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Una lunga notte messicana
Della valigia messicana Jamón aveva già sentito parlare. Era stata Greta, quella sua cugina piena di vita dagli occhi nerissimi e le labbra rosse come il fuoco, a raccontargli solo qualche anno prima come fosse stata trafugata dalla Spagna franchista e portata in Messico durante la Seconda guerra mondiale. Ma soltanto adesso che Greta è morta, Jamón se la ritrova davanti; è la sua eredità. Cuoio frusto, e all'interno vecchie scatole che contengono immagini rimaste invisibili agli occhi della Storia. Negativi, a migliaia, di fotografie che nessuno ha mai stampato, scatti di una guerra civile sconosciuta, firmati da chi inventò la professione di fotoreporter: l'ungherese Robert Capa, la tedesca Gerda Taro e il polacco David ""Chim"""" Seymour. Colto alla sprovvista da quei ritagli traslucidi che sanno di polvere e lacrime, Jamón si trova di fronte a un bivio, incerto se mettere a parte il mondo di questa strabiliante testimonianza oppure continuare a proteggerne il segreto. Prenderà la sua decisione dopo avere riavvolto il nastro della vita delle tre donne che custodirono la valigia prima di lui, protagoniste fiere e determinate di un'epopea che riconduce Jamón alla lunga notte in cui l'eroismo e l'audacia di un manipolo di persone misero in salvo il prezioso materiale."" -
Il mio piano per salvare il mondo
Mya Parsons ha dodici anni e grandi sogni.rnVuole lavorare all’ONU, anzi diventare ambasciatrice dell’ONU, e vincere il premio Nobel. Ha a cuore i diritti civili e per questo, insieme all’amica Cleo, ha fondato il gruppo dei Giovani per la Giustizia Sociale. Ma ha anche un desiderio molto più spiccio: vorrebbe tanto un cellulare. Per convincere i genitori, Mya mette a punto una strategia. Lavora come babysitter, si mostra responsabile nel badare alla sorellina mentre la mamma è dalla nonna in Myanmar e il papà annaspa tra il lavoro e i broccoli “caramellati” (o forse bruciati). Non è facile fare tante cose insieme, ma Mya non molla quando vuole qualcosa, soprattutto adesso che l’amica Cleo sembra precipitata in un altro mondo: ha un telefono suo, fa mille foto, chatta con le compagne di scuola e… esce con un ragazzo! Chissà se Mya riuscirà a realizzare il suo sogno: ottenere un cellulare la pace nel mondo? -
Dietro quel delitto. Un'indagine di John Rebus
Un'indagine di John Rebus, ispettore di Edimburgo.rn«Un maestro del poliziesco contemporaneo» – Publishers WeeklyrnrnLuglio 2005, Edimburgo si prepara ad accogliere il G8. L'intero dipartimento di polizia è chiamato agli straordinari. Tutti tranne John Rebus, l'ispettore lasciato appositamente ""di guardia al forte"""". Si sa, Rebus è un rompiscatole, riesce sempre a tirarsi dietro delle grane, e nessuno ne vuole, con gli occhi del mondo puntati sulla Scozia. Ma in un bosco nei pressi del luogo in cui si svolgerà il G8 viene ritrovato un indizio sull'omicidio di Cyril Colliar, tirapiedi di Big Ger Cafferty ucciso appena uscito di prigione dopo una condanna per stupro. Un caso che non interessa a nessuno, ma dietro il quale si intuisce un male più grande e più pericoloso che minaccia la città. Tra intrighi internazionali e coinvolgimenti privati, criminali e benefattori, scontri con le forze dell'ordine e legami familiari, Rebus dovrà seguire la lunga scia di sangue disseminata tra Edimburgo e il resto della Scozia per tirare le fila di un'indagine all'apparenza inestricabile."" -
Partitura finale. Un'indagine di John Rebus
