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Nel perdurare la luce. Poesie sparse (1978-2014)
Nell'opera di Serino il tessuto dei versi è coerente e ha un tono e un timbro inconfondibili. I temi toccati ruotano attorno a una ricerca spirituale intima del poeta ma nel contempo rivolta ad ogni uomo. I versi, come nei grandi artisti mistici del Medioevo, esprimono l'inesprimibile del mistero divino soprattutto attraverso il simbolo della luce. La spiritualità del poeta è però modernissima perché inquieta, mobile, non univoca. Alcune immagini, metafore e parole-chiave sono ricorrenti nella raccolta. Oltre alla luce, altri simboli ricorrenti nei versi di Serino per esprimere l'inesprimibile l'""Oltre"""" - sono il sogno e l'azzurro, che si intrecciano con la musica nel tentativo di dare corpo al divino."" -
Dono meraviglioso
La raccolta sviluppa e riassume la personale visione del mondo della poetessa. Spesso ricerca e fa appositamente emergere un velo di oscurità nella lettura delle proprie rime, talvolta smorzato attraverso metafore e giochi di parole, affinché la comprensione non sia resa eccessivamente ambigua. Ricerca anche minuziosamente la parola che calzi a pennello con lo stato d'animo che intende rivelare, per raccontare esperienze, episodi di vita quotidiana, attimi in cui lo sguardo si perde attraverso i singoli momenti della realtà. La scelta di usare versi brevi, concitati, per esprimere la sua vena poetica è dovuta all'estrema soggettività presente in ogni lirica, isolando anche la singola parola per marcare eventi e situazioni come fossero slegati tra loro. È una selezione di poesie che racconta dunque momenti significativi come l'inizio o la fine di una storia d'amore, di un'amicizia, il ricordo di qualcuno che non c'è più, l'affetto per un familiare, la commozione di una nuova alba, ma anche emozioni e sentimenti che dipingono uno stato d'animo colto in un determinato istante, o tentano di dar forma a pensieri e riflessioni su altri argomenti. -
Amor, che ovunque sei...
"Le mie poesie sono di semplice lettura, esprimono piccoli e semplici momenti di tutti i giorni della vita umana o la poesia della natura. Piccole cose che si sono perse, il senso del buono e del bello che fa piacere."""" (Ivone Stragliotto)" -
Srotolare la mia anima
"È difficile spiegare le poesie: lasciate che raggiungano il giusto posto e le sentirete, vi gratteranno l'anima, ed il senso si rivelerà, pur non riuscendo a descriverlo. Penso che poesia non sia solo il mettere in versi o in rime, ma tutto ciò che si trova al mondo, visto ed ascoltato attraverso un filtro singolare, l'animo del poeta, il quale trascrive così una passione, una esperienza, un dolore che è del suo vissuto, e che ognuno di noi lettori fa proprio e conserva come una rivelazione. Le poesie sono spesso una confessione. Questa convinzione mi ha spinto a voler scrivere: la volontà, o più spesso la necessità, di filtrare il sentimento e guardarlo palesarsi sulla carta - ed allora studiarlo, maturarlo, conoscerlo, esorcizzarlo, sconfiggerlo, o anche solo celebrarlo."""" (Marianinfa Terranova)" -
Ogni foto che resta... Camminatori e camminamenti
"Ogni foto che resta..."""" è poesia del """"guardarsi attorno, per scoprirsi dentro"""": """"memoria"""" e """"viaggio"""" si intrecciano in 4 sezioni introdotte da altrettante prose brevi, """"Camminatori e camminamenti"""" (un piccolo ma articolato racconto, con passaggi e paesaggi intrisi di citazioni e di rimandi letterari). """"Città vecchia"""" è un viaggio nel presente e nella memoria della Spagna del Flamenco, dei Conquistadores, dei riti collettivi della Semana Santa e dei miti passati e odierni della musica, della pittura e della poesia..." -
Miraggio di gioia
