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Cultura riproduttiva. Fertilità e sterilità tra comunicazione e prevenzione
La prospettiva di una mancata fertilità è molto remota nei vissuti e nella progettualità dei giovani e rende la prevenzione della salute riproduttiva una sfida particolarmente ardua e di complessa realizzazione. L'obiettivo del volume è riflettere su possibili percorsi di sensibilizzazione dei giovani verso quella che abbiamo chiamato cultura riproduttiva, un insieme di conoscenze, consapevolezze e sensibilità sui temi della procreazione e della salute riproduttiva che riguardano vissuti, scelte e desideri sia nostri che altrui. Una cultura che nel nostro paese si mostra di una complessità sconcertante, tanto è caratterizzata da contraddizioni e ambivalenze, a volte da veri e propri paradossi che attraversano le immagini e i desideri di famiglia e di genitorialità ma coinvolgono anche altri importanti aspetti della nostra società. Il volume si interroga sulle criticità di una comunicazione sulla salute riproduttiva in Italia, che attraversa media tradizionali di massa e nuovi luoghi della rete, e sulle ambivalenze e sui silenzi che connotano i vissuti relativamente sommersi delle donne e degli uomini con problemi di fertilità; restituisce, infine, i risultati di un percorso concreto di sensibilizzazione dei giovani a tematiche distanti dal loro presente e dalla loro consapevolezza, al fine di offrire elementi a supporto di chi voglia operare per la diffusione di una cultura riproduttiva. -
Campus FormArea: verso modelli partecipativi. Esperienze di formazione, innovazione e sviluppo territoriale
In un momento di crisi, in un contesto nazionale in cui tutto appare immutabile e appannaggio di logiche lontane dalle sfide della globalizzazione, della valorizzazione dei giovani e del merito, questo libro si propone di raccogliere alcune esperienze positive e innovative già silenziosamente in atto. Infatti se guardiamo non al sistema generale ma alle piccole, rare forse, ma presenti e a loro modo diffuse, realtà a vario titolo eccellenti (buone e virtuose amministrazioni locali, realtà imprenditoriali di nicchia ma di successo, i fermenti delle parti più avanzate della società civile) ci accorgiamo che, nonostante tutto, qualcosa di nuovo succede, che una parte della società si mobilita. È infatti necessario favorire la nascita di una nuova tendenza direttiva dal basso, affermare il diritto-dovere della cittadinanza attiva, riconoscere al centro della scena valori come operosità e impegno, spontaneamente prodotti dall'impresa. Inoltre, tale cambiamento che nasce spontaneo nella rete e della rete prende la forma, genera la necessità di nuovi modelli meno autoritari e più partecipativi per l'educazione, l'istruzione, la formazione, lo sviluppo. Se prima il formatore esprimeva rispetto al sapere la visione di chi ne è depositario unico e lo trasmette, il formatore del futuro esprimerà la visione di un sapere è sempre più diffuso e accessibile, costruito su nuovi modelli partecipativi e si occuperà di mettere in condizione di gestire liberamente il cambiamento. -
Parlare in pubblico sicuri, preparati e organizzati. Tecniche sperimentate per presentazioni più motivanti, entusiasmanti e persuasive
Saper parlare davanti a più persone è indispensabile nei campi e nelle occasioni più disparate. Se fate parte di un'organizzazione dovete saper esporre i vostri punti di vista, le vostre idee, i vostri progetti in riunioni d'ufficio, di reparto, di gruppi di lavoro, di colleghi, di direzione, convincendo i presenti della loro importanza e giustezza e cercando di entusiasmarli con le vostre proposte. Se vi occupate di vendita dovete saper parlare ai vostri potenziali clienti, convincerli che offrite loro la soluzione migliore, motivarli, indurli a darvi la preferenza rispetto a concorrenti sempre più numerosi e agguerriti, fidelizzarli. Se