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La felicità di Emma. Nuova ediz.
Emma alleva maiali in un angolo sperduto della campagna tedesca. È libera, forte e quello a una vecchia scrofa, che stringe quando riflette, è l'abbraccio più vigoroso che abbia mai dato. Gli animali sono la sua cura all'assenza di un amore, ai debiti che stanno per farle perdere la fattoria. Una notte, però, il silenzio viene rotto dal fragore di un incidente stradale e nella sua vita arriva Max, giovane impiegato in fuga con il denaro rubato all'azienda per cui lavora e con il sogno di trascorrere gli ultimi mesi di vita in Messico. Come d'incanto Emma si ritrova tra le braccia tutto ciò che poteva desiderare: una borsa piena di soldi e un uomo da amare. Ma la felicità c'entra qualcosa con i desideri? Delicato, surreale, commovente, a tratti triste e a tratti rabbiosamente comico questo romanzo ci consegna una storia d'amore e di incontro tra destini. -
La stasi dietro il lavello
Claudia impara fin da piccola a diffidare dei poliziotti, a non esprimere chiaramente le proprie inclinazioni o le preferenze per le materie umanistiche, a mimetizzarsi nel conformismo dominante per non farsi notare. Ma per lei, la vita nella DDR, la Germania dell'Est, è tutt'altro che normale perché è cresciuta in una famiglia vicina agli ambienti della dissidenza politica, figlia di genitori impegnati nella difesa dei diritti civili. In un originale romanzo autobiografico a episodi che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita della Germania dell'Est, Claudia racconta la propria quotidianità all'ombra del Muro (con gli occhi sempre vigili della Stasi) tra assurde vessazioni e persecuzioni ma anche speranze, innocenze, sorrisi, i primi amori, le manifestazioni. Fino a quando il Muro crolla e... -
La professione del padre
Una storia toccante e un romanzo forte e potente, pieno di ombre che convivono con la luce.«Con la professione del padre, Chalandon arriva al punto più intimo della sua storia» - Daria Galateria, Robinson«Sorj Chalandon ha puntato il dito contro l'ingiustizia più grave: quella contro i bambini» - Elisabetta Rosaspina, La LetturaQuante cose si possono fare in una sola vita? André Choulans dice di essere stato cantante, insegnante di judo, calciatore, spia, pastore pentecostale, paracadutista durante la guerra, confidente del generale de Gaulle e poi suo nemico. Ha una missione: uccidere de Gaulle e combattere affinché l'Algeria resti francese: per questo chiede aiuto al figlio Émile. Il ragazzo decide di stare al suo fianco eseguendone gli ordini e accettandone il duro addestramento. Affascinato ascolta i racconti di eroismo del padre e dimentica i comportamenti violenti di quell'uomo malato. Incassa i colpi, non dubita, non si lamenta, non giudica. Vuole essere il miglior figlio possibile, ogni volta più bravo, a scuola come a casa. Quella casa, dove non è permesso portare nessuno, che diventa il luogo in cui la piccola storia eroica e avventurosa di Émile incontra la grande Storia nella quale il padre in qualche modo è sempre implicato - la fuga di Nureyev dall'URSS, l'omicidio di Kennedy - e dove si forma la ferita che poi albergherà nel cuore del protagonista anche da adulto. -
Il grande amore di mia madre
Clara è figlia di un'agiata famiglia borghese nella spensieratezza degli anni Venti. Quando conosce Edwin, dominato dalla grande passione per i compositori moderni, se ne innamora: non ha dubbi, è l'uomo giusto. Lo segue e lo sostiene nel sogno di dirigere dal nulla un'orchestra che porti al mondo una musica mai sentita. Ma proprio mentre a lui arridono fama e successo, Clara conosce i rovesci della fortuna e, con la crisi del Ventinove, si ritrova povera in un'Europa che ben presto scivolerà verso guerre e regimi. ""Il grande amore di mia madre"""" è il ritratto tra finzione e verità - tratteggiato dal figlio - di una donna consumata da un sentimento assoluto, silenzioso e irriducibile, per uno dei più celebri direttori d'orchestra svizzeri. Ma questo romanzo piccolo e intensissimo è anche un cammeo che raffigura con la vivacità della scrittura di Urs Widmer il mondo travolto dalla storia del Novecento, il genio di artisti e compositori e i sogni delusi di riscatto sociale."" -
