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Gestire il mobbing nelle organizzazioni
Uno strumento indispensabile per affrontare quello che possiamo considerare oggigiorno una delle più importanti fonti di stress e di disagio lavorativo e al tempo stesso origine e causa di disfunzioni e problemi nella performance, nella gestione dei conflitti e nel benessere organizzativo.Autonomia economica, possibilità di esprimere le proprie conoscenze e competenze, di acquisire status, di essere parte attiva della società e di intessere relazioni sono aspetti che si possono realizzare grazie al lavoro e che contribuiscono al nostro benessere. Nel lavoro e nelle organizzazioni esistono tuttavia condizioni che producono, al contrario, esiti negativi, sia per le persone sia per le organizzazioni stesse. Tra i fattori che riguardano il deterioramento delle relazioni e del clima psicosociale troviamo il mobbing. In questo volume gli autori, oltre a descrivere questo complesso e articolato fenomeno, propongono innovativi progetti di intervento e di gestione basati sull’approccio dello sviluppo organizzativo e validati empiricamente. -
La cittadinanza digitale. Competenze, diritti e regole per vivere in rete
Aggiornato al dibattito europeo in corso, questo libro è una mappa per addentrarsi nell’ennesima complessa sfida che il progresso pone al diritto e alla politica.L’Unione europea l’ha indicata come obiettivo per il 2030, ma cosa intendiamo quando parliamo di «cittadinanza digitale?». Il concetto non tocca solamente l’esistenza di nuovi mezzi digitali, ma l’accesso dei cittadini alla tecnologia, le loro competenze per adoperarla, e dunque la titolarità di diritti e doveri, presupposto di un’effettiva partecipazione dell’individuo alla vita politica e alle scelte collettive. Quali competenze, diritti e regole ci servono per abitare quella che oggi appare come una nuova polis? La cittadinanza digitale è destinata a sostituire l’attuale status di cittadino? Cosa può e deve fare il «buon cittadino digitale»? -
Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti. Vol. 1: Fonetica.
Un'opera per lo studio e la conoscenza della lingua italiana, delle sue varietà dialettali e della sua storia. Frutto di quarant'anni di lavoro e di paziente raccolta di dati sul campo, i tre volumi forniscono un repertorio completo e insostituibile dei suoni, delle forme e delle strutture dell'intera area linguistica italiana. Pubblicata per la prima volta nel 1966-1969, la «Grammatica storica» di Rohlfs torna in un'edizione arricchita di nuovi materiali e resa possibile dalla stretta collaborazione con l'Accademia della Crusca. Questo primo volume, sulla fonetica, si affianca agli altri due: il secondo dedicato alla morfologia, il terzo alla sintassi e alla formazione delle parole. -
Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti. Vol. 2: Morfologia.
Un'opera per lo studio e la conoscenza della lingua italiana, delle sue varietà dialettali e della sua storia. Frutto di quarant'anni di lavoro e di paziente raccolta di dati sul campo, i tre volumi forniscono un repertorio completo e insostituibile dei suoni, delle forme e delle strutture dell'intera area linguistica italiana. Pubblicata per la prima volta nel 1966-1969, la «Grammatica storica» di Rohlfs torna in un'edizione arricchita di nuovi materiali e resa possibile dalla stretta collaborazione con l'Accademia della Crusca. Questo secondo volume, sulla morfologia, si affianca agli altri due: il primo dedicato alla fonetica, il terzo alla sintassi e alla formazione delle parole. -
Nuovi cittadini. Diventare italiani nell'era della globalizzazione
Anche a prescindere dalle emergenze legate agli arrivi dal Mediterraneo, la società italiana sta diventando sempre più multiculturale. Negli ultimi anni la popolazione residente ha preso a trasformarsi in un insieme più complesso ed eterogeneo di individui per via di importanti cambiamenti, lenti ma strutturali. Oltre ai 5 milioni di stranieri residenti, oggi vivono stabilmente in Italia più di 1 milione e 500 mila nuovi cittadini, cioè persone straniere alla nascita che sono poi diventate italiane. Riservando particolare attenzione alle ultime generazioni, il volume dà volto e voce a questi nuovi italiani, mostrando le loro caratteristiche, ricostruendo i percorsi di accesso alla cittadinanza, individuando le ragioni che ne hanno determinato le scelte e tracciando le prospettive che il futuro riserva a chi vuole diventare italiano. -