L'ispettore Rebus è alle soglie della pensione. rn«Partitura finale è una pietra miliare» – The New York TimesrnMa, appena dieci giorni prima di terminare definitivamente il suo servizio, arriva un ultimo omicidio a movimentare il finale della sua carriera: un poeta dissidente russo viene trovato morto, con un foro di proiettile alla nuca. Parallelamente, in città arriva una delegazione di uomini d'affari e dai piani alti spingono perché il caso venga chiuso nel modo più rapido possibile. A complicare le cose subentra però un altro brutale omicidio, un tecnico del suono letteralmente bruciato vivo. Poco tempo dopo anche Big Ger Cafferty, un tempo re della mala di Edimburgo e vecchia conoscenza di Rebus, viene aggredito. Rebus inizia a intravedere un filo sottilissimo che lega i tre crimini e scende in strada per scoprirlo. Ma qualcuno pensa di sospenderlo, pur di levarselo dai piedi. Come se questo bastasse a tenere Rebus lontano dai guai. -
Le emozioni. Le mini enciclopedie. Ediz. a colori
Come si riconosce un panda triste? E un pappagallo elettrizzato? In ogni pagina una simpatica illustrazione e un'emozione da scoprire. -
I versi degli animali. Le mini enciclopedie. Ediz. a colori
Che il cane abbaia lo sanno tutti. Ma cosa fa la donnola? E il cammello? In ogni pagina una simpatica illustrazione e un nuovo verso da scoprire. -
Sto pensando di finirla qui
Avrai paura senza sapere perché. Un fulminante esordio letterario imbevuto di suggestioni alla David Lynch e da cui è tratto il film di Netflix per la regia del premio Oscar Charlie Kaufman.rnrn«Arrivati alla fine di questo spaventoso viaggio non resisterete alla tentazione di ripercorrerlo dall’inizio». - The Independentrnrn«Il thriller letterario più intenso e originale degli ultimi tempi, sulla scia di Cronenberg e Stephen King». - Chicago Tribunernrn«Angoscia e terrore vi travolgeranno». - Entertainment WeeklyrnrnUn pensiero può essere più reale, più vero, di un'azione. Puoi dire qualunque cosa, fare qualunque cosa, ma non puoi fingere un pensiero.rnrnInterno degli Stati Uniti. Una statale silenziosa e vuota, solo profili piatti che si ripetono, un'altalena, un granaio, pecore ferme nella luce del pomeriggio, fienili e campi. Seduta in macchina, sotto la musica country trasmessa dalla radio, la ragazza di Jake guarda la campagna e continua a pensare che deve farla finita con lui; anche se Jake, con quella sua aria svagata e le conversazioni interessanti, in fondo le piace.Ora sono di ritorno dalla casa dei genitori di lui, una fattoria sperduta dove lei ha incontrato per la prima volta quella coppia singolare e visto i recinti lugubri degli animali, un incontro che le ha lasciato addosso una sensazione inafferrabile, come di chi avesse varcato, per il tempo di una sera, la scena di un'allucinazione altrui. Un disagio che peggiora quando Jake, nel mezzo di quel luogo desolato mosso solamente dalla neve in aumento, si ferma in una gelateria, un edificio che emerge, fluorescente, dal buio, le vetrine sbiancate dai neon, e un attimo dopo imbocca una stradina secondaria, parcheggia davanti al suo vecchio liceo chiuso e sparisce all'interno della scuola. Per la sua ragazza, lasciata sola in macchina, ha inizio allora un altro percorso, vertiginoso, nel versante più oscuro della realtà, dove scoprire che fine ha fatto Jake fornirà finalmente la risposta, del tutto imprevedibile, a cosa sia accaduto davvero in questo silenzioso viaggio a due. -
La scoperta di Vivian Dalton