L' ultima neve
Paul e Georg gestiscono in un paesino sperduto dei Grigioni uno skilift che, grazie alle loro cure, funziona ancora bene nonostante l'età. Certo però che un impianto sciistico senza neve non ha ragion d'essere e quindi loro aspettano, aspettano i fiocchi che non hanno nessuna intenzione di cadere. Nell'attesa filosofeggiano sull'amore, parlano dello spopolamento della valle, del ritiro dei ghiacciai, della lingua che cambia. Parlano come per ingannare il tempo senza rendersi conto - forse solo apparentemente - che è il tempo a ingannare loro perché storia dopo storia, ricordo dopo ricordo, in una quotidianità fatta di ritmi e consuetudini il mondo e il tempo scivolano via tra le dita. Così la neve che non cade più è forse molto altro... ""L'ultima neve"""" si muove con leggerezza, ironia e intelligenza tra i temi fondamentali della vita e le domande che toccano da sempre l'essere umano. Resta sospeso tra commedia e tragedia e ci regala una lingua piena di suoni e di ritmo. Forse riuscirà a fermare il tempo, come solo la letteratura riesce a fare, ma frattanto Paul e Georg continuano ad aspettare la neve..."" -
L' eco delle balene
1938. Lev Termen è chiuso in una cabina a bordo della Staryj Bol'sevik, la nave che lo sta riportando a Leningrado. Tra le pareti azzurre scrive una lettera a Clara Rockmore, suo unico vero amore. Ricorda i primi anni a Leningrado come scienziato, l'invenzione dello strumento più strano al mondo - il theremin - e il sogno del Cremlino che quella e altre creazioni potessero essere utilizzate per infiltrarsi nella patria del capitalismo. Invece era stata New York a fare breccia nel cuore di Termen con i primi jazz club, i locali di Harlem e i concerti alla Carnegie Hall. L'America conosceva il proibizionismo e lui incontrava Rockefeller, Gershwin, Sostakovic, Bernard Shaw, Glenn Miller; l'economia statunitense veniva travolta dal crollo del '29 e lui insegnava i magneti a Somerset Maugham, inventava prodigi elettrici e incontrava Clara, la giovane violinista per la quale era stato subito amore. In un crescendo continuo, tra una missione a Alcatraz, lotte di kung fu e giochi di spionaggio che non porteranno a nulla di buono, Termen è infine costretto a fare ritorno in Russia, ma il Paese che trova non è quello che aveva lasciato e ben presto viene spedito in un gulag siberiano. -
Quel che si vede da qui
Selma vive in un paesino del verde Westerwald e può prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno lì intorno muore nel giro di ventiquattr'ore, minuto più minuto meno. Tuttavia, i sogni non rivelano mai chi stia per morire. E come si può immaginare, nel lasso di tempo tra il sogno e il compimento del triste fato tutti vivono in uno stato di agitazione... ""Quel che si vede da qui"""" è il ritratto originalissimo di un paese e della sua bizzarra comunità così come ce li racconta la piccola Luise, ormai di casa dalla nonna Selma visto che i genitori sono alle prese con un matrimonio che non funziona. Poetico, divertente, toccante, mai sdolcinato o superficiale, questo romanzo è una fiaba dei nostri tempi e affronta i grandi temi dell'esistenza, l'amicizia, la perdita, l'amore inconfessato e quello che di fronte alle mareggiate della vita si muove per sentieri tortuosi. Come capita a Luise che, ormai cresciuta, si innamora del bel Frederik, il quale ha lasciato l'università per trasferirsi in Giappone in un monastero buddista... Con Mariana Leky veniamo catapultati in un universo insolito e meraviglioso, dove si vive a contatto con la natura in """"una sinfonia di verde, azzurro e oro"""", dove ogni gesto, ogni parola ripetuti dai protagonisti sono rituali che finiamo per attendere, pagina dopo pagina."" -