siete un tecnico, un formatore, un consulente, un insegnante, un medico, un operatore sociale dovete saper parlare a quanti vi ascoltano nel loro linguaggio, indicare loro le soluzioni da adottare e le strade da seguire per conseguire gli obiettivi e i risultati che si propongono d'ottenere, aiutarli a operare e a risolvere i loro problemi. Molti credono che oratori si nasca, cioè che solo alcuni siano dotati della capacità innata di presentarsi davanti a un uditorio e di pronunciare un discorso vivace e convincente senza provare ansia. Non è così! Imparare a parlare in pubblico è come imparare qualsiasi altra attività. Per poterlo fare senza problemi occorre acquisire alcune abilità/competenze di base, che troverete qui illustrate, e poi cercare le occasioni per esercitarle. -
Lezioni virtuali di manager reali
Le lezioni di questo volume nascono in modo piuttosto estemporaneo dall'incontro degli autori con manager di importanti aziende italiane e internazionali. Pierluigi Bernasconi (AD Mediamarket), Pierferdinando Minucci (Presidente Mens Sana Basket spa), Vincenzo Novari (AD 3 Italia), Aldo Papa (Dir. Gen. Autogrill), Luca Roda (Presidente Roda), Samuele Sorato (Dir Gen. Banca Popolare Vicenza), Simona Scarpaleggia (AD IKEA Zurigo), Massimo Gino Lugli (AD Ferrero), Francesco Trapani (AD Bulgari) e Massimo Klun (Vice Dir Gen Alleanza Toro) hanno raccontato storie e visioni personali, dando vita ad una riflessione lucida e appassionate, frutto di semplice, diretta e quotidiana esperienza nel mondo della gestione e del mercato e delle persone. Nel corso degli incontri i manager hanno esternato una propria visione, una chiave di lettura della parola oggetto dell'incontro, alla luce della personale esperienza e del proprio percorso professionale. C'è inoltre un'elaborazione fatta dagli autori ""in dieci passi"""", che ne riassume sinteticamente le tematiche: una sorta di metabolizzazione didattica che aiuta il lettore a cogliere e a far propri alcuni tra i molti spunti che le diverse testimonianze regalano. Ogni capitolo è stato integrato, quindi, da semplici frasi d'evocazione o citazioni e corredato da alcuni esercizi che gli autori hanno prodotto appositamente, per completare il discorso con un corredo integrativo didatticamente efficace."" -
Studi per la fenomenologia della memoria
Cos'è la memoria? Che cos'è un ricordo? Che rapporto c'è tra ricordare e percepire? Il ricordo è forse una forma di fantasia? L'immagine del passato è davvero un'immagine? Esiste una memoria collettiva? Che nesso c'è tra memoria semantica e ricordo? Il racconto del passato può essere considerato come una forma di ricordo? I quattro saggi presenti in questo volume sono un tentativo di elaborare alcuni tra i problemi fondamentali della fenomenologia della memoria. Ritenzione, rimemorazione, rievocazione e memoria semantica appaiono come quattro forme diverse di rapporto con il passato che devono essere analizzate fenomenologicamente. Prendendo le mosse dal pensiero di Husserl, ma confrontandosi anche con la psicologia sperimentale e con le scienze sociali, l'autore tenta di rispondere alle numerose domande che emergono quando si tenta di descrivere rigorosamente l'esperienza del ricordo e della memoria. -
Lettere dall'Europa. Un futuro per il nostro vecchio continente
L'autore con questo volume e attraverso il suo lavoro al Parlamento europeo, vuole dare nuova vitalità e passione all'ideale di un'Europa unita cercando di riportarla al centro della vita dei cittadini, soprattutto delle giovani generazioni. Questo tema infatti, così caro alle generazioni passate ha dato, dopo la seconda guerra mondiale, un grande segnale di futuro e di speranza a tutto il continente europeo. I giovani devono essere di nuovo appassionati a questo tema, così caro alle generazioni che prima di noi vi hanno puntato tutto, riappacificando il continente, dopo la seconda guerra mondiale, e, soprattutto, dando un segnale di futuro e di speranza a tutti noi. -