Il tema centrale di questa prima raccolta poetica ruota, principalmente, attorno alla ciclicità del tempo. Dopo un'accurata selezione di componimenti, che vanno a trattare da vicino gli argomenti della silloge, come risoluzione ho escogitato un metodo che adempisse tali esigenze compositive. E ciò che potesse esprimere in versi il concetto dello scorrere del tempo. Perciò ho preso come punto di riferimento il ciclo delle stagioni. Nello sfogliare le pagine di questo modesto lavoro, il lettore entrerà a stretto contatto con ""l'approccio illusorio che relega le nostre vite tra anniversari, feste, ricorrenze, eccetera a cui facciamo riferimento durante l'anno e per l'intero arco della nostra esistenza""""."" -
Poesie d'amore, forse
L'autrice di queste poesie, un po' per gioco, un po' per prudenza, vorrebbe sostenere che queste sono, ""forse"""" poesie d'amore. Ci invita a leggerle, per cercare di capire com'è la situazione..."" -
Scarti
"In queste poesie c'è una grande ricchezza, una grande varietà di temi, una polifonia travolgente. Non è pertanto facile indicare i temi salienti delle poesie qui pubblicate, perché sono tutti interessanti ed efficaci. Magari, quando il lettore pensa di essere entrato nel 'teatro' dell'animo del poeta, ecco che egli lo sorprende e lo affascina col susseguirsi rapido di tante immagini, di acuti pensieri e di diversi stati d'animo. Il fatto è che il poeta ha un forte bisogno di comunicare, un'urgenza irrimandabile di dialogo con se stesso e con gli altri, la premura di confessare i suoi pensieri recintati dalla fermezza della ragione, ma espressi anche con tenerezza e con una dolcezza infinita di poeta 'fanciullo'... Nei suoi versi inoltre si sente tanta tenerezza, tanta dolcezza e tanta bontà."""" (Alfio Rapisarda)" -
Quella che rimane sei tu poesia
Rivisitando le poesie del suo antenato Giuseppe Artale vissuto ad Avola nell'Ottocento, Sebastiano ha iniziato, quasi per caso, la sua produzione di verseggiatore via via sempre con più passione e più sentimento, al fine di mettere in risalto i diversi messaggi in esse contenute. La partecipazione, sin dall'adolescenza, alla vita della comunità parrocchiale dei Frati Minori Conventuali di Sant'Antonio Abate in Avola, ha contribuito a consolidare la fede cristiana nei suoi valori fondamentali da cui ha tratto fonte di ispirazione per scrivere poesie di carattere religioso rivolte a Dio, alla Vergine Maria e ai Santi. Avvenimenti di carattere storico e sociale del secolo scorso sono i temi preponderanti di alcune poesie. -
Le vele dell'anima
"Le mie poesie sono il corpo e la forma dei moti del mio animo, ai quali il pensiero viene in soccorso forgiando una forma. Mi accompagnano come una guida, sono l'altra me a confronto. Passo dopo passo, nella ricerca dei significati dell'esistenza, mi riportano ad un costante ascolto della mia interiorità, che in esse dimora e dalla quale non posso mai fuggire, così come ad un cessante colloquio con Dio: vado e torno, """"vagando"""" negli spazi della mia quintessenza, pellegrinando da una meta all'altra, alla ricerca delle risposte. E, nell'attraversare la mia esistenza, mi imbatto a tratti nel 'tempo del riparo'; nel tempo dei respiri pieni che restituiscono le conquiste della maturità, la composizione a ordine del passato, scrigno pesante dei preziosi tesori della vita tutta. La poesia intimamente, acutamente trattiene l'interiorità del sentire umano, lo insegue, per modularlo con note mai uguali e con un 'fraseggio' snello, quanto scavato, che sa annidarsi con maestria anche nei più angusti anfratti dell'anima.""""" -
Mi sono messo a scrivere
"Il mio quarto libro di poesie è una introspezione, un viaggio nell'intimo di me stesso. Volere lasciare una traccia del mio passaggio, non volere essere dimenticati. Questo è il tema dominante del libro. La paura inoltre di non avere più cose da dire, sentirsi privo di idee è la cosa che mi ossessiona. Ad un poeta non può mancare la materia prima, quella con cui si confronta ogni giorno: la vita. Pensieri che affollano la mente, che non vedi l'ora di mettere su carta per timore che scompaiano, senza lasciare traccia. Sentirsi soli è la mia maniera di scrivere.""""" -
Ricordi