Milkman
Sorella di mezzo cammina per le strade di una città senza nome con la testa affondata in un libro mentre intorno esplode una violenza fatta di bombe e intolleranza, e la polizia con le sue barbare retate sfuma i confini del bene e del male. Sorella di mezzo ha diciott'anni, una sfilza di fratelli e sorelle, una madre bigotta che la vorrebbe già sposata, il ricordo di un padre morto di depressione, e un forse-fidanzato. Nel quartiere cattolico in cui abita è considerata una ragazza strana e ""inaccettabile"""", non solo perché legge mentre cammina e si lascia ammaliare dai tramonti, ma anche perché è stata vista girare con in mano la testa mozzata di un gatto. Quando nella sua vita irrompe un uomo di quarantun anni, sposato, legato ai gruppi paramilitari e noto come il lattaio, ciò che è reale non si distingue più da ciò che è immaginato. Mentre il lattaio sembra sbucare a ogni angolo, la ragazza viene bollata come la sua amante e finisce per sentirsi vittima di una persecuzione. Ma cos'è successo davvero tra loro? Libro potente e originale premiato con il Man Booker Prize, il National Book Critics Circle Award e l'Orwell Prize for Political Fiction. """"Una voce unica"""" (New York Times)"" -
Quasi tutto velocissimo
Albert ha diciannove anni, è cresciuto in un orfanotrofio e non ha mai conosciuto la madre. Per tutta la vita ha dovuto assistere il padre, Fred, che è come un bambino intrappolato nel corpo di un adulto, trascorre il tempo leggendo enciclopedie, contando le auto verdi che passano per strada ed è conosciuto come l'eroe di un tragico incidente d'autobus. Quando a Fred vengono diagnosticati solo pochi mesi di vita, per Albert inizia una vera e propria corsa contro il tempo perché sa che quell'uomo perso in un mondo tutto suo è l'unico a poterlo aiutare nella ricerca del proprio passato. Comincia così un viaggio avventuroso in compagnia di personaggi memorabili che li porterà in un'epoca lontana, fino a una notte di agosto del 1912 e alla storia di un amore proibito... ""Quasi tutto velocissimo"""" è una saga famigliare luminosa e drammatica, un road novel ambientato nelle alte terre alpine dal quale è impossibile separarsi. Due eroi ci conducono in un tempo pieno di possibilità e ombre, amori, misteri e viaggi, in luoghi e cittadine immerse nelle atmosfere di antiche fiabe."" -
Una persona sensibile
Una famiglia di artisti della Repubblica Ceca viaggia per l'Europa esibendosi in festival teatrali. Di fronte al crescente risentimento verso gli stranieri, il padre, la madre e i due figli decidono di ritornare in patria e stabilirvisi. Ma il viaggio si rivela ben più complicato del previsto e prima di raggiungere le agognate rive del fiume Sázava si imbattono in una serie di disavventure tra le quali la guerra russo-ucraina di Crimea. Talvolta però casa non fa rima con pace e questo vale soprattutto per il capofamiglia che viene accusato di aver ucciso il suocero. Inizia così un'altra fuga, questa volta attraverso la regione, che li catapulterà tra prostitute, strozzini, zingari, teppisti, ubriachi, delatori... Il tutto coronato da un finale con tanto di matrimonio, bordello, polizia e carro armato russo. -
L' amore al tempo dei cambiamenti climatici