I «manifesti» della psicologia americana tra Ottocento e Novecento
La psicologia americana, tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, vive un periodo di straordinaria crescita, che influenzerà profondamente il cammino della disciplina per tutto il XX secolo e che la presente raccolta antologica di testi ""classici"""" intende documentare e illustrare. A partire dalla pubblicazione dell'opera principale di William James (1890), di cui riportiamo in questa antologia un capitolo, nel giro di pochi anni si differenziarono negli Stati Uniti tre programmi di ricerca che risultarono determinanti per la nascita e il successo della disciplina: la psicologia strutturale, la psicologia funzionale, il comportamentismo. Per la loro affermazione, un ruolo fondamentale fu svolto dalla pubblicazione di alcuni articoli - qui riprodotti - di Titchener (1898), Angell (1907) e Watson (1913), che nel tempo assunsero il significato di veri e propri """"manifesti"""" di quei programmi di ricerca. Attorno a questi tre saggi, ruotarono altri articoli di Dewey, Caldwell e della Calkins, che contribuirono ad animare la discussione che ferveva in quegli anni sulla """"nuova"""" scienza psicologica. A un'approfondita introduzione, in cui sono esposti e analizzati i principali nodi teorici e metodologici che hanno caratterizzato la prima fase di sviluppo della psicologia negli Stati Uniti, segue la raccolta antologica dei """"classici"""", introdotti da una presentazione degli argomenti trattati e accompagnati da un apparato di note e di riferimenti bibliografici."" -
La cultura della casa. Percorsi critici nel territorio dell'abitare
La casa, come prodotto e sintesi dell'abitare, sembra reclamare, oggi e sempre più, una rinnovata elaborazione di un progetto che ne faccia riemergere, al di là dei connotati fisici e delle forme anche più consuete, i significati profondi, antropologici e umani. Se la casa, nell'immaginazione progettuale contemporanea, è stata visitata ora come cellula primaria di un sistema residenziale complesso, ora come modello di una nuova cultura del vivere o, ancora quale forma aggregativa risolvente nel territorio ormai invertebrato della nostra città periferizzata, essa, nel contempo, ha dovuto soffrire tutti gli eccessi di una crescita urbana fatta di quantità e di pesi senza più regole né limiti. Le qualità del progetto sono sembrate soccombere e le case, da componenti amiche e preziose della città e del territorio, mutarsi, anche per le loro quantità, nel fattore di alterazione e spesso di distruzione del paesaggio urbano e dell'ambiente. Le infinite analisi condotte sulla residenza concordano, ormai, sulle ragioni strutturali alla base di questo degrado generalizzato: ma è necessario unire a tale dovuta consapevolezza una rifiorente fiducia in una possibile rinascita culturale intorno alla casa e ai suoi territori, ideali e progettuali. Ed è in tal senso che il testo percorre alcuni itinerari alla riconquista dei temi del luogo, lo spazio, la qualità e l'architettura. -
La libreria dell'architetto. Progetti di collane editoriali (1945-1980)
L'arco di tempo che va dall'immediato dopoguerra alle soglie degli anni Ottanta è caratterizzato dalla proliferazione di numerose iniziative editoriali nel settore dell'architettura. Gli architetti protagonisti di queste stagioni usano la parola scritta come imprescindibile strumento di affinamento del progetto. Allora risultano strategici, non solo i singoli libri-manifesto e le riviste prodotte in questo lasso di tempo, ma anche le collane editoriali. In questo saggio, per la prima volta, vengono studiati i progetti - nella loro dimensione culturale, editoriale e grafica - delle collane dirette da questi architetti sia nel più ampio contesto in cui operano che nello specifico di alcuni casi studio: i BPR e Zevi per la collana ""Architetti del movimento moderno"""" de Il Balcone; Aldo Rossi e """"Polis quaderni di architettura e urbanistica"""" per la Marsilio; Guido Canella e """"Architettura e città"""" per la Dedalo; Giancarlo De Carlo e """"Struttura e forma urbana"""" per il Saggiatore; Massimo Scolari e la """"Collana di architettura"""" per la FrancoAngeli."" -