Come votano le periferie. Comportamento elettorale e disagio sociale nelle città italiane
Com'è cambiata la geografia elettorale nelle principali città italiane? È vero che i partiti di sinistra hanno abbandonato le «periferie», mentre le forze populiste sono diventate il megafono della protesta dei «luoghi che non contano» e dei territori risultati «sconfitti» nel processo di globalizzazione? Nella migliore tradizione di ricerche e studi dell'Istituto Cattaneo, il volume fornisce risposte rigorose a questi interrogativi e offre, per la prima volta in Italia, un'analisi dettagliata delle trasformazioni nel comportamento elettorale avvenute nell'ultimo decennio all'interno delle città. Il quadro che emerge dalla ricerca presenta un'Italia spaccata in due, non solo tra Nord e Sud, ma tra centri e periferie, cioè tra aree urbane disagiate e zone di relativo benessere. Un dualismo territoriale che, soprattutto nel 2018, si è tradotto in un nuovo dualismo politico, con le forze di sinistra asserragliate nei quartieri colti e benestanti delle città italiane, e i partiti populisti alla conquista dei voti nelle periferie socialmente disagiate. Ma ora che la pandemia ha allargato e, almeno in parte, ridisegnato le aree del disagio, come cambieranno le periferie urbane e quali attori politici, nuovi o vecchi, se ne faranno interpreti? Il volume è accompagnato da una ricca appendice online dove si potranno visualizzare le mappe elettorali delle città metropolitane e i dati utilizzati nella ricerca. -
Un mito di rifondazione. L'«Amnistia» ateniese del 403 a.C.
La guerra civile del 404/403 a.C. costituì l'episodio culminante del conflitto interno che aveva interessato Atene lungo l'ultimo quarto del V secolo, eccezionale non soltanto per la natura e la genesi delle fonti che la tramandano, ma soprattutto per il modo in cui attraverso il suo atto finale, la cosiddetta ""amnistiaµ, si giunse alla ricomposizione della città divisa e alla restaurazione della democrazia. In che modo gli Ateniesi riuscirono a mettere fine a quella lunga e sanguinosa stasis? Cosa stabiliva il testo del trattato di riconciliazione? Quale sorte riservare agli sconfitti? Di questa delicata fase di transizione, le fonti ci restituiscono resoconti in molti punti contraddittori. Nella prima parte di questo volume, si cerca di fare luce su tali difformità e, soprattutto, di stabilire quale peso e quale posizione ciascuna testimonianza occupi nella storiografia antica e quali furono gli intenti che la ispirarono. Nella seconda parte, si indaga in che modo la stasis e la riconciliazione del 403 a.C. furono recepite e, in taluni casi, strumentalmente invocate nelle età successive, assumendo un valore paradigmatico che giunge fino alla storia romana d'età imperiale."" -
Nord-Est 1919-1922 fra guerra, rivoluzione e reazione
Il volume prende in esame le complesse vicende sociali, economiche e politiche che hanno contrassegnato questa parte del Paese, tratteggiando per la prima volta in modo unitario e completo il passaggio dalla guerra al dopoguerra, dalle inedite dinamiche di riscatto sociale, che assunsero anche tratti rivoluzionari, fino all’avvento al potere del fascismo.Il Nord-Est dell’Italia è un laboratorio particolarmente interessante per l’analisi degli sconvolgimenti che hanno segnato il primo dopoguerra nel nostro Paese. Teatro di operazioni belliche di grandi dimensioni, ne subì profondi danni. Alla fine della Grande Guerra, le regioni che avevano fatto parte dell’Impero asburgico furono scosse dai problemi dell’inserimento nel nuovo tessuto istituzionale, politico ed economico del regno. Mentre le vecchie classi dirigenti furono investite dalle richieste di ricostruzione e giustizia sociale delle masse popolari e dei loro nuovi rappresentanti sindacali e politici. -
Nilde Iotti e la «nuova» Biblioteca della Camera dei Deputati
Eletta all'Assemblea costituente a soli ventisei anni, Nilde Iotti attraversa da protagonista le trasformazioni principali della società e della politica nel nostro paese. Attivissima nei movimenti femminili, difende la causa della parità di genere e della piena realizzazione nella legislazione e nella vita sociale dell'uguaglianza sostanziale, contenuta nell'articolo 3 della Costituzione, che aveva contribuito a scrivere. Scopo di questo volume è mettere in luce un aspetto meno noto del suo impegno: l'attenzione per la cultura e la decisione di rendere fruibile al grande pubblico, soprattutto a quello giovanile, la Biblioteca della Camera dei deputati. Così, con un discorso inaugurale tenuto da Norberto Bobbio, il 14 dicembre del 1988 si inaugura la «nuova» Biblioteca della Camera, oggi intitolata a Nilde Iotti, che intendeva aprire le porte delle istituzioni parlamentari ai giovani per la loro formazione e avvicinare i cittadini al Parlamento, scelta assolutamente rilevante in un momento di incipiente crisi della «repubblica dei partiti». -