La scoperta di Vivian Dalton è una gustosissima commedia che offre uno spaccato vivido della provincia americana degli anni Cinquanta, dove oltre i muri delle linde villette a schiera serpeggiano, nascosti dal velo delle buone maniere, rivalità meschine e tradimenti fra i più vili.«Una scrittura calda, spiritosa, empatica» – Kirkus ReviewsVivian e le sue colleghe, centraliniste della compagnia telefonica Ohio Bell di Wooster, per lavoro connettono chiamate, intrecciano vite, e carpiscono segreti. Il regolamento vieta di ascoltare le conversazioni degli utenti, ma basta premere un tasto per insinuarsi nell'universo privato altrui, e la tentazione, quasi sempre, è irresistibile. Se dovesse spiegare il motivo di questo suo interesse nei confronti del prossimo, Vivian userebbe parole come predisposizione o sensibilità. Sua figlia Charlotte direbbe invece che le piace origliare. Capita così che un giorno Vivian incappi in una telefonata tra due donne: qualcuno, rivelano le voci, pare sia in possesso di informazioni compromettenti sul suo conto, ed ora è proprio la centralinista ficcanaso che rischia di diventare protagonista di uno degli scandali più clamorosi di Wooster. Una vicenda che può avere conseguenze esplosive, perché ogni segreto ne nasconde molti. -
Il principe. È meglio essere temuto che amato
Un viaggio per parole, illustrazioni e musica, nell’immaginario umano e artistico di un ragazzo che aveva solo la polvere ed è andato a prendersi il cielo.rn«Sanno chi sono, ma nessuno mi conosce.»rnrnAntonio è tormentato, teme la cattiva sorte, per quattro anni ha condotto una vita da malato con l’incubo di morire da un momento all’altro. È cresciuto insicuro, con dentro una rabbia da sollevarci il mondo.Junior Cally non dubita, sa che ce la farà.Antonio soffre il giudizio della gente del suo piccolo paese, Focene, che lo emargina, lo disprezza, lo considera un fallito. Junior Cally, pur essendo ingabbiato dietro la maschera, è libero.Antonio ha paura dei mostri che ha dentro di sé.Junior Cally è lucido. Ha superpoteri naturali. Non beve e non fuma. Non ha sentimenti, né emozioni, non ama. È un cyborg punk, perfetto e quindi spaventoso.Antonio è il creatore, Junior Cally un’opera che prende vita, un demone che diventa forte e spezza le catene di entrambi. Fino al ricongiungimento finale, da due uno, la maschera che cade. Il principe è un viaggio onirico, dolce e agghiacciante, nel quale ogni cosa conosce il suo contrario, nel quale due voci si alternano, si combattono, si fondono. -
L'uomo nero e la bicicletta blu
È il 1963 in un piccolo borgo della campagna romagnola, dove il tempo sembra essersi fermato. Gigi ha 10 anni e a farlo sognare sono la bicicletta blu da ventimila lire vista in una vetrina, e che la sua famiglia non può permettersi, e la sua amica Allegra, figlia del direttore della banca da poco trasferito in paese. Il padre vende bestiame, ma gli affari vanno male, il nonno, reduce della prima guerra mondiale, impugna il fucile a ogni occasione e il diabolico fratellino Enrico riesce a spacciarsi per un angioletto e ad averle sempre tutte vinte. Gigi si inventa mille lavori per comprarsi l'oggetto dei suoi sogni, muovendosi in un mondo pieno di personaggi sgangherati, come il Carlino con il suo testicolo enorme, il ""Morto"""" che, dato per defunto, era poi ricomparso tra lo sconcerto generale, e la vecchia """"Tugnina"""", con le sue favole, invariabilmente concluse dall'Uomo Nero che si mangia tutti. Fino a quando, in un pomeriggio di ottobre, l'Uomo Nero esce dalle fiabe per porre fine alla spensieratezza dell'infanzia. E quel meraviglioso 1963 diventa l'anno in cui tutto cambia."" -
Alma