La sfida delle giovani donne. I numeri di un percorso ad ostacoli
A partire dagli anni Settanta la presenza femminile nel mondo del lavoro, fino ad allora piuttosto esigua, inizia a crescere, continuando a rafforzarsi nei decenni successivi. Questo positivo andamento non è stato sufficiente a far recuperare alle italiane lo storico distacco che esse presentano nei confronti sia degli uomini, sia delle donne degli altri paesi europei. Nonostante le donne abbiano credenziali formative ormai comparabili a quelle maschili, si è inoltre ancora lontani dal raggiungimento della parità di genere nei percorsi occupazionali e di carriera. Il volume intende costituire uno strumento che presenta dati ma offre anche informazioni sulle fonti presso cui è possibile approfondire i vari temi. La prima parte è dedicata alla presentazione di alcune tendenze generali nei percorsi formativi, nella sfera famigliare e nel mondo del lavoro. Nella seconda parte l'attenzione si concentra sull'accesso delle donne alle posizioni decisionali e di responsabilità. Qui i segnali positivi sono ancora troppo esigui e non adeguati alle risorse che le donne mettono in realtà in campo. Il volume si chiude con l'approfondimento di alcuni particolari ambiti professionali che si sono progressivamente femminilizzati. Ciò permette di mettere in luce i nessi, tutt'altro che univoci, tra forte presenza femminile, meccanismi della segregazione orizzontale e della segregazione verticale. -
Il valore dell'imperfezione. L'approccio wabi sabi al design
Gli artefatti sono intrinsecamente destinati ad accompagnare la vita degli individui. Sono entità vive e mutevoli, che possono cambiare il loro aspetto o perfino la loro funzione. Così come per l'uomo, rughe, cicatrici costituiscono una testimonianza del passaggio del tempo e delle esperienze, analogamente graffi, ingiallimento, imperfezioni, a partire da uno stato di ""brillantezza"""" di fabbrica, sono sintomatici dell'evoluzione e dell'unicità dell'artefatto. Le imperfezioni divengono quindi elementi narrativi, che raccontano il vissuto specifico dell'artefatto, l'uso che ne è stato fatto e le sue peculiarità, riuscendo inoltre a rivelare qualcosa del proprietario. Così l'imperfezione diviene un valore da ricercare, come era avvenuto in Oriente con l'influsso del Wabi sabi, la """"bellezza delle cose mutevoli, imperfette e temporanee"""". Imperfetto diviene sinonimo di reale, naturale, inevitabile, umano. Ridare valore all'imperfezione significa progettare prodotti capaci di invecchiare, di modificarsi, di essere riparati; significa stimolare il legame emotivo tra utente e prodotto, allungarne il ciclo di vita e, soprattutto, significa accettare la presenza di una variabile non controllabile che spesso """"cambia il finale del racconto"""". Il libro indaga il valore attribuibile alle imperfezioni degli oggetti, proponendole come sintomi di un'inequivocabile unicità del prodotto, nonché fautrici del rafforzamento del legame emotivo, nel tempo e nello spazio."" -
Valori, partecipazione e produzione culturale nei circoli giovanili Arci. Una ricerca comparativa nella provincia di Mantova
