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La relatività da Lorentz a Einstein. Una guida per principianti, perplessi e scienziati sperimentali. Nuova ediz.
Tutti sanno che la relatività ristretta di Einstein contiene una teoria delle misure di tempo e spazio, che non sono più considerate assolute, ma divengono relative allo stato di moto dell'orologio e al punto di vista di chi le esegue. Tutti sanno anche che la teoria contiene la deduzione del fatto che una piccola massa materiale può convertirsi in un'enorme quantità di energia. Ma moltissimi che hanno provato a studiare la teoria non sono riusciti a capirla: eppure, per capire perfettamente la parte che riguarda le misure di tempo e spazio basta sapere cosa sono la velocità e la radice quadrata, e per farsi un'idea semplificata ma chiara della parte che riguarda i concetti di massa ed energia basta ricordare la fisica elementare della scuola. Questo libro, scritto per i principianti e per i perplessi che hanno tentato senza successo lo studio della relatività ristretta, metterà ogni lettore che sappia cosa sono la velocità e la radice quadrata in condizione di capire completamente la teoria dello spazio-tempo e di giudicarla con la propria intelligenza, e di farsi un'idea chiara dell'equivalenza tra massa ed energia e della rilevanza della relatività per la cultura del Novecento. -
Cultura e dintorni. Periodico bimestrale di informazione culturale. Vol. 26-27
Numero speciale, monografico, dedicato all'indagine e all'analisi interiore. Un viaggio introspettivo alla ricerca del sé più profondo. -
L' angelo delle terre verdi
Età di lettura: da 6 anni. -
Padre Giuseppe De Cillia. Un uomo buono con la mente d'argento ed il cuore d'oro
In Burundi, nel cuore geografico del continente nero, batte da oltre cinquant'anni il cuore spirituale dei missionari saveriani, come Padre Giuseppe De Cillia, protagonista di questa biografia corale, impreziosita dalle testimonianze dei confratelli e dei laici che l'hanno conosciuto e mattone dopo mattone, scuola dopo scuola, dispensario dopo dispensario, hanno condiviso con lui il dramma degli scontri etnici tra hutu e tutsi e la volontà di costruire un futuro pacifico e dignitoso per questo Paese e per la sua gente, così diversa eppure così simile a noi nelle speranze e nelle paure. -
Infinito
Riuscirà Valerio a coronare il suo sogno d'amore? Leggendo un vecchio manoscritto che narra le gesta dell'antenato Roberto, settimo Conte di Prata (Massa Marittima), il protagonista scopre l'esistenza di un'antica maledizione che incombe da secoli sulla sua famiglia. ""Infinito"""" è un viaggio nel tempo e nello spazio, sulle strade del cuore e dell'anima. Seguiamo e scopriamo la vita e l'amore di Valerio e Roberto dalla Maremma a Gerusalemme durante la crociata degli scomunicati di Federico II, dall'Italia all'Austria e alla Germania. Cosa lega Valerio al suo antenato? E Viola a Selene, la giovane schiava siriana? Alle storie di Valerio e Viola, Roberto e Selene si intrecciano le vite e i sogni di Alessio, Laura, Anita, Petra e Katrin."" -
La chimica degli elementi
Riccardo, primogenito di una famiglia benestante, si interroga sulla propria capacità di riuscire a mantenere vivi i rapporti sentimentali intrecciati prima con le ragazze della spiaggia poi con le donne della sua maturità; il suo è un cammino che parte dall'estroverso e vorace diciassettenne di un tempo, fino a giungere al timido ed impacciato trentaduenne di oggi. Un romanzo di formazione attraversato da un tumulto di emozioni, passioni, debolezze, da una felicità irrequieta che solletica corpo e anima, ma che finisce col patire anche dell'altra faccia dell'amore, quella sorta di fatica che l'accompagna tra incomprensioni, ripicche, abbandoni. Una storia dei nostri giorni che ci fa capire come non vi sia un segreto nell'amore e, soprattutto, come ogni coppia sia l'unico medico di sé stessa. -