Matrimoni e velieri. Una famiglia-azienda dai leudi ai transatlantici
Li chiamavano Merica ma non erano migranti. Erano marinai, un mestiere che non si apprende a scuola ma nella pratica esercitata fin da ragazzi. Nel borgo marinaro di Riva Trigoso, sulla riviera ligure, fonti parrocchiali attestano la presenza dal XVII secolo di una famiglia di nome Lena, i cui membri sono attivi nel piccolo cabotaggio e nel commercio locale. Presto però la microstoria della famiglia e del borgo si incrocia con la storia globale mediterranea e poi atlantica: dalla partecipazione a grandi spedizioni di pesca sulle coste nord-africane in convogli di imbarcazioni locali tipiche (i leudi), fino al possesso di grandi velieri adibiti al commercio vinicolo euro-mediterraneo e - in parallelo - alla conquista dei massimi vertici della marina mercantile sulle rotte transatlantiche. A segnare il salto di scala dell'attività negli anni Ottanta dell'Ottocento è Paolo Lena, grazie all'accumulo di un piccolo capitale come marinaio nei piroscafi che trasportano migranti, che gli vale il soprannome Merica. Merica diventa così il nome della sua famiglia allargata che coincide con un'azienda di dimensioni crescenti, l'una e l'altra improntate a un modello arcaico, patriarcale e gerarchico. Sono caratteristiche che dureranno nel tempo, attraversando il passaggio dalla vela al vapore, dal legno al ferro, fino al declino e all'estinzione dell'intera compagine. La conservazione di un eccezionale patrimonio documentario familiare ha permesso agli autori la ricostruzione di questa storia sull'arco di oltre centocinquant'anni, con una speciale attenzione alle transizioni sociali e ai conflitti culturali, alle persistenze e alle lente metamorfosi delle mentalità: un capitolo rilevante e poco noto della modernizzazione italiana tra Ottocento e Novecento. -
Il segreto della politica. Saggio aneddotico
«Ne Il segreto della politica non ci sono pronostici o visioni consolatorie. L'efficacia è nell'esempio di una vita in cui le delusioni e le sconfitte, le dure repliche della storia di cui parlava Bobbio, non sono scuse per lasciarsi andare, come hanno fatto tanti, al cinismo, ma occasioni per mettersi nuovamente alla prova. Per mostrare a sé stessi e agli altri che non dobbiamo mai rinunciare a guardar lontano, verso il futuro, come hanno fatto i nostri progenitori che per la prima volta hanno sperimentato la posizione eretta. Se c'è un segreto della politica è proprio in questo spingere la vita oltre la vita stessa.» (dall'Introduzione di Mario Ricciardi) -
L' Europa contestata. Polarizzazione e politicizzazione delle opinioni in tempi di crisi
«Ne Il segreto della politica non ci sono pronostici o visioni consolatorie. L'efficacia è nell'esempio di una vita in cui le delusioni e le sconfitte, le dure repliche della storia di cui parlava Bobbio, non sono scuse per lasciarsi andare, come hanno fatto tanti, al cinismo, ma occasioni per mettersi nuovamente alla prova. Per mostrare a sé stessi e agli altri che non dobbiamo mai rinunciare a guardar lontano, verso il futuro, come hanno fatto i nostri progenitori che per la prima volta hanno sperimentato la posizione eretta. Se c'è un segreto della politica è proprio in questo spingere la vita oltre la vita stessa.» (dall'Introduzione di Mario Ricciardi) -
Un metodo per le riforme: l'attualità della legge 421 del 1992
Nel 1992, nel corso di una difficile fase economico-finanziaria, politica e istituzionale, il governo Amato affrontò i quattro settori fondamentali della spesa pubblica - pubblico impiego, sanità, previdenza, finanza degli enti locali - con il meccanismo della grande legge delega. Le riforme previste miravano in particolare a razionalizzare la spesa pubblica e lanciare un forte segnale di ancoraggio alla linea di Maastricht. La legge delega, ben delimitata e ben scandita nei tempi e nelle procedure, può costituire anche oggi il metodo per affiancare al Piano nazionale di ripresa e resilienza le riforme richieste dall'Unione europea? Il volume, scaturito da un webinar che ha coinvolto alcuni dei principali protagonisti di quella stagione riformatrice, risponde affermativamente alla domanda: coniugando rapidità dei tempi di attuazione e ponderazione nelle scelte, la legge delega, con alcuni accorgimenti, può essere risolutiva in una cornice europea che mai come oggi offre opportunità forse irripetibili. Con interventi di Giuliano Amato, Maurizio Sacconi, Giovanni Orsina, Nicola Lupo, Fabio Pacini. -