Romanzo di abbagliante bellezza, sorta di omaggio al luogo in cui lo stesso Le Clézio è nato è cresciuto, Alma è un avvicendarsi di quadri struggenti e voci solo apparentemente svigorite, ed è un memento. Perché sulle stesse spiagge che oggi accolgono i surfisti c'è stato un tempo in cui «uomini, donne, ragazzini venivano scaraventati sulla sabbia, barcollanti, il corpo coperto di piaghe, tremanti di febbre e di paura, gli occhi strabuzzati per lo sgomento davanti al più bel paesaggio del mondo che presto sarebbe stato la loro tomba».rn«Jean-Marie Le Clézio racconta miti familiari e ancestrali legati al paese a cui sente di appartenere più della Francia, con una scrittura da antropologo che scatena emozioni» - Daria Galateria, RobinsonIl pretesto che dalla Francia porta Jérémie Felsen a Mauritius è un sasso, perfettamente rotondo, appartenuto al padre, ma sotteso al viaggio c'è un bisogno antico di entrare in quell'isola lontana dove la sua famiglia, e tutti i suoi antenati, hanno vissuto. Su questo pezzetto di terra già mezza affondata dai traffici moderni, approdo dolce per il turista desideroso di lidi azzurri, Felsen si incammina in cerca di chi ha storie meno lievi da raccontare, di chi si muove con grazia tra i rumori sottili della foresta, di chi ancora ricorda che un tempo questo territorio era il regno incontrastato del dodo, uccello buffo e inadatto al volo, sterminato dai coloni. Romanzo di abbagliante bellezza, sorta di omaggio al luogo in cui lo stesso Le Clézio è nato è cresciuto, Alma è un avvicendarsi di quadri struggenti e voci solo apparentemente svigorite, ed è un memento. Perché sulle stesse spiagge che oggi accolgono i surfisti c'è stato un tempo, l'epoca d'oro della coltivazione della canna da zucchero, in cui «uomini, donne, ragazzini venivano scaraventati sulla sabbia, barcollanti, il corpo coperto di piaghe, tremanti di febbre e di paura, gli occhi strabuzzati per lo sgomento davanti al più bel paesaggio del mondo che presto sarebbe stato la loro tomba». Il mare di Mauritius, suggerisce Le Clézio, è un pezzo della nostra storia da cui serve farsi straziare. -
Il mestiere più bello del mondo. Faccio il veterinario
Sogni di fare il veterinario da grande? Per Guido è il mestiere più bello del mondo.rn«Un bravo veterinario deve essere anche un po' psicologo: saper ascoltare le persone e capirle, per poter comprendere i loro animali.»rn«Hai mai pensato di fare il veterinario?» Quando suo padre gli pone questa domanda, Guido ci riflette a fondo. In realtà, no. Si è immaginato nelle carriere più varie e strane – giocatore di football americano, archeoastronomo, disegnatore di fumetti –, ma in quella di veterinario proprio mai. Eppure basta questa semplice miccia per far divampare una grande passione. Perché le passioni sono così: possono nascere all’improvviso e poi crescere nel tempo, travolgendoci in modo del tutto inaspettato. Perciò, quando arriva il momento di iscriversi all’università, Guido non ha più dubbi. Fin da subito, però, si rende conto che per diventare bravi veterinari l’amore per gli animali non basta, servono anche forza di volontà, dedizione e… uno stomaco forte! Quello che lo attende, infatti, è un percorso lungo e a volte complesso, ma costellato di grandi soddisfazioni e momenti memorabili. Come il giorno in cui si è laureato, o la prima volta che ha visto il suo nome sulla targa dello studio, o quella in cui è riuscito a guarire addirittura una tigre! Attraverso aneddoti spassosi e utili consigli, Guido Sgardoli ci racconta questo mestiere affascinante, e ci aiuta a capire i nostri amici a quattro zampe, insegnandoci a interpretare i loro comportamenti e il loro personalissimo modo di comunicare. Attraverso aneddoti spassosi e utili consigli, Guido Sgardoli ci racconta questo mestiere affascinante, e ci aiuta a capire i nostri amici a quattro zampe, insegnandoci a interpretare i loro comportamenti e il loro personalissimo modo di comunicare. -
L'isola schifosa. Ediz. a colori