All'interno del contesto europeo l'Italia si caratterizza per un livello di partecipazione associativa medio-basso e per un forte peso della componente adulta e maschile. Tuttavia se nel contesto della ""prima repubblica"""" il dato appariva legato alla presenza di reti associative collaterali ai partiti di massa, ora questo tipo di informazione merita di essere reinterpretato alla luce della crescente individualizzazione della società italiana e dei mutamenti socio-politici degli ultimi due decenni. Il volume assume come punto di osservazione i circoli giovanili dell'universo ARCI, associazione collaterale per antonomasia che ha mantenuto livelli costanti di adesione, arrivando in talune aree a duplicare gli iscritti. Ad essere centrale è l'indagine dei motivi per cui i circoli giovanili siano capaci di diventare mediatori fra ARCI e il mondo dei giovani in senso ampio. Comprendere i circoli giovanili, la loro composizione e il loro sentire significa quindi gettare una luce importante sulle tendenze con le quali ARCI in particolare ma più in generale tutto il mondo dell'associazionismo - dovrà confrontarsi nel prossimo futuro. L'obiettivo è quindi quello di raccogliere, mettere a sistema, verificare e confrontare i dati emersi nel contesto ARCI per offrire - attraverso la fotografia della realtà provinciale mantovana - chiavi interpretative utili all'associazionismo in senso ampio."" -
Razzismo al lavoro. Il sistema della discriminazione sul lavoro, la cornice giuridica e gli strumenti di tutela
Il volume intende indagare in termini sociologici e giuridici il tema della portata istituzionale e sociale delle discriminazioni razziali con particolare attenzione all'ambito del lavoro. La ragione del porre il fuoco di attenzione sull'ambito del lavoro sta nel fatto che lo svolgimento di attività lavorativa è l'unico parametro di legittimità del percorso di cittadinanza proposto agli immigrati dalle politiche migratorie nazionali. Il volume intende verificare il grado di attuazione e di applicazione degli strumenti di tutela antidiscriminatoria introdotti dalla Comunità europea a partire dal 2000, e presentare a operatori sociali e del diritto, a sindacalisti e progettisti di politiche e interventi sociali, utili piste di lavoro nella promozione dei diritti di cittadinanza. Si tratta di un opera collettanea che si avvale del contributo di alcuni tra i più attenti studiosi del diritto antidiscriminatorio e della sociologia delle migrazioni. Il titolo dell'opera intende dare conto con immediatezza sia dell'ambito tematico dell'indagine la discriminazione nel lavoro e nella previdenza -, sia dei rischi di aumento della xenofobia collegati a politiche pubbliche che tendono a ridurre sempre più i fenomeni migratori ad un problema di sicurezza. -
Le relazioni alcoliche. Giovani e culture del bere
Il bere e l'abuso di alcolici da parte dei giovani sono fenomeni emergenti che sempre più spesso caratterizzano le cronache, talvolta drammatiche, della nostra vita quotidiana. Mentre la maggior parte degli studi scientifici sul bere alcolici si concentra principalmente sugli aspetti biologici e psicologici correlati al fenomeno, questo libro cerca di arricchirne la conoscenza, descrivendo e analizzando alcuni aspetti sociali e culturali che al fenomeno del bere restano indissolubilmente interconnessi. Attraverso una ricerca etnografica durata quattro anni, il mondo culturale e sociale dei giovani viene visto con gli occhi dei protagonisti. Sulla base dei dati raccolti è stata costruita una tipologia di bevitori, distinguendo delle caratteristiche specifiche che permettono di individuare culture e modi diversi di bere. Le culture dell'alcol vengono, quindi, descritte e analizzate con particolare attenzione alle dinamiche sociali, all'orizzonte normativo e valoriale di riferimento, agli aspetti interazionali e rituali che legano il ""divertimento dei giovani"""" con il bere alcolici in gruppo. L'ostacolo a operare un intervento adeguato su fenomeni del bere (ed, in particolare, del bere giovanile), infatti, è spesso rappresentato dall'insorgere di pregiudizi che portano a sospingere tali fenomeni dentro l'ambito della a-normalità e della pericolosità sociale."" -
Per una nuova cultura didattica. Riflessioni sul progetto am-learning-Towards a new educational culture. Reflections on the am-learning project. Ediz. bilingue