Il sistema finanziario europeo. Cosa regolare, come regolare, chi deve regolare
Ai quesiti posti dal titolo del volume è diventato sempre più difficile rispondere da quando, ormai da alcuni decenni, i diversi segmenti dell’attività finanziaria – tradizionalmente svolti da intermediari specializzati specificamente regolati – sono andati avvicinandosi, integrandosi e quasi confondendosi. La risposta è ora resa ancora più ardua per l’avvento di innovazioni e piattaforme tecnologiche che hanno profondamente rimescolato strutture contrattuali, mercati e intermediari, rendendo più incerti e complessi i compiti dei singoli regolatori e più aleatorio l’enforcement delle norme. Il volume raccoglie i punti di vista e le proposte di accademici ed esponenti delle più importanti autorità di vigilanza europee. Le indicazioni fornite sembrano sicuramente orientate a far leva su un utilizzo esteso della tecnologia, un po’ meno nell’affrontare il problema di una disciplina unificante o di una semplificazione normativa di un mercato ormai divenuto un «nodo avviluppato», come viene definito in uno dei saggi qui pubblicati. -
Il regime giuridico dei musei. Profili comparati
Il tema della valorizzazione del patrimonio storico-artistico museale richiede oggi di essere affrontato con un nuovo approccio. La complessità dei compiti affidati al museo fa emergere, in particolare, la necessità di rafforzare gli spazi di autonomia decisionale e di ammettere una varietà di possibili forme e modalità di gestione che si adattino alle diverse realtà museali e consentano loro di operare in modo efficiente. Ciò in un contesto in cui anche il ruolo dei privati ha assunto un'importanza crescente, sia quando si traduce nel sostegno a iniziative pubbliche, sia quando si sviluppa con iniziative autonome, contribuendo ad arricchire l'offerta museale complessiva. Questi i temi principali su cui ruotano le riflessioni del volume che si propone di valutare, anche grazie a un approccio comparatistico, l'idoneità delle scelte normative rispetto all'obiettivo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio museale, promuovendone la fruizione collettiva. -
Il settennato presidenziale. Percorsi transanazionali e Italia repubblicana
Un tratto che connota il Presidente italiano, unico ormai tra quelli delle principali democrazie contemporanee a disporre di un mandato settennale.Uno degli elementi che qualificano il disegno istituzionale della presidenza della Repubblica nella storia euroatlantica è la durata del mandato. La scelta del settennato delinea un mandato lungo, come elemento significativo di continuità con i caratteri della monarchia costituzionale e la configurazione dualista del sistema parlamentare. Il volume, frutto di un articolato confronto tra storici delle istituzioni e costituzionalisti, è strutturato in due parti. Nella prima, delineato il settennato dai dibattiti settecenteschi all'invenzione francese, sono presentate le principali esperienze nazionali. La seconda parte è dedicata al settennato italiano, deciso in Assemblea Costituente sull'esempio di quello francese. -
L' insegnamento del diritto a Bologna nell'età di Dante
La storia dell'Università di Bologna tra gli ultimi decenni del Duecento e il Trecento – se si escludono ricerche pregevoli, ma settoriali – non è stata studiata come pur meriterebbe, per responsabilità, principalmente, di Friederich Karl von Savigny, che nella sua «Geschichte des Römischen Rechts im Mittelalter» a metà Ottocento bollò quell'età come un periodo di decadenza rispetto all'altra che, da Irnerio ad Accursio, l'aveva preceduta. In realtà, la scuola dei postaccursiani e poi dei commentatori sviluppò un pensiero di alto profilo che, nel confronto con le scuole contemporanee dei logici, dei medici e filosofi bolognesi, si segnala per un'approfondita riflessione sul metodo esegetico che, sotto alcuni aspetti, già annuncia la rivoluzione scientifica del mondo moderno. -
Una rivoluzione discreta. La fabbrica e l'ecosistema. Viaggio nella Quarta Rivoluzione industriale in Emilia-Romagna