Finalista Premio Scelte di Classe – Leggere in circolo 2020. Categoria 6-7 annirnrnPubblicato nel 1969 e nominato dal «Boston Globe» Miglior Albo Illustrato dell'Anno, L'isola schifosa ha ricchezza d'invenzione e colore, eleganza e giocosità, tutti tratti distintivi del maestro americano. Come scrive il grande illustratore inglese Quentin Blake nella prefazione, questo albo è «la sintesi della sua arte».rnrn«L’intensità di questo lavoro è straordinaria. Sembra quasi di sentire fisicamente la concentrazione di Steig, proprio come i bambini quando sono completamenti assorbiti da quello che stanno disegnando e producono suoni che corrispondono alla storia sulla pagina.» – RobinsonrnrnIn mezzo a un mare che ribolle, pieno di serpenti squamosi, granchi con chele taglienti e pesci che danno la scossa, sorge la più schifosa delle isole. Di notte si muore di freddo e ogni cosa si copre di ghiaccio, di giorno ci sono eruzioni e tempeste devastanti, e tutte le piante sono orrende e piene di spine. Qui vivono lucertoloni gialli, verdi, rosa e blu che sputano fuoco, libellule grandi e cattive come barracuda, e altre mille creature disgustose, con corna e tentacoli, code appuntite e artigli affilati. Queste creature trascorrono le loro giornate ringhiando, litigando, divorandosi a vicenda e distruggendo tutto ciò che incontrano: per loro l'isola schifosa è un paradiso. Ma un giorno dalla terra infuocata spunta un bellissimo e delicato fiore rosso... E allora cosa succede all'isola schifosa? -
Al buio. Il viaggio nel grande Nord di una donna che ha sfidato l'oscurità per poi innamorarsene
Al buio è un libro poetico dedicato agli amanti del profondo Nord: è la storia di due donne, di due viaggi, di un tesoro troppo prezioso per essere dimenticato.rn «Poter fare esperienza di una vera notte buia e ammirare il brillare delle stelle è un diritto umano.»rnDa che lei si ricordi, Sigri Sandberg è sempre stata terrorizzata dal buio. E non è la sola, perché quella dell'oscurità è una paura ancestrale che condividono tutti i bambini. Eppure oggi, nelle nostre città perennemente illuminate da lampioni e schermi, da automobili, fabbriche e insegne, possiamo dire di conoscere il buio? Ne abbiamo mai fatto reale esperienza? Mossa da questo desiderio, Sigri intraprende un viaggio di cinque giorni a Finse, nel cuore della Norvegia, poco più di 300 abitanti a 1222 metri sul livello del mare, ""ribattezzata l'Artico del Sud per le sue temperature, i suoi paesaggi, i venti e gli inverni così simili a quelli artici"""". Un luogo dove notte e stelle regnano incontrastate, con una temperatura media sempre sotto lo zero, passaggio obbligato per tutti i grandi eroi polari della storia. Ed è qui che si dirige, sola, con un bagaglio essenziale nel quale figura il diario di Christiane Ritter, che nel 1934 lasciò l'allora Cecoslovacchia per raggiungere il marito alle isole Svalbard, a metà strada tra Norvegia e Polo Nord, ancora oggi avamposto quasi mitico ai confini del mondo. Le parole di Christiane saranno pungolo e ispirazione, balsamo e compagnia e motivo di coraggio, e aiuteranno Sigri non solo a vincere le proprie paure, ma a ritrovare se stessa."" -
Il destino di una famiglia
Dietro le quinte del Café Engel, sopra le rovine della guerra, la famiglia Koch torna a sperare.rnWiesbaden, 1945. La guerra è agli sgoccioli, e quando Hilde Koch riemerge dal rifugio antiaereo dopo l'ultimo, devastante bombardamento che ha messo in ginocchio la sua città, stenta a credere alla sua fortuna: il Café Engel è ancora lì al suo posto, un po' ammaccato ma è lì, come se un miracolo avesse voluto salvare dalla distruzione la caffetteria dei suoi genitori, quel posto a un passo dal Teatro dell'Opera da sempre pieno di vita, frequentato da cantanti, attori, musicisti, direttori d'orchestra. E allora contro