"Le poesie di Fabiola sono arazzi ricamati con fili di seta e oro e il pensiero si intreccia a parole 'nate da un sussurro come da un temporale', parole spirituali e attente che sanno entrare nell'animo per arricchirlo di bellezza contemplativa. La poetessa progetta artisticamente ogni dettato della sua vita 'a negare la stessa solitudine' a consolare 'Cuori lisi' e a guardare un cielo 'trapuntato di stelle' dimostrando di saper scolpire la pietra, incastonare gemme preziose, intagliare cuori di vento e ricamare cuscini di sogni. Il suo animo è pervaso dalla sapienza dei giusti perché lei si lascia guidare da quella Luce che è essenza del vivere e la sua diviene poesia dell'anima da cui si effonde la speranza che porta alla conoscenza e all'Amore universale. Da un verso all'altro l'autrice trasmette serenità di equilibrio, non soggiace alle mode, ma sempre ricerca la propria libertà interiore che diviene epifania di ispirazione continua.""""" -
È gioia anche per voi
"Umberto Confalonieri in questa nuova silloge esordisce con una consapevolezza del tutto nuova della vita che, mentre lo sta forgiando giorno dopo giorno, gli sta facendo intravvedere un raggio di luce in grado di rischiarargli la mente. E tuttavia questa nuova chiarità, che lo riscalda, gli dà un senso di strazio che lo indirizza verso l'introspezione, una ricerca interiore che gli faccia capire il senso delle cose. Nella solitudine, sofferta o subita, la ricerca, che si fa sempre più forte, porta alla riflessione e apre le porte alla comprensione di ciò che si è e/o che si vuole essere. La ricerca del Trascendente porta l'autore a esprimere un sì 'toto corde', per donarsi in pienezza, aprendo il cuore all'amore, linfa vitale del viaggio della vita, e ripartire così verso la nuova stagione con 'vera gioia, speranza nel dolore e promessa di una nuova certezza'""""." -
Confini del tempo
Apparentemente le poesie presenti in questa raccolta potrebbero sembrare molto diverse per le tematiche affrontate. In realtà esse appaiono legate da un filo conduttore: il dolore, inteso come senso di inadeguatezza dell'autore nei confronti del mondo che lo circonda. Viviamo in un mondo globalizzato alla continua ricerca di un senso logico nell'illogicità che ci sovrasta. Nelle poesie traspare un'Italia da Seconda Repubblica che pare indifferente a tutti i gravi problemi che la affliggono, dalla mancanza di un lavoro, ai continui sbarchi di poveri migranti che fuggono da conflitti che ci sembrano così lontani e distanti dalle nostre consumistiche vite di tutti i giorni, dai sempre più frequenti fenomeni di illegalità che colpiscono la classe dirigente alle nuove dipendenze come quelle dai videopoker. In questa raccolta si parla di confini, a volte impossibili da raggiungere e varcare, a volte così trasparenti da non rendersi conto se quella sottile linea (con le sue inevitabili conseguenze) sia già stata superata. -
Lasciateci ai nostri sogni
"Sembra d'immergersi in un mare di purezza leggendo queste poesie. Una purezza di intenti e di immagini, come si guardasse il mondo attraverso una lente che esalta la bellezza e isola l'ingiusto del vivere e le ingiustizie, trasformando il dolore in forza motrice di ribellione. 'Lasciateci ai nostri sogni' afferma lo scrittore, perché il poeta è un essere che ha conservato lo stupore, che guarda oltre la realtà. I versi sono pervasi da una meravigliosa sensibilità che si mostra con un linguaggio efficace, talvolta aspro, sempre sospeso tra la terra e il cielo, dove i significati si fondono con le metafore e il cielo diventa una scelta di vita, un luogo innalzato sulla mediocrità. Un viaggio di ali come nuvole pensanti verso il bello... Le poesie raccontano la violenza di un potere avido e corrotto e di cuori votati a ossequiosi inchini, ma anche di donne, che non smettono mai di indicare il cielo.""""" -
Il filo che anche al buio ti guida
