisce la psicanalista francese Denise Sainte Fare Garnot nell’Introduzione – destinata a far parlare di sé nei secoli a venire. Iniziano allora gli esorcismi, che saranno condotti dal gesuita Jean-Joseph Surin. Urbain Grandier viene riconosciuto colpevole di stregoneria e bruciato al rogo. «Per la maggior gloria di Dio», scrive Jeanne des Anges nelle prime righe di “Storia delle mie possessioni”, «e per soddisfare l’obbedienza che mi è stata imposta, riferirò con stile semplice le misericordie che la divina bontà si è compiaciuta di riversare sulla mia anima da nove anni a questa parte, per distoglierla dai vizi e dalle imperfezioni che la dominavano». Per l’armonia espositiva e il valore documentale, l’autobiografia di Jeanne des Anges resta ancor oggi una preziosa traccia storica che testimonia di una straordinaria vicenda umana e spirituale, fonte inesauribile di suggestioni tanto esistenziali quanto letterarie. -
Detti e fatti dei figli del deserto
Deserti di Scete e di Nitria, Egitto, IV secolo dopo Cristo. Nelle caverne vivono uomini vestiti di pelli, che si nutrono di miele selvatico. Sono fuggiti dalle città per cercare nel silenzio la Verità. Le loro parole, massime di vita radicali e paradossali, diventano i Detti e fatti dei Padri del Deserto. Val Pitta, Italia, oggi. Anna è un'infermiera alla Casa del Silenzio. Trascorre le sue notti assistendo i pazienti in sto vegetativo permanente e leggendo i detti dei Padri del deserto. Quando, nel cuore della notte, si mette in ascolto, alla sua mente giungono flebili bisbigli e sussurri Sono l'eco dei ricordi di anime addormentate, frammenti di vite e di verità dissolte, gioiose e amare. Anna si abbandona all'ascolto e prende a sillabarne le parole, le degusta lasciando che affiorino sulle sue labbra e sprigionino il loro sapore agrodolce. Sono le voci dei figli del nostro mondo deserto: i Detti e fatti dei Figli del Deserto. -
L'aviere Ross
"L’aviere Ross"""" è il lungo scritto di cui Lawrence parlò più volte nelle lettere agli amici di Londra, con accenti che conservano, ancora oggi, qualcosa di enigmatico e al tempo stesso rivelatore, come testimoniano queste righe: «Hai sognato che una notte venissi con questo libro gridando: “Ecco un capolavoro. Brucialo”. Ebbene, sia come vuoi». L’autore de """"I sette pilastri della saggezza"""" scrisse questo libro di notte, nascosto sotto le coperte militari della branda di ferro nella camerata di un deposito della Raf, ma non volle pubblicarlo fin quando i personaggi evocati fossero ancora in vita, «per l’orrore che i miei camerati proverebbero nel vedersi così svelati da me, senza riserve, nei loro momenti più segreti». Quest’opera resta oggi un libro poetico, crudele, ironico, dove prendono forma, scontornate dallo sguardo mobile e profondo di Lawrence, le corvées, le vessazioni e i paradossi della vita militare." -
La McDonaldizzazione della produzione
«Sfruttiamo e siamo sfruttati in un mondo post-umano, post-sociale, prono ai grandi interessi delle multinazionali» - SololibrirnI McDonald's sono diventati il migliore esempio dell'attuale razionalizzazione della società e delle sue irrazionali conseguenze sulle persone. Efficienza, calcolabilità, prevedibilità, controllo e razionalità, le cinque regole auree della superindustria dell'hamburger informano le nostre esistenze dietro il vessillo dell'uguaglianza, del miglioramento delle condizioni di vita e della produzione. Questo processo di estrema burocratizzazione, mentre amplifica le nostre possibilità di crescita, produce al tempo stesso alienazione, riducendo la dimensione umana delle esperienze e automatizzandoci come macchine. Questo saggio ci permette di riflettere sull'epoca che stiamo vivendo anche attraverso il neologismo prosumerism - coniato per la prima volta dal ""futurologo"""" Alvin Toffler , combinazione di production e consumption, che Ritzer pone al cuore della sua riflessione critica."" -
Fede e libertà
In un intreccio sapientemente tessuto Teresa Forcades annoda assieme le sue esperienze personali con una intensa riflessione sui temi che le sono più cari, mostrando che la fede cristiana può essere una forza dinamica capace di dar luogo a sovversioni profonde. Il suo appassionato appello alla libertà, all'amore e alla giustizia sociale risuona con vibrante emozione nelle pagine di questo libro in cui la critica all'attuale sistema politico ed economico è scandita dal tempo della liturgia delle ore che ritma la vita di preghiera delle monache benedettine. Così la teologa catalana dimostra che la vita cristiana può penetrare in maniera profonda nella preghiera e nella contemplazione ed essere anche - al tempo stesso - radicalmente impegnata nel mondo contemporaneo. -
Il desiderio più grande del mondo. Donne che vogliono essere madri
Cosa succede alle donne quando cominciano a cercare una maternità che tarda ad arrivare? In questo libro, narrato in prima persona. Luciana Mantero racconta la propria storia e quella di altre nove donne che progettano gravidanze che non arrivano, o che rinunciano a essere madri dopo attese estenuanti, trattamenti di fertilità, scontri con i mariti, propositi di adozione... È un libro che ci interroga sui limiti a cui siamo disposte a spingerci pur di diventare madri. Vissuti puramente femminili, intimi, sensazioni e sentimenti che appaiono quando siamo vulnerabili, quando esponiamo il corpo alla scienza, quando ricorriamo a saperi ancestrali, quando sentiamo la solitudine, mentre assolviamo i compiti imposti dalle esigenze professionali e della vita moderna. -