ogni buon senso, perché ora, nella Germania sconfitta e occupata dagli americani, è persino difficile trovare la polvere di caffè, la giovane Hilde si mette in testa di riaprire il locale. Per trasformarlo, in mezzo a tutta quella desolazione, in un'isola di speranza. Perché tutti, lì, di speranza hanno bisogno, a cominciare da lei che è rimasta sola dopo la partenza del soldato francese da cui aspetta un figlio. È un microcosmo straordinario, il Café Engel, una casa ritrovata per chi ha perso quasi tutto - che sia un tetto, o una gamba, o il senso del futuro. Come ogni casa è attraversata da risate improvvise, e un attimo dopo adombrata dalle sofferenze che non si riesce più a nascondere. Ma è pur sempre un approdo, nel deserto lasciato dalle macerie di questa cittadina di provincia; e verso le sue finestre illuminate, come attirati da una calda promessa che possa lenire l'orrore visto e scampato, si incamminano in tanti. -
Canto di Natale
Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull'equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro, una denuncia dello sfruttamento minorile e dell'analfabetismo. Ma soprattutto, quella che rivive adesso nelle nuove parole di Beatrice Masini, è una favola delle più commoventi che siano mai state scritte. Protagonista è il vecchio e avido finanziere Ebenezer Scrooge, che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri i quali lo indurranno a un cambiamento radicale, una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi. Età di lettura: da 8 anni. -
Buongiorno, buonanotte. Parole per togliere pesantezza a ogni giornata
Buongiorno. Non aspettare che qualcun altro crei la cosa che vorresti. Creala tu. rnrnForza. Buonanotte. Non lasciare che qualcuno metta i paletti ai tuoi sogni. I sogni sono tuoi e tuoi soltanto. Forza. -
La poltrona di ginepro. Abbandonare il mondo per la libertà: la mia vita sulla Spiaggia Rosa
Abbandonare il mondo per la libertà: la mia vita sulla Spiaggia Rosa.rn«Sono le sei, dalla piccola finestrella della mia camera comincia a penetrare la prima luce del mattino. Apro un occhio, poi un altro. Non c'è fretta, in questa isola il tempo scorre a una velocità differente rispetto al resto del mondo. Comincio a percepire i primi suoni, i primi rumori. Gli ultimi insetti della notte, le due galline che cominciano a muoversi, le sento camminare in tondo lungo l'aia, becchettare sul terreno arido. Poi uno stridio acuto e prolungato mi fa capire che i gabbiani stanno cominciando ad agitarsi, ormai il sole deve aver superato la linea dell'orizzonte.»rnÈ così che Mauro Morandi inizia il racconto della sua appassionante storia di ""eremita contemporaneo"""". Svelandoci come trent'anni fa sia partito in catamarano per raggiungere la Polinesia e abbandonare per sempre il mondo occidentale, ma un problema di navigazione l'abbia costretto a fermarsi nell'arcipelago della Maddalena. Lì ha scoperto l'isola di Budelli, dove il guardiano avrebbe lasciato il suo incarico appena due giorni dopo. Ed è quando il destino ci mette lo zampino che quella fantastica avventura che è la vita non può che prendere una direzione unica e sorprendente."" -
Genesis. The Lamb. Ediz. limitata