In riva al mare
Talvolta un cuore di donna può celarsi dentro a quello di un uomo, proprio come il tuorlo dell'uovo vive in sospensione nel suo albume, protettivo e conservante. Nell'autore di ""In riva al mare"""" Rodolfo Baldassarri, maschile e femminile sembrano coesistere congiunti, intensa concentrazione di energia vitale, facce della medesima medaglia, polarità che a volte si sfiorano ma non si mischiano, si completano in maniera sofferta, non potendo fare a meno l'una dell'altra, nel contrasto tra una sensibilità profondamente delicata, romantica, sognatrice e un impeto dirompente, struggente, indomabile, in perenne lotta con il mondo. Se l'amore non torna, forse non era vero amore. Ma se esso torna, potremmo sentirci felici come Valerio, il protagonista di questo romanzo, sospesi ma pur sempre liberi di sognare una nuova opportunità, quella di poter provare ancora a rendere eterna un'emozione e regalarci la speranza che quel sentimento """"divenga"""" e si trasformi."" -
La finestra di Goel
Fuggito dall'Inghilterra e da tutti i suoi ricordi, C. Goel è bibliotecario in una Nashville ben differente da quella reale. La narrazione, infatti, avviene come in una sorta di diario psicologico del protagonista, illustrando un futuro fattosi presente, in cui la malinconia delle emozioni si lascia osservare da una finestra. -
70 volte 7. La genesi del male
In una provincia Milanese dalle tinte scure si muovono come su una scacchiera personaggi di svariata natura, mentre un serial killer insanguina le strade notte dopo notte. Una giovane e affascinante maestra d'asilo e la sua ristretta cerchia di amici d'infanzia. Uno psicologo dal passato tormentato e sua figlia tredicenne perseguitata da uno spaventoso incubo ricorrente. Un Ufficiale di Polizia insoddisfatto e alla ricerca di un po' di pace e quiete nella sua vita. Un anziano cardinale alle prese con una sconcertante crisi di fede. Enoch un enigmatico ragazzo iraniano. Le loro vite sono legate da un filo sottile e sconosciuto, che li porterà ad affrontare le loro paure ed i loro disagi, facendoli scontrare con qualcosa di completamente estraneo alle loro esistenze e alla loro quotidianità. Insieme agli altri membri dello stravagante gruppo, Enoch scoprirà che Belial, un demone potentissimo e suo nemico da sempre, sta cercando di fermare la nuova venuta del Messia, questa volta soltanto in spirito, che si compirà la notte di Natale sul sagrato di una piccola chiesa di provincia. -
Riflessioni su Chiesa e cristianesimo
Questo libro raccoglie una serie di riflessioni che l'autore fa sulla Chiesa e sul Cristianesimo evidenziando alcune incongruenze e lacune cresciute nei secoli. L'umano in queste pagine è visto come un essere eterno che affronta molteplici vite terrene per acquisire e accrescere la propria coscienzae la conoscenza di sé fino a giungere a non avere più la necessità di incarnarsi. L'insegnamento di Cristo indica il cammino scientifico più breve per conseguire questo obbiettivo, ma Costantino e la Chiesa hanno modificato questo insegnamento fino a renderlo incomprensibile e quindi impercorribile. -
Poesie (1844-1878). Ediz. italiana e inglese
In questo volume le Edizioni Archivio Dedalus propongono, per la prima volta tradotto in italiano, l'intero corpus delle poesie di James Clerk Maxwell. Come scrive Teresa Prudente nella prefazione, ""l'incontro, fuori dal comune, fra letteratura e scienza offerto da questo volume di poesie apre una molteplicità di riflessioni e pensieri che spaziano dalla pura curiosità nell'andare ad appurare come un esimio protagonista della scienza del calibro di Maxwell se la """"cavasse"""" con il mezzo, in teoria a lui estraneo, dell'espressione poetica, ad interrogativi più vasti e fondamentali, che toccano il rapporto e il confronto stesso fra l'esplorazione scientifica e quella poetica della realtà""""."" -