Tra impero e popolo. Lo stato morente e la sinistra
«L'impero del capitale e la miseria del popolo sono un destino immutabile? È l'interrogativo che si pone Mario Barcellona, il cui complesso volume ha il merito di aggiungere ai consueti cahlers de doleance la ricerca di una possibile ""sinistra a venire"""" e di una """"democrazia solidale da inventare""""» – Carlo Amirante, Le Monde Diplomatique rnrnUna sinistra """"a venire"""" non ha più le fabbriche di un tempo e i """"fieri compagni del servizio d'ordine"""", né le masse bracciantili e le """"cavallerie contadine"""". Ha di fronte una """"moltitudine"""" singolarizzata, ancora abbagliata dalle luci del consumo e del successo, per lo più estranea al confronto di un tempo tra socialismo e individualismo, di frequente partecipe di un'idea di libertà che non si distingue più dal paradigma liberale, talvolta distratta, e tuttavia sempre delusa e ancora una volta espropriata. Ricomporre il disperso non è affatto facile. Ma non è inconcepibile; la scomposizione è stata prodotta dalla individualizzazione di massa e può essere ancora oltrepassata da un nuovo orizzonte solidale. Ma perché si possa pensare la possibilità di questa immaginata società solidale bisogna mettere mano al """"corpo del re""""."" -
Autobiografia
La prima donna a insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. La prima donna a vincere un Nobel. La prima (fra uomini e donne) a ottenerne due, di premi Nobel. La vita di Marie Curie, memorabile scopritrice della radioattività, sembra una lunga sequenza di primati che hanno sconvolto la storia della scienza e dell’umanità. Questa autobiografia fu scritta nel 1923 su richiesta degli americani che la ospitarono. Grata dell’accoglienza ricevuta, madame Curie comincia a raccontare la straordinaria parabola della sua esistenza, umana e scientifica: dalla storia della sua famiglia di origini ebraiche nella Polonia russa al suo arrivo a Parigi, dal matrimonio con Pierre Curie agli anni di ricerca in laboratorio, dalla vittoria dei due premi Nobel alle vicende della prima guerra mondiale, si dipana la storia di una grande scienziata che portò avanti la propria ricerca per amore del bene comune e dell’umanità. Prefazione di Daniela Morandi. -
Guerra & droga
«Dai jihadisti agli eserciti Nato, dalla ""droga di Stato"""" alla chimera del siero della verità: l'investimento sulla chimica accomuna praticamente tutte le forze militari e di intelligence» - Giulia Villoresi, Il Venerdì di RepubblicarnDagli oppiacei assunti - e spesso trafficati - dai contingenti internazionali in Afghanistan a quelli dell'Uck nel Kosovo protetto dalla Nato; dall'anfetamina usata dai Top Gun e dalle forze speciali statunitensi alle metanfetamine prodotte dai nazisti ieri e dallo Stato Islamico oggi, passando per il boom di psicofarmaci prescritti a reduci e soldati, in qualche caso provocandone addirittura la morte, fino agli interessi dei servizi segreti, a esperimenti condotti anche su civili inconsapevoli, con nuove sostanze psicoattive, usate persino contro gli oppositori politici o per finanziare conflitti clandestini tramite il narcotraffico. Sostanze che riducono inibizioni e paure, che aiutano a sopportare la fatica e ad aumentare la soglia del dolore, o usate come """"arma tattica"""" per rendere il nemico inabile a combattere. Un rapporto, questo tra guerra e droga, che ha origini antiche quasi quanto la guerra stessa. Sullo sfondo, la sottile linea, tutta politica, che divide le sostanze considerate legali, da quelle ritenute illegali, per capire come gli usi/abusi generati dalle guerre siano stati sfruttati strumentalmente per imporre il proibizionismo, il cui fallimento è ormai sotto gli occhi di tutti. In questo libro si ricostruisce una fotografia del passato e del presente attraverso i numerosi viaggi in Medio Oriente (Balcani, Iraq, Siria, Libano, Libia, Afghanistan, Turchia) che l'autore compie da più di dieci anni e grazie a documenti ufficiali desecretati dagli Archivi di Stato di Usa, Gran Bretagna e Germania."" -
Sahara, deserto di mafie e Jihad
«Una raccolta di storie e di cronache dettagliate che Boccolini e Postiglione riescono a comporre in una coerente trama narrativa, diradando la nebbia di un'ambigua e superficiale divulgazione» - Paolo Frascani, La Repubblica Napolirnrn« Sono diverse le storie di cronaca e molti di più gli interrogativi. Il libro prova a spiegare perché l’Italia è stata sinora risparmiata dagli attacchi terroristici, ma anche cosa potrebbe cambiare in futuro.» -rn Gianmaria Roberti, IlDesk.itrnrnIl deserto del Sahara è un crocevia di traffici di armi, droga ed esseri umani. Rotte carovaniere di un'economia criminale che salda il narco-jihadismo alle mafie internazionali. Con un obiettivo: destabilizzare il pianeta. I problemi dell'Italia nascono qui, in un lembo fra deserto e Golfo di Guinea, dove s'incontrano narcos sudamericani e narco-jihadisti. Il libro spiega tutto questo, partendo dal racconto di piccole storie di cronaca.