Lo sviluppo dell'istruzione in rete, superata una fase prevalentemente caratterizzata da soluzioni tecnologiche per la comunicazione, richiede ora che ci si preoccupi di incrementare la qualità dell'istruzione. È questo l'intento del progetto am-learning, con il quale si introduce una strategia di individualizzazione centrata sulla modulazione del messaggio di apprendimento. Il progetto è stato il punto di partenza per riflessioni che investono diversi aspetti della dimensione educativa dell'insegnamento in rete. Su tali aspetti si sofferma questo libro. -
Voci dal silenzio. Testimonianze e indicazioni a sostegno delle famiglie che vivono l'autismo
Valentino che si spoglia all'improvviso. Filippo che si perde tra i bidoni della spazzatura. E Guido, che non sa raccontare i suoi sogni. Quella barriera invisibile che tiene unite le incredibili diversità di Guido, Filippo e Valentino e separa le loro vite dal resto del mondo é in realtà uno dei disturbi meno conosciuti e più complessi che possano esistere. Si chiama autismo. A soffrirne, in Italia, sono 360 mila persone. E sono 360 mila le famiglie che vivono il loro dramma confinate in assoluta solitudine. È il deserto nel quale ci accompagna Maria Cristina, la mamma di Filippo, un ragazzi-no autistico di tredici anni con grave ritardo mentale che in questo libro racconta ""la storia di tutte le storie"""" perché la sua vicenda qui diventa la voce narrante di una storia più grande, """"corale"""", ripresa da altre testimonianze di madri, padri, nonne, alle prese con questo grave deficit. Uno tra gli handicap più diffusi ma anche uno dei meno conosciuti e curati, una disabilità della quale anche la scienza non è ancora in grado di spiegare l'origine, tuttora orfana di terapie e dati clinici. Ma sono gli stessi protagonisti a smentire - numeri alla mano - che non è vero che non si può fare nulla per chi è colpito dall'autismo. Gli esperti confermano - anche tra le pagine del volume - che se ormai è certo che per questa oscura malattia non c'è risposta ai farmaci né guarigione è altrettanto provato che la diagnosi precoce e i trattamenti riabilitativi possono garantire il maggiore recupero."" -
La mitopoiesi della marca moda. Strategie di brand building nelle imprese moda
I grandi brand sono dei miti dei nostri tempi. Soprattutto nell'ambito moda uno dei compiti fondamentali del marketing è quello di proporre valori e imporre gusti fornendo agli stessi brand caratteri e notorietà che li rendano desiderabili fino a farli divenire preferibili. I miti della moda sono identità che orientano i nostri comportamenti di acquisto con mezzi più irrazionali che razionali. Il libro analizza il mito e la marca moda esplorando in dettaglio i loro elementi. I presupposti della sua creazione derivano dall'individuazione e dalla scelta di un percorso narrativo da seguire. Deve essere un percorso avvincente e coinvolgente, portatore di un messaggio decodificabile e rappresentativo di determinati valori presumibilmente importanti per il destinatario. In relazione alla mitopoiesi si esaminano gli strumenti di visual fashion relation, usati dalle aziende moda per la costruzione e lo sviluppo del proprio brand. La peculiarità principale di tali strumenti è il far vedere e conoscere al proprio pubblico i propri prodotti, comunicando attraverso la visione, la loro esistenza. Il libro, infine, propone una selezione di case history di aziende moda toscane per capire le strategie di brand building e sviluppo adottate con successo. Il volume si rivolge a tutti coloro che lavorano nell'ambito della moda con particolare attenzione al retail e marketing manager, all'agenzie di comunicazione ed agli imprenditori. -
La vie en rose. Una sfida imprenditoriale