«Mi renderebbe davvero felice riuscire a realizzare un album cone fosse un film... il Rock non c’è ancora riuscito, ma ci siamo quasi: gli aspetti visivi devono andare oltre il capriccio momentaneo della superstar.» (Peter Gabriel, 1974)rnrnEdizione speciale a tiratura limitata con contenuti extra: 6 foto inedite stampate su carta pregiata, un trentaduesimo di inserto fotografico extra e il poster originale del Tour 1974/1975. In cofanetto con cartonato 29x29 cm copertina dedicata diversa.rnrnReduci dal successo di Selling England By The Pound, i Genesis si lanciarono in quella che sarebbe stata la loro opera più ambiziosa. Frutto di una folgorante visione di Peter Gabriel, The Lamb Lies Down On Broadway divenne il primo concept album del gruppo e diede vita a un tour in cui emerse in pieno l'incredibile genio multiforme del frontman, che ideò uno show pieno di effetti speciali e costumi, durante il quale oltre 1100 diapositive venivano proiettate su tre schermi in perfetta sincronia con la musica. Un mix di suoni e visioni che ha riscritto il modo di pensare il live. Di quest'album, tra i più significativi della storia del rock, fino a oggi non esisteva una memoria visiva degna di questo nome. Nessuno degli oltre 100 concerti del tour fu mai ripreso da una troupe professionale. Finalmente, grazie a questo libro, gli estimatori dei Genesis hanno a disposizione una narrazione completa ed esaustiva di quel tour leggendario: una raccolta di splendide immagini mai viste, capaci di restituire la complessità e l'energia di quella performance, ma anche un'intensa serie di preziosi contributi di testimoni d'eccezione come Carlo Massarini e Armando Gallo, di retroscena raccontati da protagonisti come Steve Hackett, di attente ricostruzioni di esperti del calibro di Mino Profumo e Serge Morissette e di insostituibili interventi come quello di Aubrey Powell di Hipgnosis, il quale ha scelto di condividere per la prima volta ben otto pagine di appunti che lo stesso Peter Gabriel gli scrisse per guidarlo nella realizzazione della copertina del disco, più una settantina di scatti preparatori del tutto inediti. «The Lamb» è molto più di un libro fotografico. È il racconto vivo e pulsante di uno dei più coraggiosi esperimenti musicali nella storia del rock. -
Homo biologicus. Come la biologia spiega la natura umana
Un saggio illuminante sulle basi biologiche della natura umana, sulle sue aspirazioni e i suoi eccessi che ci offre nuove soluzioni a problemi ancor oggi insoluti.rnrn«Il desiderio di libertà che noi tutti proviamo non è altro che il prolungamento cosciente dello scopo che anima la nostra biologia: essere liberi.»rnrnDa millenni ci consideriamo l'unica specie costituita da un'essenza immateriale e un corpo. Da una parte una natura umana volatile, capace di tutto, pronta a morire per la libertà ma che adora la futilità e coltiva l'eccesso. Dall'altra il corpo, una ""macchina"""" programmata da geni immutabili ereditati dai nostri genitori. Ma la scienza del XXI secolo scopre una materia che """"finalmente ci assomiglia, una biologia probabilista, scolpita dalle esperienze, che ci spiega chi siamo e perché facciamo quello che facciamo"""". Una nuova prospettiva che non sminuisce la mente riducendola alla materia, bensì che """"eleva"""" la materia al livello della mente. L'uomo è sempre unico, superiore figlio degli dei ma non a causa di un'immaterialità ormai obsoleta: lo è grazie alla sua biologia. In queste pagine, Pier Vincenzo Piazza ci racconta come la biologia sia alla base delle nostre aspirazioni e dei nostri eccessi, come ci spinga verso attività irrazionali, spaccati in due tra spiritualismo conservatore e progressismo materialista. Un altro tipo di uomo si pone in alternativa """"un Sapiens completo, che vede la vita in stereoscopia, senza ideologie"""". Con lui scopriamo, per esempio, come conciliare ecologia e aspirazioni umane, che diventiamo obesi perché siamo troppo intelligenti e che la tossicomania non è un vizio ma una vera malattia di cui conosciamo ormai la biologia. Homo Biologicus conferisce alla biologia il potere di dare un senso universale alla vita e guidare la nostra specie verso un nuovo futuro.""