Un soffio di luce. Poesie narrazioni
Con questo volume di Maria Teresa Mosconi e del gruppo di scrittura ""I Mille Volti"""" si apre la collana """"Siamo tutti Di Versi"""" dedicata a Poesia e Formazione. Nel libro viene riportata una selezione di testi del laboratorio organizzato da M. T. Mosconi, un intervento di Luigi Olivetti e un testo di Roberto Agostini, che ha tenuto un corso di poesia contemporanea con il gruppo. Chiude il volume una particolare, emozionante esperienza: il dialogo fra madre e figlio condotto con il linguaggio della poesia. Maria Teresa Mosconi, nata a Padova da genitori lombardi, ha studiato lettere e ha insegnato alla scuola media. Nei suoi scritti prevale una sensibilità dolcissima. Madre di Enrico, un ragazzo spastico che ci ha lasciato nel 2009, anch'egli poeta, ha creato un laboratorio di poesia-prosa per disabili e non, il gruppo """"I Mille Volti""""."" -
Lettere a Giovanna Bemporad. 1940-1943
"'Avrò lasciato almeno un epistolario', scrive Izzo scherzosamente, a chiusura di una delle sue lettere, proprio lui che si era emozionato a vedere e a toccare gli autografi di casa Gambarin. Ma nessuna reverenza sacrale, in noi che sfogliamo oggi queste pagine: sarebbe stato il primo a non tollerarla. Diciamo una lezione in più, oltre quelle di cui doveva beneficiare la prima destinataria, ascoltatrice privilegiata; e sarebbe interessante misurare il cammino coerente e rigoroso compiuto da quest'ultima, da quei primi versi sorprendentemente maturi e felici, alla musicalità solenne eppure inquieta di 'Esercizi' (1980) e della splendida versione 'Dall'Eneide' (1984). Oppure diciamo che fra i tanti libri che sono stati scritti, compresi quelli di Carlo Izzo e di Giovanna Bemporad, c'è ancora spazio, per fortuna, per le pagine immaginarie di qualche altro libro ancora da scrivere."""" (Dalla prefazione di Maria Pia De Angelis e Guido Fink)" -
Botticino Sera. Vita possibile di Giovanni Paolo Maggini
In questo breve racconto, la vita del celebre liutaio s'intreccia ad alcune biografie nobili e inaspettate del suo tempo, illustrandoci, con vicende anche storiche, un inedito paesaggio lombardo del 1600. Giò Paolo Maggini è un artigiano che ci ha lasciato con la sua opera una lente preziosa, per osservare da vicino, quel mondo magico della liuteria italiana, votato nei secoli alla ricerca di perfezione e Arte. -
I rimpianti. Ediz. italiana e francese
Joachim Du Bellay (Liré 1522? - Parigi 1560) fu uno dei fondatori della Pléiade insieme a Pierre De Ronsard. Ne La Deffence et l'Illustration de la langue francoyse volle dare una base teorica alle aspirazioni dei poeti della Pléiade. Questa è la sua più celebre raccolta di sonetti, scritti durante e dopo il viaggio a Roma, al servizio dello zio Cardinale Jean Du Bellay. Joachim abbandona il petrarchismo della sua precedente raccolta, l'Olive, per cercare una poesia meno levigata ma più autenticamente sentita, che unisce la satira con l'elegia. Come scrive Henri Chamard, ""era la totale rinuncia ai sogni di un tempo, il voluto oblio delle prescrizioni della Deffence, l'abbandono della poesia colta: ma era anche la scoperta originale della poesia personale e sincera"""". Du Bellay è considerato il più importante poeta francese del Cinquecento dopo Ronsard. Questa è la prima traduzione italiana integrale dei Regrets."" -
Isole di selvatico in città