L’industria della Via Emilia, grazie alla capacità di gestire complessità, flessibilità e reti, rappresenta un laboratorio cruciale per il futuro del lavoro e dell’innovazione nella prossima fase della Rivoluzione 4.0.A che punto siamo della Quarta Rivoluzione industriale? L’internet delle cose permette la comunicazione tra le macchine e prodotti sempre più digitali. L’intelligenza artificiale aumenta costantemente la capacità dei robot di sostituire il lavoro umano. Dentro una traiettoria di trasformazione tecnologica globale, l’Emilia-Romagna, regione a elevata specializzazione manifatturiera, offre un punto di osservazione privilegiato per comprendere il cambiamento. Un’ampia base dati e un viaggio in profondità all’interno dello storico distretto della meccatronica illustrano le enormi opportunità, nonché le persistenti contraddizioni e i divari della Rivoluzione 4.0. Le traiettorie di cambiamento osservate confermano un’evoluzione «a passi discreti» in cui convivono lavoratori e robot, grandi volumi e piccole serie. In una rivoluzione ancora incompiuta, le imprese sono chiamate a investire in accresciute e più ampie competenze per ripensare i processi e le architetture di prodotto in chiave digitale e sostenibile. La competizione dentro le catene globali del valore richiede altresì di preservare reti di fornitura che riducano il rischio di eventi estremi. Si tratta di sfide che possono essere affrontate facilitando la transizione digitale dei distretti industriali e rafforzando l’ecosistema regionale di infrastrutture per l’innovazione e per le competenze, attraverso una sincronizzazione delle strategie di trasformazione con i principali ecosistemi industriali europei. -
Dialogo sulla piccola impresa
La piccola impresa come epigono, in versione 4.0, della bottega rinascimentale, ma anche anello strategico delle catene del valore, cuore della filiera intesa come catena di trasmissione di competenze e saperi. Pmi come fulcro del rilancio del made in Italy anche attraverso la condivisione di una cultura d'impresa, sempre più parte rilevante della cultura tout court. Le esigenze della produzione legate a quelle della valorizzazione del capitale umano e delle relazioni tra le persone alla ricerca di un sempre più alto «indice di profitto esistenziale». Dall'export al Sud, dai problemi di genere a quelli della gestione dei rischi sistemici, dal tema dell'avvicendamento tra generazioni a quello della rappresentanza questo dialogo con Alberto Orioli, serrato e approfondito, rappresenta l'eredità morale di Carlo Robiglio quale presidente della Piccola industria di Confindustria dal 2017 al 2021. -
Torino, città futura
Questo libro ha l'obiettivo di proporre una «città futura», immaginandola a partire da una serie di colloqui con persone giovani, attive in campi diversi e inserite in modo originale in associazioni, istituzioni, attività culturali, economiche e del terzo settore. Immaginazione, coraggio di rompere gli schemi, apertura agli altri sono alcuni dei temi che emergono dai dialoghi con chi vive a vario titolo aspetti particolari della Torino di oggi.Torino è stata la città dell'industria e del progresso, operaia da un lato e culla di una cultura sociale e politica di prim'ordine dall'altro, laboratorio sociale ed economico ma anche teatro, spesso vivace e combattuto, di un cambiamento che ha contribuito davvero a fare l'Italia. Oggi, quella Torino pare aver lasciato il posto a una città piegata sui ricordi e spaventata dalle sfide del domani. Questo libro ha l'obiettivo di proporre una «città futura», immaginandola a partire da una serie di colloqui con persone giovani, attive in campi diversi e inserite in modo originale in associazioni, istituzioni, attività culturali, economiche e del terzo settore. Immaginazione, coraggio di rompere gli schemi, apertura agli altri sono alcuni dei temi che emergono dai dialoghi con chi vive a vario titolo aspetti particolari della Torino di oggi. Dalle interviste si delinea una città che può davvero ancora proporsi come «Laboratorio per il Futuro», una città in cerca di orizzonti possibili, plausibili e necessari, e che può tornare a essere un esempio di sviluppo e progresso per l'Italia guardando però in modo diverso alla sua storia, al suo presente e al suo futuro. Per riprendere le parole di Francesco Profumo, che ha firmato la Prefazione, «il libro è una sorta di racconto di una camminata in città alla scoperta di luoghi – prima di tutto sociali e poi fisici –, nei quali una Torino diversa dal consueto non solo viene in qualche modo pensata e progettata, ma è già in via di realizzazione».