L'amore al tempo dei cambiamenti climatici racconta una storia del villaggio globale che chiamiamo Terra, l'illogicità del razzismo e le vie imprevedibili del cuore e come tutti abbiamo paura dei cambiamenti senza renderci conto che attorno a noi di sta verificando il più grande cambiamento di sempre...rnrn«L'amore al tempo dei cambiamenti climatici esibisce uno stile allucinato e ricorsivo; Pánek rincalza la sua prosa con l'iterazione di frammenti di frase. Sentiamo la goliardia di Kundera, lo spaesamento di Frisch, il distillato grottesco di Bulgakov, il tu rombane di McInerney» - Leonardo G. Luccone, Robinsonrn Tomás, viaggia per partecipare a una conferenza che si svolge a Bangalore. È un uomo che fatica a ritrovarsi dopo il divorzio, uno scienziato costretto dal frenetico mondo globalizzato a imparare a lavorare con gli altri e a sopprimere la sua individualità per il bene delle sue ricerche. Un incontro più o meno casuale con un'attraente partecipante indiana alla conferenza gli apre una notte di intensa passione, sia in termini di sesso che di conversazione. Il finale giocoso dell'autore lascia molto all'immaginazione del lettore che può decidere cosa sia realmente successo. -
Terra di nessuno. L'incredibile storia di Moresnet, un luogo che non sarebbe dovuto esistere
Alla fine del Congresso di Vienna, nel 1815, una piccola porzione di territorio vicina a Aquisgrana scivola dimenticata - e indivisa - tra le mani dei rappresentanti degli Stati europei. Sia la Prussia sia i Paesi Bassi la rivendicano ma senza mai riuscire a trovare un'intesa. Prende forma così uno stranissimo accordo provvisorio che finirà per durare oltre cent'anni. Questa è la storia del Moresnet neutrale che conta una superficie di 3,4 chilometri quadrati e che resiste a ogni tentativo di spartizione e annessione. Allo stesso tempo non solo diventa un caso politico e di diritto internazionale ma anche fucina di fiorente economia, sperimentazioni filateliche e persino linguistiche, crocevia di fatti e costumi del XIX e XX secolo e anche eldorado per avventurieri, contrabbandieri, giocatori e sognatori di ogni genere. La storia politica, sociale e culturale dell'Europa è davvero indimenticabile se vista e raccontata dall'angolo visuale di Moresnet. Il tutto in un libro vivace, colto e divertente che è allo stesso tempo viaggio, omaggio, trattato di costume, reportage e saggio, racconto di un mondo scomparso, di una terra e di uomini che vivono letteralmente su quattro confini. -
Tutti i giorni
Il suo nome è Abel Nema. L'hanno trovato in fin di vita appeso a testa in giù in un parco cittadino. È un uomo bello, silenzioso e capace di parlare perfettamente dieci lingue senza tradire il suo accento. Si dice che sia un genio, ma a cosa serve esserlo se la tua vita è cambiata così tanto che nessuno è più in grado di riconoscerti, e nemmeno tu sai più qual è il tuo posto nel mondo? Tutti i giorni di Terézia Mora, salutato in Germania come uno dei casi letterari più importanti degli ultimi anni, ci porta alla scoperta di un personaggio unico, iconico, quasi biblico, di cui sappiamo poco. Sappiamo che Abel Nema è fuggito da una guerra civile, da un paese che non esiste più, e che è approdato nella città occidentale di B. dove vive a contatto con un'umanità che gli somiglia: musicisti balcanici, bande di ragazzini rom, ma anche la dolce Mercedes - che lo sposa con l'intento di salvarlo - e il suo bizzarro bambino Omar che ha rinunciato a un occhio in cambio della saggezza... -
Il vero controllore del popolo
Possibile che su tutta la terra non ci sia nemmeno un uomo che una volta morto vada in Paradiso? Un angelo stenta a crederlo e decide di controllare di persona: di nascosto scappa dal Regno dei cieli e discende su un prato. Subito un disertore in fuga lo vede e lo convince a scambiare la tunica bianca con la propria divisa senza mostrine. Nel frattempo, Pavel Aleksandrovi Dobrynin, un uomo particolarmente onesto, viene mandato dall'assemblea del suo kolchoz, passando per il Segretario provinciale e per la Regione, al Cremlino. Lì gli verrà affidata una missione importantissima: essere un controllore del popolo! Cosa questo significhi Pavel lo scoprirà da sé nel profondissimo Nord. Poi c'è il dirigente scolastico Banov, a cui piace sognare e bere il tè sul tetto, come in battaglia, nel '19, con la sua Maxim, sul campanile. Andrei Kurkov ci porta fin dentro l'anima più autentica dell'Unione Sovietica e del romanzo russo con un lavoro dalla struttura possente, pieno di humour e intelligenza, ricco di personaggi, di storie e di paesaggi sterminati, in cui si sciolgono i grandi temi del bene e del male, dell'amore per la Patria e del bisogno di sentirsi uomini. -