Questo lavoro affronta il tema della moda prendendo spunto da un caso studio aziendale che, nato in Sicilia, ha fatto segnalare negli anni più recenti la sua presenza in diverse altre città italiane e straniere: La vie en rose. Il volume ripercorre i dispositivi più sottili e profondi del sistema-moda, a partire dalle riflessioni di autori classici quali Georg Simmel e Thorstein Veblen, ribadendo come oggi nelle metropoli si strutturano in sommo grado le dinamiche più rilevanti della moda nei consumi e dei consumi di moda. Questa cifra complessa emerge altresì quando l'autrice passa a investigare il rapporto tra la moda e le nuove tecnologie, il cui uso del resto induce spesso le leadership aziendali del sistema-moda a riflettere su questioni etiche rilevanti che hanno a che fare con la sostenibilità ambientale e la tutela del consumatore. La moda etica comincia a porre questioni cruciali per le aziende, sulla valutazione e il controllo della filiera produttiva, nonché sulla rintracciabilità dei percorsi compiuti da un prodotto o da un capo di abbigliamento, che richiama inevitabilmente la responsabilità sociale d'impresa. Il volume presenta infine i risultati di una ricerca, svolta intorno al richiamato marchio di moda siciliano, del quale sono stati analizzati gli snodi evolutivi più importanti, relativi alla crescita e alla diversificazione delle attività aziendali e le fasi di sviluppo e di diffusione della proprietà che firma oggi numerose collezioni di prêt à porter -
Parodiae libertas. Sulla parodia italiana del Cinquecento
Nel corso del XVI secolo la parodia diviene oggetto di una specifica attenzione teorica che trova nei ""Poetices libri septem"""" (1561) di Giulio Cesare Scaligero e nelle """"Parodiae morales"""" di Henri Estienne (1575) gli esiti più rilevanti. Destinati a incidere a lungo sulla riflessione intorno a questa modalità di riscrittura, fino a collimare per molti aspetti con le prospettive teoriche attuali, i due trattati compiono un recupero sistematico delle speculazioni e delle esperienze parodiche classiche, affinando i tratti stilistico-formali e ampliando la portata euristica del fenomeno. In dialogo continuo fra sintesi e innovazione, teoria e prassi scrittoria, inventio ed elocutio, le opere di Scaligero e di Estienne sollecitano in tal modo un'immediata applicazione dell'artificio in ambito poetico neolatino, fornendo un modello anche per il versante volgare. Esse costituiscono perciò, insieme alle altre testimonianze cinque e seicentesche che in questo volume vengono considerate, il necessario viatico per avvicinare con uno sguardo d'insieme le forme che la parodia assume nel Cinquecento italiano, illuminando al contempo la più generale definizione di parodia che è stata al centro, negli ultimi trent'anni, di un rinnovato interesse."" -
Idee per una sanità migliore. Federalismo, spesa sanitaria, qualità dei servizi
Il diciassettesimo volume della collana editoriale del Forum per la Ricerca Biomedica, realizzato in collaborazione con il Censis, presenta i lavori di ricerca effettuati durante il 2009 e il 2010. C'è timore tra gli italiani sul futuro del Servizio sanitario a causa dello iato tra risorse disponibili e fabbisogni sanitari reali, e per le crescenti differenze dei servizi presenti nelle diverse regioni. Ma c'è anche una maturità nuova in merito alla necessità di responsabilizzarsi, per contribuire ad un uso appropriato delle risorse evitando sprechi e inefficienze. Nessuno chiede impossibili risorse illimitate e c'è un consenso trasversale su un'idea di sanità dove a contare è la capacità di rispondere in maniera efficace alle esigenze dei pazienti. È questo il Servizio sanitario che vogliono gli italiani: un sistema capace di garantire una copertura adeguata in caso di malattia e di operare come pezzo fondamentale del welfare, piattaforma di tutela e di rassicurazione. È quello che, in fondo, è riuscito a fare anche nella recente crisi, contribuendo in modo decisivo alla tenuta delle famiglie.