In questa silloge poetica, il poeta Mario De Rosa mette a nudo il suo sentire, il suo pensiero e tutte quelle sensazioni che continuamente attraversano il suo animo. L'ordine e le tematiche in essa descritte possono sembrare, e forse lo sono, prive di quell'organicità tanto cara ad un certo tipo di poesia ""standard"""". Mario non segue canoni comuni, ma è alla ricerca continua di nuove forme d'espressione, che possano meglio definire la sua fine poetica. Le liriche di De Rosa inseguono due obiettivi fondamentali: l'essenza e quell'accostamento estetico di parole che possano placare il suo istinto di cacciatore dell'archetipo poetico. Ricerca intesa come verità essenziale, mai edonistica, ma accompagnatrice del senso dell'umano cammino e della natura nella sua espressione più completa."" -
La vera me
La poesia... Ci accompagna in regioni mai analizzate, alla ricerca di ogni dove, di ogni come e quando; ci riporta alla conoscenza dell'organo più difficile da trattare e comprendere, per aprirci le porte di una nuova età in simbiosi alla parte spirituale. Sentimenti e passioni fusi in unico Essere. Ogni poesia è un bacio da ascoltare, vibra con le sue parole, in profumi e atti d'Amore. L'amore, il carro vincitore del nostro cuore che ci incanta e ci seduce per regalarci l'intima esperienza, quella dentro di noi che ci fa crescere e diventare angeli. La passione invia messaggi fra le parole di queste poesie, che risuonano fin dai tempi più antichi. -
Pioggia di miele
"Leggendo tra le righe di questa raccolta, troverete un turbine di sentimenti che si susseguono e si contrastano. E tutti, indistintamente, non sono altro che facce di un unico, grande prisma: l'amore. Inteso in ogni sua forma possibile ed immaginabile: scoperto nella famiglia, solidificato nell'amicizia, custodito nell'unione, rafforzato nella passione, confortato nel dolore, sublimato nella fede. """"Pioggia di miele"""" è un piccolo inno alla vita e alle emozioni che essa quotidianamente ci dona. L'amore che scende giù dal cielo, goccia dopo goccia, e con la sua dolcezza ristora ciò che in noi era arido. Giorgio apre nuovamente la sua anima ai suoi lettori, e lo fa con uno sguardo più maturo. Uno sguardo divenuto tale tra le piccole gioie e i grandi dolori. Tra le prove più dure e le vittorie più importanti. Quelle che gli hanno permesso di continuare a sognare."""" (Paola Sirugo)" -
Ti prenderò... Mi prenderai per mano
Dopo i ricordi, il manifesto d'amore per la sua Sicilia e la nostalgia del suo vissuto, che, grazie alla semplicità dei versi, diventano scorci di animata quotidianità nella prima raccolta ""i colori dei miei anni"""", Carmela Di Rosa matura il bisogno di nuove speranze ed amore per la vita che esprime con forza in """"amo la vita... l'amo così com'è"""". Rivolge poi la sua attenzione alla contemporaneità ed alle sue problematiche che racconta con sorprendenti e scorrevoli versi in """"ora ho la vita da raccontare"""". Viene selezionata nella quinta edizione del Concorso Internazionale """"Libri di-versi in diversi libri"""" e ci coinvolge con una quarta silloge in cui evidente e totale è la fusione di sentimenti, valori, nostalgia, speranza e costumi di ieri e di oggi. Sempre più maturo è il linguaggio della sua poesia sia in lingua italiana sia in dialetto siciliano, sempre più gradevole diventa la lettura dei suoi versi e sempre più forte e incalzante è il suo grido alla moralità, alla riflessione, al bisogno di giustizia e libertà ed alla consapevolezza del vivere."" -
Questo sogno l'ho già visto. Lo sto vivendo
Giuseppe Eroe, ancora una volta, si addentra negli affascinanti meandri della poesia, scrigno del tempo e della vita. In essa, infatti, chiunque si accosti con sincerità d'animo vive e cresce non solo fisicamente, ma anche e, soprattutto, interiormente. Con questa seconda raccolta poetica, l'autore matura le sue esperienze di vita e segna, definitivamente, il passaggio alla maturità giovanile che, chi vuole, potrà mantenerla sino alla fine dei giorni. Giuseppe inizia a confrontarsi con la crudezza e, al tempo stesso, con il fascino della vita. Dalla denuncia di un presente distrutto e di un futuro rubato di ""Vuci ri panchini"""" si arriva alla colorata esistenza di ogni uomo con """"I Colori della Fede"""", si attraversano le cadute della quotidianità con """"Freddo presente"""" e si conclude con """"Fine"""" che è preludio di un nuovo inizio.""