Il sogno europeo. Quattro lezioni dalla storia
Se il concetto di ""sogno americano"""" ha ormai fatto breccia nella mente di moltissime persone, tant'è che non ha bisogno di essere spiegato, la stessa cosa non si può certo dire del """"sogno europeo"""". Quella che ci propone Aleida Assmann è una visione prospettica di come siamo arrivati a dare vita a ciò che chiamiamo Unione Europea. È il viaggio di un continente nella storia del Novecento, nelle rivoluzioni culturali, nei gesti coraggiosi e nei percorsi sotterranei che hanno richiesto tempo e tenacia per essere affrontati e hanno coinvolto in maniera diversa ciascun Paese rappresentato oggi dal cielo stellato della bandiera dell'UE. Non poteva essere altrimenti per un continente che nei primi novant'anni del XX secolo ha conosciuto guerre, drammi, limitazioni della libertà e della dignità. """"Il sogno europeo"""" ruota attorno a temi come la memoria, i diritti, la libertà, il riconoscimento delle vittime delle guerre, dei regimi totalitari e del colonialismo; ci offre una visione transnazionale e ci restituisce una geografia mutevole perché l'Europa ha avuto e dovrà sempre avere la forza di mettersi in discussione rispetto al proprio passato e al proprio futuro."" -
Una donna nella notte polare
Nel 1934, la pittrice Christiane Ritter lascia la sua comoda vita in Austria e si reca nella remota isola artica di Spitsbergen, per trascorrervi un anno assieme al marito. Pensa che sarà un viaggio rilassante, un'opportunità per rimanere accanto ""al tepore della stufa, e limitarmi a sferruzzare, dipingere guardando fuori dalla finestra, leggere libroni nella calma più remota e soprattutto dormire a volontà"""". Ma quando Christiane arriva a destinazione si ritrova di fronte a qualcosa di molto meno bucolico e romantico: una capanna piccola e sgangherata, posta sulla riva di un fiordo solitario a centinaia di miglia di distanza dall'insediamento più vicino con la necessità di combattere ogni giorno con gli elementi della natura per sopravvivere. All'inizio Christiane è inorridita dal gelo indescrivibile, dal paesaggio immerso in un sempre più lungo crepuscolo, dalla mancanza di ogni attrezzatura e della minima comodità, dall'assenza di rifornimenti... Ma col passare del tempo, dopo incontri con orsi e foche, volpi artiche, lunghe camminate sul ghiaccio e mesi al termine della notte senza fine, si ritrova innamorata dell'Artico ostile, della sua bellezza irreale, conquistando così un grande senso di pace interiore e una rinnovata riconoscenza verso la sacralità e la bellezza della vita."" -
Topografia della memoria
«Se nessuno di noi può fare a meno della memoria collettiva, per Martin Pollack la faccenda è un po’ più complicata. Perché la storia, quella grande e terribile, si è insinuata nelle pieghe della sua famiglia, lasciando tracce profonde nelle cavità psichiche più nascoste» - Simonetta Fiori, RobinsonSaggi, articoli, discorsi, interventi danno forma a «Topografia della memoria» che a prima vista sembra una collezione antologica. Invece basta poco per accorgersi che quello offerto al lettore non è solo un viaggio in temi importanti dell'ultimo secolo e nella nostra coscienza storica e civile, è anche un dono di artigianato culturale, una sorta di apprendistato grazie al quale ci si immerge tra testi, fotografie, deduzioni, luoghi, lingue, tranelli e nebbie dei ricordi, per creare, ancora una volta, una nuova mappa dell'Europa centrale e del nostro essere figli delle tragedie e dei tentativi di riscatto del Novecento. Il valore aggiunto è che in ogni pagina sentiamo la presenza, al nostro fianco, di un maestro come Pollack. Ci si muove tra argomenti diversi come il massacro di Rechnitz nelle ultime settimane della Seconda guerra mondiale; i cosiddetti ""Reibpartien"""" viennesi; il mito della Galizia; la storia polacca e ucraina del dopoguerra o il coinvolgimento della famiglia di Pollack nel nazionalsocialismo; la Prima guerra mondiale; l'analisi delle immagini storiche e molto altro."" -