Di quanto sia diffuso il desiderio di un poco di selvatico può esser dimostrazione questa piccola scritta attaccata a un albero vicino alla fermata del 23 davanti ad Architettura, a Milano: ""Area dedicata allo sviluppo di fiori spontanei, per lo sviluppo di uno spazio naturale, adatto agli insetti impollinatori (api, farfalle, bombi e coccinelle ecc.) utili all'ambiente"""". Isole di selvatico in città è una piccola guida alla cultura del verde spontaneo, poco diffusa in Italia ma che altrove sta trovando sempre più largo consenso. Scritto con stile semplice e colloquiale, il libro ci accompagna a scoprire una dimensione inconsueta ma forse necessaria della vita in città, toccando con tono sommesso ma incisivo una questione dibattuta da un'ampia serie di discipline (dall'urbanistica alla letteratura, dalla botanica alla sociologia) e presente, a ben vedere, fin dagli albori della civiltà urbana: il rapporto fra natura e cultura."" -
Ultimi saggi di Cambridge
Questi brevi saggi a carattere filosofico furono scritti da Maxwell per essere letti durante le riunioni del club Eranus, a Cambridge, negli anni della sua maturità. Come scrissero Campbell e Garnett, ""non sono certo frammenti del suo lavoro di studioso, ma piuttosto scintille di quella pietra per affilare che era la sua mente"""". La vastità degli interessi intellettuali di James Clerk Maxwell, la libertà mentale con cui egli si confrontava con discipline di cui pure non era specialista, possono forse darci ragione della sua capacità di superare i limiti del sapere scientifico del suo tempo, divenendo una delle menti più innovative della fisica, da Galileo in poi."" -
Tita Matita
Tita Matita è una bambina cresciuta in una famiglia davvero unica, in cui era normale esprimersi in poesia, e scrivere versi era un gioco condiviso da papà, zie, fratelli, nonni, prozie... Quella bambina ha attraversato la guerra, è diventata pian piano una donna, si è dedicata ad altri bambini come insegnante, ha conosciuto l'amore, conservando intatta la sua gioia di vivere e la sua fede negli altri. Il libro ci narra di questo e di altri doni che ha avuto dalla vita, doni che l'hanno preparata a vincere la sua più grande sfida. -
I rom nell'opera lirica. Metrònivasci e il mito della sotterraneità
Angelo Arlati e Carlo Migliaccio illustrano, con una scrittura discorsiva e accurata, la presenza del popolo e della cultura Rom nel teatro musicale d'opera lirica, in riferimento particolare al libretto d'opera MetròNivasci di Vincenzo Pezzella. Arlati indaga il lungo filo degli autori che hanno rivolto l'attenzione alla vita ""in transito"""" dei Rom, proponendo qui il mito letterario della figura femminile, l'""""eroina zingara"""", nelle sue varie metamorfosi attraverso i secoli, da Preciosa a Esmeralda, da Carmen a Nives. Migliaccio sonda, con analisi linguistiche e teoriche, il mondo del mito e della sotterraneità, riproponendoci la chiave dei """"non luoghi"""" antropologici come radice della poetica di Pezzella, attraverso la cui opera, letteraria e artistica, coglie lo svolgersi ininterrotto di un filo originale, teso fra arcaismo e modernità."" -
Lungo il sentiero di Tita Matita. Versi sparsi
Rime e filastrocche sono state per l'autrice Maria Teresa Mosconi quel gioco orale dell'infanzia che non ha bisogno di particolari significati perché l'esercitarlo è già un valore di per sé. Questa esperienza ludica si è intrecciata al crescere della persona, fornendole, nei momenti più difficili della sua vita, un salvagente a cui aggrapparsi con lo stesso spirito dei giochi dell'infanzia. La lingua della sua poesia si confronta con un italiano che a volte appare fissato nel tempo, altre volte insinuato o alleggerito dalla giocosità del temperamento dell'autrice; spesso i suoi versi sono percorsi da una sensibile intonazione lirica.