La notte degli spilli
Beto, Moco, Carlos e Manu hanno quindici anni e frequentano un istituto religioso nella Lima degli anni Novanta. Condividono l'amicizia, il risveglio delle prime curiosità sessuali e hanno imparato a lottare per tenere nascoste le proprie fragilità ai coetanei, difendere il proprio territorio e fuggire dai rispettivi e complicati ambienti famigliari. Ma la loro adolescenza è fatta anche di violenza, prevaricazione, di rabbia irrazionale, fino a quando, una notte, decidono di ribellarsi anche contro il mondo degli adulti e della scuola, ossia contro il mondo intero... Santiago Roncagliolo ci conduce - con grande maestria nella gestione della suspense e dell'indagine psicologica, alternata a una buona dose di ironia e umorismo - in un viaggio all'indietro nel tempo attraverso le voci dei protagonisti che, dopo molti anni, si ritrovano a raccontare di quella notte in cui hanno perso definitivamente la loro innocenza, infrangendo le barriere tra il bene e il male. Un romanzo che è ritratto di una generazione confusa e spaesata tra benessere, violenza e ricerca di un posto nel mondo, ed è anche indagine sociale, affresco storico, istantanea di un Perù segnato dalla guerra civile. -
Bottigliette
Sophie van Llewyn ci regala un romanzo intenso e commovente, a tratti ironico, pieno di ritmo e magia, capace di far convivere bellezza e orrore, di raccontarci la vita nella Romania comunista e allo stesso tempo di svelarci il mondo di Alina, in cui si respira amore, incertezze, coraggio e speranza in un futuro di felicità.«Non è un caso che il romanzo sia stato definito flash fiction, dove a colpire, oltre ai cambi di sequenza, oltre alla descrizione di un mondo che l'autrice conosce perfettamente, sono l'angoscia e l'ironia che pervadono le pagine, intrecciate come il lirismo e la brutalità, il totalitarismo e la Santa del Venerdì, le lacrime e il sapore dolce della libertà» - Annachiara Sacchi, la LetturaNella Romania degli anni Settanta, oppressa dal regime di Ceau?escu, i giovani sposi Alina e Liviu, entrambi insegnanti, si ingegnano a incanalare come meglio possono la propria vita nelle strettoie della dittatura. Ma un giorno il fratello di Liviu fugge all'Ovest e, poco dopo, Alina si rifiuta di denunciare una sua piccola allieva per il possesso di una rivista proibita. La coppia entra così nel mirino delle forze governative, e le loro carriere, insieme al matrimonio, cominciano a sgretolarsi. Non resta che scappare dunque, anche per provare a salvare quel che resta della loro felicità. Con una madre che non la appoggia e la Securitate determinata a distruggere le loro vite, Alina decide di rivolgersi a zia Theresa, moglie di un esponente del partito e depositaria di antichi e magici rituali popolari... E sarà la magia a dare una sterzata alle vite di tutti. -
Tre stagioni di tempesta
Il giovane medico André lascia la città e i dolorosi ricordi della guerra per Le Fontane, un paesino immerso in una natura selvaggia, sovrastato dalla mole rocciosa delle Tre-Fauci. Un luogo senza tempo che agli occhi di quell'uomo rappresenta la possibilità di una seconda vita. Inizia così un'epopea famigliare che è anche romanzo sociale, racconto corale, contemplazione di una terra indomita e difesa di un'identità antica. Per tre generazioni la vita inonda la valle, l'economia prospera, la felicità segna le giornate, il progresso cambia le esistenze, fino a quando, un mattino, qualcosa incrinerà quel mondo e segnerà per sempre il destino di André, della sua famiglia e dell'intero villaggio...